RIUSCIREMO AD ANDARE IN PENSIONE....O.....
Re: RIUSCIREMO AD ANDARE IN PENSIONE....O.....
Egregio Gino,gino59 ha scritto:==========================================rintintin ha scritto:Che non sia cambiato ancora niente, resta tutto da dimostrare. Sulla base del nuovo regolamento di armonizzazione vi sono due scuole di pensiero.webstar ha scritto:Quindi in pratica NON è cambiato niente.....ad oggi credo che l'unica speranza sia che eliminino la cosidetta finestra mobile.....ma la vedo dura, molto dura.Un grazie a tutti per la disponibilità.
Una opta per il fatto che tale regolamento non ci interessi, perchè pur indicando i vari comparti nel titolo, gli stessi a sua volta non vengono disciplinati, oltre al fatto che nella premessa di tale regolamento fa riferimento ad atti che riportano che i comparti Difesa, Sicurezza e Soccorso Pubblico sono stralciati dal regolamento.
Una seconda linea di pensiero, opta invece per il fatto che non essendo disciplinati negli articoli del regolamento, ci si debba attenere alle regole generali.
Ma quali sono le regole generali? quelle che valgono per tutti i dipendenti civili dello stato? Se così fosse, i nostri comparti sarebbero ancor più penalizzati rispetto a quanto proposto dalla Fornero ed in particolare per chi non raggiunge i requisiti di anzianità entro il 31/12/2017. Inoltre sempre se questo opzione fosse quella da applicare, non sarebbe stata presa in nessuna considerazione la specificità prevista dalla legge. Si spera che al più presto venga emessa dall'INPS o dai Comandi preposti, una circolare che disciplini se rientriamo ed in che modo o no in tale regolamento di armonizzazione.
....Per parlare di "linea di pensiero"...!!!
P.S. Anche il mio pensiero (purtroppo) interpreta la 2^ linea di cui sopra.-
al momento riesce davvero difficile interpretare se tale regolamento è destinatario del comparto Difesa, sicurezza e Soccorso Pubblico.
La linea di pensiero, la quale si indirizza verso la non applicabilità al personale dei nostri comparti, la quale è al momento diciamo la più "gettonata", come ho scritto si rifà principalmente sul fatto che negli articoli non siamo disciplinati e vista la proposta Fornero, appare quanto meno difficile che non si sia pensato a regolamentare i comparti visto che vi erano ben 4 articoli nella precedente versione che se ne occupavano. Va detto inoltre, che i riferimenti del regolamento riportano ad azioni del Governo agli atti, dove si indicava lo stralcio di tali comparti. In questo senso, si è "schierato" anche un noto giornale del settore che sulla sua home page, indicava che tale regolamento non interessava Poliziotti, Agenti, Militare e Vigili del Fuoco.
Chi si "schiera" per il coinvolgimento anche di tale personale, per l'applicazione del regolamento riporta che si debbano rispettare le regole generali.
Come ho scritto, se per tali regole si intenda tutto quello previsto per i dipendenti civili, le penalizzazioni sono molto accentuate rispetto alla proposta Fornero. Ad esempio chi voleva accedere alla pensione anticipata veniva penalizzato fino al 2018 per un punto percentuale per i primi due anni, rispetto all'età di 58 anni e successivamente 2 punti per gli anni rimanenti a tale età. Dal 2019 l'età di riferimento era quella di 59 anni. Se applicheranno quanto vale per i civili, l'età di riferimento è sempre se non ricordo male 60 anni per poi salire a 62. Quindi potremmo avere del personale con ad esempio un'età di 55 anni ed oltre 42 anni di contributi utili che rischia una penalizzazione dell'8% , per poi salire fino al 12% sulla parte calcolata con il sistema retributivo. Se così fosse o sarà, credo che ormai a distanza di 2 settimana dall'emanazione del regolamento, gli uffici dell'INPS o le Direzioni generali del personale, dovranno nel giro di brevissimo tempo, emanare direttive o circolari in merito, in quanto credo non sia possibile tergiversare oltre, visto le aspettative del personale.
Re: RIUSCIREMO AD ANDARE IN PENSIONE....O.....
Messaggio da Antonio_1961 »
Sulla Gazzetta Ufficiale n.12 del 16 gennaio 2014 è stato pubblicato il decreto del Presidente della Repubblica 28 ottobre 2013 n.157, recante "Regolamento di armonizzazione dei requisiti di accesso al sistema pensionistico DEL PERSONALE DEL COMPARTO DIFESA-SICUREZZA e del comparto vigili del fuoco e soccorso pubblico”. Nonostante il titolo, non riguarderà il comparto difesa e sicurezza.
LEGGETE LA NOTIZIA SUL SITO PIANETACOBAR.
LEGGETE LA NOTIZIA SUL SITO PIANETACOBAR.
Re: RIUSCIREMO AD ANDARE IN PENSIONE....O.....
Grazie Antonio, per la cortese informazione che hai reso disponibile.Antonio_1961 ha scritto:Sulla Gazzetta Ufficiale n.12 del 16 gennaio 2014 è stato pubblicato il decreto del Presidente della Repubblica 28 ottobre 2013 n.157, recante "Regolamento di armonizzazione dei requisiti di accesso al sistema pensionistico DEL PERSONALE DEL COMPARTO DIFESA-SICUREZZA e del comparto vigili del fuoco e soccorso pubblico”. Nonostante il titolo, non riguarderà il comparto difesa e sicurezza.
LEGGETE LA NOTIZIA SUL SITO PIANETACOBAR.
Re: RIUSCIREMO AD ANDARE IN PENSIONE....O.....
IL DECRETO PENSIONI FORNERO PUBBLICATO SULLA GAZZETTA
UFFICIALE. MA IL COMPARTO DIFESA E SICUREZZA E' INCLUSO ? NO,
VEDIAMO PERCHE'.
Sulla Gazzetta Ufficiale n.12 del 16 gennaio 2014 è stato pubblicato il decreto del
Presidente della Repubblica 28 ottobre 2013 n.157, recante "Regolamento di
armonizzazione dei requisiti di accesso al sistema pensionistico DEL PERSONALE DEL
COMPARTO DIFESA-SICUREZZA e del comparto vigili del fuoco e soccorso pubblico”.
Nonostante il titolo, non riguarderà il comparto difesa e sicurezza.
Certo non è semplice leggere nel titolo "personale del Comparto Difesa e Sicurezza" e spiegare
al personale che non riguarda i carabinieri per superare le comprensibili
preoccupazioni. L’indicazione del riferimento al Comparto Difesa-Sicurezza nell’intestazione del
regolamento deriva, infatti, proprio dal testo del “Salva Italia” (DL 201/2011), il quale all’art. 24,
comma 18, rinvia a un provvedimento regolamentare la definizione dell’adeguamento della
riforma pensionistica riguardante tutti i lavoratori a categorie particolari, tra le quali gli
appartenenti al Comparto. Il testo del regolamento testè pubblicato riporta solo
nell’intestazione l’indicazione del Comparto Difesa-Sicurezza, ma non vi è alcuna norma che
riguardi il personale civile e militare che ne fa parte. Verosimilmente, la scelta del Governo nella
scrittura del testo è di natura meramente formale, in quanto la citata norma del “Salva Italia”
indicava che tali categorie andassero disciplinate con “un regolamento”, lasciando intendere che
dovesse essere unico, da adottare entro il 31.10.2012. La particolare complessità di delineare gli
adeguamenti pensionistici per il Comparto Difesa-Sicurezza ha poi determinato la necessità
tecnica di separare il relativo personale dalle altre categorie di lavoratori (personale marittimo,
poligrafici, operatori del ballo e canto, etc.); per questi ultimi le norme sono state definite con il
DPR 157/2013. Invece, per gli operatori del Comparto Difesa Sicurezza, ancorché citati
dall’intestazione di tale regolamento verosimilmente per ragioni puramente formali, non sono
state ancora riavviate le attività negoziali finalizzate ad adeguare le norme pensionistiche di
militari e operatori di polizia alla riforma pensionistica già operante per gli altri lavoratori. Giova
precisare che il DPR 157/2013 è titolato, precisamente:
“Regolamento di armonizzazione dei requisiti di accesso al sistema pensionistico del personale
del comparto difesa-sicurezza e del comparto vigili del fuoco e soccorso pubblico. nonché di
categorie di personale iscritto presso l'INPS. l'ex-ENPALS e l'ex-INPDAP, in attuazione
dell'articolo 24, comma 18, del decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito, con
modificazioni, dalla legge 22 dicembre 2011. n. 214”. L’avvenuta decorrenza del termine fissato
per il regolamento pensionistico (31.10.2012) non esclude che si possa ancora procedere a
riformare le norme vigenti per il Comparto, come peraltro è stato fatto ora per le altre
categorie di lavoratori interessati. Naturalmente, in questo caso, dovrebbero essere avviate le
necessarie procedure negoziali già a suo tempo introdotte e non concluse dal Governo Monti. Per
i carabinieri nessuna preoccupazione perché il regolamento pubblicato in gazzetta ufficiale, la
cosiddetta "Riforma Fornero" non si applica al personale delle Forze armate e di polizia. Sulle
pensioni, almeno, si puo' dire di averla scampata, in un periodo dove si è solo portati a casa
sconfitte contro questi Governi che si succedono ma non hanno nessuna intenzione di tutelare la
dignità del personale del comparto difesa e sicurezza.
Vincenzo Romeo
delegato Cocer Carabinieri
Direi che ne siamo fuori........o no?
UFFICIALE. MA IL COMPARTO DIFESA E SICUREZZA E' INCLUSO ? NO,
VEDIAMO PERCHE'.
Sulla Gazzetta Ufficiale n.12 del 16 gennaio 2014 è stato pubblicato il decreto del
Presidente della Repubblica 28 ottobre 2013 n.157, recante "Regolamento di
armonizzazione dei requisiti di accesso al sistema pensionistico DEL PERSONALE DEL
COMPARTO DIFESA-SICUREZZA e del comparto vigili del fuoco e soccorso pubblico”.
Nonostante il titolo, non riguarderà il comparto difesa e sicurezza.
Certo non è semplice leggere nel titolo "personale del Comparto Difesa e Sicurezza" e spiegare
al personale che non riguarda i carabinieri per superare le comprensibili
preoccupazioni. L’indicazione del riferimento al Comparto Difesa-Sicurezza nell’intestazione del
regolamento deriva, infatti, proprio dal testo del “Salva Italia” (DL 201/2011), il quale all’art. 24,
comma 18, rinvia a un provvedimento regolamentare la definizione dell’adeguamento della
riforma pensionistica riguardante tutti i lavoratori a categorie particolari, tra le quali gli
appartenenti al Comparto. Il testo del regolamento testè pubblicato riporta solo
nell’intestazione l’indicazione del Comparto Difesa-Sicurezza, ma non vi è alcuna norma che
riguardi il personale civile e militare che ne fa parte. Verosimilmente, la scelta del Governo nella
scrittura del testo è di natura meramente formale, in quanto la citata norma del “Salva Italia”
indicava che tali categorie andassero disciplinate con “un regolamento”, lasciando intendere che
dovesse essere unico, da adottare entro il 31.10.2012. La particolare complessità di delineare gli
adeguamenti pensionistici per il Comparto Difesa-Sicurezza ha poi determinato la necessità
tecnica di separare il relativo personale dalle altre categorie di lavoratori (personale marittimo,
poligrafici, operatori del ballo e canto, etc.); per questi ultimi le norme sono state definite con il
DPR 157/2013. Invece, per gli operatori del Comparto Difesa Sicurezza, ancorché citati
dall’intestazione di tale regolamento verosimilmente per ragioni puramente formali, non sono
state ancora riavviate le attività negoziali finalizzate ad adeguare le norme pensionistiche di
militari e operatori di polizia alla riforma pensionistica già operante per gli altri lavoratori. Giova
precisare che il DPR 157/2013 è titolato, precisamente:
“Regolamento di armonizzazione dei requisiti di accesso al sistema pensionistico del personale
del comparto difesa-sicurezza e del comparto vigili del fuoco e soccorso pubblico. nonché di
categorie di personale iscritto presso l'INPS. l'ex-ENPALS e l'ex-INPDAP, in attuazione
dell'articolo 24, comma 18, del decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito, con
modificazioni, dalla legge 22 dicembre 2011. n. 214”. L’avvenuta decorrenza del termine fissato
per il regolamento pensionistico (31.10.2012) non esclude che si possa ancora procedere a
riformare le norme vigenti per il Comparto, come peraltro è stato fatto ora per le altre
categorie di lavoratori interessati. Naturalmente, in questo caso, dovrebbero essere avviate le
necessarie procedure negoziali già a suo tempo introdotte e non concluse dal Governo Monti. Per
i carabinieri nessuna preoccupazione perché il regolamento pubblicato in gazzetta ufficiale, la
cosiddetta "Riforma Fornero" non si applica al personale delle Forze armate e di polizia. Sulle
pensioni, almeno, si puo' dire di averla scampata, in un periodo dove si è solo portati a casa
sconfitte contro questi Governi che si succedono ma non hanno nessuna intenzione di tutelare la
dignità del personale del comparto difesa e sicurezza.
Vincenzo Romeo
delegato Cocer Carabinieri
Direi che ne siamo fuori........o no?
Re: RIUSCIREMO AD ANDARE IN PENSIONE....O.....
Ciao Vincenzo/ema;.. mi trovi pienamente d'accordo sulle Tue considerazioni. Quindi per adesso (e solo per adesso) rimane come prima.
Per assurdo (molto) potrei dire che, stando alla lettera del 3° c. art. 1 del DPR in argomento: "3. Con riferimento esclusivamente ai soggetti che, a decorrere dal 1° gennaio 2014, maturano i requisiti per il pensionamento indicati nel regolamento stesso, non trovano applicazione le disposizioni di cui all'articolo 12, commi 1 e 2, del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122, e successive modificazioni...", per gli appartenenti al comparto Difesa-Sicurezza, che maturino i requisiti di pensione, non si applica la finestra mobile di un anno...
Ciò, però deve essere notato, riguarda esclusivamente ai soggetti ...indicati nel regolamento stesso ...e noi siamo indicati solo nella rubrica del DPR stesso.
Saluti.
Alex
Per assurdo (molto) potrei dire che, stando alla lettera del 3° c. art. 1 del DPR in argomento: "3. Con riferimento esclusivamente ai soggetti che, a decorrere dal 1° gennaio 2014, maturano i requisiti per il pensionamento indicati nel regolamento stesso, non trovano applicazione le disposizioni di cui all'articolo 12, commi 1 e 2, del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122, e successive modificazioni...", per gli appartenenti al comparto Difesa-Sicurezza, che maturino i requisiti di pensione, non si applica la finestra mobile di un anno...
Ciò, però deve essere notato, riguarda esclusivamente ai soggetti ...indicati nel regolamento stesso ...e noi siamo indicati solo nella rubrica del DPR stesso.
Saluti.
Alex
Re: RIUSCIREMO AD ANDARE IN PENSIONE....O.....
Grazie Alex59 per le tue precise considerazioni.
Rettifico: io sono EMA (che sta per emanuele), quello che ho pubblicato è il copia-incolla di uno scritto, del caro Collega Vincenzo Romeo delegato Cocer, che ho trovato molto esplicativo. Ma non è farina del mio sacco!
Mi scuso se ho generato un equivoco.
Rettifico: io sono EMA (che sta per emanuele), quello che ho pubblicato è il copia-incolla di uno scritto, del caro Collega Vincenzo Romeo delegato Cocer, che ho trovato molto esplicativo. Ma non è farina del mio sacco!
Mi scuso se ho generato un equivoco.
Re: RIUSCIREMO AD ANDARE IN PENSIONE....O.....
ma? un altro articolo che crea confusione?
http://www.pmi.it/economia/lavoro/news/ ... atori.html" onclick="window.open(this.href);return false;
http://www.pmi.it/economia/lavoro/news/ ... atori.html" onclick="window.open(this.href);return false;
Re: RIUSCIREMO AD ANDARE IN PENSIONE....O.....
Messaggio da arsenico60 »
charles ha scritto:ma? un altro articolo che crea confusione?
http://www.pmi.it/economia/lavoro/news/ ... atori.html" onclick="window.open(this.href);return false;
.......eche casso è sempre il decreto in questione, tirato fuori da una testata online, già discusso e ridiscusso post sopra.
Re: RIUSCIREMO AD ANDARE IN PENSIONE....O.....
Una buona serata a tutti, avrei un quesito per gli esperti ho a chi e capitata la stessa cosa. Vengo al dunque, ho fatto domanda di pensione Online il 29 agosto 2013, il cartaceo inoltrato a tutti gli uffici arma in data 2 Settembre 2013. Ultimo giorno utile servizio 24 Agosto 2014. A distanza di 5 mesi (sono andati con molta calma) arrivano i conteggi ufficiali dal CNA tramite Legione con AA.41 MM.4 GG.24 mancherebbero gg.6 per arrivare Anni 41 e 5 mesi. Premetto che da uno schema già in mio possesso inviatomi dall’ufficio della Legione i conteggi erano AA.41 MM.5 al 15 Agosto 2013. A questo punto cosa succede? Possono mandarmi via lo stesso. Se dovessi rifare la domanda sarei penalizzato di parecchi mesi poiché sarei già fuori i termini prescritti. Ho saputo da altri colleghi che e successo la stessa cosa li hanno fatto fare e sottoscrive una dichiarazione pero non conosco il contenuto, presumo rinuncia al periodo mancante. Ma chiedo e mai possibile che uno per avere delle risposte ho diritti bisogna aspettare la bellezza di 5 mesi per una semplicissima risposta. Chi ne risponde di tutto ciò ? Lascio a voi la risposta un grazi a tutti.
Re: RIUSCIREMO AD ANDARE IN PENSIONE....O.....
Messaggio da arsenico60 »
la frazione di 16 giorni viene arrotondata ad 1 mese, quindi non dovresti avere problemi in pratica per l'inps avrai 41 anni e 5 mesi di contributi.
Per quando riguarda la sottoscrizione delle dichiarazione che hai sentito, presumo che ti riferisci a quei colleghi che hanno fatto male i conti con la finestra mobile uscendo prima del previsto, la cui verrà pagata dopo il raggiungimento dei mesi mancanti ai 13 per il 2012 e 14 mesi per il 2014. Cosa che a te non dovrebbe succedere dato che quando vai in pensione hai maturato 41 a + 5 mesi previsti per chi ha maturato i diritti nel 2013.
Per quando riguarda la sottoscrizione delle dichiarazione che hai sentito, presumo che ti riferisci a quei colleghi che hanno fatto male i conti con la finestra mobile uscendo prima del previsto, la cui verrà pagata dopo il raggiungimento dei mesi mancanti ai 13 per il 2012 e 14 mesi per il 2014. Cosa che a te non dovrebbe succedere dato che quando vai in pensione hai maturato 41 a + 5 mesi previsti per chi ha maturato i diritti nel 2013.
Re: RIUSCIREMO AD ANDARE IN PENSIONE....O.....
Ti ringrazio Arsenico della risposta . Ma per la nostra amministrazione e le stessa cosa, quando vado in pensione mancano sempre 6 giorni.arsenico60 ha scritto:la frazione di 16 giorni viene arrotondata ad 1 mese, quindi non dovresti avere problemi in pratica per l'inps avrai 41 anni e 5 mesi di contributi.
Per quando riguarda la sottoscrizione delle dichiarazione che hai sentito, presumo che ti riferisci a quei colleghi che hanno fatto male i conti con la finestra mobile uscendo prima del previsto, la cui verrà pagata dopo il raggiungimento dei mesi mancanti ai 13 per il 2012 e 14 mesi per il 2014. Cosa che a te non dovrebbe succedere dato che quando vai in pensione hai maturato 41 a + 5 mesi previsti per chi ha maturato i diritti nel 2013.
Re: RIUSCIREMO AD ANDARE IN PENSIONE....O.....
Messaggio da arsenico60 »
.....certo che la stessa cosa, negativo non ti mancano 6 giorni, gli arrotondamenti superiori o inferiori sono per effetto amministrativo di legge
Re: RIUSCIREMO AD ANDARE IN PENSIONE....O.....
Grazie ancora Arsenico. Un saluto.arsenico60 ha scritto:.....certo che la stessa cosa, negativo non ti mancano 6 giorni, gli arrotondamenti superiori o inferiori sono per effetto amministrativo di legge
Re: RIUSCIREMO AD ANDARE IN PENSIONE....O.....
Messaggio da Antonio_1961 »
Quando ti sei arruolato e quanti anni hai?dengi ha scritto:Una buona serata a tutti, avrei un quesito per gli esperti ho a chi e capitata la stessa cosa. Vengo al dunque, ho fatto domanda di pensione Online il 29 agosto 2013, il cartaceo inoltrato a tutti gli uffici arma in data 2 Settembre 2013. Ultimo giorno utile servizio 24 Agosto 2014. A distanza di 5 mesi (sono andati con molta calma) arrivano i conteggi ufficiali dal CNA tramite Legione con AA.41 MM.4 GG.24 mancherebbero gg.6 per arrivare Anni 41 e 5 mesi. Premetto che da uno schema già in mio possesso inviatomi dall’ufficio della Legione i conteggi erano AA.41 MM.5 al 15 Agosto 2013. A questo punto cosa succede? Possono mandarmi via lo stesso. Se dovessi rifare la domanda sarei penalizzato di parecchi mesi poiché sarei già fuori i termini prescritti. Ho saputo da altri colleghi che e successo la stessa cosa li hanno fatto fare e sottoscrive una dichiarazione pero non conosco il contenuto, presumo rinuncia al periodo mancante. Ma chiedo e mai possibile che uno per avere delle risposte ho diritti bisogna aspettare la bellezza di 5 mesi per una semplicissima risposta. Chi ne risponde di tutto ciò ? Lascio a voi la risposta un grazi a tutti.
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