Pagina 1 di 1

ALTRA INFERMITA' "alopecia"

Inviato: gio gen 06, 2011 4:21 pm
da leonardo virdò
Buongiorno a tutti.
Come sapete, chi ha letto i miei precedenti post, sono in convalescenza da quasi 9 mesi per cardiopatia ipertensiva e sindrome ansiosa reattiva/depressiva ed Il prossimo 20 gennaio dovrò ripresentarmi alla CMO. Succede che da qualche giorno mi è comparsa sul cuoio capelluto, finora limitata, una forma di ALOPECIA ben visibile.
Mi è stato detto che può essere originata da stress e ansia. La mia domanda è questa:
Giacchè stò tentato di ottenere la riforma, pensate che faccia bene a prospettare il problema alla commissione? Sapete altresì se tale patologia può essere riconosciuta dipendente dal servizio?
In attesa delle Vs risposte ed in particolare di Roberto, vi giunga un caloroso saluto a tutti.

Re: ALTRA INFERMITA' "alopecia"

Inviato: gio gen 06, 2011 5:59 pm
da Roberto Mandarino
Caro Leonardo,

prescindendo dal fatto che una patologia cosi poco rilevante, sopratutto per un uomo, sicuramente non troverebbe da parte della Commissione Medico Militare nessuna ascrizione a categoria tabellare, quindi non procurerebbe nessun miglioramento economico neanche qualora fosse riconosciuta dipendente dal servizio.

Ho scoperto documentandomi in rete che l'etiopatogenesi (cioè l'origine) di questa malattia resta ancora oggi misteriosa. Gli studi e le ricerche avrebbero, comunque, individuato tre possibili fattori scatenanti:

1) genetico, talvolta con trisomia del cromosoma 21;
2)immunologico, che comporterebbe uno stato di diminuzione delle difese immunitarie oppure una compartecipazione di malattie a sfondo autoimmunitario (per esempio tiroidite);
3) psicologico, causato da stress ed eventi traumatici.

Dimostrare la dipendenza da causa di servizio nei primi due casi mi pare molto arduo.
Inoltre come ho più volte ampiamente esposto, i traumi psichici vengono riconosciuti dipendenti dal servizio soltanto qualora documentati e certificati con perizie medico legali che riconducano l'insorgenza di tale patologia all'episodio scatenante avvenuto in servizio, il tutto inoltre deve essere confermato e relazionato dai superiori nei rapporti informativi.

Saluti Roberto

Re: ALTRA INFERMITA' "alopecia"

Inviato: gio gen 06, 2011 10:19 pm
da leonardo virdò
Grazie per aver risposto in modo tempestivo Roberto.
Comunque anche se rimane escluso il fatto del riconoscimento, e ne sono più che convinto, il mio intento sarebbe quello di portare comunque a conoscenza la commissione medica quando andrò a visita, giusto per acclamare un pò le condizioni del mio stato psico-fisico, e chissà, magari accorciano i tempi per la riforma tanto attesa.
Grazie ancora Roberto, un abbraccio.

Re: ALTRA INFERMITA' "alopecia"

Inviato: gio gen 13, 2011 10:07 pm
da semprelostesso
Ciao leonardo,
io ho fatto domanda per la causa di servizio per "alopecia areata" con zona di interesse viso e parte del cuoio cappelluto. Non l'hanno riconosciuta perchè è difficile dimostrare che il servizio possa aver provocato e/o concausato la patologia. Comunque ho fatto lo stesso la domanda e ho atteso la risposta, anche se negativa è arrivata.
saluti

Re: ALTRA INFERMITA' "alopecia"

Inviato: ven gen 14, 2011 12:33 am
da mimmo63
Ciao leonardo,

Mi Permetto di dire la mia, visto che parliamo di una materia che conosco molto bene.
Premetto nel dirti che l'alopecia nel tuo caso "Areata" è una malattia autoimmune vale a dire che il tuo sistema immunitario ad un tratto come impazzito, non riconoscono più i propri bulbi piliferi e li attacca distruggendoli completamente, "Le cause ancora non sono note, anche se scientificamente è provato che, sebbene i bulbi piliferi vengono attaccati e distrutti dal nostro sistema immunitario, al contrario le cellule staminale rimangono in vita ed è proprio grazie a loro che recentemente un gruppo di ricercatori Tedeschi e precisamente il professor Roland Lauster del politecnico di Berlino, unitamente al suo gruppo di medici e biologi, sono riusciti attraverso le cellule staminali UMANE per la prima volta al mondo a coltivare in laboratorio un follicolo pilifero completo di pelo nato come già detto da cellule staminali.
Il prossimo passo per il professor Lauster e i suoi ricercatori sarà quello di capire quali sono le cause che provoca la calvizia.
Detto questo, per l'Alopecia Areata, Totale e Universale, posso dire che non esiste al modo una cura sicura.
Le cause, non sono note anche se molti dermatologi attribuiscono la malattia a diversi fattori, gran parte di loro a dicono a "Stres" e cercano di curare la malattia con farmaci cortisonici che, dopo qualche mese dalla cura si può notare qualche beneficio, tenendo conto che terminato l'effetto del cortisone ci si ritrova nuovamente al punto di partenza e quindi questo può andare bene per coloro che hanno un impegno tale "da metterci la faccia" inoltre sappiamo che l'assunzione continuo di cortisone, col tempo porta a danneggia il nostro sistema osseo.
E noto anche, chi è affetto di alopecia areata quasi sempre alla malattia si associa ad altri disturbi quali asma e dermatite atopica, anche quest'ultima viene considerata una malattia autoimmune.
Quindi posso dirti "a mio parere " che la tua è una battaglia contro la commissione di verifica e una battaglia persa in partenza.

Saluti Mimmo63

Re: ALTRA INFERMITA' "alopecia"

Inviato: sab gen 15, 2011 7:58 am
da leonardo virdò
Ringrazio semprelostesso e mimmo63 per il loro contributo. In effetti non esiste ancora una cura che assicura la ricrescita, in ogni caso persone anziane mi hanno consigliato di ricorrere ai rimedi antichi, che è quello di strofinare dell'aglio crudo e/o alcool puro nella zona interessata e nel giro di qualche settimana vedrò i risultati. Come si dice.....tentare non nuoce e non vi nascondo che ho fiducia . Gli anziani difficilmente sbagliano, e cmq vi faccio sapere.
Ciao ciao.

Re: ALTRA INFERMITA' "alopecia"

Inviato: sab gen 15, 2011 5:50 pm
da stomale
Leonardo Virdò... l'unico risultato che otterrai che puzzerai di bruschetta e le zanzare non ti morderanno in testa ;)

Re: ALTRA INFERMITA' "alopecia"

Inviato: sab gen 15, 2011 6:09 pm
da lino
stomale ha scritto:Leonardo Virdò... l'unico risultato che otterrai che puzzerai di bruschetta e le zanzare non ti morderanno in testa ;)
:lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol:

Stomale sei fantastico!!!!!!

Re: ALTRA INFERMITA' "alopecia"

Inviato: sab gen 15, 2011 10:19 pm
da leonardo virdò
stomale ha scritto:Leonardo Virdò... l'unico risultato che otterrai che puzzerai di bruschetta e le zanzare non ti morderanno in testa ;)
Vuol dire che con una fava prendo due piccioni. Sono una vittima delle zanzare.
Ciao

Re: ALTRA INFERMITA' "alopecia"

Inviato: dom gen 16, 2011 3:10 am
da stomale
hahahahahahahah... ciao Leonardo Virdò, ciao Lino... ogni tanto è bello farsi due rista e tra colleghi!!!! :D :D :D :D

Re: ALTRA INFERMITA' "alopecia"

Inviato: mer apr 13, 2011 3:21 pm
da panorama
Visto che si parla di Alopecia metto quì questa sentenza del Tar Lazio che riguardo il reclutamento CC. di un giovane nel caso possa servire a qualcuno.


REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio
(Sezione Prima Bis)
ha pronunciato la presente
SENTENZA
sul ricorso numero di registro generale 9502 del 2010, integrato da motivi aggiunti, proposto da:
OMISSIS, rappresentato e difeso dagli avv. OMISSIS con domicilio eletto presso OMISSIS in Roma, via Sardegna, 38;
contro
Ministero della Difesa - Comando Generale dell'Arma dei Carabinieri, Centro Nazionale Selezione e Reclutamento dell'Arma dei Carabinieri - rappresentato e difeso dall'Avvocatura dello Stato, domiciliato per legge in Roma, via dei Portoghesi, 12;
nei confronti di
Omissis non costituito;
per l'annullamento
del verbale (di arresto procedimentale) con il quale il ricorrente è stato giudicato, dalla commissione per gli accertamenti sanitari per il reclutamento di 1552 carabinieri effettivi in ferma quadriennale, non idoneo perché affetto da “alopecia (art. 19 della D.T. 5/12/2005)”;
-della graduatoria di concorso;
-degli atti depositati dall’amministrazione in esito all’incombente istruttorio

Visti il ricorso, i motivi aggiunti e i relativi allegati;
Visti gli atti di costituzione in giudizio del Ministero della Difesa e del Comando Generale dell'Arma dei Carabinieri e del Centro Nazionale Selezione e Reclutamento dell'Arma dei Carabinieri;
Viste le memorie difensive;
Visti tutti gli atti della causa;
Relatore nella camera di consiglio del giorno 2 febbraio 2011 il dott. Giuseppe Rotondo e uditi per le parti i difensori come specificato nel verbale;
Ritenuto e considerato in fatto e diritto quanto segue.

FATTO e DIRITTO
Il Collegio ritiene possibile, allo stato degli atti, l’immediata definizione della causa e di ciò è stato fatto avviso alle parti presenti in camera di consiglio.
Con il ricorso in esame (atto introduttivo e due motivi aggiunti), il ricorrente ha impugnato:
-il verbale (di arresto procedimentale) con il quale è stato giudicato, dalla commissione per gli accertamenti sanitari per il reclutamento di 1552 carabinieri effettivi in ferma quadriennale, non idoneo perché affetto da “ALOPECIA (art. 19 della D.T. 5/12/2005)”;
-la graduatoria del concorso;
-gli atti depositati dall’amministrazione in esito all’incombente istruttorio;
deducendo le seguenti censure:
a) la diagnosticata patologia non è ricompresa tra le patologie di cui all’art. 19 della D.T. 5/12/2005, che fa riferimento alla sola “alopecia areata”;
b) non la mera alopecia comporta inidoneità bensì solo quella “areata” e che determini “rilevanti alterazioni funzionali o fisiognomiche”;
c) l’amministrazione non ha compiuto un esame obiettivo al fine di comprendere ed esplicitare di quale alopecia si trattasse;
d) il ricorrente ha partecipato ad altri concorsi per l’arruolamento nelle FFAA superando le verifiche dei requisiti fisio-psico-attitudinali;
e) l’accertamento medico di parte ha escluso la presenza di “rilevanti alterazioni funzionali o fisiognomiche”;
f) non è stato indicato il coefficiente valutativo;
g) il provvedimento è affetto da incompetenza in quanto sottoscritto da un solo componente della commissione;
h) in occasione della partecipazione al concorso per l’arruolamento come VFP4 nella Marina Militare la patologia di cui sempre è stato affetto il ricorrente ha comportato, in quella sede, l’attribuzione del coefficiente 2 alla caratteristica somato-funzionale “AV – CU” del profilo sanitario.
Con ordinanza collegiale n. 1637/2010 sono stati chiesti chiarimenti all’amministrazione.
All’esito dell’incombente, il ricorrente ha proposto motivi aggiunti.
Il ricorso è fondato nei sensi che seguono.
L’art. 10, punto 8 del bando di concorso così recita:
“Saranno giudicati inidonei i concorrenti risultati affetti da:
-imperfezioni ed infermità che siano causa di non idoneità al servizio militare secondo la normativa vigente che determinino l’attribuzione di un profilo sanitario inferiore a quello di cui al comma 5”.
L’art. 19 della D.T. 5/12/2005 per l’applicazione dell’elenco delle imperfezioni e delle infermità che sono causa di non idoneità al servizio militare contempla alla voce “DERMATOLOGIA”, tra le “Alterazioni congenite ed acquisite della cute e degli annessi, estese o gravi o che, per sede, determinino rilevanti alterazioni funzionali o fisiognomiche …”. “Rientrano in questo articolo … “Alopecia areata”.
Si evince dalla documentazione versata in giudizio, che il ricorrente è stato riscontrato affetto da “Alopecia totale del cuoio capelluto e sopracciglia”. L’amministrazione riferisce che con il termine “alopecia” si intende la caduta temporanea o permanente dei capelli e/o dei peli che può essere localizzata o diffusa. Le cause di tale condizione non sono ancora completamente note”.
La stessa amministrazione precisa che la alopecia può essere curata farmacologicamente anche se la terapia non risulta “sempre efficace in modo risolutivo”.
Ebbene, l’amministrazione si è determinata per la inidoneità sanitaria riconducendo la alopecia in questione al codice 19 della direttiva tecnica 5/12/2005 senza, però, attribuire alcun coefficiente numerico al parametro in questione né specificare il tipo di alopecia così come richiesto dalla norma regolamentare.
E tanto fa perché, a suo dire, “L’infermità riscontrata rientra senza dubbio nella fattispecie prevista dal sopracitato articolo in quanto:
- è evidente che la presenza sul capo (e quindi in zona esposta) di alopecia determini alterazione fisiognomica rilevante, ove per alterazione si deve intendere ogni modificazione del complesso estetico individuale e quindi dell’insieme degli attributi esteriori della persona, sia morfologici che funzionali, che comunque concorrono a caratterizzare l’individuo nella sua vita sociale;
-per la rilevanza dell’alterazione fisiognomica primo requisito è costituito dalla percepibilità da parte di terzi, occorre cioè che alla menomazione corrisponda una modificazione peggiorativa dell’apprezzamento della società. La gravità della alterazione fisiognomica va quindi valutata in base al grado di percepibilità della lesione ma anche in base alla professione del leso, all’età, al sesso ed alla collocazione topografica della lesione stessa”.
“Nel caso in esame” – conclude l’amministrazione – “la riscontrata patologia riconosce sia il criterio dell’estensione … che della sede …”.
Il Collegio ritiene che le argomentazioni fornite dall’amministrazione, oltre ad apparire di integrazione motivazionale postuma, non trovino riscontro nella fonte paradigmatica di riferimento.
Non si intende assolutamente disconoscere in capo alla commissione sanitaria la discrezionalità tecnica nella valutazione delle infermità, ma proprio perché si tratta di discrezionalità tecnica (in questo caso, con riferimento a norme della scienza medica) è necessario che la potestà di cui dispone l’amministrazione sia esercitata previa esternazione di una congruente e logica motivazione in grado di rendere percepibile e comprensibile l’iter logico seguito nell’ascrivere la patologia al paradigma di riferimento.
Nel caso in esame, l’amministrazione si è determinata nei divisati sensi sulla base di un giudizio di “alterazione fisiognomica” che sconta, sul piano della valutazione tecnica, una non plausibile attendibilità scientifica; mentre, per quanto attiene alla “rilevanza” dell’alterazione medesima, senza avere fornito alcuna motivazione riguardo al tipo di alopecia riscontrata nel ricorrente, che l’art. 19 della D.T- 5/12/2005 indica tassativamente nella “Alopecia areata”.
Per queste ragioni, il ricorso in esame è fondato e va, perciò, accolto.
Sono fatte salve le successive determinazioni dell’amministrazione.
Le spese di giudizio, liquidate in dispositivo, seguono la soccombenza e sono poste a carico del Ministero della Difesa; nulla si dispone, invece, nei confronti del controinteressato siccome non costituitosi.
P.Q.M.
definitivamente pronunciando sul ricorso, come in epigrafe proposto, lo accoglie.
Condanna il Ministero della Difesa al pagamento delle spese processuali che si liquidano in € 1.500,00.
Nulla spese nei confronti del controinteressato.
Ordina che la presente sentenza sia eseguita dall'autorità amministrativa.
Così deciso in Roma nella camera di consiglio del giorno 2 febbraio 2011 con l'intervento dei magistrati:
Silvio Ignazio Silvestri, Presidente
Giancarlo Luttazi, Consigliere
Giuseppe Rotondo, Consigliere, Estensore


L'ESTENSORE IL PRESIDENTE





DEPOSITATA IN SEGRETERIA
Il 05/04/2011

Re: ALTRA INFERMITA' "alopecia"

Inviato: mer apr 13, 2011 3:38 pm
da leonardo virdò
Panorama, i tuoi interventi attraverso le sentenze pubblicate sono molto interessanti e utili x questo forum.
Grazie x per quello che fai ma è da quando che le leggo che l'alopecia si allarga a macchia d'olio. :D :D :D :D :D :D :D :D
.....Tanto per ridere.
Ciao e Grazie ancora.

Re: ALTRA INFERMITA' "alopecia"

Inviato: mar giu 28, 2011 9:20 am
da panorama
Il Decreto del M.D. del 5/12/2005 all'art. 19 (pubblicato in G.U. suppl. ord. 27/12/2005 - serie generale n. 300) sezione DERMATOLOGIA tra le altre cose riporta quale INIDONEITA' al servizio la "ALOPECIA AREATA".

Re: ALTRA INFERMITA' "alopecia"

Inviato: dom feb 19, 2012 11:09 pm
da panorama
Tar Molise sez. Campobasso su "Alopecia areata a focolai multipla".

La causa di servizio è stata negata ed il ricorso proposto è stato respinto.

^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^



N. 00036/2012 REG.PROV.COLL.
N. 00224/2010 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Molise
(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 224 del 2010, proposto da:
OMISSIS, rappresentato e difeso dall'avv. Rossella Di Pilato, con domicilio eletto presso Rossella Di Pilato Avv. in Campobasso, via Mazzini, 88;
contro
Ministero della Giustizia in Pers. del Ministro P.T., rappresentato e difeso dall'Avvocatura Distrettuale Stato, domiciliata per legge in Campobasso, via Garibaldi, 124;
per l'annullamento
del decreto del Ministero della Giustizia DAP del 12.04.10 notificato in data 08.05.10 con il quale è stata respinta la domanda del 9.11.04 intesa ad ottenere il riconoscimento della dipendenza da causa di servizio e l'equo indennizzo per l'infermità "Alopecia areata a focolai multipla" nonchè di ogni atto presupposto, connesso o conseguente ivi compreso il parere del Comitato di verifica per le cause di servizio dell'adunanza n. 208 del 4.5.09

Visti il ricorso e i relativi allegati;
Visto l'atto di costituzione in giudizio di Ministero della Giustizia in Pers. del Ministro P.T.;
OMISSIS;
Ritenuto e considerato in fatto e diritto quanto segue.

FATTO e DIRITTO
Considerato che il ricorrente ha impugnato il provvedimento …… del 12 aprile 2010 , con il quale l'amministrazione resistente ha negato la dipendenza da causa di servizio dell'infermità "alopecia areata a focolai multipli", di cui egli è stato riconosciuto affetto dalla commissione medica ospedaliera di Chieti in data 5 aprile 2006, con verbale …….
Rilevato che nel ricorso egli censura, per insufficiente ed erronea motivazione, il parere reso dal comitato di verifica per le cause di servizio, nell'adunanza 208 del 4 maggio 2009.
Considerato che, in ogni caso, il ricorrente non ha fornito alcun principio di prova, di tipo scientifico o statistico, in ordine alla probabilità che l'infermità di cui egli risulta affetto sia stata causata o comunque aggravata dalla specifica attività lavorativa svolta alle dipendenze dell'amministrazione; tanto più che a ciò non può giovare un mero richiamo a generiche situazioni di stress, e che, in altri precedenti, la giurisprudenza ha già negato la dipendenza da causa di servizio della cd. alopecia areata, a differenza di quella cd. traumatica (cfr. Corte dei Conti sentenza 75192 del 1990; sentenza 77338 del 1991).
Rilevata, pertanto, l'infondatezza del ricorso.
Considerato, infine, che le spese possono essere compensate in ragione della natura della controversia decisa.
P.Q.M.
definitivamente pronunciando sul ricorso, come in epigrafe proposto,
lo respinge, e compensa integralmente tra le parti le spese di giudizio.
Ordina che la presente sentenza sia eseguita dall'autorità amministrativa.
Così deciso in Campobasso nella camera di consiglio del giorno 19 ottobre 2011 con l'intervento dei magistrati:
Goffredo Zaccardi, Presidente
Orazio Ciliberti, Consigliere
Massimiliano Balloriani, Primo Referendario, Estensore


L'ESTENSORE IL PRESIDENTE





DEPOSITATA IN SEGRETERIA
Il 17/02/2012