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trasferimento al ROS CC

Inviato: ven ago 10, 2012 5:30 pm
da uaz71
Buongiorno volevo porre un quesito; un eventuale trasferimento al Raggruppamento Operativo Speciale dei Carabinieri è da considerarsi “per servizio” o a “domanda”. Che io sappia il transito presso questo Reparto è in genere sempre seguito da un’istanza presentata dall’interessato nella quale si chiede espressamente di rinunciare ad eventuali emolumenti e permettere, quindi, un movimento senza oneri per l'amministrazione. La mia perplessità nasce dal fatto, però, che a questo Reparto si accede per “chiamata diretta” e quindi ne deduco che comunque dovrebbe trattarsi di un trasferimento “per servizio” a cui si rinuncia però ad ogni compenso economico. Quindi la mia domanda è questa: come Militare posso usufruirne per far avvicinare la mia consorte che insegna in un’altra regione? Il mio eventuale trasferimento sarà “per servizio”?

Re: trasferimento al ROS CC

Inviato: ven ago 10, 2012 7:32 pm
da iosonoquì
uaz71 ha scritto:Buongiorno volevo porre un quesito; un eventuale trasferimento al Raggruppamento Operativo Speciale dei Carabinieri è da considerarsi “per servizio” o a “domanda”. Che io sappia il transito presso questo Reparto è in genere sempre seguito da un’istanza presentata dall’interessato nella quale si chiede espressamente di rinunciare ad eventuali emolumenti e permettere, quindi, un movimento senza oneri per l'amministrazione. La mia perplessità nasce dal fatto, però, che a questo Reparto si accede per “chiamata diretta” e quindi ne deduco che comunque dovrebbe trattarsi di un trasferimento “per servizio” a cui si rinuncia però ad ogni compenso economico. Quindi la mia domanda è questa: come Militare posso usufruirne per far avvicinare la mia consorte che insegna in un’altra regione? Il mio eventuale trasferimento sarà “per servizio”?

Mi perdoni, ma ha già posto il quesito all'Avv.Carta.
O non si fida di Lui, oppure non si fida del forum Carabinieri......

........


Cordialmente

Re: trasferimento al ROS CC

Inviato: ven ago 10, 2012 7:42 pm
da uaz71
Mi perdoni, ma ha già posto il quesito all'Avv.Carta.
O non si fida di Lui, oppure non si fida del forum Carabinieri......

........

Semplicemente volevo due pareri, uno legale ed uno da esperti del settore... tutto qui,,, non volevo urtare la suscettibilità di nessuno

Re: trasferimento al ROS CC

Inviato: lun ago 13, 2012 11:59 am
da Diabolikus
Egregio collega,

per entrare a far parte di un Reparto Speciale quale il ROS, bisogna sempre presentare istanza di cosiddetta "presa in nota", fermi restando i requisiti minimi in capo al militare ai sensi dell'art.398 del RGA e s.m.i. (permenenza al reparto di provenienza di almeno 4 anni)

Eventuali "chiamate dirette e nominative" non possono qualificarsi come "trasferimenti d'ufficio" poichè in tali casi, in assenza di istanza di prenotazione, l'interessato viene contattato dal Com. Gen. e viene reso edotto che il movimento si effettuerà soltanto previa presentazione di apposita istanza, che escluderà pertanto i benefici economici previsti dalla Legge 100/87 integrata dal D.lgs. 86/2001.

Ragion per cui,

l'unica soluzione è quella di provare ad avvicinarsi alla sua consorte, mediante una istanza ai sensi del 398 RGA, qualora la sua signora abbia un contratto a tempo indeterminato, salvo il caso in cui Lei venga trasferito espressamente d'ufficio dal suo reparto al ROS.

SALUTI.

Diabolikus.

Re: trasferimento al ROS CC

Inviato: lun ago 13, 2012 12:53 pm
da Diabolikus
Aggiungerei, inoltre, che non vedo il senso giuridico nel connubio tra un trasferimento su "chiamata nominativa per servizio" (che si presuppone stia ad intendere per esigenze di servizio e che vada quindi qualificato per trasferimento d'ufficio) e la circostanza secondo la quale l'interessato debba poi rinunciare alle indennità spettanti per tale trasferimento.

O si trasferisce a domanda o d'ufficio.

Se l'interessato deve rinunciare a tali benefici, nell'interesse dell'economia dell'Amm.ne, allora vedo quale situazione più logica quella di effettuare il movimento a domanda, visto che la "chiamata nominativa" è andata a buon fine e vi è un interesse specifico in tal senso.

Nutro inoltre forti dubbi e perplessità circa la possibilità, per il militare trasferito d'ufficio, di rinunciare ad un diritto soggettivo disciplinato da una norma di legge.

Vedo invece giuridicamente sensato che un militare non fruisca di tali benefici poichè espressamente disciplnati da una norma che li esclude nel caso in cui il movimento sia a domanda.

Sottolineo poi che ogni eventuale "ibrida commistione" di interessi giuridici costituisce, quand'anche verificatasi, prassi roccambolesca e poco ortodossa.

Concludo col ribadire che la sua signora potrebbe sfruttare l'art.17 della Legge 266/99 solo nel caso in cui lei venga trasferito espressamente d'ufficio, senza formulazioni ambigue ed ibride.

Ovviamente, è solo il mio parere.

Saluti.