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panorama ha scritto: ↑mar gen 05, 2021 4:28 pm A mio avviso, la sentenza delle SS.RR. da parte delle 3 Sezioni Centrali d'Appello di Roma potrebbe essere dissentita da quanto scritto, poiché volutamente hanno distorto un DPR mai abrogato fino ad oggi ed hanno creato un danno economico al personale Militare. Non saprei se ci sono gli elementi per l’invio alla Corte Costituzionale ma questo lo dovranno studiare gli Avvocati ed i vari Sindacati.


Si gli estremi ci sono, gli stessi Giudici del no siciliani, quello lombardo e i veneti lo hanno fatto intendere, ma è molto più probabile che si arrivi al 2,2% per ogni anno piuttosto che al 2,93 per 15 anni, uniformando l'art. 44 al 54 sui 20 anni per tutti e quindi 2,2% anno atteso che rispetto a quello che ha scritto l'Orefice l'anzianità dell'art.52 comma 1 è vigente solo per i riformati e quindi l'anzianità minima, ad oggi, per la pensione è 20 anni di contributi e quindi.............Così nessuno potrà lamentarsi sia i retributivi oltre i 18, sia i +15-18 e sia i -15 sia civili che militari, ovvero il 2,2% per tutti con il miglior trattamento peri militari e ff.pp civile degli anni utili che i veri civili non contemplano. Se Orefice s'impegnava un altro pò, magari sarebbe stato beatificato, ma non ce la fanno proprio.

naturopata ha scritto: ↑mar gen 05, 2021 5:51 pm

panorama ha scritto: ↑mar gen 05, 2021 4:28 pm A mio avviso, la sentenza delle SS.RR. da parte delle 3 Sezioni Centrali d'Appello di Roma potrebbe essere dissentita da quanto scritto, poiché volutamente hanno distorto un DPR mai abrogato fino ad oggi ed hanno creato un danno economico al personale Militare. Non saprei se ci sono gli elementi per l’invio alla Corte Costituzionale ma questo lo dovranno studiare gli Avvocati ed i vari Sindacati.


Si gli estremi ci sono, gli stessi Giudici del no siciliani, quello lombardo e i veneti lo hanno fatto intendere, ma è molto più probabile che si arrivi al 2,2% per ogni anno piuttosto che al 2,93 per 15 anni, uniformando l'art. 44 al 54 sui 20 anni per tutti e quindi 2,2% anno atteso che rispetto a quello che ha scritto l'Orefice l'anzianità dell'art.52 comma 1 è vigente solo per i riformati e quindi l'anzianità minima, ad oggi, per la pensione è 20 anni di contributi e quindi.............Così nessuno potrà lamentarsi sia i retributivi oltre i 18, sia i +15-18 e sia i -15 sia civili che militari, ovvero il 2,2% per tutti con il miglior trattamento peri militari e ff.pp civile degli anni utili che i veri civili non contemplano. Se Orefice s'impegnava un altro pò, magari sarebbe stato beatificato, ma non ce la fanno proprio.

istillnotaffound ha scritto: ↑mar gen 05, 2021 5:57 pm @naturopata
gentilmente potresti indicarmi in quale punto/pagina della sentenza Orefice ha scritto che l'anzianità dell'art.52 comma 1 è vigente solo per i riformati che non riesco a trovare il passaggio...
Grazie

Infatti non c'è, ma si ricava dall'art.52 e Orefice afferma:

Un primo punto fermo, quindi, è costituito dall’assunto in base al quale, stante quanto si è venuto affermando, l’applicazione tout court dell’art. 54 (nel combinato disposto dei primi due commi) e l’applicazione dell’aliquota fissa del 44% non possono essere generalizzati per tutto il personale militare, ma circoscritte a coloro i quali sono in possesso dei requisiti previsti dalla richiamata normativa, requisiti letteralmente individuabili in:
1) effettiva e definitiva cessazione dal servizio (essendo questo, ovviamente, il presupposto indispensabile per l’accesso al trattamento pensionistico);
2) concreta maturazione del diritto all’attribuzione della pensione normale, essendo in possesso di quei requisiti d’anzianità minimi, stabiliti espressamente dall’art. 52;
3) possesso, all’epoca di definitiva cessazione dal servizio, esclusivamente di un’anzianità di almeno quindici e non più di venti anni………………….

I requisiti del comma 1 dell'art.52 sono previsti solo per i cessati per motivi di salute, atteso quanto riportato dai commi successivi:

Art. 52.- Diritto al trattamento normale.
L'ufficiale, il sottufficiale e il militare di truppa che cessano dal servizio permanente o continuativo hanno diritto alla pensione normale se hanno raggiunto una anzianità di almeno quindici anni di servizio utile, di cui dodici di servizio effettivo.
Nel caso di cessazione dal servizio permanente o continuativo per raggiunti limiti di età il militare consegue la pensione normale anche se ha un'anzianità inferiore a quella indicata nel comma precedente.
L'ufficiale, il sottufficiale e il militare di truppa che cessano dal servizio permanente o continuativo a domanda, per decadenza o per perdita del grado hanno diritto alla pensione normale se hanno compiuto almeno venti anni di servizio effettivo.
Per i militari non appartenenti al servizio permanente o continuativo è necessaria, ai fini del diritto alla pensione normale, una anzianità di almeno venti anni di servizio effettivo.

E' inutile dire però che adesso per la pensione a domanda bisogna raggiungere o il limite massimo d'età previsto con almeno 20 di contributi, o il massimo dei contributi mediato con i limiti d'età previsti per i vari ordinamenti.