Quesito, vittima del terrorismo o vittima del dovere?
Inviato: mer giu 17, 2015 5:57 am
http://cerca.unita.it/ARCHIVE/xml/11500 ... by=1&f=fir" onclick="window.open(this.href);return false;
http://cerca.unita.it/ARCHIVE/xml/11500 ... ir&dbt=arc" onclick="window.open(this.href);return false;
http://poliziadistato.it/poliziamoderna ... d_art=1605" onclick="window.open(this.href);return false;
buongiorno a tutti, cerchero di essere il piu' breve possibile;
gli articoli di cui sopra sono solo una parte dei riferimenti sottoforma di pubblicazione allegati (oltre a certificati medici relazione e fotografie) alla mia richiesta di vittima del terrorismo inoltrata nel 2012, in merito uno sfortunato evento capitatomi nel 2004 in teatro estero e da cui ne sono uscito con una ventina di punti di sutura al capo, al volto, e diversi piccoli deficit a spalla e ginocchio.
Ma tengo a sottolineare l'aspetto della "risonanza mediatica" di cio che accadde in quei giorni in kosovo poiche sia dagli articoli allegati che in diverse pubblicazioni editate, fu ben nota la matrice terroristica dei focolai di quei giorni, in quanto si evince chiaramente la regia di organizzazioni terroristiche internazionali quali l'UCK e AKSh.
Tuttavia, da pochi giorni ho avuto notizia da un impiegato della prefettura competente, di un decreto in cui il ministero rigettava l'istanza facendola transitare come vittima del dovere, con facolta da parte mia di poter fare ricorso presso il TAR o il giudice ordinario, o altrimenti mi sarei dovuto presentare presso la cmo di roma giorno 15 ottobre c.a., per la quantifcazione del danno ( ma come vittima del dovere e non del terrorismo )
Le motivazioni per il ministero sono che', alla luce dei fatti cosi come da me esposti, e nonostante gli allegati, non vi siano abbastanza elementi che possano avvalorare la matrice terroristica in quanto non vi furono testimoni (operavo da solo sul tetto di un palazzo munito di telecamera mentre filmavo i responsabili di alcune devastazioni ) e non furono identificati i responsabili ( :o ? )
Detto questo vi risparmio commenti sul mio legale rivelatosi col tempo un pessimo professionista ed un assenteista (probabilmente gli togliero' mandato in quanto le informazioni ottenute sono dovuto andarmele a cercare da solo e che a distanza di mesi non mi ha ancora notificato nulla), e adesso mi trovo davanti ad una scelta da intraprendere su tre ipotesi e volevo conoscere una vostra opinione, e cioe', fermo restando le sostanziali differenza di privilegi tra l'uno e l'atro status (sostanzialmente i 10 anni di abbuono) secondo voi dovrei:
-fare ricorso al tar
-fare ricorso al giudice ordinario
-o rassegnarmi ad accettare lo status di vittima del dovere?
Fiducioso di un vostro oculato punto di vista, tengo a sottolineare quanto mi sia impegnato a sintetizzare i fatti e di essere stato volutamente riduttivo (vi ho risparmiato gli aspetti piu' torbidi) alla luce anche della sensibilita' dei dati e della sede inopportuna.
Vi abbraccio tutti colleghi e non...distinti saluti e grazie.
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buongiorno a tutti, cerchero di essere il piu' breve possibile;
gli articoli di cui sopra sono solo una parte dei riferimenti sottoforma di pubblicazione allegati (oltre a certificati medici relazione e fotografie) alla mia richiesta di vittima del terrorismo inoltrata nel 2012, in merito uno sfortunato evento capitatomi nel 2004 in teatro estero e da cui ne sono uscito con una ventina di punti di sutura al capo, al volto, e diversi piccoli deficit a spalla e ginocchio.
Ma tengo a sottolineare l'aspetto della "risonanza mediatica" di cio che accadde in quei giorni in kosovo poiche sia dagli articoli allegati che in diverse pubblicazioni editate, fu ben nota la matrice terroristica dei focolai di quei giorni, in quanto si evince chiaramente la regia di organizzazioni terroristiche internazionali quali l'UCK e AKSh.
Tuttavia, da pochi giorni ho avuto notizia da un impiegato della prefettura competente, di un decreto in cui il ministero rigettava l'istanza facendola transitare come vittima del dovere, con facolta da parte mia di poter fare ricorso presso il TAR o il giudice ordinario, o altrimenti mi sarei dovuto presentare presso la cmo di roma giorno 15 ottobre c.a., per la quantifcazione del danno ( ma come vittima del dovere e non del terrorismo )
Le motivazioni per il ministero sono che', alla luce dei fatti cosi come da me esposti, e nonostante gli allegati, non vi siano abbastanza elementi che possano avvalorare la matrice terroristica in quanto non vi furono testimoni (operavo da solo sul tetto di un palazzo munito di telecamera mentre filmavo i responsabili di alcune devastazioni ) e non furono identificati i responsabili ( :o ? )
Detto questo vi risparmio commenti sul mio legale rivelatosi col tempo un pessimo professionista ed un assenteista (probabilmente gli togliero' mandato in quanto le informazioni ottenute sono dovuto andarmele a cercare da solo e che a distanza di mesi non mi ha ancora notificato nulla), e adesso mi trovo davanti ad una scelta da intraprendere su tre ipotesi e volevo conoscere una vostra opinione, e cioe', fermo restando le sostanziali differenza di privilegi tra l'uno e l'atro status (sostanzialmente i 10 anni di abbuono) secondo voi dovrei:
-fare ricorso al tar
-fare ricorso al giudice ordinario
-o rassegnarmi ad accettare lo status di vittima del dovere?
Fiducioso di un vostro oculato punto di vista, tengo a sottolineare quanto mi sia impegnato a sintetizzare i fatti e di essere stato volutamente riduttivo (vi ho risparmiato gli aspetti piu' torbidi) alla luce anche della sensibilita' dei dati e della sede inopportuna.
Vi abbraccio tutti colleghi e non...distinti saluti e grazie.