QUESITO URGENTE E INGARBUGLIATO
Inviato: lun giu 25, 2012 11:07 pm
Egregio avv. Le scrivo affinchè possa ricevere delucidazioni in ordine ad una serie di problematiche sorte a seguito di procedimento penale a cui sono stato sottoposto unitamente ad altri colleghi.
Le anticipo solo una nota di carattere amministrativo.
Dal 3 giugno 1996 al 3 dicembre dello stesso anno ho frequentato il corso per Vice Ispettore quindi a Dicembre 1998 (due anni) avrei dovuto acquisire il grado di Ispettore.
Il 17 dicembre 1996 ho ricevuto (unitamente ad altri colleghi) un avviso di garanzia senza alcun provvedimento da parte del Ministero ad eccezione del trasferimento d'ufficio per ragioni di opportunità.
il 29 ottobre 1998 sono stato attinto da provvedimento di custodia cautela con conseguente sospensione obbligatoria dal servizio sino a gennaio 2003 (4 anni e 6 mesi) allorquando il CAPO DELLA POLIZIA, di iniziativa mi riammetteva in servizio e mi trasferiva d'ufficio ad altra sede. (con pagamento previdenziale e contributi).
Il 19 gennaio 2009 sono stato riformato dal servizio perchè ritenuto inidoneo al servizio di Polizia per una serie di patologie.
Faccio una breve e doverosa premessa al fine di comprendere i successivi accadimenti giudiziari e disciplinari.
In primo e secondo grado ho risposto e sono stato condannato a tre episodi contraddistinti (per comodità) dai capi G2 (pena anni 2 e mesi 2) - e dai capi C2 ; V1 questi ultimi sotto il vincolo della continuazione individuando il capo C2 come il reato principale (pena anni 4 e 6 mesi);
La Cassazione ad aprile 2010, rigettava i ricorsi relativi ai capi G2 e V1 rimandando alla Corte D'appello il capo C2 (il principale del secondo blocco)
Ad oggi nessun Giudice delle Esecuzione mi ha mai notificato alcun provvedimento a fronte di un pre-sofferto di 15 mesi di detenzione e 3 anni di indulto.
Nel frattempo io ed un collega (maggio 2010) presentavamo una denuncia in Procura relativa a firme false apposte su un verbale di sequestro recanti il mio nome e quello del collega. (a distanza di due anni ???? e a richiesta ex. 335 - la procura non fa sapere nulla). Questa denuncia è relativa all'episodio contraddistinto dal capo V1.
Ad agosto del 2010 la Questura X mi notificava l'inizio del procedimento disciplinare del 1998 (capi g2; c2 e v1). Nella circostanza e a più riprese richiedevo (senza ottenere) la sospensione del procedimento disciplinare richiamando la norma che regola il progressivo giudicato penale in quanto secondo un mio parere e quello degli avvocati, il procedimento penale non si era definito. Ulteriori dato di fatto veniva fornito relativamente all'assenza di qualsiasi provvedimento da parte del Giudice per le esecuzioni.
Il Questore X rispondeva negativamente a tale richiesta.
A novembre 2010 vengo sottoposto a procedimento disciplinare (ribadendo nuovamente l'illecito commesso dal Ministero) e condannato a 6 mesi di sospensione contro una base delle destituzione formulata dal funzionario istruttore e giustificata con il fatto che essendo il più in basso in grado (rispetto ai colleghi coinvolti) non vi era equità con i provvedimenti che hanno attinto gli altri (ancora in servizio).
Il Verbale viene trasmesso nei tempi al Ministero ed il Capo della Polizia dopo qualche giorno ANNULLA il procedimento disciplinare in AUTOTUTELA per difetto di motivazione e lo rinvia alla Questura X. (ovviamente con la possibilità di ricorso).
La Questura mi notifica il provvedimento e mi notifica il successivo procedimento. Nella circostanza chiedo una nuova sospensione al fine di poter impugnare il provvedimento del Capo della Polizia; Infatti si riteneva che un nuovo procedimento disciplinare avrebbe potuto inficiare l'azione amministrativa di difesa.
Anche in questa situazione, il Questore X mi nega la possibilità di ricorrere nei termini al decreto del capo della polizia e fissa un nuovo procedimento disciplinare a distanza di 10 giorni indicando, peraltro, la stessa identica composizione del consiglio di disciplina.
In sede di processo ribadisco nuovamente le lamentele fatte nel corso del primo processo:
1) Il procedimento penale non era terminato ed una variazione della pena relativa al capo c2 avrebbe per "simpatia" potuto viziare tutta la pena;
2) l'istruttoria era stata formulata sulla base della pena complessiva non tenendo conto del nuovo processo in corte d'appello;
3) Non esisteva nessun documento dal quale si poteva evincere la pena (vedasi Giudice per le Esecuzioni)
4) Vi era un palese abuso d'ufficio per violazione del diritto alla difesa riguardante l'impossibilità al ricorso al decreto del capo della polizia.
Senza portarla alla lunga, la stessa commissione (non all'unanimità) mi destituisce.
a gennaio 2011 mi viene notificato il decreto di destituzione del capo della polizia a far data dal 1998, data dell'arresto, facendo salvi i periodi dal 2003 al 2009 in quanto funzionario di fatto.
Sino al mese di maggio 2012 l'inpdap mi ha corrisposto pensione ordinaria allorquando rivedendo i conteggi riporta a 15 anni di servizio (sino al 1998) e cancellando totalmente i periodi 2003-2009. Mi chiede la restituzione di 13.000 circa e mi riconosce la pensione privilegiata a vita.
Aggiungo infine che a seguito del primo avviso di garanzia (archiviato per intervenuta prescrizione) mi fu avviato procedimento e successivamente sospeso. Successivamente alla prescrizione, non mi è stata mai avviata alcuna procedura (ero già in pensione) a differenza del mio collega che ha subito un'altra destituzione.
Le domande che le pongo sono:
1) qual'è la sua opinione sui procedimenti disciplinari;
2) è legittimo il comportamento amministrativo??
3) avendo lavorato altri 6 anni, il ministero (pur con il grado congelato) all'atto del pensionamento non avrebbe dovuto riconoscermi la ricostruzione della carriera?? (unicamente dal punto di vista economico)
4) è legittimo annullare la pensione ordinaria essendo stato riammesso dal Capo della Polizia e non per via di un ricorso?? E' importante capire questo punto perchè ho sollevato una problematica: "cosa sarebbe successo se in quei 6 anni (2003-2009) avessi subito un conflitto a fuoco??? Come sarei andato in pensione??
5) è legittimo annullare un procedimento disciplinare in autotutela allorquando si intravede una soluzione in pejus per il dipendente??
Rendendomi conto della complessità delle vicende La ringrazio e la saluto
LC
Le anticipo solo una nota di carattere amministrativo.
Dal 3 giugno 1996 al 3 dicembre dello stesso anno ho frequentato il corso per Vice Ispettore quindi a Dicembre 1998 (due anni) avrei dovuto acquisire il grado di Ispettore.
Il 17 dicembre 1996 ho ricevuto (unitamente ad altri colleghi) un avviso di garanzia senza alcun provvedimento da parte del Ministero ad eccezione del trasferimento d'ufficio per ragioni di opportunità.
il 29 ottobre 1998 sono stato attinto da provvedimento di custodia cautela con conseguente sospensione obbligatoria dal servizio sino a gennaio 2003 (4 anni e 6 mesi) allorquando il CAPO DELLA POLIZIA, di iniziativa mi riammetteva in servizio e mi trasferiva d'ufficio ad altra sede. (con pagamento previdenziale e contributi).
Il 19 gennaio 2009 sono stato riformato dal servizio perchè ritenuto inidoneo al servizio di Polizia per una serie di patologie.
Faccio una breve e doverosa premessa al fine di comprendere i successivi accadimenti giudiziari e disciplinari.
In primo e secondo grado ho risposto e sono stato condannato a tre episodi contraddistinti (per comodità) dai capi G2 (pena anni 2 e mesi 2) - e dai capi C2 ; V1 questi ultimi sotto il vincolo della continuazione individuando il capo C2 come il reato principale (pena anni 4 e 6 mesi);
La Cassazione ad aprile 2010, rigettava i ricorsi relativi ai capi G2 e V1 rimandando alla Corte D'appello il capo C2 (il principale del secondo blocco)
Ad oggi nessun Giudice delle Esecuzione mi ha mai notificato alcun provvedimento a fronte di un pre-sofferto di 15 mesi di detenzione e 3 anni di indulto.
Nel frattempo io ed un collega (maggio 2010) presentavamo una denuncia in Procura relativa a firme false apposte su un verbale di sequestro recanti il mio nome e quello del collega. (a distanza di due anni ???? e a richiesta ex. 335 - la procura non fa sapere nulla). Questa denuncia è relativa all'episodio contraddistinto dal capo V1.
Ad agosto del 2010 la Questura X mi notificava l'inizio del procedimento disciplinare del 1998 (capi g2; c2 e v1). Nella circostanza e a più riprese richiedevo (senza ottenere) la sospensione del procedimento disciplinare richiamando la norma che regola il progressivo giudicato penale in quanto secondo un mio parere e quello degli avvocati, il procedimento penale non si era definito. Ulteriori dato di fatto veniva fornito relativamente all'assenza di qualsiasi provvedimento da parte del Giudice per le esecuzioni.
Il Questore X rispondeva negativamente a tale richiesta.
A novembre 2010 vengo sottoposto a procedimento disciplinare (ribadendo nuovamente l'illecito commesso dal Ministero) e condannato a 6 mesi di sospensione contro una base delle destituzione formulata dal funzionario istruttore e giustificata con il fatto che essendo il più in basso in grado (rispetto ai colleghi coinvolti) non vi era equità con i provvedimenti che hanno attinto gli altri (ancora in servizio).
Il Verbale viene trasmesso nei tempi al Ministero ed il Capo della Polizia dopo qualche giorno ANNULLA il procedimento disciplinare in AUTOTUTELA per difetto di motivazione e lo rinvia alla Questura X. (ovviamente con la possibilità di ricorso).
La Questura mi notifica il provvedimento e mi notifica il successivo procedimento. Nella circostanza chiedo una nuova sospensione al fine di poter impugnare il provvedimento del Capo della Polizia; Infatti si riteneva che un nuovo procedimento disciplinare avrebbe potuto inficiare l'azione amministrativa di difesa.
Anche in questa situazione, il Questore X mi nega la possibilità di ricorrere nei termini al decreto del capo della polizia e fissa un nuovo procedimento disciplinare a distanza di 10 giorni indicando, peraltro, la stessa identica composizione del consiglio di disciplina.
In sede di processo ribadisco nuovamente le lamentele fatte nel corso del primo processo:
1) Il procedimento penale non era terminato ed una variazione della pena relativa al capo c2 avrebbe per "simpatia" potuto viziare tutta la pena;
2) l'istruttoria era stata formulata sulla base della pena complessiva non tenendo conto del nuovo processo in corte d'appello;
3) Non esisteva nessun documento dal quale si poteva evincere la pena (vedasi Giudice per le Esecuzioni)
4) Vi era un palese abuso d'ufficio per violazione del diritto alla difesa riguardante l'impossibilità al ricorso al decreto del capo della polizia.
Senza portarla alla lunga, la stessa commissione (non all'unanimità) mi destituisce.
a gennaio 2011 mi viene notificato il decreto di destituzione del capo della polizia a far data dal 1998, data dell'arresto, facendo salvi i periodi dal 2003 al 2009 in quanto funzionario di fatto.
Sino al mese di maggio 2012 l'inpdap mi ha corrisposto pensione ordinaria allorquando rivedendo i conteggi riporta a 15 anni di servizio (sino al 1998) e cancellando totalmente i periodi 2003-2009. Mi chiede la restituzione di 13.000 circa e mi riconosce la pensione privilegiata a vita.
Aggiungo infine che a seguito del primo avviso di garanzia (archiviato per intervenuta prescrizione) mi fu avviato procedimento e successivamente sospeso. Successivamente alla prescrizione, non mi è stata mai avviata alcuna procedura (ero già in pensione) a differenza del mio collega che ha subito un'altra destituzione.
Le domande che le pongo sono:
1) qual'è la sua opinione sui procedimenti disciplinari;
2) è legittimo il comportamento amministrativo??
3) avendo lavorato altri 6 anni, il ministero (pur con il grado congelato) all'atto del pensionamento non avrebbe dovuto riconoscermi la ricostruzione della carriera?? (unicamente dal punto di vista economico)
4) è legittimo annullare la pensione ordinaria essendo stato riammesso dal Capo della Polizia e non per via di un ricorso?? E' importante capire questo punto perchè ho sollevato una problematica: "cosa sarebbe successo se in quei 6 anni (2003-2009) avessi subito un conflitto a fuoco??? Come sarei andato in pensione??
5) è legittimo annullare un procedimento disciplinare in autotutela allorquando si intravede una soluzione in pejus per il dipendente??
Rendendomi conto della complessità delle vicende La ringrazio e la saluto
LC