Un percorso sanitario sanitario abbastanza strano
Inviato: mar giu 27, 2023 9:08 pm
Buonasera Dott.
Sono un Graduato Aiutante dell'Esercito in servizio da aprile 1997. Le scrivo per avere delucidazioni in merito ad alcuni fatti avvenuti. Premetto che nel 2017 ho avuto un infarto che fortunatamente si concluso bene. dopo un periodo di convalescenza e di temporanea idoneità a svolgere mansioni tecnico amministrative vengo fatto idoneo al smi senza limitazioni. A questo si susseguono attività operative e addestrative in italia e all'estero senza aver avuto altro e senza che il mio stato di salute fosse peggiorato o cambiato (facendo annualmente tutti i controlli visita cardiologica, ecocardio, test da sforzo, ecc). Però, nell'aprile del 2022, dopo aver completato il ciclo di approntamento per essere inviato in libano, il dirigente sanitario mi manda in CMO per l'idoneità per l'estero. rientro con il provvedimento di permanente non idoneità all'estero. accetto mio malgrado questo provvedimento e continuo nella mia normale vita di caserma. A novembre 2022 scaduta l'idoneità al smi, mi presento in infermeria dove nel frattempo è subentrato un nuovo Dirigente Sanitario che però mi richiede gli esami periodici annuali per avere l'idoneità annuale. Quindi rimango in servizio senza idoneità da nov fino all'11 mag 2023. questa condizione non mi permetteva di svolgere attività fisica in sede e, essendo pendolare giornaliero, nemmeno fuorisede/proprio domicilio portandomi ad un aumento di peso ovvero motivo per il quale attualmente in convalescenza.
La mia domanda è: nella considerazione che il dirigente di turno doveva mettermi nelle migliori condizioni per il mantenimento del mio stato di salute ovvero pormi in convalescenza già da nov 2022 e che la stessa permanenza in sede fino a maggio ha peggiorato la mia condizione fisica, è possibile impugnare questa situazione?
Sono stato molto sintetico e ci sarebbero altre sfaccettature che aggravano la posizione di questo Ufficiale.
Grazie per l'attenzione che vorrà porgere in essere.
Sono un Graduato Aiutante dell'Esercito in servizio da aprile 1997. Le scrivo per avere delucidazioni in merito ad alcuni fatti avvenuti. Premetto che nel 2017 ho avuto un infarto che fortunatamente si concluso bene. dopo un periodo di convalescenza e di temporanea idoneità a svolgere mansioni tecnico amministrative vengo fatto idoneo al smi senza limitazioni. A questo si susseguono attività operative e addestrative in italia e all'estero senza aver avuto altro e senza che il mio stato di salute fosse peggiorato o cambiato (facendo annualmente tutti i controlli visita cardiologica, ecocardio, test da sforzo, ecc). Però, nell'aprile del 2022, dopo aver completato il ciclo di approntamento per essere inviato in libano, il dirigente sanitario mi manda in CMO per l'idoneità per l'estero. rientro con il provvedimento di permanente non idoneità all'estero. accetto mio malgrado questo provvedimento e continuo nella mia normale vita di caserma. A novembre 2022 scaduta l'idoneità al smi, mi presento in infermeria dove nel frattempo è subentrato un nuovo Dirigente Sanitario che però mi richiede gli esami periodici annuali per avere l'idoneità annuale. Quindi rimango in servizio senza idoneità da nov fino all'11 mag 2023. questa condizione non mi permetteva di svolgere attività fisica in sede e, essendo pendolare giornaliero, nemmeno fuorisede/proprio domicilio portandomi ad un aumento di peso ovvero motivo per il quale attualmente in convalescenza.
La mia domanda è: nella considerazione che il dirigente di turno doveva mettermi nelle migliori condizioni per il mantenimento del mio stato di salute ovvero pormi in convalescenza già da nov 2022 e che la stessa permanenza in sede fino a maggio ha peggiorato la mia condizione fisica, è possibile impugnare questa situazione?
Sono stato molto sintetico e ci sarebbero altre sfaccettature che aggravano la posizione di questo Ufficiale.
Grazie per l'attenzione che vorrà porgere in essere.