Cosa accade a chi si ammala a quasi 60 anni
Inviato: lun feb 12, 2024 3:38 pm
Salve Dottore
In data 15.05.2025 raggiungerò il limite di età per prestare servizio nell’Arma.
Nel mese di dicembre 2023 a seguito di forti dolori alla caviglia destra ho fatto una RNM è mi e stata diagnosticata:
“Marcate alterazioni degenerative artrosiche tibio-astragaliche con geodi sub condrali della volta astragalica che presenta evidenti segni di cedimento. È presente versamento endoarticolare anche in sede astragalo-calcaneare e a livello delle guaine sinoviali dei tendini flessori lunghi proprio dell’alluce e delle dita. Normalmente visibile il legamento interosseo. Non evidenza di attuali significative alterazioni a carico dei complessi legamentosi della caviglia. Nella norma il tendina di Achille e le altre formazioni tendinee.”
L’ortopedico che ho consultato mi ha indirizzato verso un’altro professionista di Roma il quale dovrà valutare se sia o meno il caso di impiantare una protesi alla caviglia; decisione che sarà presa il 12.03.2023 durante una visita specialistica.
Interponendo periodi di licenza ordinaria residua e di riposo medico sono rimasto a casa da dicembre 2023 e tutto gennaio 2024 dopodiché sono rientrato in servizio ma zoppico un pochino anche se non provo più dolore.
Le mie domande sono le seguenti:
Cosa accade a noi quasi pensionati se ci ammaliamo negli ultimi 12/24 mesi dal raggiungimento della data di pensionamento?
E se la malattia fosse così grave da impedire lo svolgimento del regolare servizio cosa fare?
Quali sono le varie alternative. Tiriamo il carretto bene o male fino alla data di pensionamento; ci mettiamo in malattia in attesa delle decisioni della nostra amministrazione?
Una protesi alla caviglia mi permetterà di riprendere il servizio o dovrò essere riformato.
Mi deve scusare ma le domande sono tante perché i pareri di colleghi e/o conoscenti sono tanti e contrastanti tra loro.
In data 15.05.2025 raggiungerò il limite di età per prestare servizio nell’Arma.
Nel mese di dicembre 2023 a seguito di forti dolori alla caviglia destra ho fatto una RNM è mi e stata diagnosticata:
“Marcate alterazioni degenerative artrosiche tibio-astragaliche con geodi sub condrali della volta astragalica che presenta evidenti segni di cedimento. È presente versamento endoarticolare anche in sede astragalo-calcaneare e a livello delle guaine sinoviali dei tendini flessori lunghi proprio dell’alluce e delle dita. Normalmente visibile il legamento interosseo. Non evidenza di attuali significative alterazioni a carico dei complessi legamentosi della caviglia. Nella norma il tendina di Achille e le altre formazioni tendinee.”
L’ortopedico che ho consultato mi ha indirizzato verso un’altro professionista di Roma il quale dovrà valutare se sia o meno il caso di impiantare una protesi alla caviglia; decisione che sarà presa il 12.03.2023 durante una visita specialistica.
Interponendo periodi di licenza ordinaria residua e di riposo medico sono rimasto a casa da dicembre 2023 e tutto gennaio 2024 dopodiché sono rientrato in servizio ma zoppico un pochino anche se non provo più dolore.
Le mie domande sono le seguenti:
Cosa accade a noi quasi pensionati se ci ammaliamo negli ultimi 12/24 mesi dal raggiungimento della data di pensionamento?
E se la malattia fosse così grave da impedire lo svolgimento del regolare servizio cosa fare?
Quali sono le varie alternative. Tiriamo il carretto bene o male fino alla data di pensionamento; ci mettiamo in malattia in attesa delle decisioni della nostra amministrazione?
Una protesi alla caviglia mi permetterà di riprendere il servizio o dovrò essere riformato.
Mi deve scusare ma le domande sono tante perché i pareri di colleghi e/o conoscenti sono tanti e contrastanti tra loro.