Errore amministrativo
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Errore amministrativo
Messaggio da vittorio1961 »
Gentilissimi amici del forum, chiedo vostro aiuto per capire meglio come fare a superare questa ennesima beffa, giunta poco prima della riforma (prevista 14.04.2015 alla CMO), vi spiego la mia situazione e se potete consigliatemi in merito. Inoltre se conoscete il nome di qualche avvocato amministrativista militare nella zona di Bari e provincia, per favore segnalatemelo.
Bene, passo a segnalarvi quanto accadutomi, iniziando col dire che sono Brig. Capo, (arruolato il 24.03.1980, attualmente ho già maturato 35 anni di servizio + 5 riscattati).
PREMESSA:
1) da agosto 2012 ho iniziato un percorso di malattia, dapprima per bronchiolite-polmonite interstiziale (prodotta durante il servizio a causa di bruciatura di 1 tonnellata di sostanza stupefacente: causa di servizio ancora in corso) e successivamente (ma sempre continuando la malattia) in data 18.10.2012, con intervento chirurgico per lobectomia polmonare dx a seguito di adenocarcinoma polmonare (anche esso oggetto di causa servizio stante la possibilità che anche il tumore sia conseguito all’inalazione di tossine). Come complicanza chirurgica ho subito micro-embolie bilaterali polmonari. Pertanto da quella data per circa 6 mesi ho effettuato iniezioni alla pancia attivando così la cosiddetta terapia salvavita. In data 12.04.2013 mi veniva variata la terapia, (mi veniva infatti sostituita l’iniezione con la compressa).
2) Con lettera del 10.04.2013 inviata dal SM-Ufficio Personale del Comando Legione XX ed a me notificata tramite il mio Comando, mi hanno riconosciuto i diritti per la terapia salvavita (ex art 40 DPR 51/2009). Con detta lettera l’Ufficio del Personale del Comando Legione rivolgendosi al mio Comando, disponeva << di informarlo (al sottoscritto) dell’obbligo di dare tempestiva notizia di eventuali variazioni riguardanti lo stato di salute e del conseguente adeguamento della terapia da praticare>> .
3) come cennato quasi contestualmente mi è stata variata la terapia, con certificato del 12.04.2013, che ho consegnato in copia (informalmente) al mio Reparto, per l’inoltro agli uffici competenti. Nel frattempo ho continuato a fruire di tale convalescenza dalla CMO.
4) Con lettera del 13.03.2015 proveniente dal Comando Legione -S.M.-Ufficio Personale ed indirizzata al mio Comando, alla Compagnia ed al sottoscritto (consegnatami il 16.3.2015), l’Ufficio Personale mi ha richiesto << di far pervenire, con urgenza, a questo Ufficio e all’Infermeria Presidiaria in indirizzo, idonea documentazione attestante la vigenza dei requisiti finalizzati al mantenimento dei benefici ex art.40 del D.P.R. 51/2009>> con la medesima missiva il Comando emittente ha richiesto al mio Comando di curare l’invio, per mio conto, della documentazione richiestami nonchè alla Compagnia di fornire aggiornamenti sulla pratica in questione.
5) Sorpreso ho richiesto di poter visionare il mio fascicolo ed ho così appreso :
a) che il certificato di fine terapia salvavita del 12.4.2013 (da me consegnato prontamente alla reparto) era stato consegnato a mano dal Comandante del mio Comando alla Compagnia da cui dipendo (I^ disguido : ritengo quindi che il Comandante anzicchè inviare il certificato al SM -Uff. Personale lo abbia erroneamente consegnato alla Compagnia);
b) in particolare il Comandante aveva consegnato copia della lettera del 10.4.2013 a firma del Comando Legione per l’ammissione alla terapia salvavita e contestuale richiesta di comunicare la documentazione sulla relativa cessazione (v. punto 2) con allegato il certificato di variazione terapia del 12.4.2013 (v. punto 3) con la relata di notifica della missiva del 10.4.2013 verso il sottoscritto. Il Comandate sulla sua copia d’ufficio (riproduttiva del compendio di atti consegnato alla Compagnia) ha apposto il seguente memento interno <<20.04.2013 Documentazione a mano alla Compagnia. Sigla della firma del Comandante>> (II^ disguido , il mio reparto nella persona del Comandante ometteva di farsi rilasciare un timbro di consegna da parte della Compagna ). Tale compendio di atti veniva pandettato e vedeva l’assegnazione di protocollo d’ufficio del mio Comando.
6) per di più ho appreso che presso la Compagnia pur esistendo il plico in questione (v. punto 5.a)-b) lo stesso non reca neppure un timbro o data di arrivo(III^ disguido) ne la compagnia ha mai inviato il certificato all’ufficio competente (IV^ disguido);
CONCLUSIONE: Di fatto per l’Ufficio Personale il certificato non è mai stato trasmesso e il mio Comando, in riscontro all’ultima missiva del 15.3.2015 (v. punto 4), ha inviato solo ora ed ex nunc, il certificato del 12/4/2013 (punti 2-3) senza cennare alla pregressa consegna .
CONSEGUENTEMENTE : l’amm.ne dovrà rifare tutti i conteggi e verificare se (circostanza presumibile) abbia superato i 730 gg nel quinquennio recuperando le somme erogatemi in eccesso.
Da tanto conseguirebbe quanto segue su cui richiedo cortese parere:
A) rischio che mi notifichino l’atto di collocamento in congedo anzicchè per riforma, con recupero somme da me recepite (calcolo stipendio intero x un anno, al 50% per i successivi 6 mesi ed a zero per l’ultimo periodo) che approssimativamente dovrebbero ammontare a circa 15.000 euro. Evidenzio che pende ancora la causa di servizio in ordine alla quale probabilmente mi verrà riconosciuto il danno diretto da bronchiolite e non il tumore ;
B) inoltre rischio di perdere i 6 scatti aggiuntivi di eventuale riforma che in data 14.04.2015 dovrei avere, considerato che per quel giorno sono stato convocato a visita presso la C.M.O.
C) la decorrenza del congedo dovrà essere dalla data di notifica del provvedimento o da quella di cessazione del periodo utile al servizio?
D) dal conteggio non andranno detratti i gg di licenza ordinaria non ancora usufruiti? E le aspettative fruibili essendo rimasto a disposizione degli organi sanitari? (con tali gg non dovrei arrivare ai 730 gg)
E) il mio Reparto mi contesta che l’obbligo di consegnare il certificato di cessazione terapia salvavita all’Ufficio Personale fosse a mio carico, mentre io ritengo che il mio interlocutore sia il mio reparto e che l’invio all’ufficio competente fosse in loro onere.
Sebbene io non abbi un timbro per ricezione del certificato all’epoca consegnato nel 2013 ho copia informale del compendio in protocollo del mio Comando e ho richiesto rilascio di copia conforme di tutti gli atti ivi presenti inerenti la mia malattia.
Pertanto vi chiederei quali rischi corro per quanto accadutomi e che procedura dovrei effettuare per far valere le mie ragioni: attendo decreto con conteggio delle somme e poi lo impugno ?( difatti penso che per negligenza del mio Comando o Compagnia mi è stata negata la possibilità di valutare il rientro in servizio e di esercitare gli altri diritti a me spettanti per violazione della normativa sulla disciplina del collocamento in congedo – transito nelle aree civili; )
In attesa di un vostro cortese aiuto al fine di valutare la strada da intraprendere vi ringrazio e vi auguro Buona Pasqua.
Bene, passo a segnalarvi quanto accadutomi, iniziando col dire che sono Brig. Capo, (arruolato il 24.03.1980, attualmente ho già maturato 35 anni di servizio + 5 riscattati).
PREMESSA:
1) da agosto 2012 ho iniziato un percorso di malattia, dapprima per bronchiolite-polmonite interstiziale (prodotta durante il servizio a causa di bruciatura di 1 tonnellata di sostanza stupefacente: causa di servizio ancora in corso) e successivamente (ma sempre continuando la malattia) in data 18.10.2012, con intervento chirurgico per lobectomia polmonare dx a seguito di adenocarcinoma polmonare (anche esso oggetto di causa servizio stante la possibilità che anche il tumore sia conseguito all’inalazione di tossine). Come complicanza chirurgica ho subito micro-embolie bilaterali polmonari. Pertanto da quella data per circa 6 mesi ho effettuato iniezioni alla pancia attivando così la cosiddetta terapia salvavita. In data 12.04.2013 mi veniva variata la terapia, (mi veniva infatti sostituita l’iniezione con la compressa).
2) Con lettera del 10.04.2013 inviata dal SM-Ufficio Personale del Comando Legione XX ed a me notificata tramite il mio Comando, mi hanno riconosciuto i diritti per la terapia salvavita (ex art 40 DPR 51/2009). Con detta lettera l’Ufficio del Personale del Comando Legione rivolgendosi al mio Comando, disponeva << di informarlo (al sottoscritto) dell’obbligo di dare tempestiva notizia di eventuali variazioni riguardanti lo stato di salute e del conseguente adeguamento della terapia da praticare>> .
3) come cennato quasi contestualmente mi è stata variata la terapia, con certificato del 12.04.2013, che ho consegnato in copia (informalmente) al mio Reparto, per l’inoltro agli uffici competenti. Nel frattempo ho continuato a fruire di tale convalescenza dalla CMO.
4) Con lettera del 13.03.2015 proveniente dal Comando Legione -S.M.-Ufficio Personale ed indirizzata al mio Comando, alla Compagnia ed al sottoscritto (consegnatami il 16.3.2015), l’Ufficio Personale mi ha richiesto << di far pervenire, con urgenza, a questo Ufficio e all’Infermeria Presidiaria in indirizzo, idonea documentazione attestante la vigenza dei requisiti finalizzati al mantenimento dei benefici ex art.40 del D.P.R. 51/2009>> con la medesima missiva il Comando emittente ha richiesto al mio Comando di curare l’invio, per mio conto, della documentazione richiestami nonchè alla Compagnia di fornire aggiornamenti sulla pratica in questione.
5) Sorpreso ho richiesto di poter visionare il mio fascicolo ed ho così appreso :
a) che il certificato di fine terapia salvavita del 12.4.2013 (da me consegnato prontamente alla reparto) era stato consegnato a mano dal Comandante del mio Comando alla Compagnia da cui dipendo (I^ disguido : ritengo quindi che il Comandante anzicchè inviare il certificato al SM -Uff. Personale lo abbia erroneamente consegnato alla Compagnia);
b) in particolare il Comandante aveva consegnato copia della lettera del 10.4.2013 a firma del Comando Legione per l’ammissione alla terapia salvavita e contestuale richiesta di comunicare la documentazione sulla relativa cessazione (v. punto 2) con allegato il certificato di variazione terapia del 12.4.2013 (v. punto 3) con la relata di notifica della missiva del 10.4.2013 verso il sottoscritto. Il Comandate sulla sua copia d’ufficio (riproduttiva del compendio di atti consegnato alla Compagnia) ha apposto il seguente memento interno <<20.04.2013 Documentazione a mano alla Compagnia. Sigla della firma del Comandante>> (II^ disguido , il mio reparto nella persona del Comandante ometteva di farsi rilasciare un timbro di consegna da parte della Compagna ). Tale compendio di atti veniva pandettato e vedeva l’assegnazione di protocollo d’ufficio del mio Comando.
6) per di più ho appreso che presso la Compagnia pur esistendo il plico in questione (v. punto 5.a)-b) lo stesso non reca neppure un timbro o data di arrivo(III^ disguido) ne la compagnia ha mai inviato il certificato all’ufficio competente (IV^ disguido);
CONCLUSIONE: Di fatto per l’Ufficio Personale il certificato non è mai stato trasmesso e il mio Comando, in riscontro all’ultima missiva del 15.3.2015 (v. punto 4), ha inviato solo ora ed ex nunc, il certificato del 12/4/2013 (punti 2-3) senza cennare alla pregressa consegna .
CONSEGUENTEMENTE : l’amm.ne dovrà rifare tutti i conteggi e verificare se (circostanza presumibile) abbia superato i 730 gg nel quinquennio recuperando le somme erogatemi in eccesso.
Da tanto conseguirebbe quanto segue su cui richiedo cortese parere:
A) rischio che mi notifichino l’atto di collocamento in congedo anzicchè per riforma, con recupero somme da me recepite (calcolo stipendio intero x un anno, al 50% per i successivi 6 mesi ed a zero per l’ultimo periodo) che approssimativamente dovrebbero ammontare a circa 15.000 euro. Evidenzio che pende ancora la causa di servizio in ordine alla quale probabilmente mi verrà riconosciuto il danno diretto da bronchiolite e non il tumore ;
B) inoltre rischio di perdere i 6 scatti aggiuntivi di eventuale riforma che in data 14.04.2015 dovrei avere, considerato che per quel giorno sono stato convocato a visita presso la C.M.O.
C) la decorrenza del congedo dovrà essere dalla data di notifica del provvedimento o da quella di cessazione del periodo utile al servizio?
D) dal conteggio non andranno detratti i gg di licenza ordinaria non ancora usufruiti? E le aspettative fruibili essendo rimasto a disposizione degli organi sanitari? (con tali gg non dovrei arrivare ai 730 gg)
E) il mio Reparto mi contesta che l’obbligo di consegnare il certificato di cessazione terapia salvavita all’Ufficio Personale fosse a mio carico, mentre io ritengo che il mio interlocutore sia il mio reparto e che l’invio all’ufficio competente fosse in loro onere.
Sebbene io non abbi un timbro per ricezione del certificato all’epoca consegnato nel 2013 ho copia informale del compendio in protocollo del mio Comando e ho richiesto rilascio di copia conforme di tutti gli atti ivi presenti inerenti la mia malattia.
Pertanto vi chiederei quali rischi corro per quanto accadutomi e che procedura dovrei effettuare per far valere le mie ragioni: attendo decreto con conteggio delle somme e poi lo impugno ?( difatti penso che per negligenza del mio Comando o Compagnia mi è stata negata la possibilità di valutare il rientro in servizio e di esercitare gli altri diritti a me spettanti per violazione della normativa sulla disciplina del collocamento in congedo – transito nelle aree civili; )
In attesa di un vostro cortese aiuto al fine di valutare la strada da intraprendere vi ringrazio e vi auguro Buona Pasqua.
Re: Errore amministrativo
Per rispondere al tuo quesito occorre una buona parcella per un avvocato che fa diritto amministrativo-vittorio1961 ha scritto:Gentilissimi amici del forum, chiedo vostro aiuto per capire meglio come fare a superare questa ennesima beffa, giunta poco prima della riforma (prevista 14.04.2015 alla CMO), vi spiego la mia situazione e se potete consigliatemi in merito. Inoltre se conoscete il nome di qualche avvocato amministrativista militare nella zona di Bari e provincia, per favore segnalatemelo.
Bene, passo a segnalarvi quanto accadutomi, iniziando col dire che sono Brig. Capo, (arruolato il 24.03.1980, attualmente ho già maturato 35 anni di servizio + 5 riscattati).
PREMESSA:
1) da agosto 2012 ho iniziato un percorso di malattia, dapprima per bronchiolite-polmonite interstiziale (prodotta durante il servizio a causa di bruciatura di 1 tonnellata di sostanza stupefacente: causa di servizio ancora in corso) e successivamente (ma sempre continuando la malattia) in data 18.10.2012, con intervento chirurgico per lobectomia polmonare dx a seguito di adenocarcinoma polmonare (anche esso oggetto di causa servizio stante la possibilità che anche il tumore sia conseguito all’inalazione di tossine). Come complicanza chirurgica ho subito micro-embolie bilaterali polmonari. Pertanto da quella data per circa 6 mesi ho effettuato iniezioni alla pancia attivando così la cosiddetta terapia salvavita. In data 12.04.2013 mi veniva variata la terapia, (mi veniva infatti sostituita l’iniezione con la compressa).
2) Con lettera del 10.04.2013 inviata dal SM-Ufficio Personale del Comando Legione XX ed a me notificata tramite il mio Comando, mi hanno riconosciuto i diritti per la terapia salvavita (ex art 40 DPR 51/2009). Con detta lettera l’Ufficio del Personale del Comando Legione rivolgendosi al mio Comando, disponeva << di informarlo (al sottoscritto) dell’obbligo di dare tempestiva notizia di eventuali variazioni riguardanti lo stato di salute e del conseguente adeguamento della terapia da praticare>> .
3)come cennato quasi contestualmente mi è stata variata la terapia, con certificato del 12.04.2013, che ho consegnato in copia (informalmente) al mio Reparto, per l’inoltro agli uffici competenti. Nel frattempo ho continuato a fruire di tale convalescenza dalla CMO.
4) Con lettera del 13.03.2015 proveniente dal Comando Legione -S.M.-Ufficio Personale ed indirizzata al mio Comando, alla Compagnia ed al sottoscritto (consegnatami il 16.3.2015), l’Ufficio Personale mi ha richiesto << di far pervenire, con urgenza, a questo Ufficio e all’Infermeria Presidiaria in indirizzo, idonea documentazione attestante la vigenza dei requisiti finalizzati al mantenimento dei benefici ex art.40 del D.P.R. 51/2009>> con la medesima missiva il Comando emittente ha richiesto al mio Comando di curare l’invio, per mio conto, della documentazione richiestami nonchè alla Compagnia di fornire aggiornamenti sulla pratica in questione.
5) Sorpreso ho richiesto di poter visionare il mio fascicolo ed ho così appreso :
a) che il certificato di fine terapia salvavita del 12.4.2013 (da me consegnato prontamente alla reparto) era stato consegnato a mano dal Comandante del mio Comando alla Compagnia da cui dipendo (I^ disguido : ritengo quindi che il Comandante anzicchè inviare il certificato al SM -Uff. Personale lo abbia erroneamente consegnato alla Compagnia);
b) in particolare il Comandante aveva consegnato copia della lettera del 10.4.2013 a firma del Comando Legione per l’ammissione alla terapia salvavita e contestuale richiesta di comunicare la documentazione sulla relativa cessazione (v. punto 2) con allegato il certificato di variazione terapia del 12.4.2013 (v. punto 3) con la relata di notifica della missiva del 10.4.2013 verso il sottoscritto. Il Comandate sulla sua copia d’ufficio (riproduttiva del compendio di atti consegnato alla Compagnia) ha apposto il seguente memento interno <<20.04.2013 Documentazione a mano alla Compagnia. Sigla della firma del Comandante>> (II^ disguido , il mio reparto nella persona del Comandante ometteva di farsi rilasciare un timbro di consegna da parte della Compagna ). Tale compendio di atti veniva pandettato e vedeva l’assegnazione di protocollo d’ufficio del mio Comando.
6) per di più ho appreso che presso la Compagnia pur esistendo il plico in questione (v. punto 5.a)-b) lo stesso non reca neppure un timbro o data di arrivo(III^ disguido) ne la compagnia ha mai inviato il certificato all’ufficio competente (IV^ disguido);
CONCLUSIONE: Di fatto per l’Ufficio Personale il certificato non è mai stato trasmesso e il mio Comando, in riscontro all’ultima missiva del 15.3.2015 (v.punto 4), ha inviato solo ora ed ex nunc, il certificato del 12/4/2013 (punti 2-3) senza cennare alla pregressa consegna .
CONSEGUENTEMENTE : l’amm.ne dovrà rifare tutti i conteggi e verificare se (circostanza presumibile) abbia superato i 730 gg nel quinquennio recuperando le somme erogatemi in eccesso.
Da tanto conseguirebbe quanto segue su cui richiedo cortese parere:
A) rischio che mi notifichino l’atto di collocamento in congedo anzicchè per riforma, con recupero somme da me recepite (calcolo stipendio intero x un anno, al 50% per i successivi 6 mesi ed a zero per l’ultimo periodo) che approssimativamente dovrebbero ammontare a circa 15.000 euro. Evidenzio che pende ancora la causa di servizio in ordine alla quale probabilmente mi verrà riconosciuto il danno diretto da bronchiolite e non il tumore ;
B) inoltre rischio di perdere i 6 scatti aggiuntivi di eventuale riforma che in data 14.04.2015 dovrei avere, considerato che per quel giorno sono stato convocato a visita presso la C.M.O.
C) la decorrenza del congedo dovrà essere dalla data di notifica del provvedimento o da quella di cessazione del periodo utile al servizio?
D) dal conteggio non andranno detratti i gg di licenza ordinaria non ancora usufruiti? E le aspettative fruibili essendo rimasto a disposizione degli organi sanitari? (con tali gg non dovrei arrivare ai 730 gg)
E) il mio Reparto mi contesta che l’obbligo di consegnare il certificato di cessazione terapia salvavita all’Ufficio Personale fosse a mio carico, mentre io ritengo che il mio interlocutore sia il mio reparto e che l’invio all’ufficio competente fosse in loro onere.
Sebbene io non abbi un timbro per ricezione del certificato all’epoca consegnato nel 2013 ho copia informale del compendio in protocollo del mio Comando e ho richiesto rilascio di copia conforme di tutti gli atti ivi presenti inerenti la mia malattia.
Pertanto vi chiederei quali rischi corro per quanto accadutomi e che procedura dovrei effettuare per far valere le mie ragioni: attendo decreto con conteggio delle somme e poi lo impugno ?( difatti penso che per negligenza del mio Comando o Compagnia mi è stata negata la possibilità di valutare il rientro in servizio e di esercitare gli altri diritti a me spettanti per violazione della normativa sulla disciplina del collocamento in congedo – transito nelle aree civili; )
In attesa di un vostro cortese aiuto al fine di valutare la strada da intraprendere vi ringrazio e vi auguro Buona Pasqua.
Re: Errore amministrativo
===in termini pensionistici non perdi assolutamente nulla.vittorio1961 ha scritto:Gentilissimi amici del forum, chiedo vostro aiuto per capire meglio come fare a superare questa ennesima beffa, giunta poco prima della riforma (prevista 14.04.2015 alla CMO), vi spiego la mia situazione e se potete consigliatemi in merito. Inoltre se conoscete il nome di qualche avvocato amministrativista militare nella zona di Bari e provincia, per favore segnalatemelo.
Bene, passo a segnalarvi quanto accadutomi, iniziando col dire che sono Brig. Capo, (arruolato il 24.03.1980, attualmente ho già maturato 35 anni di servizio + 5 riscattati).
PREMESSA:
1) da agosto 2012 ho iniziato un percorso di malattia, dapprima per bronchiolite-polmonite interstiziale (prodotta durante il servizio a causa di bruciatura di 1 tonnellata di sostanza stupefacente: causa di servizio ancora in corso) e successivamente (ma sempre continuando la malattia) in data 18.10.2012, con intervento chirurgico per lobectomia polmonare dx a seguito di adenocarcinoma polmonare (anche esso oggetto di causa servizio stante la possibilità che anche il tumore sia conseguito all’inalazione di tossine). Come complicanza chirurgica ho subito micro-embolie bilaterali polmonari. Pertanto da quella data per circa 6 mesi ho effettuato iniezioni alla pancia attivando così la cosiddetta terapia salvavita. In data 12.04.2013 mi veniva variata la terapia, (mi veniva infatti sostituita l’iniezione con la compressa).
2) Con lettera del 10.04.2013 inviata dal SM-Ufficio Personale del Comando Legione XX ed a me notificata tramite il mio Comando, mi hanno riconosciuto i diritti per la terapia salvavita (ex art 40 DPR 51/2009). Con detta lettera l’Ufficio del Personale del Comando Legione rivolgendosi al mio Comando, disponeva << di informarlo (al sottoscritto) dell’obbligo di dare tempestiva notizia di eventuali variazioni riguardanti lo stato di salute e del conseguente adeguamento della terapia da praticare>> .
3)come cennato quasi contestualmente mi è stata variata la terapia, con certificato del 12.04.2013, che ho consegnato in copia (informalmente) al mio Reparto, per l’inoltro agli uffici competenti. Nel frattempo ho continuato a fruire di tale convalescenza dalla CMO.
4) Con lettera del 13.03.2015 proveniente dal Comando Legione -S.M.-Ufficio Personale ed indirizzata al mio Comando, alla Compagnia ed al sottoscritto (consegnatami il 16.3.2015), l’Ufficio Personale mi ha richiesto << di far pervenire, con urgenza, a questo Ufficio e all’Infermeria Presidiaria in indirizzo, idonea documentazione attestante la vigenza dei requisiti finalizzati al mantenimento dei benefici ex art.40 del D.P.R. 51/2009>> con la medesima missiva il Comando emittente ha richiesto al mio Comando di curare l’invio, per mio conto, della documentazione richiestami nonchè alla Compagnia di fornire aggiornamenti sulla pratica in questione.
5) Sorpreso ho richiesto di poter visionare il mio fascicolo ed ho così appreso :
a) che il certificato di fine terapia salvavita del 12.4.2013 (da me consegnato prontamente alla reparto) era stato consegnato a mano dal Comandante del mio Comando alla Compagnia da cui dipendo (I^ disguido : ritengo quindi che il Comandante anzicchè inviare il certificato al SM -Uff. Personale lo abbia erroneamente consegnato alla Compagnia);
b) in particolare il Comandante aveva consegnato copia della lettera del 10.4.2013 a firma del Comando Legione per l’ammissione alla terapia salvavita e contestuale richiesta di comunicare la documentazione sulla relativa cessazione (v. punto 2) con allegato il certificato di variazione terapia del 12.4.2013 (v. punto 3) con la relata di notifica della missiva del 10.4.2013 verso il sottoscritto. Il Comandate sulla sua copia d’ufficio (riproduttiva del compendio di atti consegnato alla Compagnia) ha apposto il seguente memento interno <<20.04.2013 Documentazione a mano alla Compagnia. Sigla della firma del Comandante>> (II^ disguido , il mio reparto nella persona del Comandante ometteva di farsi rilasciare un timbro di consegna da parte della Compagna ). Tale compendio di atti veniva pandettato e vedeva l’assegnazione di protocollo d’ufficio del mio Comando.
6) per di più ho appreso che presso la Compagnia pur esistendo il plico in questione (v. punto 5.a)-b) lo stesso non reca neppure un timbro o data di arrivo(III^ disguido) ne la compagnia ha mai inviato il certificato all’ufficio competente (IV^ disguido);
CONCLUSIONE: Di fatto per l’Ufficio Personale il certificato non è mai stato trasmesso e il mio Comando, in riscontro all’ultima missiva del 15.3.2015 (v.punto 4), ha inviato solo ora ed ex nunc, il certificato del 12/4/2013 (punti 2-3) senza cennare alla pregressa consegna .
CONSEGUENTEMENTE : l’amm.ne dovrà rifare tutti i conteggi e verificare se (circostanza presumibile) abbia superato i 730 gg nel quinquennio recuperando le somme erogatemi in eccesso.
Da tanto conseguirebbe quanto segue su cui richiedo cortese parere:
A) rischio che mi notifichino l’atto di collocamento in congedo anzicchè per riforma, con recupero somme da me recepite (calcolo stipendio intero x un anno, al 50% per i successivi 6 mesi ed a zero per l’ultimo periodo) che approssimativamente dovrebbero ammontare a circa 15.000 euro. Evidenzio che pende ancora la causa di servizio in ordine alla quale probabilmente mi verrà riconosciuto il danno diretto da bronchiolite e non il tumore ;
B) inoltre rischio di perdere i 6 scatti aggiuntivi di eventuale riforma che in data 14.04.2015 dovrei avere, considerato che per quel giorno sono stato convocato a visita presso la C.M.O.
C) la decorrenza del congedo dovrà essere dalla data di notifica del provvedimento o da quella di cessazione del periodo utile al servizio?
D) dal conteggio non andranno detratti i gg di licenza ordinaria non ancora usufruiti? E le aspettative fruibili essendo rimasto a disposizione degli organi sanitari? (con tali gg non dovrei arrivare ai 730 gg)
E) il mio Reparto mi contesta che l’obbligo di consegnare il certificato di cessazione terapia salvavita all’Ufficio Personale fosse a mio carico, mentre io ritengo che il mio interlocutore sia il mio reparto e che l’invio all’ufficio competente fosse in loro onere.
Sebbene io non abbi un timbro per ricezione del certificato all’epoca consegnato nel 2013 ho copia informale del compendio in protocollo del mio Comando e ho richiesto rilascio di copia conforme di tutti gli atti ivi presenti inerenti la mia malattia.
Pertanto vi chiederei quali rischi corro per quanto accadutomi e che procedura dovrei effettuare per far valere le mie ragioni: attendo decreto con conteggio delle somme e poi lo impugno ?( difatti penso che per negligenza del mio Comando o Compagnia mi è stata negata la possibilità di valutare il rientro in servizio e di esercitare gli altri diritti a me spettanti per violazione della normativa sulla disciplina del collocamento in congedo – transito nelle aree civili; )
In attesa di un vostro cortese aiuto al fine di valutare la strada da intraprendere vi ringrazio e vi auguro Buona Pasqua.
se è ti auguro ti venga riconosciuta la cds non dovrai restituire nulla.
non credo tu voglia passare ai ruoli civili, che beneficio ne trarresti?
non credo neanche che volessi farti altri 6/7 anni.
ti auguro tutto il bene possibile.
buona pasqua
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Re: Errore amministrativo
Messaggio da vittorio1961 »
lo so che mi sono molto divulgato, ma ho dovuto farlo per far capire bene i fatti CMQ grazie e BUONA PASQUA
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Re: Errore amministrativo
Messaggio da vittorio1961 »
Grazie Angry, credo che perderei molto sul TFS per i sei scatti aggiuntivi oppure mi sbaglio? Oppure i sei scatti me li danno ugualmente?angri62 ha scritto:===in termini pensionistici non perdi assolutamente nulla.vittorio1961 ha scritto:Gentilissimi amici del forum, chiedo vostro aiuto per capire meglio come fare a superare questa ennesima beffa, giunta poco prima della riforma (prevista 14.04.2015 alla CMO), vi spiego la mia situazione e se potete consigliatemi in merito. Inoltre se conoscete il nome di qualche avvocato amministrativista militare nella zona di Bari e provincia, per favore segnalatemelo.
Bene, passo a segnalarvi quanto accadutomi, iniziando col dire che sono Brig. Capo, (arruolato il 24.03.1980, attualmente ho già maturato 35 anni di servizio + 5 riscattati).
PREMESSA:
1) da agosto 2012 ho iniziato un percorso di malattia, dapprima per bronchiolite-polmonite interstiziale (prodotta durante il servizio a causa di bruciatura di 1 tonnellata di sostanza stupefacente: causa di servizio ancora in corso) e successivamente (ma sempre continuando la malattia) in data 18.10.2012, con intervento chirurgico per lobectomia polmonare dx a seguito di adenocarcinoma polmonare (anche esso oggetto di causa servizio stante la possibilità che anche il tumore sia conseguito all’inalazione di tossine). Come complicanza chirurgica ho subito micro-embolie bilaterali polmonari. Pertanto da quella data per circa 6 mesi ho effettuato iniezioni alla pancia attivando così la cosiddetta terapia salvavita. In data 12.04.2013 mi veniva variata la terapia, (mi veniva infatti sostituita l’iniezione con la compressa).
2) Con lettera del 10.04.2013 inviata dal SM-Ufficio Personale del Comando Legione XX ed a me notificata tramite il mio Comando, mi hanno riconosciuto i diritti per la terapia salvavita (ex art 40 DPR 51/2009). Con detta lettera l’Ufficio del Personale del Comando Legione rivolgendosi al mio Comando, disponeva << di informarlo (al sottoscritto) dell’obbligo di dare tempestiva notizia di eventuali variazioni riguardanti lo stato di salute e del conseguente adeguamento della terapia da praticare>> .
3)come cennato quasi contestualmente mi è stata variata la terapia, con certificato del 12.04.2013, che ho consegnato in copia (informalmente) al mio Reparto, per l’inoltro agli uffici competenti. Nel frattempo ho continuato a fruire di tale convalescenza dalla CMO.
4) Con lettera del 13.03.2015 proveniente dal Comando Legione -S.M.-Ufficio Personale ed indirizzata al mio Comando, alla Compagnia ed al sottoscritto (consegnatami il 16.3.2015), l’Ufficio Personale mi ha richiesto << di far pervenire, con urgenza, a questo Ufficio e all’Infermeria Presidiaria in indirizzo, idonea documentazione attestante la vigenza dei requisiti finalizzati al mantenimento dei benefici ex art.40 del D.P.R. 51/2009>> con la medesima missiva il Comando emittente ha richiesto al mio Comando di curare l’invio, per mio conto, della documentazione richiestami nonchè alla Compagnia di fornire aggiornamenti sulla pratica in questione.
5) Sorpreso ho richiesto di poter visionare il mio fascicolo ed ho così appreso :
a) che il certificato di fine terapia salvavita del 12.4.2013 (da me consegnato prontamente alla reparto) era stato consegnato a mano dal Comandante del mio Comando alla Compagnia da cui dipendo (I^ disguido : ritengo quindi che il Comandante anzicchè inviare il certificato al SM -Uff. Personale lo abbia erroneamente consegnato alla Compagnia);
b) in particolare il Comandante aveva consegnato copia della lettera del 10.4.2013 a firma del Comando Legione per l’ammissione alla terapia salvavita e contestuale richiesta di comunicare la documentazione sulla relativa cessazione (v. punto 2) con allegato il certificato di variazione terapia del 12.4.2013 (v. punto 3) con la relata di notifica della missiva del 10.4.2013 verso il sottoscritto. Il Comandate sulla sua copia d’ufficio (riproduttiva del compendio di atti consegnato alla Compagnia) ha apposto il seguente memento interno <<20.04.2013 Documentazione a mano alla Compagnia. Sigla della firma del Comandante>> (II^ disguido , il mio reparto nella persona del Comandante ometteva di farsi rilasciare un timbro di consegna da parte della Compagna ). Tale compendio di atti veniva pandettato e vedeva l’assegnazione di protocollo d’ufficio del mio Comando.
6) per di più ho appreso che presso la Compagnia pur esistendo il plico in questione (v. punto 5.a)-b) lo stesso non reca neppure un timbro o data di arrivo(III^ disguido) ne la compagnia ha mai inviato il certificato all’ufficio competente (IV^ disguido);
CONCLUSIONE: Di fatto per l’Ufficio Personale il certificato non è mai stato trasmesso e il mio Comando, in riscontro all’ultima missiva del 15.3.2015 (v.punto 4), ha inviato solo ora ed ex nunc, il certificato del 12/4/2013 (punti 2-3) senza cennare alla pregressa consegna .
CONSEGUENTEMENTE : l’amm.ne dovrà rifare tutti i conteggi e verificare se (circostanza presumibile) abbia superato i 730 gg nel quinquennio recuperando le somme erogatemi in eccesso.
Da tanto conseguirebbe quanto segue su cui richiedo cortese parere:
A) rischio che mi notifichino l’atto di collocamento in congedo anzicchè per riforma, con recupero somme da me recepite (calcolo stipendio intero x un anno, al 50% per i successivi 6 mesi ed a zero per l’ultimo periodo) che approssimativamente dovrebbero ammontare a circa 15.000 euro. Evidenzio che pende ancora la causa di servizio in ordine alla quale probabilmente mi verrà riconosciuto il danno diretto da bronchiolite e non il tumore ;
B) inoltre rischio di perdere i 6 scatti aggiuntivi di eventuale riforma che in data 14.04.2015 dovrei avere, considerato che per quel giorno sono stato convocato a visita presso la C.M.O.
C) la decorrenza del congedo dovrà essere dalla data di notifica del provvedimento o da quella di cessazione del periodo utile al servizio?
D) dal conteggio non andranno detratti i gg di licenza ordinaria non ancora usufruiti? E le aspettative fruibili essendo rimasto a disposizione degli organi sanitari? (con tali gg non dovrei arrivare ai 730 gg)
E) il mio Reparto mi contesta che l’obbligo di consegnare il certificato di cessazione terapia salvavita all’Ufficio Personale fosse a mio carico, mentre io ritengo che il mio interlocutore sia il mio reparto e che l’invio all’ufficio competente fosse in loro onere.
Sebbene io non abbi un timbro per ricezione del certificato all’epoca consegnato nel 2013 ho copia informale del compendio in protocollo del mio Comando e ho richiesto rilascio di copia conforme di tutti gli atti ivi presenti inerenti la mia malattia.
Pertanto vi chiederei quali rischi corro per quanto accadutomi e che procedura dovrei effettuare per far valere le mie ragioni: attendo decreto con conteggio delle somme e poi lo impugno ?( difatti penso che per negligenza del mio Comando o Compagnia mi è stata negata la possibilità di valutare il rientro in servizio e di esercitare gli altri diritti a me spettanti per violazione della normativa sulla disciplina del collocamento in congedo – transito nelle aree civili; )
In attesa di un vostro cortese aiuto al fine di valutare la strada da intraprendere vi ringrazio e vi auguro Buona Pasqua.
se è ti auguro ti venga riconosciuta la cds non dovrai restituire nulla.
non credo tu voglia passare ai ruoli civili, che beneficio ne trarresti?
non credo neanche che volessi farti altri 6/7 anni.
ti auguro tutto il bene possibile.
buona pasqua
Buona Pasqua anche a te e famiglia
Re: Errore amministrativo
===ai 60 anni di età, ti spettano gli scatti sul tfs.vittorio1961 ha scritto:Grazie Angry, credo che perderei molto sul TFS per i sei scatti aggiuntivi oppure mi sbaglio? Oppure i sei scatti me li danno ugualmente?angri62 ha scritto:===in termini pensionistici non perdi assolutamente nulla.vittorio1961 ha scritto:Gentilissimi amici del forum, chiedo vostro aiuto per capire meglio come fare a superare questa ennesima beffa, giunta poco prima della riforma (prevista 14.04.2015 alla CMO), vi spiego la mia situazione e se potete consigliatemi in merito. Inoltre se conoscete il nome di qualche avvocato amministrativista militare nella zona di Bari e provincia, per favore segnalatemelo.
Bene, passo a segnalarvi quanto accadutomi, iniziando col dire che sono Brig. Capo, (arruolato il 24.03.1980, attualmente ho già maturato 35 anni di servizio + 5 riscattati).
PREMESSA:
1) da agosto 2012 ho iniziato un percorso di malattia, dapprima per bronchiolite-polmonite interstiziale (prodotta durante il servizio a causa di bruciatura di 1 tonnellata di sostanza stupefacente: causa di servizio ancora in corso) e successivamente (ma sempre continuando la malattia) in data 18.10.2012, con intervento chirurgico per lobectomia polmonare dx a seguito di adenocarcinoma polmonare (anche esso oggetto di causa servizio stante la possibilità che anche il tumore sia conseguito all’inalazione di tossine). Come complicanza chirurgica ho subito micro-embolie bilaterali polmonari. Pertanto da quella data per circa 6 mesi ho effettuato iniezioni alla pancia attivando così la cosiddetta terapia salvavita. In data 12.04.2013 mi veniva variata la terapia, (mi veniva infatti sostituita l’iniezione con la compressa).
2) Con lettera del 10.04.2013 inviata dal SM-Ufficio Personale del Comando Legione XX ed a me notificata tramite il mio Comando, mi hanno riconosciuto i diritti per la terapia salvavita (ex art 40 DPR 51/2009). Con detta lettera l’Ufficio del Personale del Comando Legione rivolgendosi al mio Comando, disponeva << di informarlo (al sottoscritto) dell’obbligo di dare tempestiva notizia di eventuali variazioni riguardanti lo stato di salute e del conseguente adeguamento della terapia da praticare>> .
3)come cennato quasi contestualmente mi è stata variata la terapia, con certificato del 12.04.2013, che ho consegnato in copia (informalmente) al mio Reparto, per l’inoltro agli uffici competenti. Nel frattempo ho continuato a fruire di tale convalescenza dalla CMO.
4) Con lettera del 13.03.2015 proveniente dal Comando Legione -S.M.-Ufficio Personale ed indirizzata al mio Comando, alla Compagnia ed al sottoscritto (consegnatami il 16.3.2015), l’Ufficio Personale mi ha richiesto << di far pervenire, con urgenza, a questo Ufficio e all’Infermeria Presidiaria in indirizzo, idonea documentazione attestante la vigenza dei requisiti finalizzati al mantenimento dei benefici ex art.40 del D.P.R. 51/2009>> con la medesima missiva il Comando emittente ha richiesto al mio Comando di curare l’invio, per mio conto, della documentazione richiestami nonchè alla Compagnia di fornire aggiornamenti sulla pratica in questione.
5) Sorpreso ho richiesto di poter visionare il mio fascicolo ed ho così appreso :
a) che il certificato di fine terapia salvavita del 12.4.2013 (da me consegnato prontamente alla reparto) era stato consegnato a mano dal Comandante del mio Comando alla Compagnia da cui dipendo (I^ disguido : ritengo quindi che il Comandante anzicchè inviare il certificato al SM -Uff. Personale lo abbia erroneamente consegnato alla Compagnia);
b) in particolare il Comandante aveva consegnato copia della lettera del 10.4.2013 a firma del Comando Legione per l’ammissione alla terapia salvavita e contestuale richiesta di comunicare la documentazione sulla relativa cessazione (v. punto 2) con allegato il certificato di variazione terapia del 12.4.2013 (v. punto 3) con la relata di notifica della missiva del 10.4.2013 verso il sottoscritto. Il Comandate sulla sua copia d’ufficio (riproduttiva del compendio di atti consegnato alla Compagnia) ha apposto il seguente memento interno <<20.04.2013 Documentazione a mano alla Compagnia. Sigla della firma del Comandante>> (II^ disguido , il mio reparto nella persona del Comandante ometteva di farsi rilasciare un timbro di consegna da parte della Compagna ). Tale compendio di atti veniva pandettato e vedeva l’assegnazione di protocollo d’ufficio del mio Comando.
6) per di più ho appreso che presso la Compagnia pur esistendo il plico in questione (v. punto 5.a)-b) lo stesso non reca neppure un timbro o data di arrivo(III^ disguido) ne la compagnia ha mai inviato il certificato all’ufficio competente (IV^ disguido);
CONCLUSIONE: Di fatto per l’Ufficio Personale il certificato non è mai stato trasmesso e il mio Comando, in riscontro all’ultima missiva del 15.3.2015 (v.punto 4), ha inviato solo ora ed ex nunc, il certificato del 12/4/2013 (punti 2-3) senza cennare alla pregressa consegna .
CONSEGUENTEMENTE : l’amm.ne dovrà rifare tutti i conteggi e verificare se (circostanza presumibile) abbia superato i 730 gg nel quinquennio recuperando le somme erogatemi in eccesso.
Da tanto conseguirebbe quanto segue su cui richiedo cortese parere:
A) rischio che mi notifichino l’atto di collocamento in congedo anzicchè per riforma, con recupero somme da me recepite (calcolo stipendio intero x un anno, al 50% per i successivi 6 mesi ed a zero per l’ultimo periodo) che approssimativamente dovrebbero ammontare a circa 15.000 euro. Evidenzio che pende ancora la causa di servizio in ordine alla quale probabilmente mi verrà riconosciuto il danno diretto da bronchiolite e non il tumore ;
B) inoltre rischio di perdere i 6 scatti aggiuntivi di eventuale riforma che in data 14.04.2015 dovrei avere, considerato che per quel giorno sono stato convocato a visita presso la C.M.O.
C) la decorrenza del congedo dovrà essere dalla data di notifica del provvedimento o da quella di cessazione del periodo utile al servizio?
D) dal conteggio non andranno detratti i gg di licenza ordinaria non ancora usufruiti? E le aspettative fruibili essendo rimasto a disposizione degli organi sanitari? (con tali gg non dovrei arrivare ai 730 gg)
E) il mio Reparto mi contesta che l’obbligo di consegnare il certificato di cessazione terapia salvavita all’Ufficio Personale fosse a mio carico, mentre io ritengo che il mio interlocutore sia il mio reparto e che l’invio all’ufficio competente fosse in loro onere.
Sebbene io non abbi un timbro per ricezione del certificato all’epoca consegnato nel 2013 ho copia informale del compendio in protocollo del mio Comando e ho richiesto rilascio di copia conforme di tutti gli atti ivi presenti inerenti la mia malattia.
Pertanto vi chiederei quali rischi corro per quanto accadutomi e che procedura dovrei effettuare per far valere le mie ragioni: attendo decreto con conteggio delle somme e poi lo impugno ?( difatti penso che per negligenza del mio Comando o Compagnia mi è stata negata la possibilità di valutare il rientro in servizio e di esercitare gli altri diritti a me spettanti per violazione della normativa sulla disciplina del collocamento in congedo – transito nelle aree civili; )
In attesa di un vostro cortese aiuto al fine di valutare la strada da intraprendere vi ringrazio e vi auguro Buona Pasqua.
se è ti auguro ti venga riconosciuta la cds non dovrai restituire nulla.
non credo tu voglia passare ai ruoli civili, che beneficio ne trarresti?
non credo neanche che volessi farti altri 6/7 anni.
ti auguro tutto il bene possibile.
buona pasqua
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Re: Errore amministrativo
Messaggio da vittorio1961 »
Ciao Angri62, quindi se ho capito bene, qualora vengo posto in quiescenza per sforamento dei 730 gg non mi spettano i 6 scatti aggiuntivi fino ai 60 anni, mentre se mi riformano scattano in automatico. Vorrei chiederti un'altra cosa, il provvedimento dello sforamento dei 730 gg, mi viene notificato dalla mia amministrazione (Comando Legione) oppure dalla CMO e, se per caso per la data prevista della visita presso quella commissione non mi viene notificato niente e mi riforma la CMO (me ne vado per quel motivo?) oppure dovrò aspettarmi successivamente i provvedimenti? Grazie della tua disponibilità
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Re: Errore amministrativo
Messaggio da vittorio1961 »
Ciao a tutti volevo comunicarvi che almeno una cosa mi è andata bene. Il giorno prima della visita medica alla CMO mi hanno notificato foglio con il quale l'Ufficio personale mi portava a conoscenza che avevo fatto giorni 672 di malattia. Il giorno dopo sono stato messo in riforma totale dalla CMO senza causa di servizio. Volevo i pareri di voi anziani del forum. A gino a Angry ad Antonio .........fateve sentiiii. Aspetto vostri pareri anche sull'altro post. "primo giorno di pensione". Ciao a presto
Re: Errore amministrativo
Complimenti per la pensione.vittorio1961 ha scritto:Ciao a tutti volevo comunicarvi che almeno una cosa mi è andata bene. Il giorno prima della visita medica alla CMO mi hanno notificato foglio con il quale l'Ufficio personale mi portava a conoscenza che avevo fatto giorni 672 di malattia. Il giorno dopo sono stato messo in riforma totale dalla CMO senza causa di servizio. Volevo i pareri di voi anziani del forum. A gino a Angry ad Antonio .........fateve sentiiii. Aspetto vostri pareri anche sull'altro post. "primo giorno di pensione". Ciao a presto
Re: Errore amministrativo
ciao vittorio posso sapere la tu patologia con la quale sei stato riformato prima dei 730 gg nel quinquennio? anche a MP grazievittorio1961 ha scritto:Ciao a tutti volevo comunicarvi che almeno una cosa mi è andata bene. Il giorno prima della visita medica alla CMO mi hanno notificato foglio con il quale l'Ufficio personale mi portava a conoscenza che avevo fatto giorni 672 di malattia. Il giorno dopo sono stato messo in riforma totale dalla CMO senza causa di servizio. Volevo i pareri di voi anziani del forum. A gino a Angry ad Antonio .........fateve sentiiii. Aspetto vostri pareri anche sull'altro post. "primo giorno di pensione". Ciao a presto
"ogni diamante ha molte sfaccettature, ognuna diversa dall'altra.......(cit.mia)"
La vera libertà è poter fare (anche) quello che fa la maggioranza del gregge (cit.mia)
La vera conoscenza è sapere che non ci sono limiti della nostra ignoranza.(cit.mia)
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Re: Errore amministrativo
Messaggio da vittorio1961 »
ciao Ariete mi hanno riformato per adenocarcinoma polmonare, cmq se vedi il post ho scritto un po' tutte le patologie. Se hai bisogno di ulteriori informazioni sono a tua disposizione. Ciaoariete17 ha scritto:ciao vittorio posso sapere la tu patologia con la quale sei stato riformato prima dei 730 gg nel quinquennio? anche a MP grazievittorio1961 ha scritto:Ciao a tutti volevo comunicarvi che almeno una cosa mi è andata bene. Il giorno prima della visita medica alla CMO mi hanno notificato foglio con il quale l'Ufficio personale mi portava a conoscenza che avevo fatto giorni 672 di malattia. Il giorno dopo sono stato messo in riforma totale dalla CMO senza causa di servizio. Volevo i pareri di voi anziani del forum. A gino a Angry ad Antonio .........fateve sentiiii. Aspetto vostri pareri anche sull'altro post. "primo giorno di pensione". Ciao a presto
Re: Errore amministrativo
ok, grazie Vittorio
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