Perdita grado e Pensione Inabilità - Ufficiali e non...

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Carminiello
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Perdita grado e Pensione Inabilità - Ufficiali e non...

Messaggio da Carminiello »

Ciao colleghi, vorrei cercare di capire una cosa: abbiamo qui visto tante sentenze in cui, purtroppo, i colleghi condannati penalmente per determinati reati e/o pene accessorie o derivanti da sanzione disciplinare di stato, che nel frattempo erano stati riformati e quindi godevano di pensione di inabilità, si sono visti "rimuovere" o "degradare" del grado alla data antecedente la riforma con conseguente cessazione della pensione e richiesta di rendere quanto finora percepito.

Mi pare di capire,però, che vi è una sostanziale differenza, però, tra i soliti Ufficiali ed il resto della truppaglia. L'art. 861 (codice ord. mil. 66/10 - provvedimenti di perdita del grado) cita, al comma 1 tra le 5 cause di perdita del grado, le a) dimissioni volontarie. Al comma 2 dice che le dimissioni volontarie riguardano soltanto gli ufficiali. L'art. 862 Dimissioni volontarie, al comma 4, dice che l'ufficiale sottoposto a procedimento disciplinare di stato, da cui possa derivare la perdita del grado per rimozione, ha facoltà di presentare istanza di dimissioni volontarie dal grado. L'art. 1377 Inchiesta formale (Procedimento disciplinare di stato) inserisce, al comma 5, una causa di estinzione dell'azione disciplinare:
- Per gli ufficiali l'accettazione delle dimissioni dal grado estingue l'azione disciplinare, se non è stata in precedenza disposta la sospensione precauzionale dal servizio.

Chiedo scusa ma aiutatemi a capire: un ufficiale, quindi, sottoposto ad un procedimento disciplinare di stato dal quale possa derivare la rimozione del grado, PUO' dare le "dimissioni volontarie dal grado" e quindi estinguere l'azione disciplinare.
In questo caso (se non vi era stata la sospensione precauzionale dal servizio), l'ufficiale mantiene la pensione di inabilità?? (mettendo che nel frattempo lo avessero riformato).Anche se ha "perso" il grado per sua scelta di "dimissioni volontarie"?
Se così fosse, cosa è, un trucco solo per gli ufficiali per salvarsi comunque la pensione? E la solita truppaglia invece queste dimissioni volontarie non la può chiedere, dovendo aspettare la rimozione e restituire la pensione?? Ho capito bene????


gino59
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Re: Perdita grado e Pensione Inabilità - Ufficiali e non...

Messaggio da gino59 »

Carminiello ha scritto:Ciao colleghi, vorrei cercare di capire una cosa: abbiamo qui visto tante sentenze in cui, purtroppo, i colleghi condannati penalmente per determinati reati e/o pene accessorie o derivanti da sanzione disciplinare di stato, che nel frattempo erano stati riformati e quindi godevano di pensione di inabilità, si sono visti "rimuovere" o "degradare" del grado alla data antecedente la riforma con conseguente cessazione della pensione e richiesta di rendere quanto finora percepito.

Mi pare di capire,però, che vi è una sostanziale differenza, però, tra i soliti Ufficiali ed il resto della truppaglia. L'art. 861 (codice ord. mil. 66/10 - provvedimenti di perdita del grado) cita, al comma 1 tra le 5 cause di perdita del grado, le a) dimissioni volontarie. Al comma 2 dice che le dimissioni volontarie riguardano soltanto gli ufficiali. L'art. 862 Dimissioni volontarie, al comma 4, dice che l'ufficiale sottoposto a procedimento disciplinare di stato, da cui possa derivare la perdita del grado per rimozione, ha facoltà di presentare istanza di dimissioni volontarie dal grado. L'art. 1377 Inchiesta formale (Procedimento disciplinare di stato) inserisce, al comma 5, una causa di estinzione dell'azione disciplinare:
- Per gli ufficiali l'accettazione delle dimissioni dal grado estingue l'azione disciplinare, se non è stata in precedenza disposta la sospensione precauzionale dal servizio.

Chiedo scusa ma aiutatemi a capire: un ufficiale, quindi, sottoposto ad un procedimento disciplinare di stato dal quale possa derivare la rimozione del grado, PUO' dare le "dimissioni volontarie dal grado" e quindi estinguere l'azione disciplinare.
In questo caso (se non vi era stata la sospensione precauzionale dal servizio), l'ufficiale mantiene la pensione di inabilità?? (mettendo che nel frattempo lo avessero riformato).Anche se ha "perso" il grado per sua scelta di "dimissioni volontarie"?
Se così fosse, cosa è, un trucco solo per gli ufficiali per salvarsi comunque la pensione? E la solita truppaglia invece queste dimissioni volontarie non la può chiedere, dovendo aspettare la rimozione e restituire la pensione?? Ho capito bene????
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....Credo proprio che hai capito (abbiamo capito) benissimo, questo è il gioco delle tre (3) carte...!!!

.....Quindi, come da qualche tempo dico è, che "l'Italia non si salverà neanche con una cura di
PENICILLINA"...!!!!
Carminiello
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Re: Perdita grado e Pensione Inabilità - Ufficiali e non...

Messaggio da Carminiello »

Colleghi, non ho parole...pensavo, anzi speravo che non fosse così..però ora mi viene un altro dubbio: se l'ufficiale richiede le dimissioni volontarie del grado, come può mantenere la pensione di inabilità? Mi spiego meglio con un esempio: un giovane cap. con 15 anni di servizio e un appuntato con gli stessi anni sono imputati in un processo penale. Durante gli anni del procedimento, vanno in depressione e vengono riformato dalla CMO, iniziando a percepire pensione di inabilità. Dopo qualche anno, vengono condannati definitivamente, mettiamo anche in cassazione. L'amministrazione inizia il processino per la sanzione di stato, che potrebbe portare la rimozione. L'appuntato può solo aspettare e sperare che la rimozione non arrivi...cosa che in genere non capita mai. Il cap. chiede le dimissioni dal grado e il processino, per lui, non va quindi avanti. Ma avendo rifiutato il grado, cosa diventa? Soldato semplice come sarebbe per il povero appuntato "rimosso" d'autorità? Non credo, perché se così fosse anche l'ex cap. non avrebbe diritto alla pensione di inabilità.
Dove sbaglia il mio ragionamento?

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