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Gentili Colleghi,
Grazie al prezioso contributo di altri Colleghi utenti del forum, sono lieto di potervi invitare a considerare la possibilità di inoltrare e sostenere una petizione al Parlamento Europeo per l'equiparazione delle vittime del dovere.
Come sapete, il portale delle petizioni del Parlamento Europeo (di seguito il link) consente a ogni cittadino dell'UE di presentare e sostenere petizioni.
Esse vengono esaminate da una Commissione dotata di poteri di inchiesta e possono portare all'apertura di una procedura di infrazione nei confronti dell'Italia per violazione di leggi comunitarie.
Con il sostegno di 200 persone (anche i minorenni possono sostenere una petizione) si va in cima alla lista e se si raggiungono i 1000 sostenitori la petizione viene discussa e possibilmente decisa nell'arco di 10 giorni.
La registrazione al portale è gratuita, molto semplice (si effettua in un solo minuto), non impegna la comunicazione di dati sensibili, non occorre inviare documento e vi offre la possibilità di inviare e sostenere ogni tipo di petizione.
E' bene quindi che TUTTI conoscano l'esistenza di questo spazio di democrazia, utile per far valere le ragioni dei cittadini dell'Unione.
Di seguito il link al portale e una bozza (testo provvisorio) della petizione per l'equiparazione delle vittime del dovere.
Il testo che segue viene infatti continuamente aggiornato sulla base dei vostri suggerimenti fino al raggiungimento delle necessarie adesioni per la presentazione.
Grazie della cortese attenzione e un forte "in bocca al lupo" a tutti noi.

Link al portale delle petizioni del parlamento europeo:

https://petiport.secure.europarl.europa ... ns/it/main" onclick="window.open(this.href);return false;

Testo provvisorio della petizione per l'equiparazione delle vittime del dovere:

PETIZIONE PER L'EQUIPARAZIONE DELLE VITTIME DEL DOVERE

PETIZIONE AL PARLAMENTO EUROPEO

COMMISSIONE PER LE PETIZIONI

il sottoscritto......, di nazionalità italiana, C.F......... , residente in......con indirizzo in ...email....PEC....

In virtù dell'articolo 227 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea e degli articoli 201 (Diritto di petizione), 202 (Esame delle petizioni), 203 (Pubblicità delle petizioni), del Regolamento di procedura del Parlamento europeo, presenta alla Commissione per le Petizioni la presente Petizione avente ad oggetto:

La violazione dei diritti fondamentali alla uguaglianza davanti alla legge e alla non discriminazione dei cittadini europei, sanciti agli articoli 20 e 21 della Carta dei Diritti Fondamentali dell’unione Europea (2000/C 364/01) da parte della Repubblica Italiana, per le seguenti

MOTIVAZIONI

La legislazione nazionale italiana stabilisce una ingiustificata discriminazione tra le vittime del terrorismo, familiari superstiti compresi, e le vittime della criminalità organizzata e del dovere, disponendo per queste ultime provvidenze tanto differenziate ed inferiori da renderle vere e proprie “vittime di serie B”.

La palese illegittimità del suddetto trattamento discriminatorio riservato alle vittime del dovere risulta dalla documentazione ufficiale del Parlamento italiano relativa all'iter del disegno di legge S1715, allegata alla presente petizione, dalla cui lettura risulta che la attuale disparità di trattamento viene espressamente riconosciuta come “odiosa” oltre che ingiusta e meritevole di correttivi.

Ciò nonostante, nessuna delle iniziative parlamentari, quali disegni di legge, interrogazioni parlamentari, ordini del giorno, tesi a rimuovere detta illegittima sperequazione è mai giunta a buon fine, benché il principio di progressiva estensione alle vittime del dovere e loro equiparati dei benefici già previsti in favore delle vittime del terrorismo e della criminalità organizzata, sia stato definito dall'articolo 1, comma 562, della legge 23 dicembre 2005, n. 266.

Nel dicembre 2008, dando seguito all'impegno assunto in sede di approvazione dell'ordine del giorno 9/1713/26, approvato dalla Camera dei deputati il 13 novembre 2008, è stato istituito, presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, un tavolo tecnico avente la specifica missione di portare a compimento, entro il 2010, il processo di equiparazione tra le vittime.

Tuttavia, a distanza di anni dalla lodevole, ma inefficace misura, il processo equiparativo non ha subito avanzamento alcuno come emerge, in palese quanto sconfortante evidenza, nella «Relazione sullo stato dei lavori per l'attuazione della normativa in materia di vittime del dovere» licenziata il 27 settembre 2012 dal Dipartimento per il coordinamento amministrativo della Presidenza del Consiglio dei ministri.

In ultimo il disegno di legge S.1715 dal titolo “Estensione alle vittime del dovere e della criminalità organizzata dei benefici riconosciuti alle vittime del terrorismo” risulta anch'esso bloccato in quanto non viene portato all'esame dell'Aula.

La constatata inerzia delle istituzioni nazionali è comprovata - al di là di ogni possibile dubbio - dalla mancata rimozione della suddetta situazione discriminatoria, che risulta in essere da molti anni e che continua a comportare una sequela di gravi e ingiuste conseguenze negative per le vittime del dovere e per i loro familiari, che si vedono lesi, oltre che dal grave evento subito, anche dal trattamento ingiustificatamente discriminatorio riservato loro dalla legge italiana.

BASI LEGALI

Articoli 20 e 21 della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea.

Per questi motivi, considerato che la questione rappresentata è di interesse generale, trattandosi di violazione del diritto dell'Unione

CHIEDE

di avviare una procedura di infrazione a carico dello Stato Italiano per la violazione degli articoli 20 e 21 della Carta dei diritti in relazione al trattamento discriminatorio riservato alle vittime del dovere e della criminalità rispetto alle vittime del terrorismo.

Allo scopo di rendere efficace questa petizione la sottoscrivo, a , il , con la mia firma.

Firma:

Documenti allegati:

Mi sono registrato, anche se non sono interessato personalmente, intendo dare il mio sostegno alla petizione. Facci sapere quando sarà sul portale delle petizioni...
Grazie per la tua iniziativa.

Riconfermo il mio interesse a partecipare alla petizione..grazie

Ok grazie a tutti, vediamo quanti altri Colleghi sono d'accordo con noi. Potete sicuramente informare tutti quelli con cui siete in contatto

Zenmonk ha scritto:Ok grazie a tutti, vediamo quanti altri Colleghi sono d'accordo con noi. Potete sicuramente informare tutti quelli con cui siete in contatto

confermo tutto quanto ho scritto in precedenza circa l'iniziativa
e continuo a dire che la piattaforma di facebook sarebbe l'ideale per
raggiungere in pochi giorni numeri interessanti.

Antonio io non lo so fare, a malapena sono riuscito a postarlo sul gruppo di Ciro e ho fatto un pastrocchio. Non c'è un collega che lo sappia fare?

La petizione e una strada impercorribile,in quanto verrà dichiarata irricevibile,in quanto non viola alcuna norma comunitaria-
Inoltre la Commissione non può mettere il naso su un progetto di legge che giace in parlamento ed e in sede di discussione,e non può imporre al governo italiano di darsi da fare sulla discussione,essendo tale disegno di legge che verrà discusso seconda la priorità stabilito dal Governo sull'approvazione di leggi-
Inoltre sempre la commissione stabilisce che ::
Solo i tribunali nazionali possono annullare una decisione nazionale. L’unico modo per far valere i vostri diritti direttamente e personalmente è utilizzare gli strumenti di ricorso disponibili nel paese in questione.
Ciò vale soprattutto se intendete chiedere un risarcimento per le perdite subite. Solo i tribunali nazionali hanno la facoltà, ove opportuno, di imporre alle autorità nazionali di fornire un risarcimento per i danni subiti da privati a seguito di una violazione del diritto dell’Unione.
La procedura formale di infrazione avviata dalla Commissione non fa valere i vostri diritti direttamente e non dà luogo a un risarcimento. Per chiedere un risarcimento occorre avviare un’azione giudiziaria nei termini prescritti dal diritto nazionale. La presentazione di una denuncia alla Commissione non sospende tali termini.
Ho constatato di persona che il 98% delle petizioni presentati da italiani contro leggi già approvate dal parlamento,vengono dichiarate irricevibili, perfino alcune fatte dagli invalidi per la discriminazione nell'assunzione al lavoro,sono state dichiarate irricevibili.-
A prescindere che nel caso che una petizione venga dichiarata ricevibile, prima della decisione passano alcuni anni.-
Comunque come detto fate la petizione individuale, io ogni tanto andrò a controllare se sono state dichiarate ricevibili oppure irricevibili- E ricordatevi che nella petizione dovete allegare tutta la documentazione riguardante la vostra posizione di cui chiedete che la commissione si pronuncia sulla vostra petizione-

Salve a tutti... Mi sono registrato anche io e appena sarà possibile aderirò anche io a questa interessante iniziativa...

Grazie Zenmonk per aver condiviso questa tua idea e grazia a Stefano per avermi informato che c'era... Purtroppo con l'altro titolo non lo avevo visto...

Grazie ancora e buona serata
Christian

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Provvederò subito ad iscrivermi e a divulgare l'iniziativa...un saluto a Christian e a Zenmonk.

Ciao Carissimo... Ben risentito...

Inviato dal mio SM-N910F utilizzando Tapatalk

... vi segnalo che in passato è stata intrapreso una iniziativa simile ma credo
con pochi risultati visto le poche adesioni che sono state
rese pubbliche nel forum.

di seguito il link

http://forum.grnet.it/carabinieri-f43/f ... 15797.html" onclick="window.open(this.href);return false;

Ciao Antonio, si, me la ricordo, avevo aderito anche io...

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ciro49 ha scritto:La petizione e una strada impercorribile, .....
-

Carissimo Ciro,
Personalmente resto convinto che anche il solo fatto di presentare una petizione al parlamento europeo (in questa fase poco importa prevedere l'ipotesi che sia giudicata ricevibile o meno, accoglibile o meno, utilizzabile o meno ai fini risarcitori) si conferma come ottimo, valido e peraltro GRATUITO strumento di pressione sulla classe politica italiana, che come ben sai ci ignora in modo tanto evidente da apparire ingiurioso ed offensivo, in quanto elargisce provvidenze a favore di situazioni molto meno meritevoli di tutela della nostra.
Confido in particolare che un sostegno di almeno 1000 firme alla nostra petizione sblocchi la situazione anche dal punto di vista legislativo.
Non va dimenticato che almeno a parole TUTTE le forze politiche sostengono l'equiparazione proprio perché la situazione attuale delle vittime del dovere è universalmente ritenuta discriminatoria e quindi viola - eccome - la Carta dei Diritti UE.
Data l'inerzia di chi ci dovrebbe difendere (in primis le amministrazioni, che invece adottano ben altro profilo) resto convinto (e ringrazio i Colleghi che hanno aderito, invitandoli a diffondere il più possibile la notizia onde "contarci" e vedere se raggiungiamo i 200.
Infatti se in questa fase saremo almeno 200, una volta presentata la petizione sarà facilissimo raggiungere i 1000 sostegni di amici, vicini e parenti (vale anche quello dei figli minorenni).
Un abbraccio a tutti.

Dimenticavo x Ciro: quanto alla necessità di allegare documenti alla petizione, solo per chi la presenta, (ossia uno solo di noi e non tutti quelli che la sostengono) sarà sufficiente allegare in formato elettronico il fascicolo dei lavori parlamentari comprensivo dei testi di legge richiamati e il certificato della prefettura che attesti la condizione di vittima del dovere per dimostrare di aver titolo a presentarla.
Tempo stimato: un minuto. ;-)

cari Colleghi, vi posto un link su come hanno fatto i giudici di pace, che forse ne sanno più di noi in materia di diritto:

http://www.unionegiudicipace.it/?p=9153" onclick="window.open(this.href);return false;