Protezione e sicurezza della Presidenza della Repubblica
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L’articolo 8, comma 1, del d.P.R. invero prevede che allo stesso Ufficio spetti provvedere alla sicurezza degli ex Presidenti della Repubblica e delle loro famiglie e residenze, sia in territorio nazionali che al di fuori di esso.
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29/09/2006 200603420 Definitivo C Adunanza di Sezione 29/08/2006
Consiglio di Stato
Sezione Consultiva per gli Atti Normativi
Adunanza del 29 agosto 2006
N. della Sezione:
3420/2006
OGGETTO:
MINISTERO DELL’INTERNO - Modifiche all’art. 8 del decreto del Presidente della Repubblica, 28 gennaio 1991, n.39, recante: “Regolamento dei servizi di protezione e sicurezza della Presidenza della Repubblica”.
La Sezione
Vista la relazione trasmessa con nota Prot. n. 11001/129/18/Ord.(1) – Uff. I - Ord. Sic. Pub.- con cui il
Ministero dell’interno – Gabinetto del Ministro – chiede il parere facoltativo in oggetto;
Esaminati gli atti e udito il relatore ed estensore Consigliere Giovanni de Cesare;
PREMESSO
L’Amministrazione riferisce che ha l’intendimento di promuovere le procedure previste dalla legge per modificare il decreto n. 39 del 1991. Prima, pertanto, di dare un formale avvio, ritiene di acquisire il parere facoltativo, nella fattispecie preventivo, di questa Sezione.
Il regolamento vigente attribuisce la protezione e la sicurezza della Presidenza della Repubblica, nel senso ampio che si trova esplicitato nel comma 1 dell’articolo 1, alla particolare competenza del Ministro dell’interno nella qualità di Autorità nazionale di pubblica sicurezza.
Lo stesso articolo 1 del regolamento precisa, al comma 3, che il Ministero dell’interno espleta tali compiti di sicurezza mediante la Sovrintendenza centrale dei servizi di sicurezza della Presidenza della Repubblica, organo del Ministero dell’interno diretta da un Prefetto.
Il Prefetto che dirige la Sovrintendenza esercita, nell’ambito delle speciali attribuzioni relative all’incarico le potestà di coordinamento delle Forze di Polizia previste in via generale dall’articolo 13 della legge n. 121 del 1981.
L’ordinamento interno e la dotazione organica della Sovrintendenza centrale, anche per ciò che ha tratto ai reparti delle Forze di Polizia inquadrati nell’ambito della stessa Sovrintendenza - rappresentati dall’ufficio presidenziale della Polizia di Stato e dal nucleo presidenziale Carabinieri - sono stabiliti dal Ministro dell’interno con propri provvedimenti.
L’articolo 8, comma 1, del d.P.R. invero prevede che allo stesso Ufficio spetti provvedere alla sicurezza degli ex Presidenti della Repubblica e delle loro famiglie e residenze, sia in territorio nazionali che al di fuori di esso.
Ora, le esigenze di sicurezza e di protezione della Suprema Carica dello Stato, riferisce l’Amministrazione, nel particolare contesto che da qualche tempo va registrandosi per l’accresciuta minaccia terroristica verso i Paesi occidentali e per i non trascurabili profili di rischio che si connettono alla minaccia interna, portano a ritenere che sia opportuno introdurre una previsione secondo la quale la Sovrintendenza centrale possa essere disimpegnata, ove occorra, dall’espletamento dei compiti di tutela in favore di Presidenti emeriti della Repubblica.
Il Ministero infine fa riferimento al decreto legge 6 maggio 2002, n.83, recante disposizioni urgenti in materia di misure di sicurezza individuale ed ulteriori misure per assicurare la funzionalità degli uffici dell’Amministrazione dell’interno. L’articolo 1, comma 3, di tale d.l. prevede che, per specifiche circostanze e casi determinati, il Presidente del Consiglio dei Ministri, d’intesa con il Ministro dell’interno, possa definire modalità differenziate di tutela e protezione delle alte personalità istituzionali, nazionali ed estere.
Con la modifica richiesta, ribadita la competenza della Sovrintendenza centrale a provvedere alla sicurezza e protezione dei Presidenti emeriti, si prevede, con apposita modifica al comma 1 dell’art. 8, che il Ministro dell’Interno, ove occorra, possa assegnare taluni di detti servizi a reparti delle Forze di Polizia a competenza generale, Polizia di Stato e Arma dei Carabinieri, non inquadrati nell’ambito della Sovrintendenza centrale, ottenendo così quell’effetto di parziale disimpegno che il provvedimento intende conseguire.
Inoltre, tenuto conto dell’evoluzione del quadro normativo in materia di misure di protezione personale, anche per i Presidenti emeriti viene prevista, con l’inserimento del comma 1 bis, la possibilità di dare attuazione a modalità differenziate di protezione; tali diversificate forme di tutela potranno essere definite con le stesse modalità di cui al citato articolo 1, comma 3, del d.l. 83 del 2002.
CONSIDERATO
Lo schema di regolamento proposto prevede che il comma 1 dell’art.8 del d.P.R. 28 gennaio 1991, n.39 è sostituito dai seguenti:
“1. La Sovrintendenza centrale di cui all’art.3 espleta i servizi di protezione e sicurezza degli ex Presidenti della Repubblica e delle loro famiglie e residenze, sia in territorio nazionale che al di fuori di esso. Il Ministro dell’Interno, nell’esercizio delle funzioni di Autorità Nazionale di Pubblica Sicurezza, stabilisce, ove occorra, quale reparto o unità delle Forze di Polizia a competenza generale – Polizia di Stato e Arma dei Carabinieri – non inquadrato nella Sovrintendenza centrale espleti taluno di detti servizi.
1-bis. Nei confronti degli ex Presidenti della Repubblica possono essere assicurate forme differenziate di protezione e tutela che vengono stabilite con le stesse modalità indicate nell’articolo 1, comma 3, del d.l. 6 maggio 2002, n.83, convertito, con modificazioni, dalla legge 2 luglio 2002, n.133”.
Questo Collegio ritiene che non vi siano osservazioni da formulare sul comma 1 della modifica proposta, mentre sul comma 1-bis sembra esservi contrasto con il comma 1 dell’art. 2 del d.l. 6 maggio 2002, n. 83 convertito in legge con modificazione dall’art. 1 l. 2 luglio 2002, n.133, fonte primaria, dove è detto che restano ferme le disposizioni di cui al d.P.R. n. 39 del 1991 in materia di servizi di protezione e di sicurezza a tutela del Presidente della Repubblica, degli ex Presidenti della Repubblica, delle loro famiglie e delle loro sedi e residenze.
Infine è da sottolineare che il Ministro deve acquisire il parere della Presidenza della Repubblica e della Presidenza del Consiglio, prima di inviarlo nuovamente a questo Collegio per il definitivo parere.
P.Q.M.
Nelle suesposte considerazioni è il parere.
Per estratto dal Verbale
Il Segretario dell’Adunanza
(Pasquale Cucchi)
Visto
Il Presidente della Sezione
(Giancarlo Coraggio)