a breve il taglio delle pensioni militari: teniamoci pronti
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Re: a breve il taglio delle pensioni militari: teniamoci pro
Messaggio da Sempreme064 »
Tutti quelli che sono sbarcati e poi andati in altri paesi sono sbarcati in Italia per la maggior dei paesi nordici, solo che gli altri hanno scelto da noi girano..questa è la differenza..sono tutti clandestini che girano..a spese nostre
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Re: a breve il taglio delle pensioni militari: teniamoci pro
Messaggio da Sempreme064 »
Il problema non è il colore della pelle le origini etc. Se siamo allo sfascio e non in grado di occuparci di altri stranieri clandestini profughi perché siamo in un momento critico, questi bisogna mantenerli..dove li mettiamo nei campi con il caporale? Buona giornata
Re: a breve il taglio delle pensioni militari: teniamoci pro
Sono perfettamente d'accordo e ricordo che avevo scritto le stesse cose mesi addietro.Admin ha scritto:Queste sono frasi da Unione Sovietica negli anni della cortina di ferro.vanloon ha scritto:È sacrosanto, giusto, etico e in pieno diritto, abbassare la pensione a chi percepisce cifre di indecenza sociale, ovvero a chi ha una pensione con calcolo retributivo.
Perchè mai un pensionato che gode di un trattamento erogato secondo l'allora vigente legge ora dovrebbe vedersi decurtata la pensione? Se accettiamo questo principio, cioè che una legge può agire retroattivamente, allora non c'è limite a quello che poi il legislatore potrà fare. E siccome i soldi decurarti ai (pochi) "ricchi" non basteranno mai ad aumentare quelle sociali (un'enormità), il legislatore dovrà per forza attingere alla cassa (anch'essa molto - ma molto - più consistente) dei pensionati con reddito medio. Solo in quel momento vi straccerete le vesti, perchè fino a quando toglieranno soldi agli altri vi andrà bene, ma non appena toccheranno i vostri (e li toccheranno di questo passo, statene certi), allora diventerete garantisti, ultraconservatori e negherete di aver mai detto/scritto simili sciocchezze.
Una volta perso il diritto acquisito e creato il concetto di retroattività sarà possibile prelevare a piene mani da TUTTI NOI ed allora si che voglio vedere cosa scriveranno i sostenitori del nuovo che avanza.
Hai acquistato un immobile pagando l'IVA agevolata al 4% come prima casa ed un domani (SPERIAMO MAI) esisterà solo l'aliquota ordinaria al 22%, ebbene versate la differenza senza obiettare (tanto per semplificare il calcolo su una casa da 200.000 euro avete pagato 8.000 di IVA anziché 44.000 ... quindi preparatevi a sborsare 36.000 di differenza ...).
Chiaramente il discorso potrà essere applicato a tutto: sanzioni, condoni, ecc...
Personalmente lo ritengo un futuro catastrofico ...
Un saluto ...
Re: a breve il taglio delle pensioni militari: teniamoci pro
Messaggio da roberto_67 »
....Angelo1 ha scritto:Sono perfettamente d'accordo e ricordo che avevo scritto le stesse cose mesi addietro.Admin ha scritto:Queste sono frasi da Unione Sovietica negli anni della cortina di ferro.vanloon ha scritto:È sacrosanto, giusto, etico e in pieno diritto, abbassare la pensione a chi percepisce cifre di indecenza sociale, ovvero a chi ha una pensione con calcolo retributivo.
Perchè mai un pensionato che gode di un trattamento erogato secondo l'allora vigente legge ora dovrebbe vedersi decurtata la pensione? Se accettiamo questo principio, cioè che una legge può agire retroattivamente, allora non c'è limite a quello che poi il legislatore potrà fare. E siccome i soldi decurarti ai (pochi) "ricchi" non basteranno mai ad aumentare quelle sociali (un'enormità), il legislatore dovrà per forza attingere alla cassa (anch'essa molto - ma molto - più consistente) dei pensionati con reddito medio. Solo in quel momento vi straccerete le vesti, perchè fino a quando toglieranno soldi agli altri vi andrà bene, ma non appena toccheranno i vostri (e li toccheranno di questo passo, statene certi), allora diventerete garantisti, ultraconservatori e negherete di aver mai detto/scritto simili sciocchezze.
Una volta perso il diritto acquisito e creato il concetto di retroattività sarà possibile prelevare a piene mani da TUTTI NOI ed allora si che voglio vedere cosa scriveranno i sostenitori del nuovo che avanza.
Hai acquistato un immobile pagando l'IVA agevolata al 4% come prima casa ed un domani (SPERIAMO MAI) esisterà solo l'aliquota ordinaria al 22%, ebbene versate la differenza senza obiettare (tanto per semplificare il calcolo su una casa da 200.000 euro avete pagato 8.000 di IVA anziché 44.000 ... quindi preparatevi a sborsare 36.000 di differenza ...).
Chiaramente il discorso potrà essere applicato a tutto: sanzioni, condoni, ecc...
Personalmente lo ritengo un futuro catastrofico ...
Un saluto ...
PREPARATEVI
Re: a breve il taglio delle pensioni militari: teniamoci pro
Beh complimenti, siete riusciti a far saltar giù dal suo cuscino il monaco: la sua imperturbabilità è svanita come neve al sole alla prospettiva di dover pagare quanto oggetto di benefici fiscali benchè legittimi, rati e validi.roberto_67 ha scritto:....Angelo1 ha scritto:Sono perfettamente d'accordo e ricordo che avevo scritto le stesse cose mesi addietro.Admin ha scritto:
Queste sono frasi da Unione Sovietica negli anni della cortina di ferro.
Perchè mai un pensionato che gode di un trattamento erogato secondo l'allora vigente legge ora dovrebbe vedersi decurtata la pensione? Se accettiamo questo principio, cioè che una legge può agire retroattivamente, allora non c'è limite a quello che poi il legislatore potrà fare. E siccome i soldi decurarti ai (pochi) "ricchi" non basteranno mai ad aumentare quelle sociali (un'enormità), il legislatore dovrà per forza attingere alla cassa (anch'essa molto - ma molto - più consistente) dei pensionati con reddito medio. Solo in quel momento vi straccerete le vesti, perchè fino a quando toglieranno soldi agli altri vi andrà bene, ma non appena toccheranno i vostri (e li toccheranno di questo passo, statene certi), allora diventerete garantisti, ultraconservatori e negherete di aver mai detto/scritto simili sciocchezze.
Una volta perso il diritto acquisito e creato il concetto di retroattività sarà possibile prelevare a piene mani da TUTTI NOI ed allora si che voglio vedere cosa scriveranno i sostenitori del nuovo che avanza.
Hai acquistato un immobile pagando l'IVA agevolata al 4% come prima casa ed un domani (SPERIAMO MAI) esisterà solo l'aliquota ordinaria al 22%, ebbene versate la differenza senza obiettare (tanto per semplificare il calcolo su una casa da 200.000 euro avete pagato 8.000 di IVA anziché 44.000 ... quindi preparatevi a sborsare 36.000 di differenza ...).
Chiaramente il discorso potrà essere applicato a tutto: sanzioni, condoni, ecc...
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Un saluto ...
PREPARATEVI
NON CI AVEVO PENSATO!
E' questa la fine che faranno i nostri risparmi: una volta tagliate le pensioni, si potrà considerare unilateralmente e definitivamente rescisso il patto tra stato e cittadini.
La conseguenza di ciò consiste nel fatto che tutto sarà permesso allo Stato, per cui non ci sarà problema se si riprenderà benefici fiscali già concessi.
E se non basterà, ovviamente si andrà a prelevare i soldi dai nostri conti correnti di notte, come fece un ex capo del Governo attualmente in servizio alla Corte Costituzionale (guarda caso)
Re: a breve il taglio delle pensioni militari: teniamoci pro
Non so se sono frasi da unione sovietica, sicuramente nel nostro paese l'emergenza è la giustizia sociale e chi cerca di mantenere intatta la sua saccoccia invocando diritti costituzionali e catastrofismi fiscali, cerca solo di dare ragione a privilegi assurdi e non ai diritti acquisiti. Un conto sono i diritti, altro è percepire ciò che non spetta.Angelo1 ha scritto:Sono perfettamente d'accordo e ricordo che avevo scritto le stesse cose mesi addietro.Admin ha scritto:Queste sono frasi da Unione Sovietica negli anni della cortina di ferro.vanloon ha scritto:È sacrosanto, giusto, etico e in pieno diritto, abbassare la pensione a chi percepisce cifre di indecenza sociale, ovvero a chi ha una pensione con calcolo retributivo.
Perchè mai un pensionato che gode di un trattamento erogato secondo l'allora vigente legge ora dovrebbe vedersi decurtata la pensione? Se accettiamo questo principio, cioè che una legge può agire retroattivamente, allora non c'è limite a quello che poi il legislatore potrà fare. E siccome i soldi decurarti ai (pochi) "ricchi" non basteranno mai ad aumentare quelle sociali (un'enormità), il legislatore dovrà per forza attingere alla cassa (anch'essa molto - ma molto - più consistente) dei pensionati con reddito medio. Solo in quel momento vi straccerete le vesti, perchè fino a quando toglieranno soldi agli altri vi andrà bene, ma non appena toccheranno i vostri (e li toccheranno di questo passo, statene certi), allora diventerete garantisti, ultraconservatori e negherete di aver mai detto/scritto simili sciocchezze.
Una volta perso il diritto acquisito e creato il concetto di retroattività sarà possibile prelevare a piene mani da TUTTI NOI ed allora si che voglio vedere cosa scriveranno i sostenitori del nuovo che avanza.
Hai acquistato un immobile pagando l'IVA agevolata al 4% come prima casa ed un domani (SPERIAMO MAI) esisterà solo l'aliquota ordinaria al 22%, ebbene versate la differenza senza obiettare (tanto per semplificare il calcolo su una casa da 200.000 euro avete pagato 8.000 di IVA anziché 44.000 ... quindi preparatevi a sborsare 36.000 di differenza ...).
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Un saluto ...
E probabilmente, coloro che invocano i diritti acquisiti, non avendo ragioni per sostenere quanto, intorbidiscono il discorso con catrastofismi fiscali che poco centrano col punto.
Nessuno chiederà indietro quote iva o di pensioni già percepite, semmai un concetto per qualcuno alieno sancisce la solidarietà in una società civile, peraltro richiamato dalla nostra costituzione, il principio della solidarietà.
Re: a breve il taglio delle pensioni militari: teniamoci pro
Ho messo insieme tutte queste belle parole (davvero) estratte dal tuo ultimo post, peccato che richiamino alla memoria di molte persone (specie a quelle che NON si sono laureate "all'università della vita" - cioè gli accattoni che per lo più spammano bufale sui social), il socialismo reale della peggior specie - nella parte in cui vorrebbero che nessuno fosse più intelligente e preparato di loro tanto da guadagnare molto di più e godere di pensioni molto più alte.vanloon ha scritto: giustizia sociale... diritti costituzionali... percepire ciò che non spetta... società civile... il principio della solidarietà...
Mi ha colpito poi l'espessione "percepire ciò che non spetta". Ribadisco che se a queste persone non spettava qualcosa la Legge, a cui tutti dobbiamo far riferimento (non solo quando ci fa comodo), non glial'avrebbe concessa. Lo scrivo in un altro modo: anche se l'invidia sociale è sempre esistita e si è acuita solo adesso con l'avvento dei social, ciò non significa che sia possibile operare un revisionismo legislativo ma, semmai, cambiare le norme vigenti con altre ispirate (guarda un po') alla giustizia sociale, al rispetto del principio della solidarietà (rectius equità fiscale).
Il revisionismo legislativo non porta risultati tangibili, ma serve solo a vellicare gli istinti vendicativi senza portare ad alcuna soluzione se non quella orientata al consenso elettorale; la revisione delle normative attuali poi è possibile solo per il tempo a venire, così come recitano le Preleggi (Disposizioni sulla legge in generale) all'articolo 11 del Codice Civile: "La legge non dispone che per l'avvenire: essa non ha effetto retroattivo". In caso contrario, lo Stato dovrà mettere mano al portafogli (cioè alle nostre tasche) e pagare salatissimi risarcimenti. Questa è la legge, anche se non ci fa comodo.
Il bello è che di tutte queste chiacchiere e propaganda politica, il governo non le ancora tradotte in leggi e norme, nonostante ci siano già state 16 riunioni del Consiglio dei Ministri. E mai le farà, secondo me.
Re: a breve il taglio delle pensioni militari: teniamoci pro
Admin il monaco prega che le tue nobili parole siano ascoltate da chi oggi governa, che conseguentemente si comprenda che la democrazia è anzitutto legalità, che il patto stipulato tra Stato e cittadini è rato e valido e che la giustizia sociale si persegue con mezzi leciti e legittimi.Admin ha scritto:Ho messo insieme tutte queste belle parole (davvero) estratte dal tuo ultimo post, peccato che richiamino alla memoria di molte persone (specie a quelle che NON si sono laureate "all'università della vita" - cioè gli accattoni che per lo più spammano bufale sui social), il socialismo reale della peggior specie - nella parte in cui vorrebbero che nessuno fosse più intelligente e preparato di loro tanto da guadagnare molto di più e godere di pensioni molto più alte.vanloon ha scritto: giustizia sociale... diritti costituzionali... percepire ciò che non spetta... società civile... il principio della solidarietà...
Mi ha colpito poi l'espessione "percepire ciò che non spetta". Ribadisco che se a queste persone non spettava qualcosa la Legge, a cui tutti dobbiamo far riferimento (non solo quando ci fa comodo), non glial'avrebbe concessa. Lo scrivo in un altro modo: anche se l'invidia sociale è sempre esistita e si è acuita solo adesso con l'avvento dei social, ciò non significa che sia possibile operare un revisionismo legislativo ma, semmai, cambiare le norme vigenti con altre ispirate (guarda un po') alla giustizia sociale, al rispetto del principio della solidarietà (rectius equità fiscale).
Il revisionismo legislativo non porta risultati tangibili, ma serve solo a vellicare gli istinti vendicativi senza portare ad alcuna soluzione se non quella orientata al consenso elettorale; la revisione delle normative attuali poi è possibile solo per il tempo a venire, così come recitano le Preleggi (Disposizioni sulla legge in generale) all'articolo 11 del Codice Civile: "La legge non dispone che per l'avvenire: essa non ha effetto retroattivo". In caso contrario, lo Stato dovrà mettere mano al portafogli (cioè alle nostre tasche) e pagare salatissimi risarcimenti. Questa è la legge, anche se non ci fa comodo.
Il bello è che di tutte queste chiacchiere e propaganda politica, il governo non le ancora tradotte in leggi e norme, nonostante ci siano già state 16 riunioni del Consiglio dei Ministri. E mai le farà, secondo me.
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Re: a breve il taglio delle pensioni militari: teniamoci pro
Messaggio da Sempreme064 »
Tante chiacchiere per nulla.. sarà incostituzionale ma anche la perequazione pensioni lo era nel 2011 , diritti acquisiti ma Strasburgo ha dato dato ragione per il taglio per una questione di emergenza sociale che si presentava al paese..
Adesso siamo peggio di prima.. ben venga un contributo di solidarietà se serve a dare equità e sviluppo..
Pure il.mio assegno funzionale era.un diritto acquisito z pure i contratti scaduti erano dei diritti non mantenuti etc etc etc etc .. che tagliano poi ci sarà la flat tax.. http://www.today.it/economia/pensioni-r ... ropea.html" onclick="window.open(this.href);return false;
Adesso siamo peggio di prima.. ben venga un contributo di solidarietà se serve a dare equità e sviluppo..
Pure il.mio assegno funzionale era.un diritto acquisito z pure i contratti scaduti erano dei diritti non mantenuti etc etc etc etc .. che tagliano poi ci sarà la flat tax.. http://www.today.it/economia/pensioni-r ... ropea.html" onclick="window.open(this.href);return false;
Re: a breve il taglio delle pensioni militari: teniamoci pro
Non ho social...nemmeno tanti soldi....sono un ignorante con dignità...non ho lauree di sorta.Admin ha scritto:Ho messo insieme tutte queste belle parole (davvero) estratte dal tuo ultimo post, peccato che richiamino alla memoria di molte persone (specie a quelle che NON si sono laureate "all'università della vita" - cioè gli accattoni che per lo più spammano bufale sui social), il socialismo reale della peggior specie - nella parte in cui vorrebbero che nessuno fosse più intelligente e preparato di loro tanto da guadagnare molto di più e godere di pensioni molto più alte.vanloon ha scritto: giustizia sociale... diritti costituzionali... percepire ciò che non spetta... società civile... il principio della solidarietà...
Mi ha colpito poi l'espessione "percepire ciò che non spetta". Ribadisco che se a queste persone non spettava qualcosa la Legge, a cui tutti dobbiamo far riferimento (non solo quando ci fa comodo), non glial'avrebbe concessa. Lo scrivo in un altro modo: anche se l'invidia sociale è sempre esistita e si è acuita solo adesso con l'avvento dei social, ciò non significa che sia possibile operare un revisionismo legislativo ma, semmai, cambiare le norme vigenti con altre ispirate (guarda un po') alla giustizia sociale, al rispetto del principio della solidarietà (rectius equità fiscale).
Il revisionismo legislativo non porta risultati tangibili, ma serve solo a vellicare gli istinti vendicativi senza portare ad alcuna soluzione se non quella orientata al consenso elettorale; la revisione delle normative attuali poi è possibile solo per il tempo a venire, così come recitano le Preleggi (Disposizioni sulla legge in generale) all'articolo 11 del Codice Civile: "La legge non dispone che per l'avvenire: essa non ha effetto retroattivo". In caso contrario, lo Stato dovrà mettere mano al portafogli (cioè alle nostre tasche) e pagare salatissimi risarcimenti. Questa è la legge, anche se non ci fa comodo.
Il bello è che di tutte queste chiacchiere e propaganda politica, il governo non le ancora tradotte in leggi e norme, nonostante ci siano già state 16 riunioni del Consiglio dei Ministri. E mai le farà, secondo me.
Però capisco, esco di casa spesso e vedo, vivo e osservo.
E soprattutto conosco il mondo furbesco di chi oggi si svena per difendere ragioni ed equilibri degni della francia del re sole.
I tempi sono cambiati, continueranno a cambiare che vi piaccia o no, nonostante lo sforzo che prodigate nel suonarvela e cantarvela.
Buon privilegi a tutti....
Re: a breve il taglio delle pensioni militari: teniamoci pro
Lo sa cosa non cambierà mai? Che le persone di scarso o scarsissimo spessore sociale e civile (non ce l'ho con lei, non mi permetterei) prenderanno sempre calci nel sedere e continueranno sempre a lagnarsi.vanloon ha scritto: Non ho social...nemmeno tanti soldi....sono un ignorante con dignità...non ho lauree di sorta.
Però capisco, esco di casa spesso e vedo, vivo e osservo.
E soprattutto conosco il mondo furbesco di chi oggi si svena per difendere ragioni ed equilibri degni della francia del re sole.
I tempi sono cambiati, continueranno a cambiare che vi piaccia o no, nonostante lo sforzo che prodigate nel suonarvela e cantarvela.
Buon privilegi a tutti....
E' sempre stato così fin dall'alba dei tempi e non cambierà mai.
Che gliene frega a quelli del governo se domani lo spread si alza a 500 punti, mica lo devono pagare loro il mutuo di casa, ma il poveraccio e l'operaio, l'impiegato e il levantino, al quale spiegheranno che no, non è colpa loro, ma dei "poteri forti", delle scie chimiche, dei governi precedenti, della globalizzazione, della Merkel, dei migranti che ci rubano il lavoro, e via discorrendo.
E la rabbia aumenterà ma i polli da spennare rimarranno sempre gli stessi.
Re: a breve il taglio delle pensioni militari: teniamoci pro
STATO di coscienza
L'argomento è interessante. Le vie che si percorrono nel ragionamento e nei punti di vista che si esprimono in questo blog, sono tutti molto interessanti e persuasivi. Ma oltre che essere teorici rappresentano solo una mera interpretazione soggettiva. Ci sfuggono però i fatti concreti e quelli d'interesse sono vecchie conoscenze: primo tra tutti il debito pubblico della nostra nazione. Spropositato abnorme e per di più malato. E' di questi giorni la visita del ministro Tria nella Repubblica Popolare Cinese, mica per una vacanza rilassante o per piazzare qualche prodotto tipico nazionale, ma trattare per l'offerta che lo stato cinese farà per l'acquisto di parte del nostro debito pubblico. Non ci vuole arte o cultura per comprendere che la gestione di questa pachidermica sofferenza, assorbe ogni giorno decine di miliardi di vendita di titoli italiani, per approvvigionare fondi da destinare al funzionamento ed alle esigenze primarie del nostro stesso stato. Ci ritoccheranno le pensioni? E' una ipotesi possibile e concreta, quanto concreto è il pericolo del default, con buona pace dello stato sociale e delle nostre belle speranze. Meditiamo gente, le nostre sono istanze da poco e lo STATO di coscienza di quasi tutti noi, è latente rispetto una realtà fatta di freddi numeri e statistiche...inoltre si potrebbe dibattere all'infinito sulle politiche da adottare per ridurre il debito, le scelte in tema di welfare, lavoro, commercio, industria, migrazione ecc...
Rispettosamente...Zenmonk dove sei?
L'argomento è interessante. Le vie che si percorrono nel ragionamento e nei punti di vista che si esprimono in questo blog, sono tutti molto interessanti e persuasivi. Ma oltre che essere teorici rappresentano solo una mera interpretazione soggettiva. Ci sfuggono però i fatti concreti e quelli d'interesse sono vecchie conoscenze: primo tra tutti il debito pubblico della nostra nazione. Spropositato abnorme e per di più malato. E' di questi giorni la visita del ministro Tria nella Repubblica Popolare Cinese, mica per una vacanza rilassante o per piazzare qualche prodotto tipico nazionale, ma trattare per l'offerta che lo stato cinese farà per l'acquisto di parte del nostro debito pubblico. Non ci vuole arte o cultura per comprendere che la gestione di questa pachidermica sofferenza, assorbe ogni giorno decine di miliardi di vendita di titoli italiani, per approvvigionare fondi da destinare al funzionamento ed alle esigenze primarie del nostro stesso stato. Ci ritoccheranno le pensioni? E' una ipotesi possibile e concreta, quanto concreto è il pericolo del default, con buona pace dello stato sociale e delle nostre belle speranze. Meditiamo gente, le nostre sono istanze da poco e lo STATO di coscienza di quasi tutti noi, è latente rispetto una realtà fatta di freddi numeri e statistiche...inoltre si potrebbe dibattere all'infinito sulle politiche da adottare per ridurre il debito, le scelte in tema di welfare, lavoro, commercio, industria, migrazione ecc...
Rispettosamente...Zenmonk dove sei?
Re: a breve il taglio delle pensioni militari: teniamoci pro
Caro costauno, con me sfondi una porta aperta. E' noto però che gli imbonitori social parlano a vanvera - riscuotendo peraltro molto successo - su questo argomento come si fa al bar, cioè con zero background economico e culturale. Le teorie sono le più fantasiose e arrivano fino alla cancellazione di 250 miliardi di debito pubblico (era nella prima bozza del "contratto per un governo del cambiamento"). Follia.costauno ha scritto:Ci sfuggono però i fatti concreti e quelli d'interesse sono vecchie conoscenze: primo tra tutti il debito pubblico della nostra nazione. Spropositato abnorme e per di più malato.
Naturalmente per mettere a tacere quelli che, in possesso di un quoziente intellettivo sufficiente per capire che sforare il deficit porterà alla rovina, citano come esempio (improprio) il debito pubblico del Giappone, al 253%. Peccato che il Giappone sia considerato dalle agenzie di rating (e di conseguenza dagli investitori) una "A1, A+, A stabile", mentre l'Italia langue a Baa2, BBB. Insomma non si fidano.
E come potrebbero visto che con l'enorme debito pubblico che abbiamo siamo governati da dei pagliacci che un giorno sì e l'altro pure si preoccupa più di fare propaganda che di mettere in atto misure concrete?
Purtroppo per loro, propaganda o meno, il cappio della Legge di Bilancio si avvicina e non basterà tutta la propaganda del mondo a spiegare agli investitori/risparmiatori che senza misure concrete la credibilità scenderà in picchiata. E se non danno ai loro elettori quello che hanno promesso (reddito di nullafacenza, flat tax, cancellazione della Fornero) saranno guai. Ecco il cappio che si sono messi al collo.
Il povero Tria va a Pechino sperando di convincere il governo dei comunisti (lo scrivo per sbeffeggiare quelli che berciano insulti sui governi di sinistra, non per altro) a comprare il nostro debito, mentre Coso un po' di tempo fa chiedeva la stessa cosa a Trump.
Già, i freddi numeri, questi sconosciuti.costauno ha scritto:lo STATO di coscienza di quasi tutti noi, è latente rispetto una realtà fatta di freddi numeri e statistiche
Re: a breve il taglio delle pensioni militari: teniamoci pro
Messaggio da Aquila »
...ecco come andrà a finire.Admin ha scritto:Caro costauno, con me sfondi una porta aperta. E' noto però che gli imbonitori social parlano a vanvera - riscuotendo peraltro molto successo - su questo argomento come si fa al bar, cioè con zero background economico e culturale. Le teorie sono le più fantasiose e arrivano fino alla cancellazione di 250 miliardi di debito pubblico (era nella prima bozza del "contratto per un governo del cambiamento"). Follia.costauno ha scritto:Ci sfuggono però i fatti concreti e quelli d'interesse sono vecchie conoscenze: primo tra tutti il debito pubblico della nostra nazione. Spropositato abnorme e per di più malato.
Naturalmente per mettere a tacere quelli che, in possesso di un quoziente intellettivo sufficiente per capire che sforare il deficit porterà alla rovina, citano come esempio (improprio) il debito pubblico del Giappone, al 253%. Peccato che il Giappone sia considerato dalle agenzie di rating (e di conseguenza dagli investitori) una "A1, A+, A stabile", mentre l'Italia langue a Baa2, BBB. Insomma non si fidano.
E come potrebbero visto che con l'enorme debito pubblico che abbiamo siamo governati da dei pagliacci che un giorno sì e l'altro pure si preoccupa più di fare propaganda che di mettere in atto misure concrete?
Purtroppo per loro, propaganda o meno, il cappio della Legge di Bilancio si avvicina e non basterà tutta la propaganda del mondo a spiegare agli investitori/risparmiatori che senza misure concrete la credibilità scenderà in picchiata. E se non danno ai loro elettori quello che hanno promesso (reddito di nullafacenza, flat tax, cancellazione della Fornero) saranno guai. Ecco il cappio che si sono messi al collo.
Il povero Tria va a Pechino sperando di convincere il governo dei comunisti (lo scrivo per sbeffeggiare quelli che berciano insulti sui governi di sinistra, non per altro) a comprare il nostro debito, mentre Coso un po' di tempo fa chiedeva la stessa cosa a Trump.
Già, i freddi numeri, questi sconosciuti.costauno ha scritto:lo STATO di coscienza di quasi tutti noi, è latente rispetto una realtà fatta di freddi numeri e statistiche
Ecco come andra a finire - Marcello Veneziani
Lo so come andrà a finire. Lo so perché conosco la storia, conosco la gente, conosco i potentati, conosco gli immigrati. Li conosco come li conoscete voi, per esperienza, precedenti, realismo e uso di mondo. Fino a ieri la scena era la seguente: non ho sentito un italiano che non fosse d’accordo con Salvini, che non giudicasse assurdo incriminare un ministro dell’interno che fa il suo dovere, oltre che il suo mandato elettorale, di salvaguardare i confini della nazione, come è previsto dalla Costituzione, e tutelare gli italiani, respingere gli arrivi clandestini e ribadire che i migranti non sbarcano in Italia ma in Europa. È assurdo che dobbiamo ricordarci dell’Europa quando si tratta di pagare i debiti o di non sfondare i bilanci. E invece dobbiamo scordarci dell’Europa quando arrivano i migranti perché allora, d’un tratto, diventiamo nazione e ce la dobbiamo sbattere noi. La nostra sovranità consiste nell’obbligo di accoglierli, anche se tutti gli altri non li vogliono. Fino a ieri non c’era una persona con cui ho parlato che in un modo o nell’altro non fosse di questa idea.
Viceversa non ho sentito un tg, un programma, un commentatore, un uomo di potere o un giornale che non fosse schierato contro l’Italia, contro gli italiani, contro Salvini e dalla parte dell’Europa che se ne frega dei migranti, dalla parte dei giudici che incriminano i ministri nel nome della legge, dalla parte dei migranti che sbarcano illegalmente. Una partita secca, il popolo compatto da una parte, il potere compatto dall’altra. In compagnia di Salvini quasi nessuno, la Lega c’è ma non si vede, c’è solo lui, c’è la Meloni e poi giù il deserto. I grillini, quando non sono appesi al Fico, e dunque pendono a sinistra, fanno i furbetti come di Maio che pur di galleggiare e di restare dove sta, e giocare a fare il superministro, è pronto a rimangiarsi tutto e a scaricare l’Alleato su cui sono puntati i cannoni mediatico-giudiziari del Palazzo, dai catto-bergogliosi alla sinistra sparsa.
Come volete che finisca una partita così, pensate che gli italiani tramite Salvini possano ottenere qualcosa se tutto l’Establishment è compatto ai piedi dell’Europa e in favore degli sbarchi, senza curarsi delle conseguenze, ma solo calcolando i profitti politici che ne deriveranno a loro? Salvini verrà virtualmente imprigionato, fino a che sarà neutralizzato. Non andrà in galera ma sarà emarginato, chimicamente castrato. Ed è curioso pensare che tutti coloro che hanno battuto la sinistra sono sempre stati – di riffa o di raffa – considerati criminali: Berlusconi, Salvini, la destra, perfino Cossiga quando si oppose all’establishment, Leone quando si oppose al compromesso storico e Craxi quando cercò di far valere il primato della politica e dell’Italia e si oppose al catto-comunismo. Ma è possibile che qualunque avversario della sinistra che abbia vinto in Italia col consenso popolare debba essere per definizione un delinquente, per affari e malaffari, eversione e violazione della Costituzione, per fascismo, razzismo o altre fobie ormai a voi note? Cambiano gli attori ma la partita è sempre tra sinistra e delinquenti, tra potentati e malavita. L’avversario della sinistra è tollerato solo se è perdente, se è remissivo, se non dà fastidio, fa tappezzeria e magari si piega a loro. Eppure non ho mai visto tanta eversione, tanto disprezzo degli italiani, tanta prevaricazione, abuso e mafia travestita da legge e da democrazia, d’Europa e di Modernità quanto quella di chi detiene il vero potere in Italia. Quando vincono gli outsider, il governo è una cosa, il potere è un’altra, non coincidono. Al governo magari ci mettono le guardie del sistema, i Moavero e i Tria. Ma per il resto sono circondati, il potere è una cupola che tiene in scacco chi governa e in spregio il popolo che li sostiene.
Ma so anche per esperienza come finiranno quelle povere vittime appena sbarcate. La diocesi darà loro un tozzo di pane per un po’ ma saranno poi a larga maggioranza, a carico dello Stato italiano, a partire dalla sanità. Qualcuno diventerà spacciatore o verrà ingaggiato dalla criminalità locale, qualcuno commetterà violenze sessuali e abusi come se ne sente ogni giorno essendo tutti maschi, giovani, sfaccendati e con gli ormoni a mille, qualcuno delinquerà e ruberà per conto suo, qualcuno – più onesto o più sprovveduto – andrà a lavorare in campagna e la sinistra potrà dunque speculare anche sul loro sfruttamento come schiavi dei caporali (che notoriamente li ha istituiti Salvini, prima non esistevano, ai tempi di Renzi e Gentiloni e Prodi erano solo un brutto ricordo del passato). Qualcuno di loro odierà il Paese che li ha accolti, sfamati e vestiti e si darà alla violenza eversiva, talvolta inneggiando sul web, talvolta partecipando attivamente alla guerra contro di noi, fino al terrorismo dei fanatici islamici.
E qualcuno, vivaddio, si inserirà nella nostra società e si integrerà. Su 170, forse diciotto, come la nave che li ha portati da noi. Uno su dieci.
Per questo so come andrà a finire. Il consenso a Salvini prima o poi si sgonfierà, quando vedranno che non potrà dare i frutti sperati, che il loro Tribuno sarà isolato, le sue decisioni saranno sistematicamente smantellate dai Palazzi. Allora gli italiani si adatteranno, come sempre hanno fatto, abbozzeranno perché non vogliono mica imbarcarsi in una guerra civile. Si rifugeranno nelle tv e negli smartphone. E quello stanno aspettando gli sciacalli e le iene variamente disseminati nei media, nei tribunali, nei palazzi di potere. D’altra parte, è vero, non si può pensare di governare senza creare una classe dirigente, senza dotarsi di una strategia, ma soltanto a pelle, a orecchio, a botte di tweet, video e like. E così resterà quel divario assoluto tra la gente e il potere, ognuno troverà l’alibi per farsi i fatti suoi. E l’Italia sarà bell’e fottuta.
MV, Il Tempo 28 agosto 2018
Re: a breve il taglio delle pensioni militari: teniamoci pro
===prima di tutto vanno riconosciuti i punti di forza e le virtù dell’Italia, la sua società e la sua economia. Nonostante questi ultimi due decenni siano stati deludenti, l’Italia rimane uno dei Paesi più ricchi al mondo e con uno dei più alti standard di vita.
L’Italia è stato un Paese di successo per tanti decenni e non vedo perché non possa tornare a quel successo in futuro.
La principale debolezza sta nelle sue istituzioni politiche e amministrative: i processi normativi sono ingombranti e inadeguati.
Il quadro istituzionale, il sistema fiscale, regolamentare e politico, non è riuscito a modernizzare il Paese. L’Italia ha bisogno di cambiare le sue istituzioni per consentire all’economia di esprimere il suo enorme potenziale.
L’Italia ha bisogno di un governo stabile. La recente incertezza è veleno per la vostra economia. L’agenda di qualsiasi governo dovrebbe porre come priorità la riforma delle istituzioni economiche politiche, ridurre la regolamentazione, migliorare l’efficienza della macchina burocratica, semplificare il sistema delle tasse e dei trasferimenti, premiare adeguatamente la performance, aumentare la trasparenza e l’accountability.
L’Italia è stato un Paese di successo per tanti decenni e non vedo perché non possa tornare a quel successo in futuro.
La principale debolezza sta nelle sue istituzioni politiche e amministrative: i processi normativi sono ingombranti e inadeguati.
Il quadro istituzionale, il sistema fiscale, regolamentare e politico, non è riuscito a modernizzare il Paese. L’Italia ha bisogno di cambiare le sue istituzioni per consentire all’economia di esprimere il suo enorme potenziale.
L’Italia ha bisogno di un governo stabile. La recente incertezza è veleno per la vostra economia. L’agenda di qualsiasi governo dovrebbe porre come priorità la riforma delle istituzioni economiche politiche, ridurre la regolamentazione, migliorare l’efficienza della macchina burocratica, semplificare il sistema delle tasse e dei trasferimenti, premiare adeguatamente la performance, aumentare la trasparenza e l’accountability.
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