GrNet.it

Ho notato che di giorno in giorno (basta cercare la parola pensione su Google) si sta rafforzando da parte del governo , l' intenzione di far passare tutti nel sistema contributivo (misti compresi) .
A me manca poco piu' di un anno e sono molto preoccupato, anche perchè i sindacati latitano e sui forum non leggo argomenti in proposito.
Sono troppo ansioso nel sapere che il mio futuro assegno pensionistico verrà ulteriormente ridotto di 400 euro circa?

http://www.leggioggi.it/2015/06/22/rifo ... per-tutti/" onclick="window.open(this.href);return false;

Non credo che andrà in porto, ma siamo in Italia tutto può accadere. Per il momento è solo una proposta del bocconiano Boeri, anche se è stato rilevato che l’applicazione del sistema contributivo alla totalità dei contribuenti potrebbe rappresentare addirittura una scelta incostituzionale dal momento che la Corte Costituzionale, nella sentenza n. 116/2013, ha ritenuto inapplicabile qualsiasi revisione del trattamento pensionistico già erogato a contribuenti pensionati.
Un altro motivo che non possa passare. Se un privato è andato in pensione con il sistema retributivo con una rata mensile di 1100-1200 di pensione, si ritroverebbe con il contributivo ad avere 800-900 euro di pensione, succederebbe la guerra civile e il default dell’Italia.

Proprio perchè siamo in Italia ho paura e ti dico anche che questa non sarebbe la scelta di solo BOERI, ma anche dell' ex ministro TREU. Poi BOERI è un uomo di RENZI e la corte Costituzionale puo' emettere tutte le sentenze che vuole, ma se non ci sono soldi...vedasi l' ultima sentenza sui blocchi delle pensioni, in una il Governo ha detto prendetevi il 18% e muti , nell' altra la Corte ha dichiarato che il blocco per i dipendenti pubblici è illegittimo, ma non c'è retroattività ...sono senza parole e speravo tanto in qualche alzata di scudi da parte dei sindacati per quanto riguarda il percolo concernente il contributivo per tutti ma ...

In effetti, giorno dopo giorno se non ora dopo ora, la possibilità del ricalcolo delle pensione al sistema contributivo per tutti si fa sempre più probabile. Questa soluzione non solo è gradita a Boeri ed anche a Treu, ma sopratutto gradita dall'UE rispetto a tutte le altre soluzioni proposte, tipo quella delle quote.

La situazione della Grecia certo non aiuta, anzi, e le uscite previste nella prossima legge di stabilità sono sempre maggiori anche in forza del previsto sblocco dei contratti del personale statale.

Come avverrà questo ricalcolo e chi interesserà? sempre dalle voci che si raccolgono in rete e sui vari quotidiani più o meno specializzati, la platea che subirà questo eventuale ricalcolo comprenderà anche il personale già in quescienza alla data del 01/01/2016 data di entrata in vigore del provveddimento e che al 31/12/1995 avevano più di 18 anni di contributi.

Il presidente dell'INPS Boeri, aveva tempo fa accennato che questo intervento potesse interessare i titolari delle pensioni più alte, considerate di questo tenore quelle superiori ai 2500€ lordi. La proposta originaria era quella di ricalcolare queste pensioni con il metodo contributivo e fatta la differenza tra le due somme tagliare tra il 20% ed il 30% di quanto superfluo. Per essere più chiari, se uno guadagna 3000€ con il calcolo retributivo e riconvertendo il tutto al contributivo l'assegno è ad esempio di 2400€ verrebbero detratti tra il 20% ed il 30% dei 600€ che comportano la differenza tra i due assegni.

Con il passare delle settimane però, questa ipotesi di taglio in percentuale non è più stata menzionata tanto che si è solo sempre più riportato di una riconversione al contributivo senza dare altre spiegazioni in merito.

Questo passaggio è costituzionale o meno? Il ministro Padoan pare abbia rilasciato una dichiarazione che i diritti acquisiti sono i contributi versati e null'altro.

Sicuro è, secondo anche quanto pubblicato dalla stessa INPS, che le pensioni del comparto Difesa Sicurezza e Soccorso Pubblico retibutive una volta riconvertite al contributivo sarebbero tra le più penalizzate con tagli che oscillerebbero dal 40% al 60% all'assegno attualmente erogato.

Nei prossimi giorni si dovrebbero avere notizie più accurate in attesa che Boeri renda note le sue proposte, che poi sempre il Parlamento dovrà eventualmente varare.

Certo è, che chi è prossimo alla pensione di anzianità ad una assegno molto più misero di quello delle previsioni, potrà magari optare per rimanere in servizio fino alla maturazione di quella di vecchiaia, mantenendo almeno uno stipendio adeguato.

Chi è invece andato in pensione negli ultimi anni al momento sembra essere il personale che rischia le maggiori penalizzazioni.

e da parte dei sindacati .nessun commento...Sinceramente noto disinteresse anche dai colleghi o forse sono troppo allarmista io.

Non sono assolutamente daccordo con quello scritto da rintintin, se oggi io vado in pensione con 1500 euro, non possono ne 2016 ricalcolare la mia pensione e darmene 1000. E' incostituzionale




I diritti acquisiti, detti anche diritti quesiti, sono quella categoria di diritti che, una volta entrati nella sfera giuridica di un soggetto, sono immutabili.

Tale condizione permane anche di fronte ad eventuali cambiamenti dell'ordinamento giuridico. Tale ambito coinvolge strettamente la materia dell'efficacia della norma di legge nel tempo.[1]

Certo, abbiamo visto l ultima sentenza della Consulta...Hai pensionati il Governo ha CONCESSO se non sbaglio il 18% mentre x il blocco contratti dell P.A
ha dichiarato la non retroattivitā. Chi comanda si è visto da queste due ultime sentenze.

Vandelli secondo me non faranno nulla di tutto ciò, sanno benissimo che farebbero scoppiare una guerra sociale non indifferente,ci stanno stressando psicologicamente per arrivare ad un compromesso per dire va bene questo nono lo facciamo ma almeno un contributo di solidarietà lo dovete dare.Ricordati che in caso di guerra sociale ci siamo noi fra l'incudine e il martello dovendo affrontare e gestire l'ordine pubblico e tu pensi che non lo sanno '? Pensi veramente che loro ci ridurebbero le pensioni in essere e dei futuri pensionati del 30 per cento e con quale spirito andiamo in piazza ad affrontare una marea di gente incazzata ormai all'esperazione senza ormai nulla da perdere. Questo è il mio pensiero magari mi sbaglierò ma sicuramente ci penseranno cento volte a fare una cosa del genere.

vigi ha scritto:Vandelli secondo me non faranno nulla di tutto ciò, sanno benissimo che farebbero scoppiare una guerra sociale non indifferente,ci stanno stressando psicologicamente per arrivare ad un compromesso per dire va bene questo nono lo facciamo ma almeno un contributo di solidarietà lo dovete dare.Ricordati che in caso di guerra sociale ci siamo noi fra l'incudine e il martello dovendo affrontare e gestire l'ordine pubblico e tu pensi che non lo sanno '? Pensi veramente che loro ci ridurebbero le pensioni in essere e dei futuri pensionati del 30 per cento e con quale spirito andiamo in piazza ad affrontare una marea di gente incazzata ormai all'esperazione senza ormai nulla da perdere. Questo è il mio pensiero magari mi sbaglierò ma sicuramente ci penseranno cento volte a fare una cosa del genere.

speriamo per il bene di tutti che questo non accada,personalmente penso che non sarebbe più un problema di ordine publico, ma solo di scelta (da che parte stare) è anche questo loro lo sanno.
salvo 63

kemper ha scritto:Non sono assolutamente daccordo con quello scritto da rintintin, se oggi io vado in pensione con 1500 euro, non possono ne 2016 ricalcolare la mia pensione e darmene 1000. E' incostituzionale




I diritti acquisiti, detti anche diritti quesiti, sono quella categoria di diritti che, una volta entrati nella sfera giuridica di un soggetto, sono immutabili.

Tale condizione permane anche di fronte ad eventuali cambiamenti dell'ordinamento giuridico. Tale ambito coinvolge strettamente la materia dell'efficacia della norma di legge nel tempo.[1]

Mi sono limitato a riportare quanto i canali di informazione pubblicano.
Poi se questa eventuale azione sia costituzionale o meno od anche solo in parte, perchè anche questa possibilità non va esclusa, personalmente non sono in grado di dirlo.

Non so come sia la costituzione in Grecia, ma nella situazione in cui si è vunuto a trovare quel paese ha di fatto reso possibile tantissime limitazioni e decurtazioni al personale statale.

Registo che questa eventuale manovra, trova e continua a raccogliere consensi anche tra la gente comune, che non conoscendo le dinamiche riferite allo specifico, non giustifica il fatto che si possa avere i 5 anni di abbuono piuttosto che non sia stata applicata anche per noi la riforma Fornero.

Spero che questo scenario non accada, perche se applicato completamente quanto si vocifera, potrebbe per moltissimi pensionati creare situazioni molto complicate da affrontare.

Penso che anche il pensiero di vigi, quando riporta che potrebbe essere anche una manovra di stress psicologico, per arrivare comunque ad un compromesso a loro favore non sia un qualcosa di assolutamente indefinito.

non so se è una bufala ma ho letto che in Grecia i disoccupati si “s’infettano con l’Hiv per il sussidio statale”
io ho l'impressione che l'Europa del Nord sta facendo di tutto per impoverire quella del Sud, questa però non è una bufala.
salvo 63

In concreto chi di voi ha elementi per sostenere che uno che ha maturato i requisiti per il pensionamento a domanda entro il 2015 ed ha già fatto domanda si possa effettivamente trovare di fronte a decurtazioni improvvise? A me pare che i provvedimenti in questione siano ipotizzabili solo con effetto dalla prossima legge di stabilità, quindi da gennaio 2016 (peraltro la irretroattività delle norme in materia pensionistica e' stata recentemente e sonoramente stigmatizzata dalla Corte Costituzionale). Ergo, chi concorda con me che lo spauracchio della retroattività sia solo un espediente per indorare la pillola che in effetti dovranno trangugiare solo coloro che andranno via per qualsiasi causa dal 1/1/2016 in poi?

Zenmonk ha scritto:In concreto chi di voi ha elementi per sostenere che uno che ha maturato i requisiti per il pensionamento a domanda entro il 2015 ed ha già fatto domanda si possa effettivamente trovare di fronte a decurtazioni improvvise? A me pare che i provvedimenti in questione siano ipotizzabili solo con effetto dalla prossima legge di stabilità, quindi da gennaio 2016 (peraltro la irretroattività delle norme in materia pensionistica e' stata recentemente e sonoramente stigmatizzata dalla Corte Costituzionale). Ergo, chi concorda con me che lo spauracchio della retroattività sia solo un espediente per indorare la pillola che in effetti dovranno trangugiare solo coloro che andranno via per qualsiasi causa dal 1/1/2016 in poi?

Io ricordo, ma potrei anche sbagliare, al di la di tutto quello che può accadere in forme e modi diversi, che una volta maturati i requisiti per la pensione, si ha il diritto ad accedervi, ma solo fino a quando l'assegno di pensione non sarà deliberato dall'Inps, lo stesso può essere soggetto a variazioni rispetto a quello previsto/preventivato al momento della domanda.
Magari chi è esperto in materia sul forum può venirci in supporto.

http://www.pensionioggi.it/notizie/prev ... ani-965323" onclick="window.open(this.href);return false;