Sovraffollamento carceri - le proposte del (già) Ministro de
Inviato: mer mar 20, 2013 4:55 pm
M'è capitato sotto mano lo studio (vds spending rewiev) del (quasi oramai già) Ministro dei Rapporti con il parlamento Piero Giarda: tutto da leggere (spettacolare in alcuni punti per l'insensatezza - a mio parere - circa l'intervento sul velivolo da utilizzare.......)!!
Ve lo propongo per un contributo di pensiero........ (spero tanto lo legga anche il neo Presidente alla Camera Boldrini......):
DIPARTIMENTO AMMINISTRAZIONE PENITENZIARIA
Criticità: sovraffollamento.
A fronte di una capienza di circa 43.200 posti il numero dei detenuti presenti è di circa 66.800 unità. La consapevolezza di tale criticità, anche umanitaria, aveva indotto alcuni anni fa, il Governo a dichiarare l‟emergenza penitenziaria, che tutt‟ora perdura. Interventi: piano edilizia penitenziaria.
Con la predisposizione di un imponente piano di edilizia penitenziaria si prevede un incremento di posti detentivi; appare però con chiarezza come anche la piena realizzazione di tale impresa non risolva il problema del sovraffollamento, giacché si manterrebbe un‟eccedenza media di 12.000 detenuti rispetto ai posti che si verranno a creare.
In ordine alla collocazione dei futuri istituti penitenziari, si sta procedendo alla ridefinizione in ragione dei maggiori flussi locali di accesso alla detenzione.
Si è ravvisata l‟opportunità di accrescere i posti detentivi presso le metropoli, e con una tipologia edilizia adeguata agli istituti di flusso. L‟impegno deve perciò essere ricondotto alle aree di Roma, Milano e Napoli prevedendo la soppressione di istituti minori.
Andrà, inoltre, avviata una ridefinizione delle caratteristiche strutturali degli istituti privilegiando soluzioni architettoniche di minore pesantezza, che tenga conto dei circuiti corrispondenti ai diversi livelli di sicurezza e di un conseguente nuovo modello di sorveglianza che si intende introdurre. Si ritiene perseguibile un‟ulteriore concentrazione delle sedi di alta sicurezza e il contenimento ad otto dei reparti destinati ai detenuti sottoposti al regime di cui all‟articolo 41 bis o.p.
Criticità: modello di sorveglianza.
L‟attuale modello di sorveglianza, basato sui „posti di servizio‟, ossia il presidio fisso delle mura perimetrali, degli ambienti per le attività comuni, degli accessi e dei blocchi di transito appare oggi arretrato e eccessivamente rigido.
Interventi: sorveglianza dinamica.
Documento preparato dal DAP
Andrà privilegiato un sistema di sorveglianza basato sulla conoscenza della persona ristretta (tanto più se entrata in un rapporto di responsabilità), assistito dalle risorse della tecnologia disponibile, secondo le singole realtà, e dalla dinamicità del servizio dagli operatori.
Tale nuovo sistema appare giustificato e praticabile per la maggioranza dei detenuti e potrà consentire il superamento del controllo assoluto delle persone e dello strumento organizzativo del “posto di servizio”.
L‟introduzione di adeguate tecnologie, come sistemi anti-intrusione, anti-aggressione, anti- scavalcamento, videosorveglianza, possono consentire una contrazione di personale stimata in 3.500-4.000 unità,in modo da ridurre il divario esistente tra pianta organica e numero effettivo degli agenti in servizio.
Criticità: servizio traduzioni (spostamento detenuti).
La movimentazione dei ristretti, per ragioni di giustizia (ma non solo), determina un fattore di criticità per quanto riguarda sia l‟impiego di personale di polizia penitenziaria, sia il fabbisogno di risorse finanziarie. Dal 2009 al 2011 si è registrata una spesa media annua di 9,5 milioni per l‟acquisto dei biglietti per circa 9.200 detenuti e l‟effettuazione di poco più di 6.100 viaggi.
Interventi: videconferenza e vettore aereo.
Al fine di ridurre il numero degli spostamenti dei detenuti si intende valorizzare le opportunità presenti sul fronte degli strumenti di comunicazione, con un adeguamento culturale ai tempi presenti. Si intende perseguire la diffusione di strumenti di “videoconferenza”, riesaminando le competenze amministrative, la contrattazione dei servizi e (se necessario) attivandosi per una integrazione della normativa di primo e secondo grado.
Inoltre, un nuovo modello organizzativo potrebbe prevedere l‟acquisto di un pacchetto di 3.000 ore di volo di un servizio dedicato al trasporto dei detenuti da un operatore pubblico o privato che impieghi velivoli per 6/8 persone. La gara al ribasso partirebbe da 9 milioni di euro e all‟aggiudicatario sarebbe garantito un forfait annuo minimo di 3 milioni corrispondente alle prime 1000 ore di volo. Un servizio di questo tipo consentirebbe anche di limitare le unità di scorta dalle attuali tre a due per il trasporto di sei detenuti per ciascun viaggio.
Criticità: amministrazione dei bisogni dei detenuti.
Nella gestione dei servizi aventi riflessi diretti nella gestione della popolazione detenuta, quali il vitto ed il mantenimento, i servizi postali e sanitari, la gestione del denaro, vengono occupati importanti contingenti di personale di polizia penitenziaria con una forte parcellizzazione delle mansioni e conseguenti livelli di produttività talora non soddisfacenti.
Interventi: informatizzazione e semplificazione delle procedure.
Per la gestione dei bisogni dell‟utenza di potrebbe ricorrere alla valorizzazione e al potenziamento dei sistemi informativi esistenti nonché alla ricerca di soluzioni informatiche oggi disponibili a basso costo.
Il miglioramento qualitativo dell‟attività amministrativa potrà anche essere conseguito attraverso più accorte allocazioni delle risorse umane e più stringenti semplificazioni amministrative, e gradualmente con la specializzazione degli operatori, in ragione della tipologia delle sedi ove essi prestino servizio, così perseguendo anche quel benessere organizzativo cui più volte si è cercato negli anni, di dare un concreto seguito.

Sempre cordialmente
______
Ve lo propongo per un contributo di pensiero........ (spero tanto lo legga anche il neo Presidente alla Camera Boldrini......):
DIPARTIMENTO AMMINISTRAZIONE PENITENZIARIA
Criticità: sovraffollamento.
A fronte di una capienza di circa 43.200 posti il numero dei detenuti presenti è di circa 66.800 unità. La consapevolezza di tale criticità, anche umanitaria, aveva indotto alcuni anni fa, il Governo a dichiarare l‟emergenza penitenziaria, che tutt‟ora perdura. Interventi: piano edilizia penitenziaria.
Con la predisposizione di un imponente piano di edilizia penitenziaria si prevede un incremento di posti detentivi; appare però con chiarezza come anche la piena realizzazione di tale impresa non risolva il problema del sovraffollamento, giacché si manterrebbe un‟eccedenza media di 12.000 detenuti rispetto ai posti che si verranno a creare.
In ordine alla collocazione dei futuri istituti penitenziari, si sta procedendo alla ridefinizione in ragione dei maggiori flussi locali di accesso alla detenzione.
Si è ravvisata l‟opportunità di accrescere i posti detentivi presso le metropoli, e con una tipologia edilizia adeguata agli istituti di flusso. L‟impegno deve perciò essere ricondotto alle aree di Roma, Milano e Napoli prevedendo la soppressione di istituti minori.
Andrà, inoltre, avviata una ridefinizione delle caratteristiche strutturali degli istituti privilegiando soluzioni architettoniche di minore pesantezza, che tenga conto dei circuiti corrispondenti ai diversi livelli di sicurezza e di un conseguente nuovo modello di sorveglianza che si intende introdurre. Si ritiene perseguibile un‟ulteriore concentrazione delle sedi di alta sicurezza e il contenimento ad otto dei reparti destinati ai detenuti sottoposti al regime di cui all‟articolo 41 bis o.p.
Criticità: modello di sorveglianza.
L‟attuale modello di sorveglianza, basato sui „posti di servizio‟, ossia il presidio fisso delle mura perimetrali, degli ambienti per le attività comuni, degli accessi e dei blocchi di transito appare oggi arretrato e eccessivamente rigido.
Interventi: sorveglianza dinamica.
Documento preparato dal DAP
Andrà privilegiato un sistema di sorveglianza basato sulla conoscenza della persona ristretta (tanto più se entrata in un rapporto di responsabilità), assistito dalle risorse della tecnologia disponibile, secondo le singole realtà, e dalla dinamicità del servizio dagli operatori.
Tale nuovo sistema appare giustificato e praticabile per la maggioranza dei detenuti e potrà consentire il superamento del controllo assoluto delle persone e dello strumento organizzativo del “posto di servizio”.
L‟introduzione di adeguate tecnologie, come sistemi anti-intrusione, anti-aggressione, anti- scavalcamento, videosorveglianza, possono consentire una contrazione di personale stimata in 3.500-4.000 unità,in modo da ridurre il divario esistente tra pianta organica e numero effettivo degli agenti in servizio.
Criticità: servizio traduzioni (spostamento detenuti).
La movimentazione dei ristretti, per ragioni di giustizia (ma non solo), determina un fattore di criticità per quanto riguarda sia l‟impiego di personale di polizia penitenziaria, sia il fabbisogno di risorse finanziarie. Dal 2009 al 2011 si è registrata una spesa media annua di 9,5 milioni per l‟acquisto dei biglietti per circa 9.200 detenuti e l‟effettuazione di poco più di 6.100 viaggi.
Interventi: videconferenza e vettore aereo.
Al fine di ridurre il numero degli spostamenti dei detenuti si intende valorizzare le opportunità presenti sul fronte degli strumenti di comunicazione, con un adeguamento culturale ai tempi presenti. Si intende perseguire la diffusione di strumenti di “videoconferenza”, riesaminando le competenze amministrative, la contrattazione dei servizi e (se necessario) attivandosi per una integrazione della normativa di primo e secondo grado.
Inoltre, un nuovo modello organizzativo potrebbe prevedere l‟acquisto di un pacchetto di 3.000 ore di volo di un servizio dedicato al trasporto dei detenuti da un operatore pubblico o privato che impieghi velivoli per 6/8 persone. La gara al ribasso partirebbe da 9 milioni di euro e all‟aggiudicatario sarebbe garantito un forfait annuo minimo di 3 milioni corrispondente alle prime 1000 ore di volo. Un servizio di questo tipo consentirebbe anche di limitare le unità di scorta dalle attuali tre a due per il trasporto di sei detenuti per ciascun viaggio.
Criticità: amministrazione dei bisogni dei detenuti.
Nella gestione dei servizi aventi riflessi diretti nella gestione della popolazione detenuta, quali il vitto ed il mantenimento, i servizi postali e sanitari, la gestione del denaro, vengono occupati importanti contingenti di personale di polizia penitenziaria con una forte parcellizzazione delle mansioni e conseguenti livelli di produttività talora non soddisfacenti.
Interventi: informatizzazione e semplificazione delle procedure.
Per la gestione dei bisogni dell‟utenza di potrebbe ricorrere alla valorizzazione e al potenziamento dei sistemi informativi esistenti nonché alla ricerca di soluzioni informatiche oggi disponibili a basso costo.
Il miglioramento qualitativo dell‟attività amministrativa potrà anche essere conseguito attraverso più accorte allocazioni delle risorse umane e più stringenti semplificazioni amministrative, e gradualmente con la specializzazione degli operatori, in ragione della tipologia delle sedi ove essi prestino servizio, così perseguendo anche quel benessere organizzativo cui più volte si è cercato negli anni, di dare un concreto seguito.

Sempre cordialmente
______