Quei comandanti che si sono dimenticati di invitare le vittime del dovere alle cerimonie militari hanno disatteso la vigente normativa; essa risulta autorevolmente ribadita, in ultimo, dal contenuto testuale del messaggio odierno del Capo dello Stato ai Carabinieri per la ricorrenza del 202mo anniversario della fondazione dell'Arma, in cui testualmente la massima Autorità ha espresso "riconoscenza...a chi porta sul proprio corpo i segni delle sofferenze patite nell'adempimento dei propri doveri" estendendola ai familiari degli interessati con nobili e sentite espressioni di gratitudine.Filippogianni ha scritto:Io credo fermamente che ogni istituzione deve invitare le vittime del dovere i loro famigliari in qualsiasi occasione di feste e ricorrenze varie dell'arma così come di qualsiasi appartenne del conparto sicurezza ivi compresi le persone civili vittime della criminalità.stefano72 ha scritto:Comunque ne io ne i miei familiari siamo stati formalmente invitati alla Festa dell Arma..capisco che data la piccola invalidita' che ho riportato e non visibile esternamente il termine Vittima ..possa dar luogo a commenti o giudizi non appropriati.
Credo sia un dovere da parte delle istituzioni non una cosa personalistica, nessuno dev'essere dimenticato.
Questo il mio sincero pensiero per tutte le vittime del dovere compresi i civili vittime della criminalità.
Diversamente sono parole al vento buttate
Notoriamente il Capo dello Stato e' il Comandante supremo delle Forze Armate.
Ci sarebbero conseguenti motivi di preoccupazione se le segnalate "dimenticanze" in argomento (personalmente registrate nella presente occasione della festa a dell'Arma, cui nessun Comando ha invitato il sottoscritto vittima del dovere) non risultassero ascrivibili a singoli comandanti forse "in altre faccende affaccendati" bensì fossero pratica comune.
Mala tempora currunt.