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X Roberto "consiglio per mod.C

Inviato: mar giu 01, 2010 4:46 pm
da Gennaro1973
Egr. Roberto
Volevo congratularmi per le numerose informazioni che quotidianamente date e volevo chiedere un consiglio alquanto urgente.
Credo di essere vittima di un cavillo burocratico che non mi consente il riconoscimento della causa di servizio attraverso il mod.c
Qualche mese fa ho subito un sinistro stradale e trasportato in ambulanza al pronto soccorso, mi ricoveravano al reparto di ortopedia poiché riportavo la seguente diagnosi: frattura branca ischio pubica sx – trauma cranico – contusione spalla sx.- rachialgia lombare post traumatica.
Dimesso dopo 5gg, sempre con ambulanza, venivo trasportato presso il mio domicilio ove restavo a letto per 30gg con divieto assoluto di carico e trazione della gamba sx.
A seguire restavo per altri 20 gg in sedia a rotelle poiché ancora impossibilitato a camminare e cosi via altri giorni per terapie e cure
Il mio Comando visto che: ero autorizzato a viaggiare, in orario per il raggiungimento della sede ed infine non avendo alcuna responsabilità per il sinistro (accertato dell’intervento della polizia Locale) inoltra il mod.c per il riconoscimento SI da causa di servizio.
L’infermeria inizialmente sosteneva che le domande per il riconoscimento SI da causa di servizio per sinistri in itinere non sono più riconosciute poi, ricredendosi, sostiene che io dovevo essere accompagnato dopo la dimissione ospedaliera all’ospedale militare per il riconoscimento della causa di servizio per cui dato che siamo fuori termine per la trasmissione del mod.C, mi propongono di avanzare istanza per il riconoscimento.
Atteso che non vorrei promuovere alcuna azione legale, mi conviene fare l’istanza o sarebbe opportuno, per il tramite del mio Comando avanzare richiesta per il riconoscimento ai sensi dall’art.3/1° del D.P.R. 461/2001
Ringrazio anticipatamente, ogni notizia è gradita.
Gennaro de Falco

Re: X Roberto "consiglio per mod.C

Inviato: mar giu 01, 2010 7:23 pm
da Roberto Mandarino
Caro amico,

siamo alle solite, sarebbe stato meglio il modello "C", comunque non pregiuca nulla presentare la domanda.

Ti consiglio però di leggere attentamente la circolare del Ministero dell' Interno (che ho trovato in rete e che invio nel link in basso) 333/H/N43 del 29.01.2008.
Tale circolare anche se ovviamente non è diretta al personale militare può comunque dare un orientamento. Infatti questa circolare impone all'amministrazione di redigere i rapporti informativi in modo completo e come si conviene.

In sostanza il Comitato di Verifica è molto attento e chiede tra l'altro ai Comandanti di riferire "nei rapporti informativi" se l'interessato poteva usare un mezzo pubblico anzichè quello privato ecc. ecc..

http://www.siulpverona.it/areapub/Contr ... rvizio.pdf" onclick="window.open(this.href);return false;

Saluti Roberto

Re: X Roberto "consiglio per mod.C

Inviato: mar giu 01, 2010 11:47 pm
da Gennaro1973
Roberto grazie x la celerità ma se puoi favorirmi ho ancora un dubbio.
ai sensi del D.P.R. 461/2001 l'istanza deve essere inoltrata a domanda dell'interessato visto l'art 2 oppure, visto l'Art. 3 può essere presentata d'ufficio?

ART.3 Avvio d’ufficio
1. L’Amministrazione inizia d’ufficio
il procedimento per il riconoscimento della causa di servizio quando risulta che un proprio dipendente abbia riportato lesioni per certa o presunta ragione di servizio o abbia contratto infermita’ nell’esporsi per obbligo di servizio a cause morbigene e dette infermita’ siano tali da poter divenire causa d’invalidita’ o di altra menomazione della integrita’ fisica, psichica o sensoriale.

LESIONI RIPORTATE
”FRATTURA BRANCA ISCHIO PUBICA – TRAUMA CRANICO – CONTUSIONE SPALLA SX – RACHIALGIA LOMBARE POST TRAUMATICA”
Grazie ancora Gennaro

Re: X Roberto "consiglio per mod.C

Inviato: mer giu 02, 2010 9:30 am
da Roberto Mandarino
D'ufficio è il mod.C.....

Re: X Roberto "consiglio per mod.C

Inviato: mer giu 02, 2010 8:43 pm
da Johnny
Ciao Gennaro 1973. Volevo aggiungere che la domanda di riconoscimento della causa di servizio la devi fare entro sei mesi dall'evento, sennò oltre al danno subisci anche la beffa. Ho letto la circolare citata da Roberto63, che saluto cordialmente, laddove dice che le informazioni vanno fatte come si deve. Nella realtà però non sempre è così, quindi stai attento che facciano bene almeno il rapporto informativo sul tuo conto. Ti parlo per esperienza diretta, avendo acquisito presso l'URP regionale copia del mio rapporto informativo..... Saluti
Johnny

Re: X Roberto "consiglio per mod.C

Inviato: mer giu 02, 2010 10:06 pm
da Roberto Mandarino
Caro Johnny,

ricambio i saluti fraternamente, spero che tutto ti vada per il meglio, e che tu sia anche riuscito a recuperare la salute (cosa più importante in assoluto) oltre che il tuo famoso rapporto informativo.

Un abbraccio Roberto

Re: X Roberto "consiglio per mod.C

Inviato: gio giu 03, 2010 11:04 am
da Gennaro1973
johnny grazie per l'interessamento.
si ho letto la circolare la quale appare abbastanza chiara ma atteso che non tutti i giorni i Comandi compilano i rapporti informativi, volevo chiederti se c'è la possibilità di inviarmi una minuta attraverso la quale procedere correttamente.
nel caso non sia di troppo disturdo potresti inviarmela all'indirizzo mail gen.def@live.it
ti ringrazio e buona guarigione.
Gennaro

Re: X Roberto "consiglio per mod.C

Inviato: gio giu 03, 2010 11:42 am
da Johnny
X Roberto. Grazie, per quanto riguarda la salute ora va tutto bene. Per quanto riguarda il famigerato rapporto informativo ho risolto in questo modo: dopo aver verificato che la mia compagnia aveva scritto poco o niente, ho chiesto e ottenuto dall'URP legionale di acquisire copia conforme del rapporto informativo della mia Stazione, che ho inviato direttamente alla C.M.O. con raccomandata a/r.
X Gennaro 1973. Non ho capito bene cosa ti serve, se una copia dell'istanza di riconoscimento di causa di servizio oppure una copia del rapporto informativo, o entrambi (tieni presente però che io non ho avuto un infortunio in itinere come te, quindi dovresti stravolgere i contenuti di entrambi i documenti.....). Fammi sapere

Re: X Roberto "consiglio per mod.C

Inviato: gio giu 03, 2010 12:09 pm
da Gennaro1973
In effetti nel mio caso si tratta di incidente in itinere.
quindi, correggimi se sbaglio, dovrei inviare
1. la mia istanza corredata da documenti
2. il rapporto del Comando
3. il rapporto informativo
Volevo se possibile una bozza del rapporto informativo e chiederti se il tutto va inoltrato al CMO da me personalmente tramite racc. a/r o all'infermaria della legione per il tramite del Comando di appartnenza?
Se non appartenente alla territoriale a chi inoltrare tale documentazione?
Grazie anticipatamente.

Re: X Roberto "consiglio per mod.C

Inviato: gio giu 03, 2010 12:39 pm
da Roberto Mandarino
Per gennaro,
tu devi presentare soltanto la domanda di riconoscimento di dipendenza da causa di servizio e richiesta di Equo Indennizzo .
Tutto il resto rapporti informativi ecc. deve spedirli il Comando, come riportatto nella circolare di cui sopra.

Per Johnny,
VORREI PRECISARE CHE A DECORRERE DALL' ENTRATA IN VIGORE DEL D.P.R. N.461 DEL 2001 I RAPPORTI INFORMATIVI NON VENGONO PIU' INVIATI ALLA COMMISSIONE MEDICO MILITARE PERCHE' QUESTA NON RILASCIA PIU' ALCUN PARERE SUL RICONOSCIMENTO DELLA DIPENDENZA DA CAUSA DI SERVIZIO DELLA PATOLOGIA (MA SOLTANTO SULL' EZIOPATOGENESI). TALI RAPPORTI INFORMATIVI VENGONO INVECE INVIATI DAL COMANDO DI APPARTENENZA UNITAMENTE AL VERBALE DELLA CMO E AD ALTRI DOCUMENTI DIRETTAMENTE, AI FINI DELL' EQUO INDENNIZZO AL COMANDO GENERALE DELL'ARMA PER CARABINIERI E APPUNTATI, OPPURE AL MINISTERO DELLA DIFESA PER I GRADI DA SOVRINTENDENTE IN SU E PER TUTTO IL PERSONALE IN CONGEDO (ANCHE CC. E APP.) AI FINI DELLA PENSIONE PRIVILEGIATA.

QUINDI IL MINISTERO DIFESA OPPURE IL COMANDO GENERALE DELL' ARMA INOLTRA TUTTA LA DOCUMENTAZIONE AL COMITATO DI VERIFICA PER SAPERE DA TALE ORGANO SE LA PATOLOGIA DIPENDE O MENO DAL SERVIZIO PRESTATO NELL'ARMA DALL'INTERESSATO.

Saluti Roberto

Re: X Roberto "consiglio per mod.C

Inviato: gio giu 03, 2010 3:34 pm
da Johnny
X Gennaro 1973: Roberto63 dice bene, a te spetta solamente produrre l'istanza, magari corredandola con gli atti relativi al sinistro (se in tuo possesso) dai quali si deduce che l'incidente non si è verificato per colpa tua, e da certificazione medica.

X Roberto: Nonostante il D.P.R. 461/2001, la Legione ha inviato alla C.M.O. competente il mio fascicolo sanitario, contenente i seguenti atti: 1) Domanda di riconoscimento; 2) Copia del foglio matricolare; 3) Certificazione medica allegata; 4) Rapporti informativi redatti da tutte le Compagnie cui sono stato alle dipendenze (mancava quello più importante.......). E per giunta, mi hanno dato partecipazione, a mezzo notifica, dell'invio dei suddetti atti alla C.M.O.. Ti preciso, oltretutto, che non sono ancora stato chiamato a visita presso la C.M.O. e che quindi non è stato redatto alcun verbale..... Paese che vai, usanze che trovi.

Saluti, Johnny

Re: X Roberto "consiglio per mod.C

Inviato: gio giu 03, 2010 3:57 pm
da Roberto Mandarino
L'IMPORTANTE E' CHE TUTTO L'INCARTAMENTO ARRIVI A DESTINAZIONE...CIOE' AL COMITATO.

SALUTI E IN BOCCA AL LUPO ROBERTO

Re: X Roberto "consiglio per mod.C

Inviato: gio giu 03, 2010 6:45 pm
da Gennaro1973
Grazie ancora... poi vi darò notizie.

Re: X Roberto "consiglio per mod.C

Inviato: sab lug 23, 2011 6:01 pm
da panorama
Tardiva una domanda di equo indennizzo per infermità riconosciuta dipendente da causa di servizio a seguito di infortunio in itinere.
Per fortuna sua che ha fatto ricorso straordinario al PDR.

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Numero 02937/2011 e data 22/07/2011

REPUBBLICA ITALIANA
Consiglio di Stato
Sezione Seconda
Adunanza di Sezione del 13 aprile 2011

NUMERO AFFARE 05717/2010
OGGETTO:
Ministero della giustizia.

Ricorso straordinario al Presidente della Repubblica proposto dalla signora OMISSIS, nata a Taranto il ……., per l’annullamento del decreto a firma del direttore generale del dipartimento dell’amministrazione penitenziaria 23.2.2010 prot. n. ……., trasmesso all’interessata con nota 24.2.2010 prot. n. ……., nella parte in cui considera tardiva una domanda di equo indennizzo per infermità riconosciuta dipendente da causa di servizio.
LA SEZIONE
Visto il ricorso, notificato al ministero il 7 aprile 2010 al ministero e depositato al Consiglio di Stato il 27 dicembre 2010;
vista la relazione 25.3.2011 prot. n. …….-2010, trasmessa il 2 aprile 2011, con la quale il ministero della giustizia (dipartimento dell’amministrazione penitenziaria) ha chiesto il parere sul ricorso straordinario sopra indicato in oggetto;
esaminati gli atti e udito il relatore, consigliere Carlo Visciola.

Premesso:
Con decreto 23.2.2010 n. ……. il direttore generale del personale e della formazione del dipartimento dell’amministrazione penitenziaria riconosceva dipendente da causa di servizio ed ascrivibile all’ottava categoria, tabella A, l’infermità “Spondiloartrosi diffusa con discopatie multiple C5 C6, C6 C7 a lieve incidenza funzionale” da cui era stata riscontrata affetta – dalla commissione medica di verifica di Bari con verbale n. ……. del 16.5.2007 – la signora OMISSIS, educatore area 3-F1 dell’amministrazione penitenziaria. Dichiarava, altresì, che “La domanda non è stata prodotta nei termini di legge (art. 2 comma 1 D.P.R. 461/01)”.
Tale decreto, nella parte in cui ha dichiarato l’intempestività della domanda di riconoscimento di infermità da causa di servizio prodotta in data 11 aprile 2005, viene impugnato dall’interessata, che ne deduce l’illegittimità per il motivo seguente:
- violazione dell’art. 2, 1° comma, del decreto del presidente della repubblica 29 ottobre 2001 n. 461 ed eccesso di potere per erronea presupposizione, travisamento dei fatti ed ingiustizia manifesta: l’Amministrazione ha considerato intempestiva la domanda di riconoscimento che, al contrario, è stata presentata nel termine semestrale indicato dal citato articolo 2.
Il ministero della giustizia nella relazione sostiene l’infondatezza del ricorso e conclude per il suo rigetto.

Considerato:
Sostiene la ricorrente, con ciò dimostrando di aver còlto la ragione per la quale l’Amministrazione ha ritenuto tardiva la domanda di riconoscimento di dipendenza dell’infermità da causa di servizio, che erroneamente il provvedimento impugnato ha assunto come data di riferimento, per verificare il rispetto del termine semestrale imposto dall’art. 2 del D.P.R. 461/2001, la data del 16 novembre 2006, senza tener conto delle precedenti istanze – e, in particolare, di quella trasmessa per facsimile l’11 aprile 2005 – e delle raccomandate e produzioni documentali spedite nel termine di rito, nonché di quanto acclarato dalla stessa Amministrazione ben prima del 16 novembre 2006.
Il richiamato art. 2 del D.P.R. 29.X.2001 n. 461 prevede espressamente, al primo comma, che “Il dipendente che abbia subito lesioni o contratto infermità o subito aggravamento di infermità o lesioni preesistenti, ovvero l’avente diritto in caso di morte del dipendente, per far accertare l’eventuale dipendenza da causa di servizio, presenta domanda scritta all’ufficio o comando presso il quale presta servizio, indicando specificamente la natura dell’infermità o lesione, i fatti di servizio che vi hanno concorso e, ove possibile, le conseguenze sull’integrità fisica, psichica o sensoriale e sull’idoneità al servizio, allegando ogni documento utile”.
Fatto salvo il trattamento pensionistico di privilegio, la domanda, ai fini della concessione dei benefici previsti da disposizioni vigenti, deve essere presentata dal dipendente entro sei mesi dalla data in cui si è verificato l’evento dannoso o da quella in cui ha avuto conoscenza dell’infermità o della lesione o dell’aggravamento.
Prevede il successivo art. 3 che “L’Amministrazione inizia d’ufficio il procedimento per il riconoscimento della causa di servizio qualora risulta che un proprio dipendente abbia riportato lesioni per certa o presunta ragione di servizio o abbia contratto l’infermità nell’esporsi per obbligo di servizio a cause morbigene e dette infermità siano tali da poter divenire causa d’invalidità o di altra menomazione dell’integrità fisica, psichica e sensoriale.
Risulta dagli atti versati al fascicolo che la ricorrente, con istanza datata 11 aprile 2005 anticipata via fax il giorno stesso, avente ad oggetto: “istanza di riconoscimento di infermità dipendente da causa di servizio a seguito di infortunio in itinere occorso in data 29 marzo 2005”, ha chiesto alla Direzione della casa circondariale di OMISSIS “che le infermità derivate o derivanti dall’infortunio in itinere, occorsole in data 29 marzo 2005 mentre si recava al lavoro, vengano riconosciute dipendenti da causa di servizio” precisando, altresì, che sarebbe stata sua cura presentare “… ulteriore documentazione sanitaria al termine degli accertamenti medico-diagnostici ancora in corso …”.
In presenza di tale istanza l’Amministrazione avrebbe dovuto, in applicazione del citato art. 3 del D.P.R. n. 461/2001, avviare d’ufficio il procedimento per il riconoscimento della causa di servizio, dovendosi quanto meno presumere che l’infortunio occorsole fosse effettivamente avvenuto “in itinere”, come riconosciuto dal comitato di verifica per le cause di servizio nella seduta del 10.12.2009 (n. ……/2009) e tanto più se, come sostiene anche il ministero riferente, la lesione oggetto della richiesta di riconoscimento risultava già sussistente alla data di presentazione dell’anzidetta istanza (13.4.2005).
Proprio il verbale n. ……. in data 16.5.2007, con cui la commissione medica di verifica di Bari ha riscontrato affetta l’interessata dall’infermità “Spondiloartrosi diffusa con discopatie diffuse C5 C6, C6 C7 a lieve incidenza funzionale” facendo risalire la conoscibilità della patologia alla data del 13.4.2005, conferma che l’Amministrazione ben avrebbe potuto e dovuto considerare tempestiva la domanda di riconoscimento dell’infermità, poi diagnosticatale dalla commissione medica di Bari, provvedendo ad accertare nel corso del procedimento di riconoscimento da avviare d’ufficio, l’effettiva natura e consistenza della patologia ad essa riscontrata dall’anzidetta commissione e riconosciuta dipendente da fatti di servizio da parte del competente comitato di verifica per le cause di servizio.
Sussiste, dunque, la denunciata violazione dell’art. 2 del D.P.R. 461/2001 ed il ricorso va accolto, con il conseguente annullamento del decreto impugnato nella parte in cui stabilisce che la domanda di riconoscimento dell’infermità in discorso “non è stata prodotta nei termini di legge (art. 2 comma 1 D.P.R. 461/01); e pertanto il ricorso è fondato e va accolto.
P.Q.M.
esprime il parere che il ricorso debba essere accolto, con il conseguente annullamento del decreto dirigenziale del 23 febbraio 2010 prot. n. …….. nella parte impugnata.



L'ESTENSORE IL PRESIDENTE
Carlo Visciola Raffaele Carboni




IL SEGRETARIO
D.ssa Tiziana Tomassini

Re: X Roberto "consiglio per mod.C

Inviato: ven dic 16, 2011 9:09 am
da panorama
Riconoscimento della dipendenza da causa di servizio e la concessione dell’equo indennizzo per l’infermità riportata a seguito di infortunio in itinere, in quanto, durante la manovra di sostituzione di uno pneumatico della propria autovettura, riportava, a causa del distacco della leva del cric, un trauma oculare violento, tanto da comportare la sua caduta a terra; nel controllare l’occhio ferito, l’interessato non si avvedeva che, in seguito alla caduta, gli si era conficcato nella mano un pezzo di vetro e tale corpo estraneo gli finiva nell’occhio, accecandolo.

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Numero 04642/2011 e data 15/12/2011

REPUBBLICA ITALIANA
Consiglio di Stato
Sezione Prima
Adunanza di Sezione del 30 novembre 2011

NUMERO AFFARE 05652/2010

OGGETTO:
Ministero dell'interno-dipartimento dei Vigili del fuoco del soccorso pubblico e della difesa civile

Ricorso straordinario al Presidente della Repubblica proposto da OMISSIS per l’annullamento del decreto del 25 settembre 2009, con il quale è stata respinta la domanda intesa ad ottenere il riconoscimento della dipendenza da causa di servizio e la concessione dell’equo indennizzo per l’infermità riportata a seguito di infortunio in itinere
LA SEZIONE
Vista la relazione n. prot. 36391 del 20 dicembre 2010, con la quale il Ministero dell'interno-dipartimento dei Vigili del fuoco del soccorso pubblico e della difesa civile ha chiesto il parere del Consiglio di Stato sul ricorso in oggetto;
esaminati gli atti e udito il relatore consigliere Alessandro Botto;

Premesso
Riferisce il Ministero dell’interno che OMISSIS, già capo squadra dei Vigili del fuoco e successivamente inquadrato come assistente capo presso il comando provinciale dei Vigili del fuoco di OMISSIS, ha proposto ricorso straordinario al Presidente della Repubblica avverso il provvedimento del 25 settembre 2009, con il quale non gli è stata riconosciuta la dipendenza da causa di servizio dell’infermità procuratagli da un infortunio in itinere.
Afferma l’Amministrazione riferente che l’odierno ricorrente il giorno 10 ottobre 2006, alle ore 8,40, mentre rincasava dopo il servizio notturno, durante la manovra di sostituzione di uno pneumatico della propria autovettura, riportava, a causa del distacco della leva del cric, un trauma oculare violento, tanto da comportare la sua caduta a terra; nel controllare l’occhio ferito, l’interessato non si avvedeva che, in seguito alla caduta, gli si era conficcato nella mano un pezzo di vetro e tale corpo estraneo gli finiva nell’occhio, accecandolo.
All’esito degli accertamenti medici del caso, la CMO di Chieti, con verbale del 3 gennaio 2008, lo giudicava permanentemente inidoneo al servizio nei ruoli operativi, ma idoneo al servizio nei ruoli del personale amministrativo, tecnico ed informatico.
Con verbale del 24 marzo 2009 il CVCS non ha peraltro riconosciuto la dipendenza da causa di servizio nel caso di specie, poiché l’interessato avrebbe commesso una grave imprudenza, che avrebbe interrotto il rapporto di causalità con il servizio.
In coerenza con tale parere è stato poi emanato il provvedimento impugnato in questa sede.
Ad avviso del ricorrente tale provvedimento sarebbe illegittimo per i seguiti motivi:
1. violazione ed errata applicazione dei principi legislativi in materia di riconoscimento di infermità dipendente da causa di servizio;
2. violazione ed errata applicazione dell’art. 3 della legge n. 241/1990, difetto di motivazione e di istruttoria, difetto dei presupposti di fatto e di diritto, errore di fatto e di diritto;
3. eccesso di potere per erronea presupposizione dei fatti, difetto di istruttoria, illogicità manifesta e sviamento di potere della causa tipica, eccesso di potere sotto diversi e molteplici profili;
4. violazione dei più comuni principi di buon andamento della P.A. di cui all’art. 97 Cost. e violazione dei principi del giusto procedimento.
Ad avviso dell’Amministrazione riferente il ricorso è da respingere, poiché il CVCS avrebbe accertato, attraverso le risultanze istruttorie, che l’interessato ha agito con grave imprudenza, interrompendo in questo modo il nesso di causalità con l’attività di servizio. La natura di infortunio in itinere dell’evento occorso all’odierno ricorrente, invece, non sarebbe mai stata messa in discussione, ma ciò che occorre ai fini del riconoscimento della dipendenza da causa di servizio, è anche l’esistenza di un nesso di causalità con l’attività di servizio, nesso spezzato nel caso di specie dall’azione imprudente dell’interessato.
La motivazione addotta dal CVCS per respingere la domanda di dipendenza da causa di servizio sarebbe poi immune dalle censure dedotte, essendo ivi esposto, con sufficiente chiarezza, il percorso logico che ha condotto ad assumere la determinazione di rigetto della domanda del dipendente.
Quanto, infine, al verbale della CMO di Chieti, evidenzia l’Amministrazione come esso abbia una valenza strettamente diagnostica, essendo riservato alla CVCS la formulazione del giudizio di riconducibilità dell’infermità all’attività di servizio.
Considerato
Ritiene la Sezione che il ricorso debba essere accolto.
Ed invero, nulla quaestio circa la configurabilità nel caso di specie di un infortunio in itinere, qualificazione non contestata neppure dall’Amministrazione e pacificamente ricavabile dalle circostanze in cui è avvenuto l’infortunio in esame (il dipendente tornava a casa dopo avere svolto il turno notturno).
Ciò che, invece, viene contestato dall’Amministrazione è la riconducibilità dell’infortunio all’attività di servizio, poiché nel comportamento del dipendente sarebbe configurabile una grave imprudenza, idonea ad interrompere il nesso di casualità con l’attività di servizio.
Orbene, ritiene la Sezione che tale giudizio in merito alla pretesa imprudenza del dipendente non solo sia sfornito di adeguata motivazione (il giudizio è, infatti, meramente assertivo nel parere espresso dal CVCS), ma difetti proprio dei relativi presupposti, atteso che, in base alla ricostruzione della dinamica dei fatti accaduti la mattina del 10 ottobre 2006, si evince che all’odierno ricorrente non appare imputabile alcuna colpa, se non altro sotto il profilo della colpa grave ipotizzata nel provvedimento impugnato. Egli, infatti, investito dalla leva del martinetto meccanico, è caduto in terra a causa del forte impatto e, in quelle circostanze caratterizzate da acuto dolore, ha solo cercato di rialzarsi, inavvertitamente poggiando la mano su una scheggia di vetro che successivamente gli si è conficcata nell’occhio a seguito di contatto.
Quello tenuto dall’odierno ricorrente appare, quindi, un comportamento qualificabile come normale ed usualmente adottato da chi venga a trovarsi nelle particolari condizioni critiche in cui egli si è trovato e non risulta in alcun modo caratterizzato da imprudenza/negligenza grave.
Consegue da quanto sopra che occorre accogliere il ricorso in esame, con conseguente annullamento del provvedimento impugnato e del relativo verbale della CVCS del 24 marzo 2009 e, tenuto conto della piena satisfattività della pronuncia, possono dichiarasi assorbiti gli ulteriori motivi di censura proposti.
P.Q.M.
esprime il parere che il ricorso debba essere accolto.



L'ESTENSORE IL PRESIDENTE
Alessandro Botto Giuseppe Barbagallo




IL SEGRETARIO
Giovanni Mastrocola