Armonizzazione Sistema Pensionistico Sicurezza Difesa

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semplicissimo
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Re: Armonizzazione Sistema Pensionistico Sicurezza Difesa

Messaggio da semplicissimo »

Per tutti quelli che ancora si chiedono se il governo avrà il coraggio di privarci delle nostre pensioni, rispondo affermativamente. Perchè siamo colpevoli di non avere alle spalle una lobby (o almeno uno straccio di corporazione) che ci tuteli. Siamo colpevoli di aver sempre servito e tutelato il Paese e ci siamo macchiati della grave colpa di aver creduto nella legge.
Ciò nonostante, non ci rassegniamo e ci ostiniamo a voler comprendere l'incoerenza dei nostri governanti.
Abbiamo sgobbato e servito la Patria fin da ragazzi versando regolarmente i nostri contributi previdenziali
autofinanziando le nostre pensioni. Mentre altre categorie autonome hanno potuto scegliere se e quanto versare alla previdenza. Per noi lo Stato ha sempre scelto unilateralmente ed ha quantizzando l'ammontare delle quote che si tratteneva. In un futuro ormai prossimo sarò costretto a spiegare ai miei figli perchè con cadenza periodica il governo (di turno) si rimangia gli accordi precedentemente presi e disattende le sue stesse leggi.
Se non si fosse capito l'unico scopo dela legge è quello di ritardare al massimo l'età della pensione di tutti a partire da ieri ed al contempo continuare ad incamerare quanto più possibile attraverso le trattenute previdenziali. Le tabelle e le cifre sono solo argomenti pretestuosi. A ben guardare si garantisce la pensione solo a chi ha già maturato il diritto (ieri), mentre si blocca per almeno tre anni chi lo matura oggi, per chi maturerà il diritto domani non percepirà la stessa pensione, mentre chi spera di maturare il diritto in futuro è bene che cominci a correre per contattare un ente previdenziale privato.
Posto che tutti quanti abbiamo sottomano una bozza della riforma, tralasciando i dati, le quote ed i parametri fissati dal ministro se non vogliamo cadere in uno stato di profonda depressione.
Vale la pena di tentare di presisporre una tabella che sintetizzi in maniera pratica e concreta gli interrogativi che più ci affliggono e le contraddizioni e le ingiustizie più evidenti che al momento restano privi di una logica risposta.
Comincio io elencando i primi effetti deleteri ed iniqui che ci affliggeranno immediatamente all'atto dell'entrata in vigore della riforma posto che si verificheranno clamorose disparità tra parigradi, disparità tra colleghi che avranno gli stessi anni di servizio ma età anagrafiche diverse e disparità tra colleghi che avranno diversi anni di contributi ma la stessa età anagrafica:
------------------------------------------------------------------------------
Quale principio di equità e di giustizia si intende affermare
" " se con effetto retroattivo si dimezzano gli anni figurativi già maturati negli anni?
" " se chi ha già maturato e superato l'aliquota dell'80% dovrà restare in servizio ancora per diversi anni?
" " se per una mera questione anagrafica chi ha già versato più contributi di altri deve restare in servizio
molti anni in più di chi ha versato di meno?
" " se chi si è arruolato prima ed ha lavorato più a lungo deve restare in servizio molti anni in più
percependo anche meno di chi ha lavorato meno ed è andato in pensione prima?
" " se quelli che si sono arruolati nella stessa medesima data ed hanno frequentato lo stesso corso si
dividono tra chi può beneficiare della pensione e chi no?
" " se per una mera questione anagrafica chi presterà per molti anni ancora servizio alle dipendenze dello
Stato percepirà in progressione una pensione sempre più bassa?
Quale principio di equità e di giustizia si intende affermare se si eleva indiscriminatamente l'età del diritto alla pensione in spregio al principio sancito dall'articolo 19 della legge n. 183 del 2010 (la specificità) che riconosce solo a chicchiere il ruolo delle Forze armate, di polizia e dei vigili del fuoco,
e che in sostanza non tutela i nostri diritti, ma sancisce e rafforza solo gli obblighi le limitazioni e le dipendenze derivanti dalla nosta peculiarità?
------------------------------------------------------------------------------
Ieri ho sentito alcuni colleghi fare strani discorsi da bookmaker. Del tipo: ...Io tra cinque mesi ne avrò 41 e mezzo di anzianità con 42 stò... No! Non ti conviene! I figurativi da 5 passano a 2 e mezzo...
Io ne compio 53 il 10 aprile 2013, pensa un pò... Lui avrà un punto di penalizzazione sulla quota...
Nooo per un anno di anticipo ma sono due per ogni anno succcssìvo!! Seee! per chi è nato a gennaio!!!

Per cui mi sono chiesto se stiamo diventando tutti pazzi a discutere su questioni astratte.
In realtà siamo portati a razionalizzare e ci rendiamo conto che non c'è differenza tra chi gioca d'azzardo e chi legifera storpiando i più elementari principi di equità e di giustizia. In realtà i colleghi hanno la corretta percezione del fatto che una volta adottata la riforma nessuno di noi sarà più al sicuro.
In un immediato futuro le nuove regole potranno essere ulteriormente disattese e modificate in peggio.
Se si vanifica ogni speranza futura sconvolgendo le precedenti previsioni, sorge una domanda legittima:
Che differenza c'è tra l'applicazione del futuro decreto e le regole del gioco del Lotto?
Sarebbe altrettanto equo e giusto estrarre a sorte un numero di matricola permettendo al fortunato concorrente di andare in pensione, trattenendo in servizio tutti gli altri.
Il Vostro Semplicissimo


fox62
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Re: Armonizzazione Sistema Pensionistico Sicurezza Difesa

Messaggio da fox62 »

Caro semplicissimo hai perfettamente ragione. Penso che in una unica unità di intenti tutto il comparto sicurezza deve far sentire la sua voce facendo CASINO. Per casino intendo manifestazioni ad oltranza nanti i Palazzi del potere Romano. In maniera continua ed organizzata dando risalto mediatico. Anche portando avanti azioni clamorose che sturino le orecchie ai politicanti di turno.
P.S. Anche a me ha visto bambino la città della Ministra Fontana. A partire dalla fine del 1979 ero un capo equipaggio RM (CC) Via Veglia n.ro 33, di fronte alla vostra Caserma. Apprezzo molto i tuoi post, sono molto lucidi. Ti abbraccio.
to.tommaso
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Re: Armonizzazione Sistema Pensionistico Sicurezza Difesa

Messaggio da to.tommaso »

e' vero quello che scrive Semplicissmo, spero che i cobar e i sindacati leggono quello che il collega ha scritto è inutile parlare di riforme di carriera o ruoli tecnici e aLtro quando ti stanno preparando una torta amara!!
semplicissimo
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Re: Armonizzazione Sistema Pensionistico Sicurezza Difesa

Messaggio da semplicissimo »

Caro fox62 stai sicuro che a fine ottobre se si azzardano ad attuare veramente la porcata della nostra riforma a costo di andarci a piedi, scalzo e pure da solo, mi siedo davantial palrlamento e mi ammanetto alle caviglie.
Voglio proprio vedere con quale coraggio intervengono i colleghi per prelevarmi.
Sono certo che molti di loro a fine servizio si uniscono al "manetta party"!!
P.S. mi ricordo della caserma di via Veglia ed ancora oggi tremo al solo pensiero di rimettere piedi in quella città.
Con affetto il tuo Semplicissimo
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Re: Armonizzazione Sistema Pensionistico Sicurezza Difesa

Messaggio da semplicissimo »

Carissimo Tommaso mi fa piacere che anche tu la pensi come me. E' veramente inutile e dispersivo che in un momento come questo perdiamo tempo e ci mettiamo a lottare per questioni (che seppure importanti e che stanno a cuore a tanti colleghi) al momento sviano l'attenzione dal vero problema, che è il nostro futuro e quello delle nostre famiglie.
Mi chiedo quanti di noi (giovani e meno giovani) si sono resi conto che la riduzione delle aliquote e le penalizzazzioni economiche paventate nella bozza della riforma non vanno sottovalutate. Se al momento di lasciare il servizio, la riduzione della pensione (anche lieve) e l'applicazione di un trattamento economico più sfavorevole può sembrare un danno di lieve entità. Con il passare del tempo però, molti colleghi dovranno farsi aiutare economicamente dai parenti per tirare avanti.
Ribadisco che quanto affermi è corretto! A che serve, oggi come oggi, beneficiare di un piccolo contentino economico o beneficiare della progressione di carriera se domani quando avrai 60/65 anni, pur essendo stanco e inefficiente, dovrai ancora far fronte alle esigenze di servizio di quando eri un ventenne?
A che ti servirà firmarti sovr. Isp o Mar.llo, se quando andrai in pensione prenderai meno di quando ti firmavi appuntato?
P.S. anche tu se vuoi, potrai venire ad assistere al "manetta party"
Con affetto il tuo Semplicissimo
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Re: Armonizzazione Sistema Pensionistico Sicurezza Difesa

Messaggio da semplicissimo »

Stamattina (10 agosto 2012) sul sito del corriere della sera ho letto l'articolo dal titolo "Pensioni a 58 anni e più esodati Ecco la Controriforma dei partiti" Ove si apprende che quasi tutti i rappresentati dei partiti sono concordi nel far passare un ordine del giorno, che impegna il governo a favorire l'iter parlamentare del testo di riforma per correggere gli «errori» della riforma delle pensioni e di quella del mercato del lavoro, firmate dal ministro del Welfare.
In pratica si vorrebbe fornire un canale aggiuntivo e non sostitutivo delle regole previste dalla riforma Fornero, che di fatto ne ammorbidirebbe di molto gli effetti negativi. Stando alle dichiarazioni dei politici si rende necessario <<introdurre degli spazi di flessibilità sul pensionamento>>.
Sebbene la questione in sè non interessa (direttamente) noi ed i nostri comparti, ritengo che il dibattito comporti ugualemnte delle forti implicazioni nel provvedimento che a breve dovrebbe riguardare le nostre posizioni previdenziali.
Verosimilmente questa controriforma, come dice l'autore dell'articolo, sarebbe strumentale alla campagna elettorale per le elezioni politiche del 2013.
Per quanto mi riguarda, la materia in discussione conferma pienamene quanto andiamo da mesi affermando, ed un'ulteriore concreta dimostrazione, che la riforma delle pensioni è stata partorita in un clima di emergenza ed è stata formulata senza tener conto nè degli effetti che avrebbe prodotto, nè di tutte le implicazioni negative che oggi si palesano in modo evidente sulla vita reale di centinaia di migliaia di lavoratori.
Per cui, se è vero com'è vero, che la nostra futura riforma delle pensioni avrebbe lo scopo di "armonizzare" (è questo il termine usato dal governo) la nostra posizione pensionistica e previdenzialecon quella degli altri lavoratori, ne consegue che (a rigor di logica) sarebbe il caso di attendere gli aggiustamenti del sistema pensionistico di riferimento prima di ipotizzare in modo avventato l'adozione dei nefasti provvedimenti che ci riguardano.
Mi verrebbe da dire: <<togliete quelle forbici dalle mani della ministra>>
Vi è il rischio concreto che vengano commessi altri errori, e per questo vi chiedo: <<non sarebbe meglio attendere l'evolversi della norma già entrata in vigore prima di adottare in modo avventato il provvedimento che sconvolgerebbe la vita degli operatori dei comparti sicurezza difesa e soccorso pubblico?>>
Il vostro semplicissimo
P.S. chi prima sà prima informa.
montiovis
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Re: Armonizzazione Sistema Pensionistico Sicurezza Difesa

Messaggio da montiovis »

valutiamo bene la proposta dei gruppi parlamentari :shock: :
il nuovo testo, tra i vari punti, vi è la sperimentazione dell'accesso alla pensione, quando si tratta di un assegno liquidato interamente con il sistema di calcolo contributivo, che consente, in presenza di un'anzianità contributiva di almeno pari a 35 anni, di andare in pensione (uomini e donne lavoratori dipendenti o autonomi) in un range compreso tra i 57 e i 60 anni di età

tutti sappiamo che con il solo sistema contributivo la rata della pensione non supererà il 60% dello stipendio.
Ho il presentimento che questi nostri eletti non regaleranno assolutamente niente. :twisted:
gino59
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Re: Armonizzazione Sistema Pensionistico Sicurezza Difesa

Messaggio da gino59 »

montiovis ha scritto:valutiamo bene la proposta dei gruppi parlamentari :shock: :
il nuovo testo, tra i vari punti, vi è la sperimentazione dell'accesso alla pensione, quando si tratta di un assegno liquidato interamente con il sistema di calcolo contributivo, che consente, in presenza di un'anzianità contributiva di almeno pari a 35 anni, di andare in pensione (uomini e donne lavoratori dipendenti o autonomi) in un range compreso tra i 57 e i 60 anni di età

tutti sappiamo che con il solo sistema contributivo la rata della pensione non supererà il 60% dello stipendio.
Ho il presentimento che questi nostri eletti non regaleranno assolutamente niente. :twisted:

.......Mi spiace affermare che il 60% dello stipendio (era un freno) per i MISTI.. :shock: :o :oops: ,ma con l'avvento del contributivo per tutti, :arrow: questo 60% scendera' di molto (anche al 40%) se il governo non provvedera' almeno dal 2013 :arrow: a frenare la ricaduta 8) :twisted: :evil: :mrgreen: .-Saluti
semplicissimo
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Re: Armonizzazione Sistema Pensionistico Sicurezza Difesa

Messaggio da semplicissimo »

Caro montiovis è verissimo, le quote non superano il 60% ed in qualche caso saranno anche inferiori.
In effetti non era mia intenzione entrare nel merito delle proposte dei gruppi parlamentari, e per questo avevo evidenziato che (per quanto importante), il testo della cosiddetta "controriforma" (che consta di 5 articoli) non ci interessa direttamente.
Ho ritenuto opportuno segnalare la notizia non per esprimere considerazioni sul suo contenuto, ma per sollecitare una semplice riflessione di carattere puramente razionale.
E' ormai evidente ed incontrovertibile che la riforma dalla Fornero così com'è stata voluta ed approvata
ha comportato degli effetti imprevisti e dannosi. E' altrettanto evidente che la norma è stata partorita senza uno studio adeguato e senza le necessarie misure di tutela!!
E' un dato di fatto che, subito dopo la sua approvazione, sono state riportate dichiarazioni contrastanti e controverse, (i vertici dell'Ente previdenziale hanno fornito dati e cifre differenti da quelli fatti pubblicare dal governo).
E' ancora un dato di fatto che, si è reso necessario (con l'emanazione del successivo decreto legge, in pectore alla riforma del lavoro) porre rimedio all'errore e stanziare un fondo per gli "esodati" prima negati e poi diventati "salvaguardati".
E' ed sempre un dato di fatto che, ad oggi, i rappresentanti di tutti i gruppi parlamentari hanno avvertito la necessità di approvare la proposta della commissione Lavoro della Camera finalizzata come essi stessi dicono ad: "ammorbidire", "ritoccare", "allargare la platea degli esodati", "riconosere gli accordi di mobilità"... ecc. ecc. (tutte spiegazioni che sottendono RIMEDI ad ERRORI)
Vi sono quindi ragioni a sufficienza per poter dubitare della validità e l'efficacia della riforma Fornero.
Bene! premesso ciò, rimane il fatto che la stessa ministra ha già redatto anche per noi la riforma delle pensioni. Ed è un fatto che a breve la stessa verrà resa operativa, nei modi e con i tempi che ben conosciamo.
Chi ha letto la bozza sa che i provvedimenti sono basati su criteri e principi che si richiamano alla controversa riforma di cui sopra, tant'è che si fa esplicito riferimento ad un'ARMONIZZAZIONE", incurante del fatto che per noi le misure risulteranno ancora più penalizzanti.
Incurante del fatto che per noi l'attuale e vigente posizione previdenziale è stata già modificata recentissimamente.
Incurante del fatto che il nostro lavoro riveste peculiarità e specificità non raffrontabili alle altre categorie.
Ma allora scusate, se è vero come è vero, che le norme che ci riguarderanno fanno diretto ed esplicito riferimento al tanto criticato e controverso provvedimento che oggi in parlamento si rende necessario in parte riscrivere!
Se è vero come è vero, che la mano eccelsa e professionale che ha prodotto questo bel risultato è la stessa mano che provvederà a stravolgere le nostre pensioni!
Permettete che io mi preoccupi??!!
Permettete che io trasmetta anche a Voi tutti le mie perplessità??!!
Quantomeno in considerazione del fatto che non sono io a dire che la riforma sarebbe sbagliata perchè a me non piace.
E non sono certo il solo a dire che non soddisfa i miei personali criteri in materia previdenziale.
E' evidente che ormai non si tratta solo di far valere i propri diritti!
Signori, che siano stati commessi gravi errori è un dato di fatto, che oggi si cerchi di porre rimedio a tali errori è sempre un dato di fatto.
E' certamente però, diabolico pretendere di procedere nella stessa direzione, perpetrando gli stessi sbagli!
Non possiamo permettere che ci riservino lo stesso trattamento, confidando in future commissioni parlamentari che pongano rimedi postumi o ammorbidimenti come oggi accade.
Il Vostro Semplicissimo.
P.S. chi prima sa prima informa.
montiovis
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Re: Armonizzazione Sistema Pensionistico Sicurezza Difesa

Messaggio da montiovis »

montiovis ha scritto:valutiamo bene la proposta dei gruppi parlamentari :shock: :
il nuovo testo, tra i vari punti, vi è la sperimentazione dell'accesso alla pensione, quando si tratta di un assegno liquidato interamente con il sistema di calcolo contributivo, che consente, in presenza di un'anzianità contributiva di almeno pari a 35 anni, di andare in pensione (uomini e donne lavoratori dipendenti o autonomi) in un range compreso tra i 57 e i 60 anni di età

tutti sappiamo che con il solo sistema contributivo la rata della pensione non supererà il 60% dello stipendio.
Ho il presentimento che questi nostri eletti non regaleranno assolutamente niente. :twisted:
Dimenticavo, e prendendo ad esempio la pensione:
Premesso che quando se ne parla insintivamente si tocca ferro o si fanno gesti scaramantici, ma a volte succede, e dopo il dolore bisogna pensare ai vivi :shock:
Come tutti sappiamo in caso di premorienza al coniuge,se non in possesso di reddito proprio, va il 60% della rata pensionistica dell'estinto , aumentabili di un ulteriore 20% se presenti figli minorenni o invalidi. Facendo l'esempio di una rata media che , grazie al sistema retributivo ed i 6 scatti, è di 1800 euro al coniuge (senza carichi) ne vanno circa 1080 euro che già sarebbero pochi. Con l'introduzione del sistema contributivo la rata pensionistica del collega non potrà superare il 60% dello stipendio, pertanto 1800 x 60% = 1080 euro mensili che sono già al limite della sussistenza ed in caso di premorienza al coniuge andrà, come scivevo, il 60 % di questa somma, pertanto 1080x60% = 648 euro .
con 648 euro al mese si è nell'indigenza :twisted:
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Re: Armonizzazione Sistema Pensionistico Sicurezza Difesa

Messaggio da gino59 »

montiovis ha scritto:
montiovis ha scritto:valutiamo bene la proposta dei gruppi parlamentari :shock: :
il nuovo testo, tra i vari punti, vi è la sperimentazione dell'accesso alla pensione, quando si tratta di un assegno liquidato interamente con il sistema di calcolo contributivo, che consente, in presenza di un'anzianità contributiva di almeno pari a 35 anni, di andare in pensione (uomini e donne lavoratori dipendenti o autonomi) in un range compreso tra i 57 e i 60 anni di età

tutti sappiamo che con il solo sistema contributivo la rata della pensione non supererà il 60% dello stipendio.
Ho il presentimento che questi nostri eletti non regaleranno assolutamente niente. :twisted:
Dimenticavo, e prendendo ad esempio la pensione:
Premesso che quando se ne parla insintivamente si tocca ferro o si fanno gesti scaramantici, ma a volte succede, e dopo il dolore bisogna pensare ai vivi :shock:
Come tutti sappiamo in caso di premorienza al coniuge,se non in possesso di reddito proprio, va il 60% della rata pensionistica dell'estinto , aumentabili di un ulteriore 20% se presenti figli minorenni o invalidi. Facendo l'esempio di una rata media che , grazie al sistema retributivo ed i 6 scatti, è di 1800 euro al coniuge (senza carichi) ne vanno circa 1080 euro che già sarebbero pochi. Con l'introduzione del sistema contributivo la rata pensionistica del collega non potrà superare il 60% dello stipendio, pertanto 1800 x 60% = 1080 euro mensili che sono già al limite della sussistenza ed in caso di premorienza al coniuge andrà, come scivevo, il 60 % di questa somma, pertanto 1080x60% = 648 euro .
con 648 euro al mese si è nell'indigenza :twisted:

.......Penso a mio cognato (68enne) con una pensione di 720€ ivi compresi le detrazione per reddito,
moglie e figlia 25enne a carico ...... :!: :!: :!: :( :| 8)
semplicissimo
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Re: Armonizzazione Sistema Pensionistico Sicurezza Difesa

Messaggio da semplicissimo »

Caro montiovis leggendo il tuo ultimo Post, in un primo momento ho pensato che si trattasse di una semplice
divagazione e che puntavi su questioni di carattere generale e distanti, se non addirittura poco attinenti al
nostro problema. Ti devo però chiedere scusa. Appena ho finito di leggere, mi sono reso conto che in realtà non avevo mai pensato agli effetti negativi della riforma fornero potesse avere sulla reversibilità della pensione per il coniuge e per i figli minori.
Effettivamente stando alle tue considerazioni la questione comporta un fortissimo argomento di riflessione che coinvolge la sfera d'interesse di tutti. Anche di quei colleghi che della riforma non gliene può fregare di meno. Cerco di spiegarmi meglio.
Come ben saprai c'è una certa percentuale di colleghi (ancora disinformati) che ignorano le conseguenze che comporterà la riforma.
Inoltre c'è un'altra percentuale di colleghi che pur conoscendone le conseguenze, sono ugualemnte disinteressati alla eventuale entrata in vigore.
Questi si dividono grossomodo in due distinte categorie:
- la prima è composta da quei colleghi che pur avendo ampiamente maturato il diritto alla pensione non intendono andarsene.
(La scelta va rispettata, a maggior ragione quando attiene a motivi strettamente personali o familiari).
- la seconda categoria è composta essenzialmente da colleghi più giovani che hanno pochi anni di servizio e credono che i dieci o venti anni che li separa dalla pensione non trascorreranno mai. Pensano di essere immuni da invecchiamento e/o deterioramento, malattie, incidenti ecc. (proprio come la pensavamo noi alla loro età).
Bene!! Fino ad oggi quando mi sono trovato a discutere con i colleghi della 1^ categoria, ho sempre obiettato loro che una cosa è restare volontariamente in servizio oltre l'età prestabilita, ben altra cosa è invece, trovarsi nell'impossibilità di andare in pensione ed essere costretti a restare (oltretutto con future decurtazioni e penalizzazioni).
Per la 2^ categoria di colleghi (i più giovani) è difficile far presa con qualsiasi argomentazione.
Non perchè il trattamento economico previdenziale non gli interessi, ma la mentalità impedisce loro di capire che 10 e 20 anni passano prima di quanto pensino. Non sanno che quanto più sei stato operativo, tanto più è facile che passati i 50 anni il metabolismo rallenta la vista si accorcia, l'udito si abbassa i riflessi e i capelli si diradano e la sedentarietà non è più una scelta ma una necessità.
Per questo Fino a stamattina, ritenevo che fosse complicato e poco proficuo parlare con tutti i colleghi che non volevano sentire.
La riflessione di montiovis, però, non fa una grinza, e costituisce un fortissimo argomento che fa presa su chiunque abbia una famiglia. La domanda è semplice: <<Malauguaratamente dovesse succedere, come se la caverebbero i nostri cari con i futuri parametri Fornero?>>
Per quanto mi riguarda, ho appena cenato e non voglio guastarmi la serata per cui non intendo fare alcun calcolo, nè tanto meno intendo riguardarmi la bozza.
Ma credo che il punto di vista di montiovis, non lascia scampo a nessuno, neppure ai colleghi più coriacei
ed insensibili alla questione pensioni.
Sarà meglio che ad Ottobre non ci provino nemmeno a tirar fuori la riforma delle nostre pensioni.
Già stiamo abbastanza male così come stiamo!!
Il Vostro Semplicissimo.
montiovis
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Re: Armonizzazione Sistema Pensionistico Sicurezza Difesa

Messaggio da montiovis »

mancono solo 75 giorni al 31 ottobre 2012 termine prorogato per la stesura del regolamento di armonizzazione e tutto tace, Governo tace, sigle sindacali tacciono; un gran scrivere e parlare di Spending review e tagli alla sicurezza, ma ancora nulla , nemmeno una parola sulle modifiche al nostro sistema previdenziale.
OK, non se ne parla perchè sono in ferie chi deve decidere e chi dovrebbe opporsi, ma al rientro mancheranno meno di 2 mesi, e credeteni sono veramente pochi per poter tentare di alleggerire le scelte fatte dal governo con la bozza presentata.
Posso capire il governo, ma non comprendo i sindacati. Non ho letto una controproposta seria ed articolata , solo comunicati di protesta e trafiletti sulla stampa, è come abbaiare e non mordere ma ora è rimasto poco tempo per mordere.
Ho solo il presentimento che alcuni si venderanno per ottenere le briciole "Riordino Carriere" da sbandierare come "grande vittoria ottenuta dalla sigla ..............." così tutti generali, ma senza truppa e in un futuro molto prossimo pensioni da fame, che obbligheranno i colleghi a restare in servizio il più possibile.
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Re: Armonizzazione Sistema Pensionistico Sicurezza Difesa

Messaggio da semplicissimo »

Tutto giusto!! Ciò dice montiovis non fa una grinza. Ha ragione sul fatto che tutti tacciono in periodo di ferie, malgrado il fatto che ottobre incombe ed il tempo stringe.
Concordo in pieno anche sulle sue conclusioni e sulle considerazioni che non lasciano spazio a dubbi o precisazioni.
Posso solo aggiungere che per quello che sento dire in giro dai pochi colleghi rimasti nei nostri uffici semideserti, si sta facendo via via sempre più forte la speranza (o l'illusione) che ad ottobre il governo prorogherà ulteriormente il termine per l'attuazione del regolamento di "armonizzazione". Anch'io mi sono personalmente lasciato accarezzare da tale ipotesi. Ma poi penso a tutti quelli che continueranno ad arrovellarsi sotto la minaccia incombente di una futura approvazione dell'"armonizzazione" che potrebbe essere sempre attuata per decreto dalla sera al mattino.
Non è giusto giocare con il futuro e con le speranze dei colleghi. Nè possono preterndere che quasi mezzo milione di cristiani (più familiari a carico), continuino a convivere con l'incertezza della spada di damocle sospesa sulla loro testa.
Per cui sarebbe meglio per tutti se il nostro governo ritirasse definitivamente la proposta con un semplice atto di coraggio e di coerenza.
Dico di coraggio perchè solo i vigliacchi non riconoscono i loro errori.
Dico coerenza perchè stando ai dati di fine luglio resi noti dall'INPS l'Italia è tra le prime nazioni nelle quali si va in pensione con l’eta media più alta. difatti L’eta media per l'accesso alla pensione è già di due anni superiore rispetto alla Francia, ed è inferiore solo alla Germania (di 4 mesi). Ma stando alle stime dal prossimo anno potremmo superare anche la Germania, poichè come ha spiegato il presidente Inps, Mastrapasqua il dato è stato raggiunto quest'anno solo grazie all’effetto della della finestra mobile (Sacconi-Tremonti) e dello “scalino” previsto dalla riforma Damiano entrambi attuati per il 2011. mentre gli effetti della riforma Fornero avrà un impatto a partire dal 2013. Se è vero quello che ha dichiarato alla stampa il presidente Inps, Antonio Mastrapasqua:
"...il sistema previdenziale è stato messo in sicurezza”... E’ che l’Italia ha fatto i compiti e ha i numeri in regola..." A che servirebbe assestare un ulteriore colpo al comparto sicurezza e difesa? a chi gioverebbe compromettere la tutela ed il soccorso pubblico?
Senza contare che i rappresentati degli schieramenti di tutti i partiti sia alla Camera che al Senato hanno all'epoca espresso parere contrario alla nostra riforma.
Per cui chiediamo a gran voce il ritiro definitivo della proposta di "armonizzazione" da parte del Governo, quantomeno per lanciare un segnale di coraggio e di coerenza, verso chi (come noi), ha fatto del coraggio e della coerenza due valori prioritari anteponendoli anche innanzi ai valori della propria vita e dei propri interessi.
Il Vostro Semplicissimo.
fox62
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Re: Armonizzazione Sistema Pensionistico Sicurezza Difesa

Messaggio da fox62 »

Penso che il riordino delle carriere interessi solo ai giovani. L'importante sono le pensioni.
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