Causa di servizio per lo stato di ansia
Inviato: lun feb 10, 2020 3:07 pm
Gentile Dott.ssa A. D'Alessio Buona sera.
Premetto che, durante tutta la mia carriera, sono stato un carabiniere con note caratteristiche "eccellenti" da anni (fino alla fine di ottobre 2011 in servizio alla radiomobile del Comando Territoriale Carabinieri di Gela, mentre dal mese di novembre 2011 al 2019 in servizio alla radiomobile del Comando Compagnia Carabinieri di Vittoria).
Da circa un anno e mezzo a questa parte, ovvero dalla fine del 2018, è cambiato il comandante della compagnia. Questi, sin dai primi giorni del suo comando ha imposto la sua "rigorosa" azione di comando, incutendo timore su tutta la scala gerarchica (riprensioni sui fogli di servizi, direttive vocali circa i servizi svolti, comportamenti intimidatori ecc ecc). A tele proposito ebbene ricordare che vi è stato un intervento da parte di "UNARMA" all'or quando, in data 06/11/2019 ha dettagliatamente informato il Comando Generale dell'Arma dei Carabinieri dei fatti che avvengono nell'ambito della caserma Carabinieri di Vittoria, chiedendo un "urgente incontro". Io, personalmente, sono stato rimproverato per futili motivi (in particolare in data 09/09/2018 per essermi rifiutato di fare un servizio a titolo di "straordinario") ed in altra data (che non ricordo), sono stato chiamato e rimproverato avanti alla presenza dell'attuale Comandante di Stazione, perchè durante la trascrizione sul registro di presa in carico delle armi, in quanto avevo sbagliato a scrivere la data ed un numero di matricola. Avendo chiaramente piena "ragione" non mi ha potuto fare nulla ma sapevo che, come si suol dire, se la fosse "legata al dito". Di fatti, verso la metà del 2019, essendomi iscritto al corso per l'avanzamento di grado, mi ha prontamente abbassato le note caratteristiche (da "eccellente" a "superiore alla media") senza alcun valido motivo, opponendosi tra l'altro alle note eccellenti confermate sia dal 1° che dal 2° revisore (è ovvio che lo ha fatto a seguito dei due avvenimenti precedenti). In quella circostanza ho rappresentato il mio disappunto spiegandogli l'ingiustizia avuta nei miei riguardi. Praticamente dal quel giorno stesso ho iniziato a temere ulteriori "punizioni" da parte sua svolgendo il servizio nella tensione e nel timore di un suo intervento. Questo mi ha causato un forte malessere per il quale mi sono sentito costretto a ricorrere al medico curante spiegandogli le mie motivazioni. Dal 14/11/2019, data in cui mi hanno riscontrato lo stato di ansia depressivo-reattivo, sono a tutt'oggi in malattia. Tale sintomatologia prevede che non potrò più essere nelle condizioni di rientrare in servizio, ovvero di essere messo in congedo anticipato.
Alla luce dei fatti rappresentati, ovvero per i motivi che ho spiegato, secondo il Suo parere, esiste un modo per far riconoscere che tale "stato di ansia" sia riconosciuto come "causa di servizio"?
Premetto che, durante tutta la mia carriera, sono stato un carabiniere con note caratteristiche "eccellenti" da anni (fino alla fine di ottobre 2011 in servizio alla radiomobile del Comando Territoriale Carabinieri di Gela, mentre dal mese di novembre 2011 al 2019 in servizio alla radiomobile del Comando Compagnia Carabinieri di Vittoria).
Da circa un anno e mezzo a questa parte, ovvero dalla fine del 2018, è cambiato il comandante della compagnia. Questi, sin dai primi giorni del suo comando ha imposto la sua "rigorosa" azione di comando, incutendo timore su tutta la scala gerarchica (riprensioni sui fogli di servizi, direttive vocali circa i servizi svolti, comportamenti intimidatori ecc ecc). A tele proposito ebbene ricordare che vi è stato un intervento da parte di "UNARMA" all'or quando, in data 06/11/2019 ha dettagliatamente informato il Comando Generale dell'Arma dei Carabinieri dei fatti che avvengono nell'ambito della caserma Carabinieri di Vittoria, chiedendo un "urgente incontro". Io, personalmente, sono stato rimproverato per futili motivi (in particolare in data 09/09/2018 per essermi rifiutato di fare un servizio a titolo di "straordinario") ed in altra data (che non ricordo), sono stato chiamato e rimproverato avanti alla presenza dell'attuale Comandante di Stazione, perchè durante la trascrizione sul registro di presa in carico delle armi, in quanto avevo sbagliato a scrivere la data ed un numero di matricola. Avendo chiaramente piena "ragione" non mi ha potuto fare nulla ma sapevo che, come si suol dire, se la fosse "legata al dito". Di fatti, verso la metà del 2019, essendomi iscritto al corso per l'avanzamento di grado, mi ha prontamente abbassato le note caratteristiche (da "eccellente" a "superiore alla media") senza alcun valido motivo, opponendosi tra l'altro alle note eccellenti confermate sia dal 1° che dal 2° revisore (è ovvio che lo ha fatto a seguito dei due avvenimenti precedenti). In quella circostanza ho rappresentato il mio disappunto spiegandogli l'ingiustizia avuta nei miei riguardi. Praticamente dal quel giorno stesso ho iniziato a temere ulteriori "punizioni" da parte sua svolgendo il servizio nella tensione e nel timore di un suo intervento. Questo mi ha causato un forte malessere per il quale mi sono sentito costretto a ricorrere al medico curante spiegandogli le mie motivazioni. Dal 14/11/2019, data in cui mi hanno riscontrato lo stato di ansia depressivo-reattivo, sono a tutt'oggi in malattia. Tale sintomatologia prevede che non potrò più essere nelle condizioni di rientrare in servizio, ovvero di essere messo in congedo anticipato.
Alla luce dei fatti rappresentati, ovvero per i motivi che ho spiegato, secondo il Suo parere, esiste un modo per far riconoscere che tale "stato di ansia" sia riconosciuto come "causa di servizio"?