LA RUSSA CONTESTATO.....
Inviato: mer set 21, 2011 6:26 pm
ROMA - Gli hanno gridato "vergogna" e poi ancora "buffone". «Potevo fare come fanno tutte e tirare dritto, invece sono andato verso i manifestanti ad ascoltare le loro ragioni». Il ministro della Difesa Ignazio La Russa, racconta quel che è accaduto stamani mentre si apprestava ad entrare alla Camera dei deputati. Il ministro si è imbattuto nella manifestazione di protesta indetta in piazza Montecitorio dai sindacati di Polizia contro la manovra. E qualcuno ha inveito contro di lui alzando la voce.
«Non i poliziotti - sostiene il ministro, smentito dalle immagini - i capi dei sindacati con i quali mi sono confrontato mi hanno spiegato che lì, accanto a loro, c'era un altro sit-in di protesta partito da Facebook e voluto da giovani di sinistra. Certo - riconosce - magari poi anche qualche poliziotto si sarà unito ai fischi».
«Comunque - racconta - quando ho letto la sigla di un sindacato di Polizia ho capito che dovevo andare ad ascoltare le loro ragioni, al di là delle contestazioni, consapevole che certo non mi attendevano applausi. Ma io per le forze dell'ordine taglierei una mano anche subito semmai ce ne fosse bisogno. Per me era fondamentale che loro sapessero che non c'è indifferenza. Non posso fare promesse - aggiunge - ma di certo non sono indifferente alla loro protesta, ci mancherebbe. Certo se avessi visto l'altro gruppo che manifestava accanto ai sindacati di Polizia, beh avrei chiesto di incontrare una delegazione» delle sigle sindacali in protesta, evitando la piazza.
La manifestazione dei poliziotti contro il governo è stata indetta dai sindacati Siap, Silp-Cgil, Coisp e Anfp. Il governo, affermano i sindacati, «con quest'ultima manovra finanziaria ha previsto ulteriori tagli alle risorse destinate alla sicurezza del Paese piuttosto che investimenti e ha oltremodo offeso la specificità del loro lavoro non prevedendo a tal riguardo alcun sostegno economico». Un taglio di 600 milioni di euro, sottolineano, «che si vanno ad aggiungere al miliardo e 650mila già tagliato in precedenza: cifre insostenibili per i poliziotti».
Erano circa 400 le persone arrivate questa mattina in piazza Montecitorio. L'iniziativa, non preavvisata, è stata organizzata con la tecnica del passaparola attraverso il social network Facebook. I manifestanti sono arrivati a piccoli gruppi. La Polizia ha filmato immagini della manifestazione per identificare le persone scese in piazza e procedere poi alla denuncia per manifestazione non preavvisata.
Stamani a Montecitorio c'è stata anche una manifestazione di protesta dei lavoratori
dello stabilimento Irisbus Iveco di Valle Ufita, in provincia di Avelllino, per protestare contro la decisne della Fiat di chiudere la fabbrica. Decine di lavoratori hanno protestato contro il governo, denunciando con striscioni, cartelli e megafoni una situazione in cui «700 famiglie sono senza lavoro, è una vergogna».
A Montecitorio continua poi il presidio anti-casta con a capo l'uomo-simbolo Gaetano Ferrieri, in sciopero della fame dal 4 giugno scorso. «Da più di 110 giorni - ha detto Ferrieri - c'è un'azione da parte dei cittadini, che andrà avanti. Io di qui non mi muovo, però bisogna svegliare i cittadini e portarli qui in piazza. Io non so dove trovo la forza di parlare, ma voglio che tanti cittadini vengano qui, perché ne va del futuro dei nostri figli». Ferrieri ha detto di essere intenzionato ad andare avanti solo ad acqua e sali minerali «fino a quando non prenderanno in considerazione le petizioni che abbiamo inviato alle più alte cariche dello Stato: riduzione del 50% dello stipendio di parlamentari e amministratori pubblici, taglio del 90% delle auto blu e una nuova legge elettorale, per creare una classe politica che veramente rispecchi le preferenze dei cittadini».
..
«Non i poliziotti - sostiene il ministro, smentito dalle immagini - i capi dei sindacati con i quali mi sono confrontato mi hanno spiegato che lì, accanto a loro, c'era un altro sit-in di protesta partito da Facebook e voluto da giovani di sinistra. Certo - riconosce - magari poi anche qualche poliziotto si sarà unito ai fischi».
«Comunque - racconta - quando ho letto la sigla di un sindacato di Polizia ho capito che dovevo andare ad ascoltare le loro ragioni, al di là delle contestazioni, consapevole che certo non mi attendevano applausi. Ma io per le forze dell'ordine taglierei una mano anche subito semmai ce ne fosse bisogno. Per me era fondamentale che loro sapessero che non c'è indifferenza. Non posso fare promesse - aggiunge - ma di certo non sono indifferente alla loro protesta, ci mancherebbe. Certo se avessi visto l'altro gruppo che manifestava accanto ai sindacati di Polizia, beh avrei chiesto di incontrare una delegazione» delle sigle sindacali in protesta, evitando la piazza.
La manifestazione dei poliziotti contro il governo è stata indetta dai sindacati Siap, Silp-Cgil, Coisp e Anfp. Il governo, affermano i sindacati, «con quest'ultima manovra finanziaria ha previsto ulteriori tagli alle risorse destinate alla sicurezza del Paese piuttosto che investimenti e ha oltremodo offeso la specificità del loro lavoro non prevedendo a tal riguardo alcun sostegno economico». Un taglio di 600 milioni di euro, sottolineano, «che si vanno ad aggiungere al miliardo e 650mila già tagliato in precedenza: cifre insostenibili per i poliziotti».
Erano circa 400 le persone arrivate questa mattina in piazza Montecitorio. L'iniziativa, non preavvisata, è stata organizzata con la tecnica del passaparola attraverso il social network Facebook. I manifestanti sono arrivati a piccoli gruppi. La Polizia ha filmato immagini della manifestazione per identificare le persone scese in piazza e procedere poi alla denuncia per manifestazione non preavvisata.
Stamani a Montecitorio c'è stata anche una manifestazione di protesta dei lavoratori
dello stabilimento Irisbus Iveco di Valle Ufita, in provincia di Avelllino, per protestare contro la decisne della Fiat di chiudere la fabbrica. Decine di lavoratori hanno protestato contro il governo, denunciando con striscioni, cartelli e megafoni una situazione in cui «700 famiglie sono senza lavoro, è una vergogna».
A Montecitorio continua poi il presidio anti-casta con a capo l'uomo-simbolo Gaetano Ferrieri, in sciopero della fame dal 4 giugno scorso. «Da più di 110 giorni - ha detto Ferrieri - c'è un'azione da parte dei cittadini, che andrà avanti. Io di qui non mi muovo, però bisogna svegliare i cittadini e portarli qui in piazza. Io non so dove trovo la forza di parlare, ma voglio che tanti cittadini vengano qui, perché ne va del futuro dei nostri figli». Ferrieri ha detto di essere intenzionato ad andare avanti solo ad acqua e sali minerali «fino a quando non prenderanno in considerazione le petizioni che abbiamo inviato alle più alte cariche dello Stato: riduzione del 50% dello stipendio di parlamentari e amministratori pubblici, taglio del 90% delle auto blu e una nuova legge elettorale, per creare una classe politica che veramente rispecchi le preferenze dei cittadini».
..