visita d'iniziativa presso il psicologo dell'arma CC

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mokba

visita d'iniziativa presso il psicologo dell'arma CC

Messaggio da mokba »

salve a tutti.
volevo chiedere una cortese opinione vostra, che cosa potrebbe comportare una visita di iniziativa presso il psicologo dell'arma. attualmente mi trova in una situazione molto difficile , che non mi permette piu di lavorare con serenita' e motivazione. Il problema mio e' che da circa 3 anni convivo con la mia convivente che dista circa 100 km dalla sede dove presto servizio e quindi non ci possiamo, a causa della distanza, vedere ogni giorno. Fra circa 1 mese mi nasce anche la mia prima figlia. Nonostante ho gia presentato 2 volte domanda di trasferimento motivata e i superiori sono a conoscenza, della mia situazione grave, mi hanno sempre dato risposta negativa, motivata per carrenza presonale.
Per i motivi sopra, sto valutando di contattare il psicologo dell'arma per farmi visitare.
Secondo voi questo passo potrebbe influenzare positivamente sulla prossima domanda di trasferimento, dichiarando allo psicologo il mio stato d'animo e che non riesco piu andare avanti e rimanere all'attuale sede?
O forse e' il passo sbagliato?
Una visita presso il psicologo lascia traccia per sempre sul foglio matricolare e incide negativamente sul proseguimente della mia carriera e le note caratteristiche?
grazie in anticipo mokba


iosonoquì
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Re: visita d'iniziativa presso il psicologo dell'arma CC

Messaggio da iosonoquì »

1. Non tenti la strada dello psicologo convenzionato, poichè potrebbe essere pregiudizievole per la sua carriera;

2. provi a contattare i reparti viciniori a dove risiede la sua convivente e verificare se vi è qualche pari ruolo che gradirebbe un mutuo cambio (nel qual caso mi ricontatti);

3. come esxtrema ratio chieda di conferire con il comandante di corpo per motivi privati relativi alla grave situazione che la vede coinvolto perchè esamini un possibile trasferimento a sede viciniora a quella ove risiede la sua convivente.
Henry6.3

Re: visita d'iniziativa presso il psicologo dell'arma CC

Messaggio da Henry6.3 »

Assolutamente falso, il servizio psicologico presso le infermerie Legionali sono assolutamente coperti da ogni intromissione, neppure la CMO può attingere al fascicolo personale aperto dal professionista di solito esterno psicologo o psichiatra. Almeno in Lombardia. Dirò di più un collega voleva che il periodo effettuato con l'ausilio volontario (e dico volontario, non d'Ufficio) a cui si era rivolto, fosse in qualche modo certificato per poi integrare visite e consulente dalla CMO. Ciò non è stato possibile, quello che è il rapporto tra paziente e professionista a cui si accede volontariamente, rimane nel fascicolo sanitario. Ovviamente per vie ufficiali e legali. Mi pare scontato che in via informale, il professionista magari a richiesta di qualche Comandante sempre per le vie informali, ne possa "discutere". In nessun modo dal foglio matricolare risulterà tale servizio a cui si è per un certo periodo appoggiati.
mokba

Re: visita d'iniziativa presso il psicologo dell'arma CC

Messaggio da mokba »

iosonoquì ha scritto:1. Non tenti la strada dello psicologo convenzionato, poichè potrebbe essere pregiudizievole per la sua carriera;

2. provi a contattare i reparti viciniori a dove risiede la sua convivente e verificare se vi è qualche pari ruolo che gradirebbe un mutuo cambio (nel qual caso mi ricontatti);

3. come esxtrema ratio chieda di conferire con il comandante di corpo per motivi privati relativi alla grave situazione che la vede coinvolto perchè esamini un possibile trasferimento a sede viciniora a quella ove risiede la sua convivente.
grazie per le risposte.
purtroppo nella compagnia cc dove vorrei essere assegnato non vi e' nessuno che potrebbe fare mutuo cambio con me.
ho già conferito per ben 2 volte con il comandante provinciale senza ottenere nulla. la seconda volta ho chiesto anche di conferire con il comandante della legione, e di conseguenza durante il rapporto presso il comandante provinciale mi ha "minacciato" di infliggermi una punizione, in quanto secondo lui non avevo validi motivi per andare davanti al comandante legionale. Come avevo già postato un paio di mesi fa io convivo all’estero e questo dai superiori non viene accettato.
iosonoquì
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Re: visita d'iniziativa presso il psicologo dell'arma CC

Messaggio da iosonoquì »

Henry6.3 ha scritto:Assolutamente falso, il servizio psicologico presso le infermerie Legionali sono assolutamente coperti da ogni intromissione, neppure la CMO può attingere al fascicolo personale aperto dal professionista di solito esterno psicologo o psichiatra. Almeno in Lombardia. Dirò di più un collega voleva che il periodo effettuato con l'ausilio volontario (e dico volontario, non d'Ufficio) a cui si era rivolto, fosse in qualche modo certificato per poi integrare visite e consulente dalla CMO. Ciò non è stato possibile, quello che è il rapporto tra paziente e professionista a cui si accede volontariamente, rimane nel fascicolo sanitario. Ovviamente per vie ufficiali e legali. Mi pare scontato che in via informale, il professionista magari a richiesta di qualche Comandante sempre per le vie informali, ne possa "discutere". In nessun modo dal foglio matricolare risulterà tale servizio a cui si è per un certo periodo appoggiati.
...caro Henry6.3,
tutto vero quello che scrivi. Ma c'è sempre un lato "oscuro", contatti telefonici, scambi di opinioni tra le nostre gerarchie che non aiuteranno di certo il percorso del collega.
Spero Te abbia compreso le mie due righe.....certo che l'esperienza degli anni di servizio possa servire a far capire agli interlocutori meno giovani le insidie che si celano dietro il percorso di vita nell'Arma.

Cordialmente
Henry6.3

Re: visita d'iniziativa presso il psicologo dell'arma CC

Messaggio da Henry6.3 »

Infatti, non era un commento contro ma volevo ribadire la veste ufficiale della cosa,Infatti nel mio intervento di prima, sfioravo anche la parte ufficiosa, dove ovviamente se l'Ufficiale o il collega vuole by passare la veste ufficiale, cominciando a fare domande all'amico che gravita attorno, comprendiamo tutti che la "fuga" di notizie è probabile. Non ultimo, se e parlo per me mi rendessi conto che ho bisogno del supporto professionale di uno psicologo e lo ritenessi valido, quello in ambito Legione, non avrei nessuna remora a servirmene a costo "zero". Però come sempre dico ogni singolo caso è unico e i risvolti personali sono appunti tali, quindi non vado oltre a peronare questa o quell'altra soluzione. Se permetti spero che risolvi nel miglior modo possibile le problematiche private si salute e popi professionali di carriera.
cimapier
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Re: visita d'iniziativa presso il psicologo dell'arma CC

Messaggio da cimapier »

CARO COLLEGA ANDARE DALLO PSICOLOGO NON PREGIUDICA NULLA POICHE' TUTTI SIAMO STRESSATI E DA ANNI LO STRESS E' RICONOSCIUTO COME U N MALE CURABILE E DEL QUALE SONO AFFETTI TUTTI. ESISTENZA LA LEGGE SULLA PRIVACY ETC ETC BLA BLA .ORA, SE VUOI ANDARCI COME ESCAMOTAGE PER OTTENERE UN TRASFERIMENTO, RITENGO CHE IL PASSO SIA SBAGLIATO, POICHE' MORALMENTE E DEONTOLOGICAMENTE SCORRETTO.SE HANNO DECISO CHE NON DEVI ANDARE TU NON ADRAI, POICHE' OGGI LA STORIA VA COSI. NELLA MIA VITA NON HA MAI VISTO TANTA SPIETATEZZA E MENEFREGHISMO NEI CONFRONTI DEL PERSONALE. DICO SEMPRE CHE SIAMO NEL BARATRO E QUI SI RISCHIA GROSSO. HO ANCHE CAPITO CHE QUESTA SITUAZIONE L'HA CREATA COLUI CHE ASPETTAVAMO COME IL MESSIA, CHE ALCUNI DEFINISCONO IL PEGGIOR MINISTRO DELLA DIFESA DOPO IL 1945...FIGURAMIOCI COME SIAMO MESSI. LA POLITICA ORA E': PUNIRE UNO PER EDUCARNE 100 A NESSUNO IMPORTA DEI PROBLEMI DEL PERSONALE E DI QUELLO CHE ACCADE IN PERIFERIA..LO VEDIAMO DAI SUICIDI DEI NOSTRI AMATI CC ..CHE TRISTEZZA....
Mario56

Re: visita d'iniziativa presso il psicologo dell'arma CC

Messaggio da Mario56 »

strano che nessuno abbia risposto .. ma come, non ottieni di stare vicino alla tua convivente e cerchi l'escamotage dello psicologo? anzi no, Cimapier ha detto, giustamente che non è corretto ... Per quale motivo uno debba essere accontentanto per il solo fatto che si sia presentato da uno psicologo ed un'altro no, non si sa. Una volta non esistevano le graduatorie nei trasferimenti e facevano quello che volevano (chi ha più forza spinga) ora, un pò, i tempi son cambiati e se hai diritto devi farlo prevalere senza ricorrere a nessun psicologo (che sai la strada che intraprendi e non sai la strada che alla fine ti ritrovi a percorrere)... se la situazione è "grave" si cerca di rappresentarlo gerarchicamente, a costo di arrivare dal M.D., se, appunto la situazione è giustificata e documentata, perchè potrebbero dirti sul perchè non è lei ad avvicinarsi a te, visto che ora è possibile, al celibe, abitare fuori caserma.
Scusate la franchezza e la mancanza di ipocrisia, perchè l'avessi saputo prima che era così facile un trasferimento, quando non esistevano congedi parentali e compagnia cantante, l'avrei fatto invece di aspettare tre anni lontano dalla famiglia che han dovuto cambiare città per motivi di salute, regolarmente accertati e documentati anche dall'infermeria legionale ... si dirà altri tempi, e questo è vero ... o magari ero un fesso!!! Ma allora lo si era in buona compagnia, eravamo tanti fessi (e grazie alle battaglie dei "fessi" si è ottenuto qualcosa successivamente) ... e non date retta a chi dice che ora è peggio, non sa di cosa si parla!!!
Ripeto, magari posso sbagliarmi ... meglio evitare dottori (qualora non si abbiano altri obiettivi) ... perchè una convalescenza non si nega a nessuno ...
Un augurio perchè tu possa essere felice con la tua famiglia, in qualsiasi luogo il destino ti possa portare!!
lino
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Re: visita d'iniziativa presso il psicologo dell'arma CC

Messaggio da lino »

mokba ha scritto:salve a tutti.
volevo chiedere una cortese opinione vostra, che cosa potrebbe comportare una visita di iniziativa presso il psicologo dell'arma. attualmente mi trova in una situazione molto difficile , che non mi permette piu di lavorare con serenita' e motivazione. Il problema mio e' che da circa 3 anni convivo con la mia convivente che dista circa 100 km dalla sede dove presto servizio e quindi non ci possiamo, a causa della distanza, vedere ogni giorno. Fra circa 1 mese mi nasce anche la mia prima figlia. Nonostante ho gia presentato 2 volte domanda di trasferimento motivata e i superiori sono a conoscenza, della mia situazione grave, mi hanno sempre dato risposta negativa, motivata per carrenza presonale.
Per i motivi sopra, sto valutando di contattare il psicologo dell'arma per farmi visitare.
Secondo voi questo passo potrebbe influenzare positivamente sulla prossima domanda di trasferimento, dichiarando allo psicologo il mio stato d'animo e che non riesco piu andare avanti e rimanere all'attuale sede?
O forse e' il passo sbagliato?
Una visita presso il psicologo lascia traccia per sempre sul foglio matricolare e incide negativamente sul proseguimente della mia carriera e le note caratteristiche?
grazie in anticipo mokba
Caro collega, trova altre strade evita di andare dallo psicologo o psichiatra dell'ambulatorio legionale , chi ti scrive convinto dal dirigente medico (pensavo di parlare con un medico) per cui ero andato per altra patologia dopo aver ammesso di essere sotto stress e ansia.....feci colloqui e non mi fecero piu' rientrare sino alla riforma, se vuoi ulteriori delucidazioni ci sentiamo in mp.
Piuttosto vai ad un CIM (puoi andare anche senza referto medico) li dopo la visita potrai essere supportato da psicologi o psichiatri completamente nell'anonimato e se sei fortunato ne puoi trovare uno bravo.
Questa e' la mia esperienza non e' detto che succeda a tutti,forse sono stato sfortunato ma la mia non era un patologia gravissima.
ciao e auguri.
Per Aspera ad Astra!!!!
Henry6.3

Re: visita d'iniziativa presso il psicologo dell'arma CC

Messaggio da Henry6.3 »

Personalmente considero vere le problematiche di un collega che dice di patire. Ecco perchè sempre a titolo personale non mi metto a discutere o consigliare di andare o non andare dallo psicologo se non necessario. Purtroppo per anni vedasi domande cure e cause di servizio e non parlo per sentito dire, diciamo un buon 80% delle domande fatte, delle recriminazioni a carattere patologico, se vagliate da altri Enti, diciamo ASL ad esempio, non avevavo ragione di esistere. Questo se vogliamo fare un atento esame e tralasciando casi specifici ovviamente. Quanti modelli C denunciati mentre si spostavano archivi, stiramenti e dintorni che normalmente con una buona pomata si risolvervavno in un paio di giorni? Quindi siccome ognuno è responsabile delle proprie azioni, anche dal punto di vista morale ed ognuno si mette al mattino davanti allo specchio per radersi ed in quel momento, solo in quel momento è possibile vedere chi si ha inanzi, senza filtri, oggettivamente parlando ecco perchè non metto mai in dubbioo fino a prova contraria e palesemente, la buona fede del prossimo. In buona sostanza tricorrere ad uno specilaista quando in partenza, sappiamo che le motivazioni sono benm altre, forse èuò aiutare in alcuni casi, ma attenzione non sempre troviamo quello che crediamo di andare a "vedere".
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