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Passaggio impiego civile e trattamento prnsionistico

Inviato: sab set 06, 2025 8:06 pm
da axios.72
Mi è capitato di leggere su questo Blog l'esperienza di vari colleghi che, dopo oltre 30 anni di servizio militare, si sono ritrovati di fronte al fatidico bivio, essendo divenuti non più idonei al servizio militare incondizionato: 1) andare in pensione con un trattamento francamente modesto (1.400 - 1500 euro mensili); 2) transitare all'impiego civile, così da conservare uno stipendio grosso modo equivalente a quello percepito da militare, con possibilità poi di andare in pensione anticipata (da civile) con 43 anni e qualche mese di servizio utile. Riguardo a tale ultima possibilità mi chiedo e, vi chiedo: andando in pensione anticipata da civile, con 43 anni di servizio, siamo sicuri che si percepirebbe una pensione apprezzabilmente superiore a quella che si sarebbe immediatamente percepita da miliare riformato? E poi, cosa accadrebbe se, una volta transitato all'impiego civile, le condizioni di salute del dipendente peggiorassero e non si riuscisse ad arrivare ai 43 anni necessari per il pensionamento anticipato da civile? Trascorso il periodo massimo di comporto (18 mesi, se non erro), si finirebbe dispensati senza alcuna pensione fino ai 67 anni di età? Ringrazio anticipatamente quanti vorranno offrire un contributo chiarificatore.

Re: Passaggio impiego civile e trattamento prnsionistico

Inviato: dom set 07, 2025 8:41 am
da NavySeals
Ciao! Il (relativo) guadagno lo si ottiene solo se si va per vecchiaia a 67 anni. Come saprai è più conveniente farsi riformare da militare che andare via per anzianità, quindi figurati da civile.
Una volta transitato, non potrai più rinunciare a favore della pensione. O meglio, potrai licenziarti e percepirai la pensione a 67 anni.
E' prevista la riforma se e solo se giudicato incapace a qualsiasi attività lavorativa ma è improbabile (un cieco 100% è cmq idoneo al lavoro).

Re: Passaggio impiego civile e trattamento prnsionistico

Inviato: dom set 07, 2025 9:15 am
da axios.72
@NavySeals ti ringrazio anzitutto per la risposta. In definitiva, se ho ben contestualizzato, qualora si accettasse il transito all’impiego civile, l’eventuale successivo pensionamento anticipato con 43 anni di servizio utile avrebbe evidenti riflessi positivi solo sul TFS, mentre sul trattamento pensionistico vero e proprio, probabilmente, non si percepirebbe una pensione superiore a quella maturata qualche anno prima da militare riformato.
In buona sostanza, se si accetta il passaggio all’impiego civile, per evitare fregature, bisogna necessariamente “tararsi” sulla pensione di vecchiaia (attualmente a 67 anni di età), eventualità che, per chi ha problemi seri di salute, oltre 50 anni di età e magari si ritrovava a 5-6 anni dalla pensione di vecchiaia da militare, non è esaltante. Sicuramente conviene ai più giovani, anzi in quel caso si tratta di una scelta pressoché obbligata.

Re: Passaggio impiego civile e trattamento prnsionistico

Inviato: dom set 07, 2025 9:36 am
da Getihu
axios.72 ha scritto: sab set 06, 2025 8:06 pm Mi è capitato di leggere su questo Blog l'esperienza di vari colleghi che, dopo oltre 30 anni di servizio militare, si sono ritrovati di fronte al fatidico bivio, essendo divenuti non più idonei al servizio militare incondizionato: 1) andare in pensione con un trattamento francamente modesto (1.400 - 1500 euro mensili); 2) transitare all'impiego civile, così da conservare uno stipendio grosso modo equivalente a quello percepito da militare, con possibilità poi di andare in pensione anticipata (da civile) con 43 anni e qualche mese di servizio utile. Riguardo a tale ultima possibilità mi chiedo e, vi chiedo: andando in pensione anticipata da civile, con 43 anni di servizio, siamo sicuri che si percepirebbe una pensione apprezzabilmente superiore a quella che si sarebbe immediatamente percepita da miliare riformato? E poi, cosa accadrebbe se, una volta transitato all'impiego civile, le condizioni di salute del dipendente peggiorassero e non si riuscisse ad arrivare ai 43 anni necessari per il pensionamento anticipato da civile? Trascorso il periodo massimo di comporto (18 mesi, se non erro), si finirebbe dispensati senza alcuna pensione fino ai 67 anni di età? Ringrazio anticipatamente quanti vorranno offrire un contributo chiarificatore.
Ciao, in base al tuo quesito e al "fatidico bivio" ci sono delle considerazioni da fare: innanzitutto bisogna vedere che ruolo rivesti nelle forze armate; se consideri che ancora nel ruolo dei graduati i primi corsi, che avranno modo di accedere al trattamento pensionistico ordinario di fine carriera, ci andranno tra 6/7 anni (almeno nell'EI), capisci bene che ancora non si sa con precisione a quanto ammonterà la suddetta pensione. Ad oggi lo stipendio che percepisce il grado apicale dei graduati si aggira intorno ai € 2.000 (euro più euro meno...) e mancano 7 anni per eventuali nuovi contratti e relativi possibili/probabili aumenti.
Invece per i ruoli di sott.li e uff.li è un'altra storia a sé nella quale non mi sento di addentrarmi dati i tanti casi già trattati e vissuti da diversi colleghi.

Se invece stai considerando il passaggio al ruolo civile, intanto bisogna vedere se il transito avviene con riforma per causa di servizio già riconosciuta o meno e se la stessa è trascritta con almeno tab. A8 per una eventuale richiesta di pensione privilegiata anticipata o no. Anche qui si apre un argomento trattato più e più volte e si ritorna sempre alla fatidica scelta: vuoi percepire più soldi sin da subito dopo il transito prendendo sia lo stipendio equiparato ex militare-civile con in più la pensione calcolata per tutti gli anni contributivi da militare e la PPO? Allora dovrai lavorare per molti più anni fino ad arrivare alla pensione poiché gli anni fatti da militare ti verranno azzerati. Oppure passi civile percependo il solo stipendio equiparato e nulla più, completi gli anni contributivi andandoli a sommare a quelli già fatti da militare e avrai accesso alla tua pensione ordinaria + il piccolo scatto della privilegiata (10% circa in più della pensione? Qui mi correggano i "tecnici") e andrai in pensione avendo lavorato meno anni, ma con davanti a te una prospettiva di "libertà professionale" maggiore.

Dipende tutto da ciò che uno vuole o di cui si ha bisogno nell'immediato.

Re: Passaggio impiego civile e trattamento prnsionistico

Inviato: dom set 07, 2025 10:03 am
da mauri64
Ciao!
axios.72 ha scritto: dom set 07, 2025 9:15 am @NavySeals ti ringrazio anzitutto per la risposta. In definitiva, se ho ben contestualizzato, qualora si accettasse il transito all’impiego civile, l’eventuale successivo pensionamento anticipato con 43 anni di servizio utile avrebbe evidenti riflessi positivi solo sul TFS, mentre sul trattamento pensionistico vero e proprio, probabilmente, non si percepirebbe una pensione superiore a quella maturata qualche anno prima da militare riformato.
In buona sostanza, se si accetta il passaggio all’impiego civile, per evitare fregature, bisogna necessariamente “tararsi” sulla pensione di vecchiaia (attualmente a 67 anni di età), eventualità che, per chi ha problemi seri di salute, oltre 50 anni di età e magari si ritrovava a 5-6 anni dalla pensione di vecchiaia da militare, non è esaltante. Sicuramente conviene ai più giovani, anzi in quel caso si tratta di una scelta pressoché obbligata.
In merito all'aumento sul TFS tutto dipende dall'anzianità contributiva a raggiungere il traguardo della pensione anticipata. Diversamente bisogna vagliare attentamente la situazione, in quanto la perdita dei sei scatti sull'indennità di buonuscita viene compensata dalla maggiorazione del periodo utile sul trattamento di fine servizio. Poi vi è un altro aspetto di non poco conto, in pensione di inabilità la prima rata si percepisce entro 105 giorni dalla data di riforma ovvero dalla presentazione della pensione, nell'impiego civile nei termini previsti per il pubblico impiego.

Re: Passaggio impiego civile e trattamento prnsionistico

Inviato: dom set 07, 2025 10:08 am
da mauri64
@axios.72
Ha detto bene il collega @Getihu sono scelte del tutto soggettive, in base cioè alla propria situazione familiare, economica e soprattutto di salute.

Re: Passaggio impiego civile e trattamento prnsionistico

Inviato: dom set 07, 2025 10:24 am
da axios.72
@mauri64 Buongiorno Mauri, la mia riflessione riguarda il caso, ahimè non raro, di soggetti che si ritrovano a 5/6 anni dal limite di età per il pensionamento da militare e che, a causa di infermità sopravvenuta, ritenuta da una CMO non compatibile con il servizio militare incondizionato (NON dipendente da causa di servizio, ma anche con una SÌ dipendenza ascritta ad A/8 o A/7 le cose non cambiano di molto a livello economico), si ritrovano nella spiacevole condizione di dover scegliere se andare in pensione con 1400/1500 euro oppure transitare all’impiego civile con tutte le incognite correlate, alcune delle quali ho sintetizzato nel messaggio iniziale. Non mi riferivo, pertanto, a casistiche più particolari e francamente marginali (soggetti SINGLE senza familiari legittimati in futuro a subentrare nel trattamento di reversibilità e che, quindi, potrebbero serenamente optare per il cumulo della ppo con lo stipendio da civile, azzerando la pregressa contribuzione da militare).

Re: Passaggio impiego civile e trattamento prnsionistico

Inviato: dom set 07, 2025 10:34 am
da Carminiello
axios.72 ha scritto: dom set 07, 2025 10:24 am @mauri64 Buongiorno Mauri, la mia riflessione riguarda il caso, ahimè non raro, di soggetti che si ritrovano a 5/6 anni dal limite di età per il pensionamento da militare e che, a causa di infermità sopravvenuta, ritenuta da una CMO non compatibile con il servizio militare incondizionato (NON dipendente da causa di servizio, ma anche con una SÌ dipendenza ascritta ad A/8 o A/7 le cose non cambiano di molto a livello economico), si ritrovano nella spiacevole condizione di dover scegliere se andare in pensione con 1400/1500 euro oppure transitare all’impiego civile con tutte le incognite correlate, alcune delle quali ho sintetizzato nel messaggio iniziale. Non mi riferivo, pertanto, a casistiche più particolari e francamente marginali (soggetti SINGLE senza familiari legittimati in futuro a subentrare nel trattamento di reversibilità e che, quindi, potrebbero serenamente optare per il cumulo della ppo con lo stipendio da civile, azzerando la pregressa contribuzione da militare).
Se devi fare 5/6 anni da civile per andare via per anzianità, conviene andare in pensione subito da riformato quale militare. La pensione per i civili è calcolata in altro modo (peggiorativo), ad esempio non spettano i 6 scatti. Se invece si vuole lavorare sino a 67 anni, allora -dal punto di vista economico- conviene (ma onestamente, chi lo farebbe? La vita è una e una sola).