Esistono gli estremi per fare causa all'Amministrazione ?
Inviato: dom feb 26, 2017 8:35 pm
Gentili colleghi, ho già esposto il quesito nella sezione legale, ma gradirei conoscere anche il parere di chi ne è stato vittima.
sono un Sovrintendente Capo che aveva già esposto le sue vicissitudini a suo tempo, ed ora vorrebbe riprendere il discorso, essendoci stati degli sviluppi.
In data 24.11.2016 mi veniva notificato il Provvedimento Ex. art. 48 D.P.R. 782/1985, con ritiro di pistola, tesserino e manette, per “riferite turbe comportamentali in attesa di valutazione psichiatrica”, in quanto, qualche “genio”, sentendomi imprecare all’interno della segreteria del sindacato, dopo che me ne ero andato, ha pensato bene di fare relazione totalmente a mia insaputa, determinando il Provvedimento di cui sopra.
In data 22.12.2016, sostenevo un primo colloquio psichiatrico presso il Centro Polifunzionale del III Reparto Mobile di Milano, a seguito del quale, la diagnosi dello Psichiatra preposto dall’Amministrazione era la seguente: “Stato reattivo correlabile ad incomprensione lavorativa senza franca patologia psichiatrica, con necessità di essere rivisto dallo specialista”.
In data 24.02.2017, sostenevo un secondo colloquio psichiatrico, risultato essere poi quello definitivo, presso la C.M.O. di Milano, a seguito del quale, la diagnosi favorevole dello Psichiatra (Capitano dell’Esercito), faceva si che la C.M.O. esprimesse il seguente giudizio diagnostico: “Assenza di psicopatologia evidenziabile in atto a carattere invalidante”, giudicandomi idoneo al servizio d’Istituto.
Nonostante ciò, considerando che la relazione scritta a mia insaputa potrebbe riferire di presumibili imprecazioni piuttosto che minacce rivolte a superiori (tutte comunque da dimostrare, e comunque, in quella precisa circostanza mi trovavo comunque in convalescenza), temo che a questo punto, l’Amministrazione intenterà nei miei confronti un probabile provvedimento disciplinare, di cui non è ancora dato sapere.
Considerando che il provvedimento in questione mi ha screditato, con presumibile danno d’immagine, danno esistenziale, ecc. ecc., gradirei sapere se, a seguito della riconosciuta idoneità al servizio d’Istituto, se possono ravvisarsi dei diritti lesi, e come procedere nei confronti dell’Amministrazione, nella speranza sia possibile fargli causa.
Ringrazio di cuore tutti coloro che sapranno dirmi come ci si deve regolare in casi come questo.
sono un Sovrintendente Capo che aveva già esposto le sue vicissitudini a suo tempo, ed ora vorrebbe riprendere il discorso, essendoci stati degli sviluppi.
In data 24.11.2016 mi veniva notificato il Provvedimento Ex. art. 48 D.P.R. 782/1985, con ritiro di pistola, tesserino e manette, per “riferite turbe comportamentali in attesa di valutazione psichiatrica”, in quanto, qualche “genio”, sentendomi imprecare all’interno della segreteria del sindacato, dopo che me ne ero andato, ha pensato bene di fare relazione totalmente a mia insaputa, determinando il Provvedimento di cui sopra.
In data 22.12.2016, sostenevo un primo colloquio psichiatrico presso il Centro Polifunzionale del III Reparto Mobile di Milano, a seguito del quale, la diagnosi dello Psichiatra preposto dall’Amministrazione era la seguente: “Stato reattivo correlabile ad incomprensione lavorativa senza franca patologia psichiatrica, con necessità di essere rivisto dallo specialista”.
In data 24.02.2017, sostenevo un secondo colloquio psichiatrico, risultato essere poi quello definitivo, presso la C.M.O. di Milano, a seguito del quale, la diagnosi favorevole dello Psichiatra (Capitano dell’Esercito), faceva si che la C.M.O. esprimesse il seguente giudizio diagnostico: “Assenza di psicopatologia evidenziabile in atto a carattere invalidante”, giudicandomi idoneo al servizio d’Istituto.
Nonostante ciò, considerando che la relazione scritta a mia insaputa potrebbe riferire di presumibili imprecazioni piuttosto che minacce rivolte a superiori (tutte comunque da dimostrare, e comunque, in quella precisa circostanza mi trovavo comunque in convalescenza), temo che a questo punto, l’Amministrazione intenterà nei miei confronti un probabile provvedimento disciplinare, di cui non è ancora dato sapere.
Considerando che il provvedimento in questione mi ha screditato, con presumibile danno d’immagine, danno esistenziale, ecc. ecc., gradirei sapere se, a seguito della riconosciuta idoneità al servizio d’Istituto, se possono ravvisarsi dei diritti lesi, e come procedere nei confronti dell’Amministrazione, nella speranza sia possibile fargli causa.
Ringrazio di cuore tutti coloro che sapranno dirmi come ci si deve regolare in casi come questo.