Equo indennizzo.
Moderatore: Avv. Giorgio Carta
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Questo servizio è gratuito ed i quesiti rivolti all'avvocato Giorgio Carta saranno evasi compatibilmente con i suoi impegni professionali. Riceveranno risposta solo i quesiti pubblicati nell’area pubblica, a beneficio di tutti i frequentatori del forum. Nel caso si intenda ricevere una consulenza riservata e personalizzata , l’avvocato Carta è reperibile ai recapiti indicati sul sito www.studiolegalecarta.com, ma la prestazione professionale è soggetta alle vigenti tariffe professionali.
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Re: Equo indennizzo.
Buona serata a te Cristian.
Comunque in questi forum vi sono decine di risposte simili a questa mia, ma nessuno a voglia di cercare.
Se si vuole aiutare il prossimo bisogna prima essere certi di cio' che gli si risponde.Diversamente e' decisamente molto meglio tacere.
Ciao Rambo
Comunque in questi forum vi sono decine di risposte simili a questa mia, ma nessuno a voglia di cercare.
Se si vuole aiutare il prossimo bisogna prima essere certi di cio' che gli si risponde.Diversamente e' decisamente molto meglio tacere.
Ciao Rambo
" Chi ti ha insegnato che nulla si può cambiare, voleva solo un altro schiavo "
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Re: R: Equo indennizzo.
Messaggio da christian71 »
Certo, ma come dicevo prima mediamente solo una decina di persone hanno il tempo e la pazienza di intervenire assiduamente su questo forum e non tutti purtroppo sono competenti su tette le materie, in pratica ce ne saranno tre quattro per materia e tantissime richieste rimarrebbero senza risposta...RAMBO ha scritto:Buona serata a te Cristian.
Comunque in questi forum vi sono decine di risposte simili a questa mia, ma nessuno a voglia di cercare.
Se si vuole aiutare il prossimo bisogna prima essere certi di cio' che gli si risponde.Diversamente e' decisamente molto meglio tacere.
Ciao Rambo
Sul fatto di invitare a cercare tra i 90.000 post suddivisi in oltre 14.000 argomenti potrebbe aiutare fino ad un certo punto....nel senso che anche io sono convinto che oramai nel forum si è detto tutto di tutto e basterebbe dedicare del tempo per cercare, ma se tutti andassero a cercare senza chiedere mai un consiglio o un parere agli altri frequentatori, molto probabilmente chi non trova la sua risposta andrebbe a cercare altrove, chi invece la trova, avendo risolto, non avrebbe motivo di rimanere a parlarne e questo avrebbe comportato la morte del forum già da qualche anno, senza più pareri e confronti riferiti anche sulle esperienze dirette dei singoli utenti...a questo punto sarebbe bastato caricare sul forum una raccolta di DPR, Leggi, normativa varia divisa per matera e per la sola consultazione, senza poterla commentare, una specie di Wikipedia insomma, ma poi non si chiamerebbe più "forum GrNet" ma Wikipedia per l'appunto...
E inoltre, per esempio, io non avrei avuto l'occasione di conoscere te, Pietro, Antonio, Francesco, Emanuela, Alessandro, Leonardo, Leone, Mario, Giuseppe (almeno tre con questo nome), Gino, Umberto, Patrizio, Maurizio, Vincenzo, Domenico, Mirko, Andrea, Carlo, Eldo, Paolo, italiauno61, Udin, Renato, Rosario, Zenmonk, Ciro, ziosam, Ugo, Fabio, Gigi, Corry33, Salvo, floyd, semaig, Marino, Sandro, Briscola e mi scuseranno gli altri amici che potrei aver dimenticato di nominare...
Credo che sarai d'accordo con me se dico che è più facile e soddisfacente dare una risposta che si conosce anche se già data in altre occasioni riuscendo con il minimo sforzo ad aiutare chi stà affrontando un momento difficile, anzichè invitarlo a cercare una risposta (tra le 90.000) che non si conosce, soprattutto se occorre un consiglio urgente....
Voglio precisare che la mia non vuole essere una polemica, ma solo uno scambio di idee, che rivolgo a tutti non solo a te, con lo scopo di individuare il modo più efficace e soddisfacente per aiutare quei colleghi bisognosi di un rapido supporto, spesso anche morale...
Saluti e buonanotte a tutti....
Christian
Re: Equo indennizzo.
Anch'io nel corso degli anni ho avuto il piacere di conoscere diversi utenti e ai quali ho risposto piu' o meno le stesse cose migliaia di volte. Per dare un supporto concreto a chi vuole una risoosta professionale, l'ammnistratore di questi forum ha giustamente pensato di usare questo forum dell'avvocato Carta
Mentre per dialogare esistono gli altri forum. Questo semplice concetto che renderebbe semplice trovare risposte affidabili in questo forum e allo stesso tempo un conforto umano sugli altri forum, non viene applicato dalla maggioranza degli utenti (te compreso). Usando questa buona regola, chi vuole una risposta su basi legali solide, la troverebbe qui, mentre chi vuole scambiare opinioni puo' farlo negli altri numerosi forum dei vari corpi di appartenenza. Questa regola cosi semplice e cosi efficace nessuno vuole usarla.Molti perche' neanche la conoscono altri soltanto perche' vogliono in modo gratuito essere protagonisti.
Ciao Rambo
Mentre per dialogare esistono gli altri forum. Questo semplice concetto che renderebbe semplice trovare risposte affidabili in questo forum e allo stesso tempo un conforto umano sugli altri forum, non viene applicato dalla maggioranza degli utenti (te compreso). Usando questa buona regola, chi vuole una risposta su basi legali solide, la troverebbe qui, mentre chi vuole scambiare opinioni puo' farlo negli altri numerosi forum dei vari corpi di appartenenza. Questa regola cosi semplice e cosi efficace nessuno vuole usarla.Molti perche' neanche la conoscono altri soltanto perche' vogliono in modo gratuito essere protagonisti.
Ciao Rambo
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Re: Equo indennizzo.
Messaggio da christian71 »
Buongiorno Rambo, certo, nella sezione del forum riservato all'avvocato o al medico dovrebbe effettivamente aver accesso solamente chi chiede e il professionista che da risposte tecniche e professionali, infatti io cerco di intervenire per primo su questi forum solamente quando mi rendo conto che l'avvocato o il medico non hanno tempo di rispondere e l'utente richiedente non ottiene le informazioni di cui necessita. E proprio perchè non sono un professionista in queste materie, come probabilmente non lo è nessuno di noi, nelle mie risposte, per rispetto nei professionisti che hanno studiato 20 anni per raggiungere la loro qualifica e per l'utente che avrebbe bisogni di risposte certe, premetto sempre (salvo sporadiche volte in cui ho dimenticato di farlo) di non essere io l'avvocato o il medico e concludo dicendo di attendere comunque il parere tecnico di questi ultimi preposti a farlo, cosa che invece alcuni (te compreso) non fanno...RAMBO ha scritto:Anch'io nel corso degli anni ho avuto il piacere di conoscere diversi utenti e ai quali ho risposto piu' o meno le stesse cose migliaia di volte. Per dare un supporto concreto a chi vuole una risoosta professionale, l'ammnistratore di questi forum ha giustamente pensato di usare questo forum dell'avvocato Carta
Mentre per dialogare esistono gli altri forum. Questo semplice concetto che renderebbe semplice trovare risposte affidabili in questo forum e allo stesso tempo un conforto umano sugli altri forum, non viene applicato dalla maggioranza degli utenti (te compreso). Usando questa buona regola, chi vuole una risposta su basi legali solide, la troverebbe qui, mentre chi vuole scambiare opinioni puo' farlo negli altri numerosi forum dei vari corpi di appartenenza. Questa regola cosi semplice e cosi efficace nessuno vuole usarla.Molti perche' neanche la conoscono altri soltanto perche' vogliono in modo gratuito essere protagonisti.
Ciao Rambo
Ma visto che si parla di cosa è giusto fare nel forum e cosa no per il rispetto di tutti e delle regole, colgo l'occasione, non per bacchettare perchè non nel mio stile e perchè non rivesto la giusta qualifica per farlo, per far notare che di recente, in un argomento di questa sezione del forum (dell'Avvocato CARTA), intitolato "INFERMITA' TABELLABILE ERRORE NEL GIUDIZIO DELLA CMO", qualcuno (te compreso) si è permesso di "bacchettare" pubblicamente l'Avvocato, sottolineando una sua presunta svista nel dare una risposta....vedi, per esempio io questa la ritengo una mancanza di rispetto gravissima nei confronti dell'Avvocato e degna di richiamo da parte dei moderatori...io al posto tuo, anzichè replicare, avrei suggerito, tassativamente con messaggio privato, all'utente in questione di accertare meglio quel dettaglio che poteva non essere esatto...ma assolutamente NON pubblicamente...Questa forse può essere definita "vera voglia di protagonismo gratuito"...
Mi scuso innanzitutto con l'utente che ha aperto questo argomento e con l'Avvocato preposto a dare le relative risposte ma anche con gli altri lettori del forum, con gli amministratori e i moderatori se si è usciti un po fuori tema, però mi sono permesso di precisare quanto sopra per dire che secondo me è meglio rimanere con i piedi per terra, all'occorrenza tacere e non sostituirsi mai al professionista, asserendo di aver dato risposte professionali se professionisti della materia non lo si è o se non ci si è mai qualificati come tali e evitare di mettersi a bacchettare pubblicamente utenti e professionisti se non si riveste un ruolo tanto autorevole...
Mi scuso ancora per aver aperto questa parentesi che potrebbe sembrare una polemica, soprattutto se i moderatori dovessero ritenerla inopportuna e auguro una buona giornata tutti...
Christian
Re: Equo indennizzo.
Non bacchetto nessuno tanto meno l'autorevole avvocato Carta che molto democraticamente ci ospita e ci permette anche di replicare con cognizione di causa alle sue risposte.
Tutti possiamo sbagliare e tutti possiamo aiutare gli altri, soltanto che dovremmo avere un minimo di buon senso sapendo tacere quando e' il caso e intervenendo quando la nostra risposta puo' accrescere la nostra conoscenza.
Buona giornata Rambo
Tutti possiamo sbagliare e tutti possiamo aiutare gli altri, soltanto che dovremmo avere un minimo di buon senso sapendo tacere quando e' il caso e intervenendo quando la nostra risposta puo' accrescere la nostra conoscenza.
Buona giornata Rambo
" Chi ti ha insegnato che nulla si può cambiare, voleva solo un altro schiavo "
Re: Equo indennizzo.
salve a tutti, volevo esporre a rambo, che è molto esperto in materia, il mio caso:
nel 2000, avevo presentato domanda di riconoscimento per C.di S. e domanda di E.I. entro i sei mesi previsti, successivamente al riconoscimento e ascrizione in tab.B minima, fatto dalla CMO di Milano. Ho sempre fruito delle cure termali, ma non ho mai ricevuto l'E.I.. Nel 2010, presento istanza di aggravamento della patologia già riconosciuta C.di S., con contestuale richiesta di E.I..Il CVCS esprime parere negativo a tale richiesta motivandolo che la patologia non può essere riconducibile alla causa di servizio (con le solite frasi precomposte che ormai utilizzano per tutte le richieste) e quindi la mia Amm/ne (GDF), mi comunica che la richiesta mi viene negata. Al chè dopo fatte le mie osservazioni, con risposta negativa, ho fatto ricorso, adducendo, che ante dpr 461 la CVCS, non era competente e che la patologia interessava la stessa parte del corpo (rachide) che, con gli stessi motivi esposti nella domanda fatta nel 2000, ho adotto per la richiesta di altra C.di S. accettata da poco dallo stesso CVCS, la mia Amm/ne ha annullato la precedente determina per "autotutela" e ha chiesto di rivalutare la pratica al CVCS, che ha riconfermato il suo parere negativo. A questo punto mi chiedo se hanno ragione loro o potrei, come qualcuno mi ha consigliato, rivolgermi alla Corte dei Conti ed in tal caso se qualcuno conosce la procedura. grazie in anticipo per la risposta.
nel 2000, avevo presentato domanda di riconoscimento per C.di S. e domanda di E.I. entro i sei mesi previsti, successivamente al riconoscimento e ascrizione in tab.B minima, fatto dalla CMO di Milano. Ho sempre fruito delle cure termali, ma non ho mai ricevuto l'E.I.. Nel 2010, presento istanza di aggravamento della patologia già riconosciuta C.di S., con contestuale richiesta di E.I..Il CVCS esprime parere negativo a tale richiesta motivandolo che la patologia non può essere riconducibile alla causa di servizio (con le solite frasi precomposte che ormai utilizzano per tutte le richieste) e quindi la mia Amm/ne (GDF), mi comunica che la richiesta mi viene negata. Al chè dopo fatte le mie osservazioni, con risposta negativa, ho fatto ricorso, adducendo, che ante dpr 461 la CVCS, non era competente e che la patologia interessava la stessa parte del corpo (rachide) che, con gli stessi motivi esposti nella domanda fatta nel 2000, ho adotto per la richiesta di altra C.di S. accettata da poco dallo stesso CVCS, la mia Amm/ne ha annullato la precedente determina per "autotutela" e ha chiesto di rivalutare la pratica al CVCS, che ha riconfermato il suo parere negativo. A questo punto mi chiedo se hanno ragione loro o potrei, come qualcuno mi ha consigliato, rivolgermi alla Corte dei Conti ed in tal caso se qualcuno conosce la procedura. grazie in anticipo per la risposta.
"ogni diamante ha molte sfaccettature, ognuna diversa dall'altra.......(cit.mia)"
La vera libertà è poter fare (anche) quello che fa la maggioranza del gregge (cit.mia)
La vera conoscenza è sapere che non ci sono limiti della nostra ignoranza.(cit.mia)
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Re: Equo indennizzo.
Ti consiglio di leggere dal principio alla fine questo argomento. Cosi potrai sapere che il comitato esiste dal 1973 ed era perfettamente competente anche prima del 2001.
Ciao Rambo
Ciao Rambo
" Chi ti ha insegnato che nulla si può cambiare, voleva solo un altro schiavo "
Re: Equo indennizzo.
infatti leggendo questo forum, mi chiedevo se valesse la pena ricorrere alla C.dei Conti, e da quello che ho capito, purtroppo hanno ragione loro, anche se hanno negato il riconoscimento dopo ben dieci anni.....
grazie cmq x la rsp.
grazie cmq x la rsp.
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Re: Equo indennizzo.
Salve italiauno61, ti informo che la causa di servizio risulta riconosciuta SI dipendente da causa di servizio ex CPPO ( ora CDVCS) come risulta dagli atti pur non essendomi stato notificato finora alcun decreto.Briscola ha scritto:italiauno61 ha scritto:Ciao italianuno61
ti faccio presente nell'anno 2000 quando mi è' stata riconosciuta la causa di servizio classificata ai fini dell'equo indennizzo tabella A da C.M.O., il Verbale veniva inviato alla Commissione Controllo Pensione di Roma, soltanto se veniva presentata istanza di P.P.O. o di E.i.
Successivamente dall'entrata in vigore del D.P.R.461/01 tutte le domande di cause di servizio riconosciute da C.M.O. vanno inviate al Comitato di Verifiche cause di servizio di Roma per il parere vincolante sia per P.P.O. e È.i. tranne quelle già' riconosciute cause di servizio dal suddetto Comitato.
Siccome l'interessato nell'anno 2006 ha presentato domanda di aggravamento e di E.i. per la stessa patologia, nell'anno 2007 la C.M.O. mi ha riscontrato l'aggravamento già' classificato ai fini di E.i., pertanto la pratica non verrà' trasmessa al Comitato di Verifica per le cause di servizio, come riferito da quest'ultimo, in quanto come già' detto si tratta di aggravamento per la stessa patologia già' riconosciuta SI dipendente da causa di servizio ai fini di E.I.Saluti
Salve italianouno61, ti preciso che il Verbale emesso dalla CMO e' firmato dal sottoscritto SI accettazione per quanto riguarda la SI dipendenza di causa di servizio e NO accettazione per quanto riguarda la domanda di E.I. in quanto non richiesta in data 29 giugno 2000 e successivamente notificato previa consegna di una copia in data 08 novembre 2000 tramite il Comando e mi hanno fatto firmare alcuna dichiarazione riguardante la non richiesta di E.I.
Infine quando presentai la domanda di riconoscimento della causa di servizio non venivo messo a conoscenza di chiedere anche E.I.
Per i fatti su esposti ti chiedo gentilmente se puoi riferirmi delucidazioni in merito visto la tua efferata esperienza in materia.
Ti ringrazio.
Saluti
Briscola
Caro amico @Briscola.
Direi che da quanto hai scritto potrei ricavare le seguenti osservazioni:
1. nel 2000 hai avuto riconosciuta la dipendenza da causa di servizio di una infermità che la CMO competente ti ha ascritto ad una categoria della tabella A. Dici che la stessa non è andata al Comitato perchè non hai prodotto la domanda...ho capito bene? Se è così, non avendo prodotto a suo tempo la domanda di equo indennizzo, non avrai diritto all'equo indennizzo perchè non avendo a suo tempo esercitato il diritto, lo stesso si è prescritto, anche ai fini di un successivo aggravamento...E questo anche se il Comitato eventualmente si pronunciasse favorevolmente alla dipendenza da causa di servizio.
2. lo so che dopo il 2001 la CMO non si esprime più ai fini del riconoscimento e che questo deve essere dato dal Comitato, ma, in assenza di una valutazione del Comitato, nel momento in cui si richiede l'equo indennizzo (o la pensione privilegiata per l'unicità di accertamento ex art. 12 DPR 461/2001), la pratica sarà trasmessa al Comitato di Verifica perchè stabilisca se la stessa, ai fini dell'equo indennizzo o della ppo, possa riconoscersi dipendente da causa di servizio...
3. quindi, in conclusione, se l'infermità non è stata mai valutata dal Comitato di Verifica, anche se aggravamento di una patologia riconosciuta dipendente da causa di servizio prima del 2001, la stessa dovrà essere inviata al citato comitato per essere valutata...
NON C'E' MODO DI SCAMPARLA.
Mi dispiace ma è così. Fidati.
Ciao
Saluti
Re: Equo indennizzo.
Salve Rambo, ti faccio presente che la causa di servizio riscontrata dal CMO risulta SI dipendente da ex CPPO (ora CDVCS) come risulta dagli atti pur non essendomi stato notificato il decreto, pertanto non verrà' trasmessa al Comitato,infatti come già' riferitoti Previmil ha richiesto al CGA il fascicolo medico legale inerente alla domanda di P.P.O.RAMBO ha scritto:Ti consiglio di leggere dal principio alla fine questo argomento. Cosi potrai sapere che il comitato esiste dal 1973 ed era perfettamente competente anche prima del 2001.
Ciao Rambo
Saluti.
Briscola
Re: Equo indennizzo.
E' evidente che se per la stessa patologia il comitato si era gia' espresso prima o dopo il 2001 non dovra' piu' essere chiamato in causa.
Comunque la risposta era per ariete 17.
Ciao Rambo
Comunque la risposta era per ariete 17.
Ciao Rambo
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Re: Equo indennizzo.
ciao Rambo, tornando al mio quesito precedente, mi sono ricordato che nella mia scheda matricolare, era già stato ascritto, a dic. del 2001, il riconoscimento della CdiS da parte della CMO. Questo non potrebbe essere un ostacolo al mancato riconoscimento da parte del C.V.C.S.?, avvenuto tra l'altro dopo dieci anni.
grazie
grazie
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La vera conoscenza è sapere che non ci sono limiti della nostra ignoranza.(cit.mia)
Re: Equo indennizzo.
Nessuna cmo ha mai riconosciuto dipendente da causa di servizio nessuna patologia, al massimo ha espresso un parere. A decidere era ed e' il comitato.
Ciao Rambo
Ciao Rambo
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Re: Equo indennizzo.
Messaggio da christian71 »
.
Significato del termine GIUDIZIO
Giudizio [giu-dì-zio] s.m. (pl. -zi)
• 1 Ciò che si pensa di qlcu. o di qlco., valutazione che si dà su persone, fatti, ecc.: g. critico, equilibrato, personale, imparziale, obiettivo; esprimere un g. || a mio (tuo, suo ecc.) g., secondo me (te, lui ecc.)
• 2 Capacità di giudicare, di distinguere il bene dal male e, più in gener., di valutare persone e cose SIN discernimento, senno: persona di g.; buon senso, senso di responsabilità: ragazzi senza g.; avere g. || mettere g., cominciare a comportarsi responsabilmente
• 3 dir. Iter giudiziario nel suo complesso, processo: g. civile, penale; fase dibattimentale del processo penale: arrivare al g.; sentenza, verdetto emesso al termine di un processo: g. di assoluzione || citare, comparire in g., davanti all'autorità giudiziaria
• 4 estens. Decisione che conclude una contesa, che premia o castiga || g. di Dio, giudizio di innocenza o di colpevolezza desunto dalla conservazione o dalla perdita della salute o dell'integrità fisica al termine di ardue prove alle quali la persona sospettata veniva sottoposta; è detta anche ordalia | G. universale, secondo la religione giudaico-cristiana, quello che Dio emetterà nei confronti di tutti gli uomini alla fine del mondo
• 5 Decisione con cui una persona o un collegio giudicante assegna una vittoria, una promozione ecc.: g. della giuria
• 6 filos. Proposizione che collega in vario modo un oggetto e un predicato
• • sec. XIII Significato del termine PARERE
Parere 2 [pa-ré-re] s.m.
• 1 Punto di vista soggettivo SIN avviso, opinione: cambiare, mutare p. ||essere del p. di (seguito da inf.) o che (seguito da congiunt.), pensare che sia giusto, opportuno o necessario fare qlco. | essere dello stesso p. (di qlcu.), pensarla in modo uguale (a lui) | a mio p. o a parer mio, secondo il mio modo di pensare, a mio modo di vedere
• 2 Giudizio, consiglio, spec. di una persona competente: sentire il p. di un medico
• 3 dir. Valutazione resa da un organo collegiale diverso da quello competente a decidere: p. obbligatorio, vincolante
• • sec. XIII Sinonimo del termine GIUDIZIO
giudizio s.m.
1. idea, parere, opinione, valutazione
2. saggezza, senno, buon senso, discernimento, prudenza, logica, equilibrio
CONTR leggerezza, fretta, imprudenza
3. (dir.) processo; fase dibattimentale, dibattimento; sentenza, verdetto
4. estens. decisione; giudizio universale. Fonte
http://dizionari.corriere.it/dizionario ... izio.shtml" onclick="window.open(this.href);return false;
Probabilmente continua a sfuggirmi qualcosa...nel mio caso la CMO di Roma nel 1998 ha espresso il "GIUDIZIO" sulla mia richiesta di causa di servizio e non un "PARERE", che poi può essere considerato un sinonimo del termine "GIUDIZIO"....per le opportune valutazioni e opinioni ne ho allegato uno stralcio (solo per motivi di privacy) qui sotto:
Saluti
Christian
Significato del termine GIUDIZIO
Giudizio [giu-dì-zio] s.m. (pl. -zi)
• 1 Ciò che si pensa di qlcu. o di qlco., valutazione che si dà su persone, fatti, ecc.: g. critico, equilibrato, personale, imparziale, obiettivo; esprimere un g. || a mio (tuo, suo ecc.) g., secondo me (te, lui ecc.)
• 2 Capacità di giudicare, di distinguere il bene dal male e, più in gener., di valutare persone e cose SIN discernimento, senno: persona di g.; buon senso, senso di responsabilità: ragazzi senza g.; avere g. || mettere g., cominciare a comportarsi responsabilmente
• 3 dir. Iter giudiziario nel suo complesso, processo: g. civile, penale; fase dibattimentale del processo penale: arrivare al g.; sentenza, verdetto emesso al termine di un processo: g. di assoluzione || citare, comparire in g., davanti all'autorità giudiziaria
• 4 estens. Decisione che conclude una contesa, che premia o castiga || g. di Dio, giudizio di innocenza o di colpevolezza desunto dalla conservazione o dalla perdita della salute o dell'integrità fisica al termine di ardue prove alle quali la persona sospettata veniva sottoposta; è detta anche ordalia | G. universale, secondo la religione giudaico-cristiana, quello che Dio emetterà nei confronti di tutti gli uomini alla fine del mondo
• 5 Decisione con cui una persona o un collegio giudicante assegna una vittoria, una promozione ecc.: g. della giuria
• 6 filos. Proposizione che collega in vario modo un oggetto e un predicato
• • sec. XIII Significato del termine PARERE
Parere 2 [pa-ré-re] s.m.
• 1 Punto di vista soggettivo SIN avviso, opinione: cambiare, mutare p. ||essere del p. di (seguito da inf.) o che (seguito da congiunt.), pensare che sia giusto, opportuno o necessario fare qlco. | essere dello stesso p. (di qlcu.), pensarla in modo uguale (a lui) | a mio p. o a parer mio, secondo il mio modo di pensare, a mio modo di vedere
• 2 Giudizio, consiglio, spec. di una persona competente: sentire il p. di un medico
• 3 dir. Valutazione resa da un organo collegiale diverso da quello competente a decidere: p. obbligatorio, vincolante
• • sec. XIII Sinonimo del termine GIUDIZIO
giudizio s.m.
1. idea, parere, opinione, valutazione
2. saggezza, senno, buon senso, discernimento, prudenza, logica, equilibrio
CONTR leggerezza, fretta, imprudenza
3. (dir.) processo; fase dibattimentale, dibattimento; sentenza, verdetto
4. estens. decisione; giudizio universale. Fonte
http://dizionari.corriere.it/dizionario ... izio.shtml" onclick="window.open(this.href);return false;
Probabilmente continua a sfuggirmi qualcosa...nel mio caso la CMO di Roma nel 1998 ha espresso il "GIUDIZIO" sulla mia richiesta di causa di servizio e non un "PARERE", che poi può essere considerato un sinonimo del termine "GIUDIZIO"....per le opportune valutazioni e opinioni ne ho allegato uno stralcio (solo per motivi di privacy) qui sotto:
Stralcio del mio Verbale della CMO del 1998 che mi riconosce la causa di servizio.pdf
Potrebbe essere che una commissione di medici legali della CMO non ha capito cosa avrebbe dovuto fare ed ha commesso un abuso di potere scavalcando le competenze del Comitato (CPPO)???Saluti
Christian
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