MI ARRENDO!!!
Inviato: gio mar 04, 2010 7:08 pm
Vorrei esporre la mia storia, e gradirei quanti più commenti possibili.
Presto servizio in una legione cc che confina con la mia Regione, la mia città si trova proprio sul confine. Ho da tempo maturato i famigerati 4 anni di permanenza e spostandomi all'interno della mia stessa legione mi avvicinerei sensibilmente alla mia città.
Da svariati anni mia madre combatte con una malattia maligna che non voglio neanche più nominare, questo le ha lasciato non pochi danni permanenti tanto che tuttora risulta invalida al 70%.
Mio padre da tempo si mostra abbisognevole di aiuto ma stringe i denti e va avanti combattendo con vari acciacchi, età che avanza e depressione (tutto certificato usl.), finora però si è preso cura della consorte.
Ultimamente la situazione è diventata insostenibile, mia madre deve essere taccompagnata periodicamente in diverse cliniche per cure continue, e durante un viaggio mio padre ha avuto un colpo di sonno mentre guidava, per fortuna se la sono cavata con poche lesioni e nulla di grave.
Da quell'episodio ho deciso di viaggiare quasi tutti i giorni dalla mia sede di servizio fino a casa per stare loro più vicino, coprendo così una distanza di quasi 200 km al giorno complessivi, ma so che se fossi stato io abbisognevole i miei genitori avrebbero donato anche la vita. Ora, in virtù di questo ho chiesto alla mia Legione di essere trasferito all'interno di essa, ma questa, rifiutando la mia istanza mi rispondeva che i reparti richiesti operano prevalentemente in organico.
A questo punto chiedo a voi gentilissimi colleghi dei consigli su come comportarmi. Preciso che sono l'unico figlio convivente, difatti mia sorella vive a 600 km di distanza con la sua famiglia e mio fratello pur essendo residente in un comune limitrofo ha ben poco tempo da dedicargli in quanto è padre di 2 bambini in tenera età in aggiunta di particolari circostanze lavorative cui è soggetto.
Gradisco tutti i suggerimenti possibili, e nel frattempo, vi ringrazio di cuore e...viaggio!
Presto servizio in una legione cc che confina con la mia Regione, la mia città si trova proprio sul confine. Ho da tempo maturato i famigerati 4 anni di permanenza e spostandomi all'interno della mia stessa legione mi avvicinerei sensibilmente alla mia città.
Da svariati anni mia madre combatte con una malattia maligna che non voglio neanche più nominare, questo le ha lasciato non pochi danni permanenti tanto che tuttora risulta invalida al 70%.
Mio padre da tempo si mostra abbisognevole di aiuto ma stringe i denti e va avanti combattendo con vari acciacchi, età che avanza e depressione (tutto certificato usl.), finora però si è preso cura della consorte.
Ultimamente la situazione è diventata insostenibile, mia madre deve essere taccompagnata periodicamente in diverse cliniche per cure continue, e durante un viaggio mio padre ha avuto un colpo di sonno mentre guidava, per fortuna se la sono cavata con poche lesioni e nulla di grave.
Da quell'episodio ho deciso di viaggiare quasi tutti i giorni dalla mia sede di servizio fino a casa per stare loro più vicino, coprendo così una distanza di quasi 200 km al giorno complessivi, ma so che se fossi stato io abbisognevole i miei genitori avrebbero donato anche la vita. Ora, in virtù di questo ho chiesto alla mia Legione di essere trasferito all'interno di essa, ma questa, rifiutando la mia istanza mi rispondeva che i reparti richiesti operano prevalentemente in organico.
A questo punto chiedo a voi gentilissimi colleghi dei consigli su come comportarmi. Preciso che sono l'unico figlio convivente, difatti mia sorella vive a 600 km di distanza con la sua famiglia e mio fratello pur essendo residente in un comune limitrofo ha ben poco tempo da dedicargli in quanto è padre di 2 bambini in tenera età in aggiunta di particolari circostanze lavorative cui è soggetto.
Gradisco tutti i suggerimenti possibili, e nel frattempo, vi ringrazio di cuore e...viaggio!