cosa posso fare
Inviato: gio lug 26, 2012 11:20 pm
Ringrazio anticipatamente a chi può darmi dei chiarimenti.
Nel 2005 mi sono congedato pur essendo ancora in licenza di convalescenza per una forma di depressione acuta. Vi posso dire che non mi intendo di nulla per quanto riguarda pensione, cause di servizio ecc..
La mia forma di depressione con attacchi di panico si è prolungata negli anni anche se non ne parlavo con nessuno. Tutto scaturisce a seguito di un diritto negatomi, sono genitore di disabile grave, nel 1996 ho chiesto un trasferimento motivato facendomi forza dell'art.33 della 104/92 che riconosce il diritto di scegliere la sede piu' vicina alla propria abitazione. Chiedevo solo una sede di servizio che mi permettesse di far osservare le terapie a mio figlio. Avuta risposta negativa, venivo trasferito d'ufficio in una sede dove per motivi di servizio, in base al turno, ero obbligato a dormire in sede. Proprio in una di queste occasioni il mio primogenito di 5 anni piu' grande del fratello disabile , ha subito la frattura del gomito con forti paure di non recuperare l'articolazione. Il mio stato psicologico peggiorava sempre di piu'. Nel 2002 chiedevo 2 anni di aspettativa retribuita ai sensi della legge 53/2000. Al mio rientro. siccome nel congedo straordinario era indicato che dovevo presentarmi all'infermeria, ho subito un'altro tracollo, io non ero piu' in forza a nessun comando, nessuno sapeva chi doveva farmi la lettera di presentazione, Per farla breve, inizia un periodo acuto di depressione. Per circa un'anno sono stato in convalescenza fino a quando non ne ho potuto piu' (mettere piede in una caserma mi faceva stare sempre piu' male per tutte le cattiverie subite ,preciso che in tutti i reparti ero stato valutato sempre "eccellente"). Ho deciso di congedarmi anche se ero in convalescenza. Non mi sono piu' presentato a visita medica, non sono mai stato fatto idoneo, quindi non so se potevo essere congedato. Nel quinquennio ,considerata l'aspettativa ho superato di tanto 1000 giorni. Purtroppo il mio malessere non mi faceva capire niente. Sono tuttora in cura e ultimamente ho dovuto aumentare la somministrazione di psicofarmaci in quanto, oltretutto l'Ufficio dell'Entrata mi ha sottoposto al controllo del redditometro perchè ho acquistato un Viano per trasporto di mio figlio con carrozzina. Purtroppo ero senza reddito e questo è bastato a far scattare il controllo nonostante io e mia moglie siamo stati dipendenti della pubblica amministrazione per oltre 50 anni. Mi stanno umiliando . Oggi io voglio il mio reddito che tra l'altro mi sarebbe spettato con quasi 31 anni tra anzianità di servizio e rivalutazione. Mi sono arruolato nel 1979. Cosa posso fare, aiutatemi, oggi sono in grado di andare da qualunque parte per far rispettare i miei diritti. Via ringrazio e spero in un aiuto. Avvocati bravi che possono seguirmi perchè voglio anche i danni.
Nel 2005 mi sono congedato pur essendo ancora in licenza di convalescenza per una forma di depressione acuta. Vi posso dire che non mi intendo di nulla per quanto riguarda pensione, cause di servizio ecc..
La mia forma di depressione con attacchi di panico si è prolungata negli anni anche se non ne parlavo con nessuno. Tutto scaturisce a seguito di un diritto negatomi, sono genitore di disabile grave, nel 1996 ho chiesto un trasferimento motivato facendomi forza dell'art.33 della 104/92 che riconosce il diritto di scegliere la sede piu' vicina alla propria abitazione. Chiedevo solo una sede di servizio che mi permettesse di far osservare le terapie a mio figlio. Avuta risposta negativa, venivo trasferito d'ufficio in una sede dove per motivi di servizio, in base al turno, ero obbligato a dormire in sede. Proprio in una di queste occasioni il mio primogenito di 5 anni piu' grande del fratello disabile , ha subito la frattura del gomito con forti paure di non recuperare l'articolazione. Il mio stato psicologico peggiorava sempre di piu'. Nel 2002 chiedevo 2 anni di aspettativa retribuita ai sensi della legge 53/2000. Al mio rientro. siccome nel congedo straordinario era indicato che dovevo presentarmi all'infermeria, ho subito un'altro tracollo, io non ero piu' in forza a nessun comando, nessuno sapeva chi doveva farmi la lettera di presentazione, Per farla breve, inizia un periodo acuto di depressione. Per circa un'anno sono stato in convalescenza fino a quando non ne ho potuto piu' (mettere piede in una caserma mi faceva stare sempre piu' male per tutte le cattiverie subite ,preciso che in tutti i reparti ero stato valutato sempre "eccellente"). Ho deciso di congedarmi anche se ero in convalescenza. Non mi sono piu' presentato a visita medica, non sono mai stato fatto idoneo, quindi non so se potevo essere congedato. Nel quinquennio ,considerata l'aspettativa ho superato di tanto 1000 giorni. Purtroppo il mio malessere non mi faceva capire niente. Sono tuttora in cura e ultimamente ho dovuto aumentare la somministrazione di psicofarmaci in quanto, oltretutto l'Ufficio dell'Entrata mi ha sottoposto al controllo del redditometro perchè ho acquistato un Viano per trasporto di mio figlio con carrozzina. Purtroppo ero senza reddito e questo è bastato a far scattare il controllo nonostante io e mia moglie siamo stati dipendenti della pubblica amministrazione per oltre 50 anni. Mi stanno umiliando . Oggi io voglio il mio reddito che tra l'altro mi sarebbe spettato con quasi 31 anni tra anzianità di servizio e rivalutazione. Mi sono arruolato nel 1979. Cosa posso fare, aiutatemi, oggi sono in grado di andare da qualunque parte per far rispettare i miei diritti. Via ringrazio e spero in un aiuto. Avvocati bravi che possono seguirmi perchè voglio anche i danni.