ROMA. Uranio: inizia alla Camera iter proposta legge
Inviato: gio mar 23, 2017 11:52 am
Inizia il suo iter parlamentare alla Camera la proposta di legge della Commissione d’inchiesta sull’uranio impoverito che mira, spiegano i firmatari, a “migliorare le condizioni di sicurezza dei dipendenti della Difesa e abbattere il muro che impedisce al personale militare di accedere al sistema universalistico garantito a tutti gli altri lavoratori attraverso l’Inail”. La riforma – che è stata incardinata in sede congiunta presso le commissioni Lavoro e Affari sociali – interviene in tutte e tre le fasi della sicurezza sul lavoro: l’individuazione del rischio, le misure per contrastarlo e il diritto al giusto indennizzo.
“Si tratta – dice Gian Piero Scanu, presidente della Commissione d’inchiesta – di una materia molto delicata, che sconta il ritardo di un decennio durante il quale si è derogato dalle norme generali creando una zona franca dove il controllato controlla il controllore. Il lavoro della Commissione – sottolinea – ha evidenziato i limiti di questa ‘giurisdizione domestica’: sono in discussione la salute dei lavoratori, dell’ambiente e dei cittadini che convivono con i poligoni militari e le aree addestrative. Bisogna intervenire con urgenza: la soluzione che proponiamo rappresenta un salto di civiltà. È un traguardo che può essere raggiunto nello scorcio di questa legislatura. La nostra proposta è stata sottoscritta da 170 deputati di tutti i gruppi. Ci auguriamo che possa essere approvata senza stravolgimenti in tempi brevi”.
La discussione partirà domani alle 14: i relatori saranno i deputati Antonio Boccuzzi (Lavoro) ed Ezio Primo Casati (Affari Sociali).
“Si tratta – dice Gian Piero Scanu, presidente della Commissione d’inchiesta – di una materia molto delicata, che sconta il ritardo di un decennio durante il quale si è derogato dalle norme generali creando una zona franca dove il controllato controlla il controllore. Il lavoro della Commissione – sottolinea – ha evidenziato i limiti di questa ‘giurisdizione domestica’: sono in discussione la salute dei lavoratori, dell’ambiente e dei cittadini che convivono con i poligoni militari e le aree addestrative. Bisogna intervenire con urgenza: la soluzione che proponiamo rappresenta un salto di civiltà. È un traguardo che può essere raggiunto nello scorcio di questa legislatura. La nostra proposta è stata sottoscritta da 170 deputati di tutti i gruppi. Ci auguriamo che possa essere approvata senza stravolgimenti in tempi brevi”.
La discussione partirà domani alle 14: i relatori saranno i deputati Antonio Boccuzzi (Lavoro) ed Ezio Primo Casati (Affari Sociali).