Sanzioni disciplinari.
Inviato: gio apr 30, 2020 3:12 pm
Buongiorno a tutti. Chiedo all’illustre avvocato quanto segue:
Sono maresciallo maggiore dei carabinieri. Nel mese di gennaio 2018 per problemi cardiaci vengo messo in convalescenza. Il successivo 2 Marco 2020 vengo riformato dall’arma dei carabinieri in maniera permanente con una anzianità di 32 anni e 6 mesi effettivi ( perciò dovrebbero essere 37 anni e 6 mesi Contributivi. Nel mese di giugno 2018 vengo a conoscenza che a mio carico vi era una pendenza penale presso la procura competente per territorio di cui non ricevo più notizie da quasi due anni. A me non è stato notificato nessun rinvio a giudizio o altro. Il comando legume mi trasferisce d’ufficio a circa 16 km di distanza anche per incompatibilità ambientale. Mai eseguito perché non sono più rientrato in servizio. Il comando interregionale di Roma mi comunica che non avendo ben chiara la situazione rinvia l’eventuale decisione di un procedimento disciplinare ( senza specificare quale ) alla conclusione del procedimento penale.
In base a questo modus operandi del comando è certo che possono applicare la rimozione del grado con conseguente revoca della pensione? Oppure agiscono così soft perché non ritengono abbasta gravi le accuse per applicare una così grave sanzione ?
Grazie
Sono maresciallo maggiore dei carabinieri. Nel mese di gennaio 2018 per problemi cardiaci vengo messo in convalescenza. Il successivo 2 Marco 2020 vengo riformato dall’arma dei carabinieri in maniera permanente con una anzianità di 32 anni e 6 mesi effettivi ( perciò dovrebbero essere 37 anni e 6 mesi Contributivi. Nel mese di giugno 2018 vengo a conoscenza che a mio carico vi era una pendenza penale presso la procura competente per territorio di cui non ricevo più notizie da quasi due anni. A me non è stato notificato nessun rinvio a giudizio o altro. Il comando legume mi trasferisce d’ufficio a circa 16 km di distanza anche per incompatibilità ambientale. Mai eseguito perché non sono più rientrato in servizio. Il comando interregionale di Roma mi comunica che non avendo ben chiara la situazione rinvia l’eventuale decisione di un procedimento disciplinare ( senza specificare quale ) alla conclusione del procedimento penale.
In base a questo modus operandi del comando è certo che possono applicare la rimozione del grado con conseguente revoca della pensione? Oppure agiscono così soft perché non ritengono abbasta gravi le accuse per applicare una così grave sanzione ?
Grazie