Come fare?

Diritto Militare e per le Forze di Polizia
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Moderatore: Avv. Giorgio Carta

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leone6275

Come fare?

Messaggio da leone6275 »

Sono in M.C. della Gdf e circa un mese fà il Com.te di Sezione mi comunica che avrei dovuto svolgere un servizio per due settimane in una località distante circa 100 Km. Immediatamente facevo presente di dover assistere un mio familiare ed ero materialmente impossibilitato a stare lontano tutto questo tempo e per tutta la giornata, ma lui invece di venirmi incontro mi risponde che i problemi ce li abbiamo tutti e poi per queste cose di rivolgermi al Comandante del Reparto. Rivoltomi al Comandante del Reparto anche lo stesso si opponeva, pertanto gli portavo in visione una legge ed una circolare che faceva al caso mio e poteva risolvere il problema. LO stesso Comandante negava inizialmente che ci fosse qualche circolare in
merito, ma poi messo di fronte al documento scritto lo stesso mi comunicava di portarle il certificato relativo al mio familiare bisognoso di assistenza. Portato il certificato credevo di essere a posto ma non era così infatti il Comandante del Reparto negava di avermi detto di portare il certificato e mi costringeva ad andare a tutti i costi, ma io gli comunicavo che ero assolutamente impossibilitato in quanto dovevo prestare assistenza a questo mio familiare. Mi convoca quindi nel suo Ufficio e di fronte al Com.te di Sezione me ne dice di tutti i colori, urla a squarciagola, mi dice che mi avrebbe rimosso dal mio incarico (come poi ha fatto) così non avrei più fatto ore notturne, mi dice con disprezzo "ma vada via", mi ingiuria dicendo che lui non mi pensa proprio, mi minaccia dicendo che mi avrebbe denunciato alla Procura
Militare. Cosicchè decido di mettermi a conferimento con il Superiore Gerachico del Comandante di Reparto il quale (mi riceve dopo un mese) praticamente mi dà ragione sull'istanza che io ho prodotto. Credevo di essere a posto ma dopo questo colloquio le cose sono peggiorate in quanto sia il Comandante della Sezione che il Comandante del Reparto hanno iniziato a farmi dei dispetti tipo riempendomi di lavoro aumentando notevolmente i controlli da effettuare o togliendomi continuamente dei giorni dalla licenza di Natale (quando tutti i militari hanno avuto il periodo di ferie che hanno richiesto), oppure in un giorno che sono stato poco bene mi hanno detto di aver creato disservizi per non aver avvisato il Comandante di Sezione
o il Reparto (cosa falsa perchè circa quaranta minuti prima di intraprendere il servizio ho avvisato telefonicamente ed ho la testimonianza di chi ha risposto al telefono, nonchè i tabulati telefonici) mi trovo in una situazione delicata ed incresciosa che mi ha fatto perdere la serenità. Stanno cercando a tutti i costi di provocarmi o di punirmi...qualcuno mi può dare un consiglio o un aiuto? Questa è gente cattiva senza umanità!


Diabolikus

Re: Come fare?

Messaggio da Diabolikus »

Mio caro Leone,

sono profondamente spiacente per la tua situazione e mi è sembrato di intendere che tu sia incappato in una spirale viziosa fatta di vessazioni e ritorsioni degne di diverse pubbliche Amministrazioni che si rispettino (ironicamente parlando).

Non sono un avvocato e non sono a conoscenza di eventuali disposizoni interne alla tua Forza di appartenenza ma posso esplicarti quanto segue:

Sono un fautore della massima latina secondo la quale "verba volant...sed scripta manent" e cioè le chiacchiere svaniscono mentre ciò che metti per iscritto lascia traccia.

Gli unici esoneri previsti per il dipendente pubblico, sono riferiti ai servizi ed alla reperibilità in ore notturne, qualora egli riunisca i requisiti disciplinati dall'art.5 della Legge 104/92 nonchè dall'art. 53 del D.lgs. 151/2001.

In sintesi ed a grandi linee, non si è obbligati a prestare servizio nelle ore notturne (compresa la reperibilità) qualora si presti assistenza ad un familiare in condizione di handicap (anche non grave) o qualora il dipendente sia l'unico genitore o affidatario di figlio minore.

Il dipendente può pertanto presentare istanza di esonero da tali servizi ed ha tutto il diritto di essere esonerato (come confermato da recente giurisprudenza).

All'infuori di tale casistisca, il servizio da prestare rientra nelle normali prestazioni giornaliere e resta quindi soltanto la discrezionalità ed il buon senso dell'Amm.ne di esonerare il dipendente da ulteriori tipi di servizi per i quali abbia fatto motivata richiesta.

Tornando alla tua situazione, ferma restando la tua buona fede ed il carettere veritiero degli insulti e delle minacce che tu possa aver subito, ti sconsiglierei di intraprendere una battaglia legale-penale se non hai la forza fisica ed economica per sostenerla, visto e considerato che stai già affrontando diverse vessazioni anche psicologiche.

Inoltre, una Denuncia penale nei confronti dei tuoi superiori, darebbe solo la possibilità alla tua Amm.ne di trasferirti per intervenuta incompatibilità.

Anche una causa civile per risarcimento danni di qualsivoglia tipo derivanti da eventuale "mobbing" lascerebbe il tempo che trova e non ti porterebbe da nessuna parte.

Quindi, se vuoi seguire un consiglio, chiedi di conferire con il Superiore competente a determinare un tuo trasferimento presso altro reparto (comunque confacente alle tue esigenze) , spiegando le tue ragioni come hai fatto sopra.

Tanti in bocca al lupo.

Saluti.

Diabolikus.
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Avv. Giorgio Carta
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Re: Come fare?

Messaggio da Avv. Giorgio Carta »

Confermo quanto scritto dall'utente Diabolikus.
Avv. Giorgio Carta
leone6275

Re: Come fare?

Messaggio da leone6275 »

Finalmente sono stato trasferito di reparto ed ora ho ritrovato la serenità e ho risparmiato qualche denuncia. Spero di non trovare più persone malvagie ed infami come quelle...che possano andare all'inferno con tutto il cuore!!!
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