Corte costituzionale
Inviato: mer gen 17, 2024 6:12 pm
A proposito di dipendenti pubblici indennità anzianità retroattiva:
La Corte Costituzionale ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’art. 51, comma 3, della legge 23 dicembre 2000, n. 388, che era intervenuto, in via retroattiva, per escludere l’operatività di maggiorazioni alla retribuzione individuale di anzianità dei dipendenti pubblici in relazione al triennio 1991-1993. Gli aumenti tabellari andranno a tutti i dipendenti anche al Comparto Difesa e Sicurezza e per stabilirli ci sono delle simulazioni. L’aumento medio mensile sarà del 4,15% (anche per effetto del taglio delle aliquote Irpef) e andrà da un minimo di 60 euro per la prima area fino ad un massimo di 114 per la terza.
Secondo la giusta interpretazione e ad oggi. Salvo sgradite, quanto improbabili, sorprese. Soggiunto: La Corte Costituzionale ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’art. 51, comma 3, della legge 23 dicembre 2000, n. 388 il 11 gennaio 2024 . La sentenza n. 4 del 2024, redatta da Marco D’Alberti, ha stabilito che l’intervento legislativo retroattivo, che escludeva l’operatività di maggiorazioni alla retribuzione individuale di anzianità dei dipendenti pubblici in relazione al triennio 1991-1993, era illegittimo costituzionalmente. La Corte ha chiarito che il controllo di costituzionalità delle leggi retroattive diviene “ancor più stringente” qualora l’intervento legislativo “incida su giudizi ancora in corso, specialmente nel caso in cui sia coinvolta nel processo un’amministrazione pubblica”, essendo precluso al legislatore “di risolvere, con legge, specifiche controversie e di determinare, per questa via, uno sbilanciamento tra le posizioni delle parti coinvolte nel giudizio.
La Corte Costituzionale ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’art. 51, comma 3, della legge 23 dicembre 2000, n. 388, che era intervenuto, in via retroattiva, per escludere l’operatività di maggiorazioni alla retribuzione individuale di anzianità dei dipendenti pubblici in relazione al triennio 1991-1993. Gli aumenti tabellari andranno a tutti i dipendenti anche al Comparto Difesa e Sicurezza e per stabilirli ci sono delle simulazioni. L’aumento medio mensile sarà del 4,15% (anche per effetto del taglio delle aliquote Irpef) e andrà da un minimo di 60 euro per la prima area fino ad un massimo di 114 per la terza.
Secondo la giusta interpretazione e ad oggi. Salvo sgradite, quanto improbabili, sorprese. Soggiunto: La Corte Costituzionale ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’art. 51, comma 3, della legge 23 dicembre 2000, n. 388 il 11 gennaio 2024 . La sentenza n. 4 del 2024, redatta da Marco D’Alberti, ha stabilito che l’intervento legislativo retroattivo, che escludeva l’operatività di maggiorazioni alla retribuzione individuale di anzianità dei dipendenti pubblici in relazione al triennio 1991-1993, era illegittimo costituzionalmente. La Corte ha chiarito che il controllo di costituzionalità delle leggi retroattive diviene “ancor più stringente” qualora l’intervento legislativo “incida su giudizi ancora in corso, specialmente nel caso in cui sia coinvolta nel processo un’amministrazione pubblica”, essendo precluso al legislatore “di risolvere, con legge, specifiche controversie e di determinare, per questa via, uno sbilanciamento tra le posizioni delle parti coinvolte nel giudizio.