VITALIZIO VD DA 500 EURO

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christian71
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Re: R: VITALIZIO VD DA 500 EURO

Messaggio da christian71 »

montegrotto72 ha scritto:
christian71 ha scritto:
Zenmonk ha scritto:Direi che stavolta ci devono guardare in faccia, con quello che sta succedendo (e continuerà a succedere) non possono fare finta che non esistiamo come hanno fatto finora
Mmmm… non ci conterei troppo è!!!… stiamo parlando delle stesse persone che senza scrupoli da anni si stanno mangiando sto mondo e quell'altro mettendo in ginocchio una nazione intera e figurati se rinunceranno ad una parte del loro bottino per risarcire persone invalide e quindi, teoricamente, anche meno produttive… io intanto continuo a sperare che non gli venga mai in mente di toglierci anche quello che ci è stato già concesso…

Saluti e buona serata
Christian

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ciao cri
io per notizia ho ricevuto qualche giorno fa la ricevuta di ritorno della famosa richiesta di adeguamento dell'assegno.
però il timbro sulla ricevuta è stato apposto circa due mesi fa.
ora attendo loro (speriamo buone, ma nessuno n ne sono tanto convinto) notizie


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Ciao montegrotto, purtroppo, ad oggi, sappiamo che quella richiesta di adeguamento altro non è che una proforma per poi appellare il diniego del Ministero… vediamo intanto cosa uscirà da questa legge di stabilità e alle brutte vuol dire che si continuerà a sperare nei miracoli di Sant'Andrea… quello nostro ovviamente!!!… ;-)…

Un abbraccio e in bocca al lupo
Christian

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Zenmonk
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Re: VITALIZIO VD DA 500 EURO

Messaggio da Zenmonk »

Se è per questo, a me il diniego non è ancora arrivato a un anno di distanza dalla domanda.
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Re: VITALIZIO VD DA 500 EURO

Messaggio da Zenmonk »

"Negata l'invalidità a Carolina Bottari, ferita dai terroristi al museo del Bardo
È sulla sedia a rotelle dalla strage in Tunisia: ha una gamba più corta dell'altra ma per l'Asl si tratta di una frattura..."
via NewsFlash

http://www.today.it/cronaca/ferita-terr ... ttari.html" onclick="window.open(this.href);return false;
sintozz
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Re: VITALIZIO VD DA 500 EURO

Messaggio da sintozz »

Sempre più vicina l’equiparazione alle Vittime del...



mercoledì 18 novembre 2015


Sempre più vicina l’equiparazione alle Vittime del terrorismo, i Sottosegretari all’Interno appoggiano le proposte di Fervicredo per esenzione dall’Irpef e competenza al Giudice ordinario. Schio: “I risultati potrebbero arrivare già con la Finanziaria attualmente in discussione”
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Re: VITALIZIO VD DA 500 EURO

Messaggio da Zenmonk »

Anche se passa in commissione occorre seguire con attenzione la discussione parlamentare e semmai, al momento giusto, mobilitarsi, con le carrozzelle e le flebo davanti a palazzo Chigi, voglio vedere chi ha il coraggio di far sloggiare o magari manganellare i propri colleghi ammalati per aver fatto il proprio dovere...
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Re: VITALIZIO VD DA 500 EURO

Messaggio da avt8 »

Sto ascoltando la diretta TV da stamane al Senato dove si sta discutendo la legge di stabilità che dopo la discussione passerà al voto- Fino adesso sto solo ascoltando tagli tagli e continui tagli al comparto sicurezza-
Per il momento tutti i rappresentanti del senato intervenuti nessuno ha parlato di vittime del dovere-
In serata ci sarà il voto finale-
Ma l'emendamento in cui si diceva la equiparazione delle vittime del dovere a quelle del terrorismo in merito al vitalizio, detto emendamento e stato solo ed esclusivamente ammissibile, che non significa che il governo lo fa suo per poi approvarlo- ( e la stessa cosa che il giudice dichiara ammissibile un ricorso e poi lo respinge )-
Dopo il senato passerà alla camera la legge di stabilità- E previsto però un max emendamento che prevede alcune cose magari sarà inserito li- Per cui bisgna attendere la bozza di questo max emendamento per sapere se ci danno qualcosa-
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Re: VITALIZIO VD DA 500 EURO

Messaggio da Zenmonk »

So che già almeno un'associazione si sta muovendo per un sit-in AD OLTRANZA in favore di telecamera, ma non chiedetemi quale perché l'informazione è riservata
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pietro17
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Re: VITALIZIO VD DA 500 EURO

Messaggio da pietro17 »

Allora faranno il sit-in da soli.

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Re: VITALIZIO VD DA 500 EURO

Messaggio da Zenmonk »

Aspetta e vedrai
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Re: VITALIZIO VD DA 500 EURO

Messaggio da avt8 »

Zenmonk ha scritto:Aspetta e vedrai
zemmonk ho letto la relazione della senateice del groverno e tutti gli interventi stenografici, e nulla viene concesso alle vittime del dovere- sul fb ho plubblicato il resoconto stenografico del senatore di biagio che aveva presentato l'emendamento- Siccome avevi detto che organizzavi una manifestazione con le carrozzine dei disabili e flebo incomincia ad avviarti che a fine mese la legge di stabilita dopo la camera e definitiva-
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Re: VITALIZIO VD DA 500 EURO

Messaggio da Zenmonk »

Avt vedi che io non organizzo nulla, altri lo faranno sicuramente
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Re: VITALIZIO VD DA 500 EURO

Messaggio da sintozz »

A questo punto sarebbe cosa buona che il Governo non la inserisse nella legge di stabilità. Se fosse approvata come legge, si rischierebbe di perdere tutti gli arretrati stabiliti dai ricorsi vinti, quindi non tutti i mali vengono per nuocere....meglio così. Visto che i ricorsi vinti non sono stati appellati dal Ministero, penso che siamo tutti a buon punto.
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Re: VITALIZIO VD DA 500 EURO

Messaggio da avt8 »

questa e la relazione della relatrice della commissione bilancio su cosa e passato-

CHIAVAROLI, relatrice. Signora Presidente, cercherò di riferire brevemente sui lavori che si sono svolti in Commissione, associandomi alle considerazioni che ha fatto l'altra relatrice circa l'ambiente nel quale i nostri lavori si sono svolti. In Commissione il clima è stato assolutamente sereno e collaborativo ed anche l'opposizione ha contribuito a che la legge di stabilità potesse arrivare in Aula migliorata e con il conferimento del mandato ai relatori. Credo che questo sia un grande gesto di maturità politica di questa istituzione. È stato fatto un grande lavoro, al quale hanno contribuito i senatori della Commissione, il Governo, rappresentato dal vice ministro Morando, e tutti gli Uffici che hanno lavorato a supporto della Commissione, oltre al presidente della Commissione Tonini.

I nostri lavori si sono aperti con le audizioni, che hanno sostanzialmente confermato il buon impianto della manovra, ma che hanno anche individuato alcune aree di intervento e di miglioramento. Inizierò dicendo quali sono le aree di miglioramento che, concordemente alle audizioni, anche la Commissione aveva individuato, ma sulle quali non è riuscita ad intervenire.

Certamente l'area più importante sulla quale avremmo voluto fare un intervento consistente è quella del Sud. Tutti i Gruppi di opposizione e di maggioranza hanno presentato proposte per il Mezzogiorno, che in sostanza possono riassumersi in due misure: una è il credito di imposta per gli investimenti al Sud e l'altra è l'aumento della decontribuzione per i nuovi assunti. Abbiamo lavorato perché queste due misure potessero entrambe vedere la luce con la copertura sui fondi comunitari. Purtroppo, quando ci siamo accorti che entrambe le misure non potevano essere sostenute, non siamo stati in grado di intervenire anche perché neanche il Governo è stato in grado di darci una risposta, indicando quali misure poter attuare efficacemente. Quindi questo è il grande tema che affidiamo ai nostri colleghi della Camera dei deputati.

Gli altri due temi sui quali la Commissione non è intervenuta, nonostante ci sia stato un grande dibattito, sono il tema delle pensioni e il tema degli enti locali in generale, dei Comuni, delle Province e anche delle Regioni, sul quale la Commissione è intervenuta solo parzialmente. Queste sono le aree di possibile miglioramento che avevamo individuato, sulle quali non siamo riusciti ad agire e che idealmente affidiamo ai nostri colleghi della Camera.

Abbiamo però fatto interventi molto importanti, che qualificano questa manovra. Mi riferisco innanzitutto al grande tema della casa, condividendo chiaramente l'impianto della legge di stabilità, che fa un intervento importante volto ad esentare dal pagamento dell'imposta la prima casa. Anche a seguito delle audizioni e di tutte le proposte raccolte dalla Commissione, abbiamo deciso di intervenire su alcune fattispecie. In particolare, il nostro intervento si è concentrato su chi la casa non ce l'ha in proprietà, ma ce l'ha in affitto, perché ci siamo resi conto, dall'audizione dell'ISTAT, che c'è un gran numero di famiglie che vive in una casa in affitto. Abbiamo allora deciso di incentivare quei proprietari di abitazione che concedono le abitazioni in locazione a canone concordato, concedendo un'importante agevolazione fiscale su questo fronte.

Inoltre, sempre sul fronte degli affitti, abbiamo agito con un'importante regolamentazione degli affitti in nero, prevedendo la nullità di ogni accordo diverso da quello che risulta in forma scritta. Questa è una misura importante, oggi anche molto apprezzata dalla stampa. Il nostro intervento si è orientato anche verso alcune situazioni di case concesse in comodato gratuito; in altre situazioni particolari, abbiamo tenuto conto dei disabili e dei separati che concedono la casa ai figli. Abbiamo quindi attuato sul tema della casa un intervento molto consistente, che si è completato anche con il rafforzamento dell'ecobonus per l'acquisto di mobili per le giovani coppie che mettono su la loro prima abitazione. Il tema della casa è stato pertanto il primo grande tema da noi affrontato.

L'altro grande tema sul quale si è concentrato il lavoro della Commissione è stato quello della scuola e dell'università. Sul tema della scuola abbiamo previsto un'importante misura concernente i libri di testo, istituendo un fondo che consenta di contribuire al loro acquisto da parte di chi è nelle scuole dell'obbligo. Altra misura importante riguarda i docenti distaccati per finalità sociali, figure che abbiamo confermato riconoscendone l'importanza. Abbiamo inoltre posto in essere un grande intervento sulle scuole paritarie, riconoscendo il loro contributo al sistema pubblico dell'istruzione. Siamo anche intervenuti sugli istituti musicali pareggiati; non potendo ancora vedere la luce il disegno di legge sulla statalizzazione abbiamo ritenuto di continuare il lavoro di sostegno a queste istituzioni posto in essere con il progetto buona scuola.

Per quanto riguarda l'università abbiamo acquisito diverse sollecitazioni e rifinanziato in modo importante il fondo di finanziamento ordinario dell'università. Abbiamo inoltre previsto un'importante misura per le borse di studio degli studenti universitari e ci siamo occupati anche degli enti di ricerca, consentendo che una parte degli investimenti previsti già in legge di stabilità per l'assunzione dei ricercatori potessero essere destinati a tali enti. In ultimo, su questo fronte in senso lato del merito e dell'eccellenze, abbiamo corretto una norma relativa al controesodo, il cosiddetto rientro dei cervelli, consentendo un'agevolazione fiscale per tutti coloro che sono rientrati alla data in cui la legge di stabilità ha visto la sua luce.

Siamo poi intervenuti su un tema che riteniamo importante, sul quale avremmo voluto fare di più, quello della natalità. Il nostro è un Paese nel quale nascono pochi bambini e sappiamo benissimo che la crescita di un Paese è strettamente legata al suo andamento demografico. Ci siamo pertanto concentrati su due interventi che abbiamo ritenuto simbolici, ma comunque importanti: il congedo parentale obbligatorio per i padri (in ordine al quale non solo abbiamo prorogato la norma esistente ma abbiamo fatto di più, introducendo il congedo parentale obbligatorio per due giorni); il rifinanziamento della norma sul babysitting, quella che concede alle mamme che intendono rientrare al lavoro un voucher per la babysitter.

Per quanto riguarda poi il tema della RAI, altro dei temi importanti presenti nella legge di stabilità, abbiamo previsto due interventi significativi. Il primo riguarda la concessione di un pagamento rateizzato in dieci rate del canone, sempre a valere sulla bolletta elettrica. Inoltre, abbiamo fatto una misura molto importante dal punto di vista dell'esenzione del canone RAI: si tratta di una norma programmatica che individua come destinazione prioritaria dell'eventuale surplus del canone RAI un'estensione dell'esenzione che adesso è prevista per i pensionati fino a 6.500 euro. Noi abbiamo ampliato questa esenzione ai pensionati fino a 8.000 euro, che è l'ampliamento della no tax area previsto da questa legge di stabilità. Siamo convinti che questo sia un intervento molto qualificante sul punto in oggetto.

Siamo intervenuti anche per rafforzare le misure a sostegno di alcuni settori già molto presenti nella legge di stabilità, ma per i quali abbiamo ritenuto di poter fare qualcosa in più. Siamo intervenuti in particolare nel settore dell'agricoltura ripristinando il regime fiscale agevolato per i piccoli agricoltori, introducendo inoltre una norma, che riteniamo importante, di agevolazione della ricomposizione fondiaria, e infine rifinanziando la cassa integrazione per la pesca.

Siamo intervenuti anche su un tema molto caldo in questo periodo, che è quello delle imprese in crisi. Abbiamo deciso di istituire un fondo per le aziende che siano vittime dei fallimenti di altre aziende, per sostenerle e per testimoniare che lo Stato è a loro vicino in questi momenti.

Su un tema molto discusso soprattutto nel dibattito esterno, che è quello del contante, la Commissione ha ricevuto sollecitazioni in direzioni opposte, perché ci sono stati emendamenti per alzare ulteriormente il tetto del contante ed emendamenti per abbassarlo. Abbiamo ritenuto che l'intervento contenuto nella legge di stabilità sia giusto e che si collochi nel mezzo delle richieste ricevute, e l'abbiamo pertanto confermato. Le audizioni ci hanno confermato che questa norma sul contante non incide sull'evasione fiscale, ma contribuisce a ristabilire il clima di fiducia che, come ha detto la collega Zanoni, nel nostro Paese è ritornata positiva.

Però riteniamo che la norma sul contante avesse una piccola dimenticanza, perché nelle audizioni abbiamo ascoltato che avrebbe potuto favorire il riciclaggio nella parte in cui il limite è stato esteso anche ai trasferimenti di denaro all'estero, i cosiddetti money transfer. Su questi abbiamo approvato una norma in Commissione che limita i trasferimenti di denaro all'estero a 1.000 euro mantenendo quindi il limite attuale.

Abbiamo fatto poi un intervento importante sulle Regioni e sul tema della sanità: sulle Regioni abbiamo recepito il decreto del Governo che chiarisce la contabilizzazione dei debiti pregressi delle Regioni; inoltre, abbiamo confermato la misura che avevamo approvato nella legge di stabilità dello scorso anno che riguarda l'investimento forte, del quale siamo orgogliosi, che il nostro Paese ha fatto sui farmaci innovativi e che tante vite ha salvato grazie allo stanziamento di 500 milioni presente nella scorsa legge di stabilità, che questa legge di stabilità conferma.

Abbiamo fatto inoltre interventi importanti sui CAF e sui patronati, riconoscendo ai CAF il ruolo che in questo momento hanno per il successo della dichiarazione precompilata, in attesa che si completi il processo di riforma già avviato e arrivato quasi al termine con la pubblicazione dei decreti.

Infine, abbiamo apportato altri miglioramenti che riguardano in generale il tema dell'ambiente, con una norma sui parchi nazionali, ai quali abbiamo desiderato porre un'attenzione, e sul tema degli italiani all'estero.

Abbiamo fatto anche interventi su importanti progetti di ricerca, come quello sui genomi, e poi interventi che, sebbene non abbiano una stretta natura finanziaria, migliorano decisamente la legge di stabilità in alcuni punti come, ad esempio, quello sul tema della spesa informatica. La norma, così come era scritta, sembrava punitiva e sembrava disincentivare gli investimenti nell'informatica, che sono necessari nella pubblica amministrazione.

Abbiamo chiarito che quella era una norma volta a evitare sprechi che, peraltro, nell'audizione dell'ISTAT ci sono stati molto bene rappresentati. L'ISTAT ha evidenziato, per esempio, che lo Stato paga una stampante il 70 per cento in più del prezzo di mercato. Abbiamo corretto quella norma, indicando che la sua finalità era evitare questi sprechi e non ridurre gli interventi in questo settore da parte dello Stato.

Una norma importante è stata fatta per i professionisti, per consentire l'accesso di questa categoria ai fondi comunitari. Gli interventi sono stati fatti anche, in generale, dal punto di vista sociale.

Un intervento voglio qui esemplificare, sul tema del volontariato. Riguardo ai volontari dei Vigili del fuoco, che devono sostenere delle visite mediche molto costose, noi abbiamo fatto un intervento con il quale ci facciamo carico del costo di queste visite mediche, perché non vogliamo che chi presta volontariamente la propria opera a favore del Paese debba sostenere anche dei costi.

Questo dal punto di vista delle spese. Questa Commissione, poi, ha ritenuto di fare anche interventi dal punto di vista delle entrate. Abbiamo ritenuto di voler cancellare l'agevolazione sull'IVA dei pellet. Abbiamo fatto una norma importante, anche questa molto bene accolta dalla stampa, sull'agevolazione per gli imprenditori individuali che vogliono estromettere i beni dall'impresa. Inoltre, abbiamo parificato l'aliquota per la rivalutazione delle partecipazioni, qualificate e non qualificate. Abbiamo fatto, infine, un intervento sull'IVA delle cooperative sociali.

Sono convinta che il lavoro in Commissione, alla luce di quanto ho cercato brevemente di riassumere, abbia decisamente migliorato questa legge di stabilità, pur conservando aree di miglioramento, come ho detto all'inizio.

Concludo rivolgendo un grazie a tutti, perché quello che abbiamo ottenuto in Commissione è un grande risultato di tutti, di tutto il Senato, di tutte le forze di maggioranza e di opposizione e anche degli Uffici a supporto di questa istituzione, che si sono dimostrati ancora una volta all'altezza del loro compito. (Applausi dai Gruppi AP (NCD-UDC) e PD)
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Re: VITALIZIO VD DA 500 EURO

Messaggio da avt8 »

Zenmonk ha scritto:Avt vedi che io non organizzo nulla, altri lo faranno sicuramente
Tu sei uno di quelli che gli altri lavorano e tu aspetti il beneficio-
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Re: VITALIZIO VD DA 500 EURO

Messaggio da avt8 »

E QUESTO E L'INTERVENTP DEL SENATORE CHE HA PRESENTATO EMENDAMENTO PER LE VITTIME DEL DOVERE-

Questo e l'intervento stenografico del Sen.DI BIAGIO fatto alla camera-
a voi buona lettura e le conclusioni--

. Signor Presidente, questa discussione generale appare anche quest'anno come un'arena in cui contare valide conquiste ed occasioni perse, facendo un bilancio e ragionando sulle potenzialità del Parlamento e del Paese. E ogni volta ne emerge un quadro articolato, condizionato da piccoli passi fatti in avanti e talvolta qualcuno fatto indietro.

Certamente, come evidenziato dalle relatrici, si è voluto tener conto dei dati afferenti le fasce sociali più deboli, nella formulazione delle misure. Di questo bisogna dare atto, anche perché dovrebbe essere il principio ispiratore alla base delle disposizioni. Ma non si può non segnalare l'assenza di un approccio che - scevro dai meri dati - intenda soffermarsi sulle vere debolezze, fatte di umanità fragili e di misure non sempre efficaci.

Di contro, però, voglio rivolgere un ringraziamento al presidente Tonini, ai membri della Commissione bilancio e del Governo, che hanno saputo seguire in maniera attenta e partecipata i lavori. Ed inoltre, bisogna riconoscere che, diversamente dagli altri anni, il senso di responsabilità dei colleghi è stato indiscutibile. C'è stato poco confronto, ma questa, si sa, è caratteristica delle leggi di natura finanziaria, governate da termini stringenti e da esigenze di accelerazioni. Così come appare evidente il carattere variabile dei vincoli regolamentari, dove il concetto di "ordinamentale" di una proposta emendativa acquista sfumature e significati diversi a seconda dei contesti. Forse su questo punto sarebbe auspicabile, anche per una corretta operatività degli uffici legislativi, chiarire in maniera chiara ed univoca cosa sia giusto emendare e in che modo, perché probabilmente in tanti fanno fatica a capirlo, riscontrando una certa discrepanza tra regola e prassi. Non affronto questo tema in chiave meramente polemica, ma sotto il profilo formale.

Forma a parte, però, la sostanza di questo provvedimento è stata comunque condizionata da un clima complesso, soprattutto in ragione dello scenario entro cui la parte cruciale del dibattito è stata condotta, con gli eventi di Parigi sullo sfondo e l'esigenza di ridisegnare le priorità di bilancio; ma anche in ragione delle occasioni perse su fronti che attendono risposte, che dovrebbero essere inderogabili.

Di contro, fa riflettere come abbiano trovato spazio proposte che - seppur giuste - sono difficili da comprendere nell'ottica di bilancio che ha falciato - invece - altre proposte buone e giuste. Penso alla presa in carico da parte dello Stato degli esami clinici necessari per i volontari dei Vigili del fuoco, ai 9 milioni di euro annui stanziati per le cure termali e a un certo assistenzialismo contrattuale imperante. Nel contempo, penso alle famiglie di disabili gravi e gravissimi che non potranno accedere alle risorse del fondo rifinanziato, di cui al comma 2 dell'articolo 25: perché la specifica «anche per le persone affette da SLA» in molti casi viene interpretata erroneamente dalle agenzie sanitarie locali, al punto di creare una sorta di vincolo di erogazione che esclude i portatori di altre patologie invalidanti, sebbene, paradossalmente, la legge lo preveda.

Non è mia intenzione illustrare quanto di buono è stato accolto nel provvedimento in esame: sarebbe anche indelicato nei confronti delle relatrici che hanno evidenziato, in maniera chiara, i contenuti del provvedimento stesso. Intendo però - di contro - segnalare quello che si poteva fare, e che si potrebbe fare, quasi a voler rappresentare un auspicio verso una buona pratica parlamentare.

In questa prospettiva, mi preme segnalare che molti degli emendamenti proposti hanno ricevuto parere negativo sebbene prevedessero solo correttivi semantici. Cito, ad esempio, il mio emendamento, che intendeva chiarire la mission del fondo per le adozioni internazionali e le macroaree di intervento a cui le risorse dello stesso saranno destinate, con particolare riguardo alle dinamiche di contenimento dei costi, che gravano sulle famiglie adottive, e al corretto funzionamento della Commissione per le adozioni internazionali. Fronte sul quale, sappiamo bene, esistono molte debolezze e problemi.

In questa stessa prospettiva si colloca anche l'emendamento a cui facevo riferimento prima: una correzione sul fronte della disabilità grave e gravissima, che avrebbe evitato che si fosse creato in capo alle aziende sanitarie locali un frequente fraintendimento. Si tratta di specifiche semantiche, che però non hanno trovato un riscontro ed è in questo che si rintraccia quella debolezza in termini di umanità a cui facevo riferimento prima, malgrado ci siano tutte le migliori condizioni e intenzioni ed alcune proposte delle relatrici, soprattutto all'articolo 25, sembrano confermare questo trend.

In questi giorni, soprattutto dopo i drammatici fatti dello scorso venerdì, si è tanto discusso dell'esigenza di rinnovare gli strumenti di sicurezza del Paese.

Si fa però fatica a comprendere le ragioni dello slittamento dei correttivi in materia di sicurezza, difesa e soccorso pubblico allo step camerale del provvedimento, che di conseguenza ha trascinato in quella sede anche le altre proposte di interesse che, pur essendo state oggetto di dibattito al Senato, sono state ritirate per essere discusse alla Camera.

Il comparto sicurezza, come qualcuno ha già segnalato, è un grande assente e sarebbe stato auspicabile concedere anche al Senato le responsabilità di individuare insieme al Governo le misure più adeguate per far fronte ad uno scenario di sicurezza certamente mutato.

I nodi sono molteplici e le lacune su questo fronte sono state oggetto di svariati interventi in questi giorni, molti anche di natura provocatoria. Non è mia intenzione collocarmi in questo trend; ma ritengo quanto mai urgente stanziare quelle risorse su cui la stessa UE ha inteso allentare i laccioli del patto di stabilità. Ma su questo fronte tanti dovrebbero essere i punti di confronto con il Governo, se intende rivedere scelte già pianificate in materia di sicurezza, come ad esempio con riferimento al corpo militare della Croce Rossa che, in quanto ausiliario delle Forze armate, potrebbe essere particolarmente funzionale in questa delicata congiuntura.

II Governo intende rivedere, dunque, le sue scelte e le sue strategie, contestualizzandole alle priorità di sicurezza e di protezione civile e militare che l'attualità transnazionale richiede? Non occorrono solo nuove risorse, ma anche capacità di riadeguamento di quanto già in dotazione, in una prospettiva di razionalizzazione funzionale. Abbiamo dunque esigenza di fare sintesi, trovando insieme al Governo delle strade percorribili, che sembrava fossero condivise anche per questo provvedimento. Ricordo in proposito quanto riferito ieri dal premier Renzi in una intervista proprio per quanto riguarda il fronte sicurezza, anticipando che nei prossimi giorni verrà fatta «una proposta a tutti i partiti per un operazione Paese». Tuttavia il rimando alla Camera influenza quello che dovrebbe essere un equilibrato approccio bicamerale all'analisi del disegno di legge di stabilità, prediligendo la strada della spartizione delle aree tematiche tra Camere al solo obiettivo di accelerare l'iter.

Sulla prospettiva della rimandata trattazione alla Camera delle materie del comparto sicurezza, è stato accolto un ordine del giorno che ricalca tre delle mie proposte, fatto proprio dalla Commissione e sottoscritto dai Capigruppo in materia di interventi futuri sul fronte dell'equiparazione delle vittime del dovere. Esso impegna a valutare l'opportunità di definire misure per riprendere il percorso di estensione alle vittime del dovere e loro equiparati dei benefici già previsti in favore delle vittime del terrorismo e della criminalità organizzata, valutando ulteriormente, in ragione degli impegni già contratti in materia, l'incremento delle risorse destinate alle borse di studio riservate alle vittime del terrorismo e della criminalità organizzata, per le quali avevamo chiesto risorse irrisorie. Signor Vice Ministro, su questo punto mi permetto di soffermarmi, perché non si riesce a capire la ragione di una tale disattenzione verso la possibilità di dare un supporto a coloro i cui genitori sono caduti o rimasti invalidi mentre svolgevano i loro compiti istituzionali al servizio del Paese. Si tratta - permettetemi di dire - di una sorta di una mancata riconoscenza verso chi ha dato tanto al Paese e sappiamo bene che un grande Paese non può permettersi una memoria così corta.

Dico tutto questo anche in ragione dell'attenzione che le relatrici ed il Governo hanno comunque inteso riservare alla promozione culturale attraverso specifiche misure di sostegno alle istituzioni culturali nell'ambito dell'erogazione dei contributi statali alle istituzioni. Mi riferisco, ad esempio, ai 30 milioni annuali da destinare ad archivi e biblioteche che dovranno andare anche agli istituti centrali. In armonia con questa missione si sarebbe potuto auspicare un piccolo stanziamento di risorse all'Archivio museo storico di Fiume, proprio per consentire una valida attività di promozione della ricerca storica, di divulgazione e specializzazione sul tema degli eventi storici correlati alla tragedia delle foibe e alle dinamiche di confine. Dobbiamo renderci conto che queste realtà culturali, preziose e funzionali, saranno costrette a chiudere in assenza di un supporto, seppur semplice e limitato, da parte dello Stato; quello stesso supporto riservato ad altre realtà, archivi storici e musei, secondo un principio di discrezionalità che non si comprende.

In questa logica si colloca anche il mancato rifinanziamento triennale previsto dalle leggi nn. 72 e 73 del 2001 a favore della minoranza italiana in Slovenia e Croazia e degli esuli italiani dell'Istria, Fiume e Dalmazia.

Con queste misure mancate si compromette la coscienza storica del nostro Paese, il senso inderogabile di rispetto e di attenzione che si dovrebbe garantire agli eventi che hanno scandito la storia, recente o lontana dello stesso, quindi la nostra memoria.

Signor Presidente, mi avvio a terminare e, se mi consente, vorrei lasciare agli atti il testo del mio intervento.


PRESIDENTE. La Presidenza la autorizza in tal senso.


DI BIAGIO (AP (NCD-UDC)). In conclusione, ci ritroviamo dinanzi ad un testo che diventa omnibus, sebbene le premesse iniziali fossero di altro tenore, che sfiora alcune questioni lasciando di fatto aperti alcuni scenari strategici: in primis, il comparto sicurezza, previdenziale e sanitario, dove si alternano, in una struttura complessa e variegata, elementi buoni e di interesse a misure che sono di parte.

Non dimentichiamo che ci troviamo in uno scenario in cui l'attenzione sociale è particolarmente elevata e può risultare rischioso veicolare un senso di incompiuto, quando poi - nel contempo - si parla di misure urgenti ed inderogabili.

In questo delicato momento storico in cui si mescolano nuove percezioni di insicurezza e tentativi di risollevamento economico, il Governo e noi tutti abbiamo la responsabilità di fare cose buone, non più derogabili. Tra queste l'esigenza di dare il giusto valore alle misure di natura finanziaria, in nome di un principio di sussidiarietà, di uguaglianza e di razionalizzazione funzionale che purtroppo in molti casi continua ad essere latente
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