Scialla ha scritto: ↑gio mag 29, 2025 6:05 pm
Sono ormai anni che lo fanno, ci ho anche lavorato su qualche anno fà..
...basta stare attenti ai siti a cui vi collegate, in genere sono link palesemente fasulli che fregano soprattutto...i + sprovveduti; ormai l'ignoranza digitale, è 1 lusso che non possiamo + permetterci; come ci hanno insegnato in Servizio...il truffatore , truffa sempre gli "ingenui" ovvero coloro che...si prestano a farsi truffare.
La difesa non è solo una questione tecnica, ma prima di tutto culturale.
Serve adottare un “protocollo mentale” di autodifesa digitale, ogni volta che riceviamo un messaggio strano o una richiesta inaspettata.
Non bisogna fidarsi dell’apparenza. I link contenuti in email e SMS sono spesso trappole ben confezionate. Basta poco: aprirli, anche solo per curiosità, può significare mettere a repentaglio l’intera nostra identità digitale. In caso di dubbio, mai cliccare. Meglio digitare manualmente l’indirizzo del portale ufficiale.
L’URL va sempre osservato con attenzione chirurgica: i truffatori giocano con l’alfabeto come prestigiatori con le carte, camuffando nomi di dominio con trucchetti che solo un occhio esperto riesce a notare. E poi c’è l’autenticazione a due fattori, spesso sottovalutata ma fondamentale: ogni ostacolo in più per l’attaccante è tempo guadagnato per noi.
L’obiettivo della truffa allo SPID è impadronirsi delle credenziali dell’utente e usarle per accedere a servizi che permettono transazioni economiche (rimborsi, bonus, dichiarazioni fiscali) o cambiamenti sensibili (come l’IBAN per l’accredito di pensioni o rimborsi). Il tutto all’insaputa della vittima.
"""Il phishing e lo smishing sono diventati il pane quotidiano dei truffatori. Nel primo caso, l’utente riceve un’email da un mittente apparentemente attendibile: un ente pubblico, il fornitore SPID, o un servizio bancario collegato.
Il messaggio è studiato con cura chirurgica per creare allarme: “accesso anomalo”, “blocco dell’identità digitale”, “urgente verifica dei dati”. Il tutto corredato da loghi ufficiali, link apparentemente legittimi e un tono burocraticamente perfetto."""
Infine, monitorare regolarmente i portali istituzionali a cui siamo iscritti è una sana abitudine, così come evitare di esporre online troppe informazioni personali. Un nome del cane, un luogo di nascita, una data di anniversario: piccoli dettagli per noi, ma pepite d’oro per chi cerca di rubare la nostra identità.
Lo SPID è un ponte tra cittadino e Stato. Ma, come ogni ponte, se non è sorvegliato, può diventare una scorciatoia per chi vuole attraversarlo senza permesso