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Buongiorno Dottoressa, Sono in servizio da 10 anni circa in pol.penitenziaria , la mia dottoressa voleva prescrivermi un periodo di riposo per stati ansiosi, ma a lavoro parlando con qualcuno , mi dicono di stare attento a possibile riforma. Aggiungo che ho la sclerosi multipla ma di questo nessuno e' a conoscenza. La prima domanda e' : possono davvero riformarmi? E' uno stato d'ansia che non mi causa insonnia, ho solo ansia a lasciare mia moglie a casa, e quando sono a lavoro sono davvero in ansia, anche perche' in carcere non posso portare il telefono .voglio dedicargli piu' tempo e fargli superare questa situazione, perche' ha subito un grave lutto( fratello coetaneo in incidente ) , oltre questo abbiamo avuto due aborti , uno con raschiamento. Non so come muovermi, a questo aggiungo che ho paura che alla cmo posso risalire alla mia patologia di sclerosi multipla. Attendo un suo consiglio.

Buongiorno
data la delicatezza dell'argomento le suggerirei di venire a parlarne di persona. Le gioverebbe molto .

Non è detto che la convalescenza porti ad una riforma l'importante è gestirla opportunamente seguito da un professionista però per darle un consiglio avrei bisogno di parlarle. Mi sembra di capire che si trovi in momento di estrema difficoltà che andrebbe affrontato opportunamente onde evitare problemi più seri .

Mi raccomando se dovesse optare per la convalescenza non si faccia fare certificato dal curante ma si rivolga ad un esperto di psicologia militare