Rnnovo l'invito per ottenere qualche consiglio...
Inviato: lun lug 17, 2017 11:54 am
Gentili colleghi,
premetto di aver appena rappresentato il quesito anche all'Avvocato Carta, per poter valutare la possibilità di un'azione risarcitoria nei confronti dell'Amministrazione.
Sono un Sov. Capo con circa 31 anni di servizio (15° corso Nettuno).
In data 24.11.2016 mi veniva notificato il Provvedimento Ex. art. 48 D.P.R. 782/1985 senza fornirmi alcun tipo di chiarimento in merito.
Il provvedimento, ho poi scoperto che mi è stato irrogato da un Medico della P.S. a seguito di una presunta Relazione di servizio, secondo la quale, il medico mi riteneva affetto da turbe comportamentali.
Dopo essermi sottoposto a ben due perizie psichiatriche, prima con lo Psichiatra preposto dall'Amministrazione, e poi con lo psichiatra dell'Esercito presso la C.M.O., venivo giudicato idoneo al servizio d’Istituto per “Assenza di psicopatologia evidenziabile in atto a carattere invalidante”, senza che l'Amministrazione mi abbia mai contestato nulla, né a livello disciplinare né tanto meno a livello penale.
Benissimo...
A questo punto, ritenevo opportuno chiedere l'accesso agli atti a tutti gli Uffici interessati:
1) La PAS (Divisione Passaporti/Armi/Sociale), interessata dal provvedimento in quanto detengo armi regolarmente denunciate e detenute,
2) L'ufficio Sanitario, dal quale ha avuto origine il provvedimento,
3) L'Ufficio del Personale, in quanto custode del mio fascicolo.
La PAS mi ha concesso un parziale accesso agli atti per ragioni di riservatezza, per cui, in pratica, a parte il verbale di ritiro cautelativo delle armi detenute, non avrei potuto accedere a nessun'altro atto riguardante il procedimento.
L'Ufficio Sanitario, presso il quale ho avuto modo di aquisire una riservata, redatta dal Medico che ha irrogato il provvedimento, nella quale rappresenta di aver visionato l'oramai "volatilizzata" Relazione di servizio, nel senso che della medesima non vi è più traccia alcuna.
L'Ufficio del Personale, presso il quale ho avuto modo di acquisire la medesima riservata di cui sopra, ma anche quì, della fantomatica relazione, nessuna traccia.
Siccome ho motivo di credere di essere stato vittima di uno "scherzo" di cattivo gusto, la cui regia sia da attribuire altrove, ho ritenuto opportuno rappresentare al Sig. Questore, la gravità degli ultimi fatti emersi per mezzo di una riservata, senza aver ancora ottenuto alcun cenno di risposta.
Ammesso ma non concesso che la relazione salti fuori, gradirei conoscere l'iter procedurale per adire le vie legali, nelle sedi più opportune, nei confronti dei responsabili di questo vile atto perpetrato ai miei danni, a seguito del quale ho rischiato di vedermi riformato con disonore qualora uno dei due psichiatri non avesse voluto assumersi la responsabilità di riconoscermi NON AFFETTO DA TURBE COMPORTAMENTALI, come asserito da qualche "improvvisato regista", che poi si è guardato bene dal lasciare tracce del suo operato, ma spero di poter fare luce quanto prima sull'accaduto, a qualunque costo.
Preciso di essere in possesso dell'intera documentazione comprovante quanto sostenuto.
Svolgendo servizio a Milano, avrei bisogno di un legale di indubbia capacità, per poter esercitare un'azione risarcitoria nei confronti di questi vili personaggi facenti parte dell'Amministrazione.
Un sentito ringraziamento a tutti coloro che potranno fornirmi un aiuto, affinchè un'indomani non capiti a voi ciò che l'Amministrazione mi ha riservato.
Cordialmente.
premetto di aver appena rappresentato il quesito anche all'Avvocato Carta, per poter valutare la possibilità di un'azione risarcitoria nei confronti dell'Amministrazione.
Sono un Sov. Capo con circa 31 anni di servizio (15° corso Nettuno).
In data 24.11.2016 mi veniva notificato il Provvedimento Ex. art. 48 D.P.R. 782/1985 senza fornirmi alcun tipo di chiarimento in merito.
Il provvedimento, ho poi scoperto che mi è stato irrogato da un Medico della P.S. a seguito di una presunta Relazione di servizio, secondo la quale, il medico mi riteneva affetto da turbe comportamentali.
Dopo essermi sottoposto a ben due perizie psichiatriche, prima con lo Psichiatra preposto dall'Amministrazione, e poi con lo psichiatra dell'Esercito presso la C.M.O., venivo giudicato idoneo al servizio d’Istituto per “Assenza di psicopatologia evidenziabile in atto a carattere invalidante”, senza che l'Amministrazione mi abbia mai contestato nulla, né a livello disciplinare né tanto meno a livello penale.
Benissimo...
A questo punto, ritenevo opportuno chiedere l'accesso agli atti a tutti gli Uffici interessati:
1) La PAS (Divisione Passaporti/Armi/Sociale), interessata dal provvedimento in quanto detengo armi regolarmente denunciate e detenute,
2) L'ufficio Sanitario, dal quale ha avuto origine il provvedimento,
3) L'Ufficio del Personale, in quanto custode del mio fascicolo.
La PAS mi ha concesso un parziale accesso agli atti per ragioni di riservatezza, per cui, in pratica, a parte il verbale di ritiro cautelativo delle armi detenute, non avrei potuto accedere a nessun'altro atto riguardante il procedimento.
L'Ufficio Sanitario, presso il quale ho avuto modo di aquisire una riservata, redatta dal Medico che ha irrogato il provvedimento, nella quale rappresenta di aver visionato l'oramai "volatilizzata" Relazione di servizio, nel senso che della medesima non vi è più traccia alcuna.
L'Ufficio del Personale, presso il quale ho avuto modo di acquisire la medesima riservata di cui sopra, ma anche quì, della fantomatica relazione, nessuna traccia.
Siccome ho motivo di credere di essere stato vittima di uno "scherzo" di cattivo gusto, la cui regia sia da attribuire altrove, ho ritenuto opportuno rappresentare al Sig. Questore, la gravità degli ultimi fatti emersi per mezzo di una riservata, senza aver ancora ottenuto alcun cenno di risposta.
Ammesso ma non concesso che la relazione salti fuori, gradirei conoscere l'iter procedurale per adire le vie legali, nelle sedi più opportune, nei confronti dei responsabili di questo vile atto perpetrato ai miei danni, a seguito del quale ho rischiato di vedermi riformato con disonore qualora uno dei due psichiatri non avesse voluto assumersi la responsabilità di riconoscermi NON AFFETTO DA TURBE COMPORTAMENTALI, come asserito da qualche "improvvisato regista", che poi si è guardato bene dal lasciare tracce del suo operato, ma spero di poter fare luce quanto prima sull'accaduto, a qualunque costo.
Preciso di essere in possesso dell'intera documentazione comprovante quanto sostenuto.
Svolgendo servizio a Milano, avrei bisogno di un legale di indubbia capacità, per poter esercitare un'azione risarcitoria nei confronti di questi vili personaggi facenti parte dell'Amministrazione.
Un sentito ringraziamento a tutti coloro che potranno fornirmi un aiuto, affinchè un'indomani non capiti a voi ciò che l'Amministrazione mi ha riservato.
Cordialmente.