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Gentile avvocato, volevo porle una domanda? Sebbene l’argomento è stato più volte trattato e di questo me ne scuso, volevo chiederle un consiglio di merito essendo un m.llo riformato per infermità ed in attesa di transito, ma è possibile che a militari che hanno servito con onore per oltre un ventennio vengano assegnate sedi di lavoro talmente distanti dal luogo di residenza da dover farli rinunciare, per oggettiva razionalità, ad un sacrosanto diritto, quello del lavoro. Possibile che queste “bestie” che destinano persone con patologie addosso e che hanno dato il cuore per lo Stato, non possano essere colpite in nessun modo sotto l’aspetto giuridico??il concetto di soprannumero non sta sempre ad indicare la mancata modifica di qualsivoglia dotazione organica??? Il legislatore con la 266 voleva forse intendere questo, è cioè che al personale invalido gli venissero aggiunti ulteriori “calvari” nel lavorare come civile??
Ps. Mi scuso con lei ed admin per il termine poco ortodosso usato e me ne assumo tutte le responsabilità che da esso dovessero derivare, ma non trovo altri termini per definirli diversamente.

Buona sera vedovonardecchia,
di solito confermano la sede o quanto meno la provincia dove, il dipendente transitato, faceva servizio. Il tutto viene posto in essere in base all'art. 97 della Costituzione. Per quanto riguarda voi militari il problema non è alla Direzione Generale del personale civile, bensì alla Direzione generale del personale militare. Il militare resta tale fin quando non stipula il nuovo contratto da civile ma, fino ad allora, è sempre militare, quindi la sede viene stabilita da quelle teste di ''c...'' di ufficiali (se vuoi ti do anche il nome), che all'atto dell'assegnazione si presenta già con le sedi in mano, limitando eccessivamente il raggio di azione di PERSOCIV, a tal punto che è in atto una vera guerra fra le parti per le troppe ingerenze di quelle teste di c..... militari. Cmq in bocca a lupo.

ciao sasy grazie dei chiarimenti, conosco anch'io bene il sistema, ti ringrazio comunque, non capisco bene cosa centra l'art.97, chiedevo solo all'avvocato se a suo parere, sebbene abbia risposto in più occasioni a simili quesiti, può essere messo in discussione con qualche ricorso al consiglio di stato il termine "soprannumero" nella 266 la cui interpretazione data dall'amministrazione difesa crea danni rilevanti a livello economico per il personale infermo?? tutto qui
Comunque se vuoi, per non intralciare il forum dell'avvocato spostiamoci in impiego civile così condividiamo le nostre idee in merito.Ciao

Salve
Si Sasy ci faresti cosa gradita se ci dai il nome dell'ufficiale, cosi lo includiamo nelle nostre preghiere della sera
Saluti

Caro Vedovonardecchia,
ti spiego subito cosa centra l'articolo 97 della Costituzione. quest'ultimo cita:'' i pubblici uffici sono organizzati secondo disposizioni di legge, in modo che sia assicurato il buon andamento e l'imparzialità dell'Amministrazione.
Questo articolo permette alla P.A. di assegnare il personale dove meglio crede. Nel vostro caso si scontrano l'interesse pubblico, se pur molto astratto, della P.A. e l'interesse privato, ovverosia del singolo dipendente, ad essere assegnato in una sede, vicino al luogo di residenza. Siccome non c'è alcuna legge che vieta all'Amministrazione di assegnare un dipendente a km di distanza, loro esercitano questo diritto. Non ci sono ricorsi nè al Tar nè al Consiglio di Stato, in verità la sottoscritta, dato che mio fratelklo è un ex militare, insieme a mio marito, abbiamo fatto ricorso, ti prometto che ti terrò informato e a breve rivelerò anche il nome dell'ufficiale preposto a questo ufficio.
In bocca a lupo

Caro Vedovonardecchia,
ti spiego subito cosa centra l'articolo 97 della Costituzione. quest'ultimo cita:'' i pubblici uffici sono organizzati secondo disposizioni di legge, in modo che sia assicurato il buon andamento e l'imparzialità dell'Amministrazione.
Questo articolo permette alla P.A. di assegnare il personale dove meglio crede. Nel vostro caso si scontrano l'interesse pubblico, se pur molto astratto, della P.A. e l'interesse privato, ovverosia del singolo dipendente, ad essere assegnato in una sede, vicino al luogo di residenza. Siccome non c'è alcuna legge che vieta all'Amministrazione di assegnare un dipendente a km di distanza, loro esercitano questo diritto. Non ci sono ricorsi nè al Tar nè al Consiglio di Stato, in verità la sottoscritta, dato che mio fratelklo è un ex militare, insieme a mio marito, abbiamo fatto ricorso, ti prometto che ti terrò informato e a breve rivelerò anche il nome dell'ufficiale preposto a questo ufficio.
In bocca a luposasy

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Iscritto il: ven feb 19, 2010 5:12 pm
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Grazie sasy per la gentile risposta, io la so però diversamente sul fatto delle assegnazioni, l'art 97 è sempre esistito anche quando accontentavano fino a qualche anno fa quasi tutti addirittura, ho conoscenza diretta di un caso, anche traslato presso altre amministrazioni come assegnazione...ti parlo di uffici comunali. comunque grazie e tienici informato sai queste sono cose importanti che interessano a tutti, ed è indice come nel tuo caso di solidarietà verso colleghi in difficoltà. saluti e se permetti ti consiglio di non pubblicizzare sul forum alcun nominativo al limite fallo in privato non si sa mai????ciao