art.54 sentenza
Inviato: lun apr 13, 2020 10:56 am
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ART. 54 DEL DPR. 1092-73 / PENSIONI MILITARI / Dopo che tutte e 3 le Sezioni Giurisdizionali Centrali di Appello della CORTE dei CONTI si schierano a favore dei ricorrenti, ora l’INPS cosa fara? E PREVIMIL continuera’ a scoraggiare i ricorrenti?
1 Dicembre 2019 teamDIPENDENTI STATALI, FORZE ARMATE, FORZE POLIZIA
Roma, 1 dic 2019 – UN ARTICOLO 54 CHE NO SA DA DARE? IL RUOLO DEI NUOVI SINDACATI MILITARI. L’INPS LA PENSAVA COSI, COME LA PENSAVA COSI’ ANCHE PREVIMIL, CHE DAL LONTANO 2018 MOSTRA ANCORA SULLA PROPRIA PAGINA WEB UNA SENTENZA DI PRIMO GRADO NEGATIVA DELLA CORTE CONTI DEL VENETO. Tutti contro i militari. Ma per fortuna la Giustizia prevale sull’ottusita’, sul diniego di un diritto.
COSA E’ SUCCESSO AL MASSIMO GRADO DI GIUSTIZIA DELLA CORTE DEI CONTI CENTRALE DI APPELLO.
E’ da tempo che l’INPS si appella a tutte le richieste di ricalcolo della pensione prevedendo il piu’ favorevole art. 54 del dpr. 1092/73. Era una sua speranza di piegare il personale che chiedeva giustizia. Ma a piegarsi alla fine sara’ l’INPS. Infatti era da tempo che due Sezioni Centrali (la prima e la seconda) della Corte dei Conti di Roma ribaltavano sempre le tesi dell’INPS, dando ragione ai ricorrenti. Si sa, la Corte dei Conti centrale e’ formata da 3 sezioni di Appello. L’INPS sperava di vincere alla Terza Sezione (che ancora non si era mai espressa), in modo da mettere in dubbio la tesi negazionista da lei sempre rappresentata e scardinare cosi’ un giudizio NON omogeneo presso le tre Sezioni dell’alta Corte. Ma cosi’ per fortuna non e’ stato, e con sentenza nr. 228 del 22.11.2019, controfirmata da 4 alti Magistrati Contabili, ha dato ragione al solito ricorrente. Ma il Magistrato, vista l’insistenza dell’INPS, ha voluto chiarire che:
“Poiché i riferiti contrasti giurisprudenziali sull’interpretazione dell’art. 54 cit. si riscontrano nell’ambito della giurisprudenza di primo grado, e non concernono quella di appello, fermamente orientata nel senso della presente decisione, ritiene il Collegio che non sussistono i presupposti per aderire alla richiesta di deferimento della questione alle Sezioni Riunite della Corte”.
In poche parole questa sentenza chiude la disputa dei ricorsi contrari dell’INPS considerando ormai appurata la decisione unanime delle tre Sezioni Centrali di appello. E il Magistrato, proprio per questi motivi, non ritiene necessario il deferimento della questione alle Sezioni Riunite di questa Corte. IN BASE A QUESTA SENTENZA L'INPS, Poiché i riferiti contrasti giurisprudenziali sull’interpretazione dell’art. 54 cit. si riscontrano nell’ambito della giurisprudenza di primo grado, e non concernono quella di appello
COSA VUOL SIGNIFICARE
ART. 54 DEL DPR. 1092-73 / PENSIONI MILITARI / Dopo che tutte e 3 le Sezioni Giurisdizionali Centrali di Appello della CORTE dei CONTI si schierano a favore dei ricorrenti, ora l’INPS cosa fara? E PREVIMIL continuera’ a scoraggiare i ricorrenti?
1 Dicembre 2019 teamDIPENDENTI STATALI, FORZE ARMATE, FORZE POLIZIA
Roma, 1 dic 2019 – UN ARTICOLO 54 CHE NO SA DA DARE? IL RUOLO DEI NUOVI SINDACATI MILITARI. L’INPS LA PENSAVA COSI, COME LA PENSAVA COSI’ ANCHE PREVIMIL, CHE DAL LONTANO 2018 MOSTRA ANCORA SULLA PROPRIA PAGINA WEB UNA SENTENZA DI PRIMO GRADO NEGATIVA DELLA CORTE CONTI DEL VENETO. Tutti contro i militari. Ma per fortuna la Giustizia prevale sull’ottusita’, sul diniego di un diritto.
COSA E’ SUCCESSO AL MASSIMO GRADO DI GIUSTIZIA DELLA CORTE DEI CONTI CENTRALE DI APPELLO.
E’ da tempo che l’INPS si appella a tutte le richieste di ricalcolo della pensione prevedendo il piu’ favorevole art. 54 del dpr. 1092/73. Era una sua speranza di piegare il personale che chiedeva giustizia. Ma a piegarsi alla fine sara’ l’INPS. Infatti era da tempo che due Sezioni Centrali (la prima e la seconda) della Corte dei Conti di Roma ribaltavano sempre le tesi dell’INPS, dando ragione ai ricorrenti. Si sa, la Corte dei Conti centrale e’ formata da 3 sezioni di Appello. L’INPS sperava di vincere alla Terza Sezione (che ancora non si era mai espressa), in modo da mettere in dubbio la tesi negazionista da lei sempre rappresentata e scardinare cosi’ un giudizio NON omogeneo presso le tre Sezioni dell’alta Corte. Ma cosi’ per fortuna non e’ stato, e con sentenza nr. 228 del 22.11.2019, controfirmata da 4 alti Magistrati Contabili, ha dato ragione al solito ricorrente. Ma il Magistrato, vista l’insistenza dell’INPS, ha voluto chiarire che:
“Poiché i riferiti contrasti giurisprudenziali sull’interpretazione dell’art. 54 cit. si riscontrano nell’ambito della giurisprudenza di primo grado, e non concernono quella di appello, fermamente orientata nel senso della presente decisione, ritiene il Collegio che non sussistono i presupposti per aderire alla richiesta di deferimento della questione alle Sezioni Riunite della Corte”.
In poche parole questa sentenza chiude la disputa dei ricorsi contrari dell’INPS considerando ormai appurata la decisione unanime delle tre Sezioni Centrali di appello. E il Magistrato, proprio per questi motivi, non ritiene necessario il deferimento della questione alle Sezioni Riunite di questa Corte. IN BASE A QUESTA SENTENZA L'INPS, Poiché i riferiti contrasti giurisprudenziali sull’interpretazione dell’art. 54 cit. si riscontrano nell’ambito della giurisprudenza di primo grado, e non concernono quella di appello
COSA VUOL SIGNIFICARE