E se riformato?
Inviato: gio ott 04, 2012 3:41 pm
Buongiorno a tutti.
Sono un Ispettore Capo della Polizia Penitenziaria nato nel 1964 ed arruolato nel Corpo il 10 gennaio 1985. Mi trovo dal 24 gennaio 2012 in aspettativa.
Dal D.A.P., nel 2008 mi è stato decretata la concessione di equo indennizzo per una Tabella A-6^ (7+8+8) categoria massima, per 3 infermità.
Attualmente sono in aspettativa per le patologie anzidette. Il giorno 12 dicembre dovrò recarmi alla C.M.O. per la definizione d'ell'aggravamento di 2 delle patologie, ed il riconoscimento di una nuova patologia (gastroduodenite cronica).
Se mi saranno riconosciute "almeno spero", sia l'aggravamento nonchè la nuova patologia che dovrà in ogni caso poi essere valutata dal Comitato di Verifica, per cumolo di infermità, dovrei raggiungere una categoria (V o IV), e aver di conseguenza la possibilità di essere collocato a riposo, giusto....??
E questo è il primo quesito.
Accettando, quale sarebbe effettivamente la mia pensione netta...??
Ed il mio T.F.S....??
Questi sono il secondo e terzo quesito che vi sottopongo, a cui gradirei aver risposta il più possibile veritiera, anche da e/o tramite colleghi che hanno la mia stessa situazione lavorativa.
Ho cercato nel Forum, ma non sono riuscito a trovare una situazione analoga alla mia. Sono sposato con due figli uno di 15 e uno di 20 anni, mia moglie lavora per cui gli assegni famigliari sono stati sempre modesti (poche decine di Euro) e presumo rimanga della stessa entità qualora decidessi di andare via, giusto...??
Da gennaio, inzio dell'aspettativa, si è consolidato in me sempre più il desiderio di andare via.
Vi domando è cosa buona e giusta...??
Nel senso che, ahimè, il contesto dell'immediato e che si prospetta nel prossimo futuro per i collocati a riposo, siano essi riformati o no, non è certo dei migliori.
Parlo dell' innalzamento dell'età pensionabile, nonchè della possibile perdita del beneficio della pensione privilegiata, e/o ancora di corresponsione T.F.S. dilazionato nel tempo sulla pensione ecc. ecc.
Per ora, almeno per quanto ne so, sono solo voci ma visto l'attuale stato di crisi economica in cui versa il nostro Paese, viste le richieste di ulteriori sacrifici per le Forze dell'Ordine e le Forze Armate recentemente richieste dalla Ministro Fornero, a mio parere di facile e breve attuazione.
Capisco che ogni situazione lavorativa e scelta è prettamente personale, ma c'è qualcuno che condivide la mia valutazione?
La scelta di cessare dal servizio porta inevitabilmente a molte riflessioni, ma il sentirmi costantemente meno tutelato rafforza sempre più la mia intenzione, che oramai si è trasformata in desiderio.
Non vorrei comunque pentirmi in futuro di quello che sarà la mia decisione il 12 Dicembre.
Auguro a tutti voi buona vita e resto in attesa di notizie, nonchè pareri e consigli che vogliate darmi.
Grazie Roberto.
Sono un Ispettore Capo della Polizia Penitenziaria nato nel 1964 ed arruolato nel Corpo il 10 gennaio 1985. Mi trovo dal 24 gennaio 2012 in aspettativa.
Dal D.A.P., nel 2008 mi è stato decretata la concessione di equo indennizzo per una Tabella A-6^ (7+8+8) categoria massima, per 3 infermità.
Attualmente sono in aspettativa per le patologie anzidette. Il giorno 12 dicembre dovrò recarmi alla C.M.O. per la definizione d'ell'aggravamento di 2 delle patologie, ed il riconoscimento di una nuova patologia (gastroduodenite cronica).
Se mi saranno riconosciute "almeno spero", sia l'aggravamento nonchè la nuova patologia che dovrà in ogni caso poi essere valutata dal Comitato di Verifica, per cumolo di infermità, dovrei raggiungere una categoria (V o IV), e aver di conseguenza la possibilità di essere collocato a riposo, giusto....??
E questo è il primo quesito.
Accettando, quale sarebbe effettivamente la mia pensione netta...??
Ed il mio T.F.S....??
Questi sono il secondo e terzo quesito che vi sottopongo, a cui gradirei aver risposta il più possibile veritiera, anche da e/o tramite colleghi che hanno la mia stessa situazione lavorativa.
Ho cercato nel Forum, ma non sono riuscito a trovare una situazione analoga alla mia. Sono sposato con due figli uno di 15 e uno di 20 anni, mia moglie lavora per cui gli assegni famigliari sono stati sempre modesti (poche decine di Euro) e presumo rimanga della stessa entità qualora decidessi di andare via, giusto...??
Da gennaio, inzio dell'aspettativa, si è consolidato in me sempre più il desiderio di andare via.
Vi domando è cosa buona e giusta...??
Nel senso che, ahimè, il contesto dell'immediato e che si prospetta nel prossimo futuro per i collocati a riposo, siano essi riformati o no, non è certo dei migliori.
Parlo dell' innalzamento dell'età pensionabile, nonchè della possibile perdita del beneficio della pensione privilegiata, e/o ancora di corresponsione T.F.S. dilazionato nel tempo sulla pensione ecc. ecc.
Per ora, almeno per quanto ne so, sono solo voci ma visto l'attuale stato di crisi economica in cui versa il nostro Paese, viste le richieste di ulteriori sacrifici per le Forze dell'Ordine e le Forze Armate recentemente richieste dalla Ministro Fornero, a mio parere di facile e breve attuazione.
Capisco che ogni situazione lavorativa e scelta è prettamente personale, ma c'è qualcuno che condivide la mia valutazione?
La scelta di cessare dal servizio porta inevitabilmente a molte riflessioni, ma il sentirmi costantemente meno tutelato rafforza sempre più la mia intenzione, che oramai si è trasformata in desiderio.
Non vorrei comunque pentirmi in futuro di quello che sarà la mia decisione il 12 Dicembre.
Auguro a tutti voi buona vita e resto in attesa di notizie, nonchè pareri e consigli che vogliate darmi.
Grazie Roberto.