giudizio seconda istanza che fare?

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P.Iannaci
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Iscritto il: sab set 11, 2010 12:06 pm

giudizio seconda istanza che fare?

Messaggio da P.Iannaci »

Un cordiale saluto a tutto il forum. Cerco di spiegare in poche righe la mia vicenda, al fine di attingere consigli, su come dovrei continua la mia odissea.
Nel mese di aprile del 2010, chiedevo visita presso la mia sala medica, per ipertensione arteriosa con principio danno all‘organo. Rimango in aspettativa per malattia per 292 gg, rilasciati in varie fasi dalla CMO. Dopo il 293 venivo giudicato idoneo al 100% dalla stessa CMO senza alcuna limitazione nei servizi di Polizia.
Successivamente impugno tale giudizio in seconda istanza, rientrando subito al lavoro e dopo tre giorni richiedevo visita sempre per la medesima patologia. Terminati gli accertamenti sanitari cardiologi specialistici presso il Policlinici Militare, alla definizione del giudizio di seconda istanza (dopo una lunga discussione con il sanitario competente) venivo giudicato idoneo con la seguente dicitura IDONEO AI SERVIZI DI ISTITUTO DELLA POLIZIA E TEMPONAREMENTO ESONERATO DAI SERVIZI ESTERNI OPERATIVI DI POLIZIA per mesi TRE.
A tale giudizio posso ricorrere entro 60gg al TAR ed entro 120 ricorso straordinario al Presidente Repubblica.
Ora quello che mi chiedo è che dagli accertamenti sanitari più approfonditi dalla prima istanza , secondo il mio parere la patologie è peggiorata, infatti nei primi referti medici riportava evidenziato con iniziale danno all’organo, mentre in seconda istanza è riportato con danno all’organo. Anzi dall’ecodopler il cardiologo del Policlinico Militare ha diagnosticato una ipertrofia con dilatazione bistrale ,cosa che non si evince dalle conclusione del giudizio di idoneità sempre in II istanza.
In fase di discussione con il medico competente la Polizia di Stato ho provato a reclamare tale diagnosi, ma il sanitario ah sempre minimizzato la cosa, concedendomi l’esonero di cui sopra, dicendomi che al termine dei tre mesi se voglio posso chiedere una proroga dell’esenzione indirizzandola all Uff Provi. Sanitario e chiedere la despecializzazione, altro non mi poteva essere concesso.
Per fare un punto conclusivo della situazione giova precisare che ho il grado di Ass. Capo P.d.S con 28 anni di servizio + 1 militare e che la patologia di cui sopra e riconosciuta dal Comitato sia per dipendenza di causa di servizio, sia per l’equo indennizzo, assegnata alla cat7 tab.A, in attesa di decreto.
Voi cosa pensate a questo punto? aspetto altri tre mesi e ricomincio da capo, e cerco addirittura di riformarmi, o continuo con i ricorsi menzionati sopra cercando di ottenere qualcosa in più. Perchè non mi hanno concesso una riforma parziale? Io penso che i requisiti sono validi! Voi a cosa fareste?
Un cordiale e sicero saluto a tutti i colleghi!!!!


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