Condivido dalla prima all'ultima parola.Nerone II ha scritto:Condivido pienamente il pensiero di fox62, solitamente la concorrenza porta a rendere di più e meglio, francamente vedo che si rende sempre di meno e male. Tra i due corpi dovrebbe esserci reciproca collaborazione e supporto ma a mio modesto parere nell' 80% dei casi questo non avviene, anzi, ci si pesta i piedi a vicenda.
Anch'io non ho mai visto lettere o decreti che attestano che l'Italia paga delle sanzioni per avere più corpi di polizia, è possibile che si tratti di qualche leggenda metropolitana priva di ogni fondamento.
Pur essendo parte in causa e considerato i tempi che corrono trovo l'unificazione di Polizia-Carabinieri-Finanza un cambiamento sicuramente positivo sotto tutti gli aspetti e prima si fa e meglio è. Questo permetterebbe non solo una razionalizzazione del personale, ma garantirebbe parità di trattamento economico/gestionale delle forze a disposizione, per ultimo da non sottovalutare l'enortme risparmio economico derivante dalla drastica riduzione delle strutture dei comandi di vertice e periferici che oggi ci ritroviamo a mantenere e dalla inevitabile riduzione dei quadri dirigenziali (Questori-Generali-Colonnelli).
L'unificazione si può fare, anzi, si deve fare, l'importante è creare delle specialità all'interno del corpo stabilendo le varie competenze, nell'occasione si potrebbe approfittare per adeguare uomini-mezzi-equipaggiamenti in base alle esigenze di oggi e non utilizzare materiali che potevano andare bene nel 1950.
Per quanto riguarda i compiti fuori area abbiamo già un esercito di professionisti, bisogna utilizzare quelli, non le forze di polizia, se gli stati devastati dalla guerra hanno bisogno per formare la nuova polizia locale possono mandare i loro ufficiali in italia a formarsi.
La polizia militare, altro argomento importante, io mi chiedo perchè debbano farla i Carabinieri? Si possono creare all'interno dell'Esercito-Marina-Aeronautica delle sezioni apposite con compiti di polizia nell'ambito della giurisdizione delle caserme militari che non hanno alcuna funzione nell'ambito civile, come negli stati uniti, si arangino loro.
Lo so che l'Arma e la Guardia di Finanza hanno secoli di storia alle spalle ma i tempi e le esegenze cambiano, non possono essere subordinati alle tradizioni.
Unificazione delle FF.PP.
Re: Unificazione delle FF.PP.
Messaggio da alessandra »
Re: Unificazione delle FF.PP.
Quesito concernente la corresponsione dei ratei residui dell’indennità e del rimborso previsti rispettivamente dai commi 1 e 3 dell’art. 1 l. 29 marzo 2001, n. 86, al personale Ufficiale delle FF.AA. collocato in aspettativa per riduzione dei quadri.
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18/02/2014 200602399 Definitivo 2 Adunanza di Sezione 11/12/2013
Numero 00568/2014 e data 18/02/2014
REPUBBLICA ITALIANA
Consiglio di Stato
Sezione Seconda
Adunanza di Sezione del 11 dicembre 2013
NUMERO AFFARE 02399/2006
OGGETTO:
Ministero difesa direzione generale per il personale militare.
Quesito concernente la corresponsione dei ratei residui dell’indennità e del rimborso previsti rispettivamente dai commi 1 e 3 dell’art. 1 l. 29 marzo 2001, n. 86, al personale Ufficiale delle FF.AA. collocato in aspettativa per riduzione dei quadri.
LA SEZIONE
Vista la relazione senza numero e data, trasmessa con nota del 5 maggio 2006 n. M-D GMIL-05 IV 15 1 35506 e pervenuta in Segreteria il 18 successivo, con la quale il Ministero della Difesa (Direzione generale per il personale militare) chiede il parere del Consiglio di Stato sull’affare in oggetto;
Viste le note dell’Amministrazione del 27 febbraio 2007 e del 27 marzo 2007 risp. n. 114/3/331/4570.6 e n. M-D GMIL-05 IV 15 1 18914;
Vista la nota della Sezione n. 0012894 del 13 luglio 2012 inviata all’Amministrazione della Difesa;
Vista la nota di quest’ultima Amministrazione dell’8 agosto 2012 n. M-D GMIL 1 IV 960321972;
Esaminati gli atti ed udito il relatore ed estensore, Consigliere Damiano Nocilla;
PREMESSO
Con il quesito in oggetto, pervenuto alla Sezione III, il Ministero della Difesa si pone il problema se al personale Ufficiale, che beneficia dell’indennità di trasferimento, prevista dal comma 1 dell’art. 1 l. 29 marzo 2001, n. 86, e, in alternativa, del rimborso per spese di alloggio privato previsto dal comma 3 del medesimo articolo, si debba continuare ad erogare la suddetta indennità o il suddetto rimborso, anche se gli ufficiali stessi siano stati collocati in aspettativa per riduzione dei quadri, ai sensi della l. 10 dicembre 1973, n. 804.
La Sezione III esaminava il quesito nell’Adunanza del 13 giugno 2006 e concludeva con una pronuncia interlocutoria;
Infatti, poiché il trattamento previsto dall’art. 1, commi 1 e 3, l. 29 marzo 2001, n. 86, per il personale trasferito d’autorità, viene erogato non solo agli appartenenti alle Forze Armate, ma anche a quelli delle Forze di polizia ad ordinamento civile e della carriera prefettizia e poiché la situazione propria degli ufficiali collocati in aspettativa per riduzione dei quadri può, per le sue caratteristiche, rivelarsi analoga ad altre forme di aspettativa, sembrava opportuno alla Sezione III che sulla questione l’Amministrazione della Difesa acquisisse l’avviso del Dipartimento della Funzione pubblica, per i riflessi a cascata che la risposta al quesito poteva avere sul trattamento economico di tutto il settore del pubblico impiego, e del Ministero del Tesoro, per gli evidenti riflessi che la questione poteva avere sulla spesa pubblica.
Con l’occasione, la Sezione III riteneva opportuno che l’Amministrazione riferente fornisse opportuni chiarimenti su due punti. Il primo riguardava la normativa concernente gli ufficiali collocati in ARQ, se, cioè, esistesse una norma specifica che li obbligasse a fissare la propria residenza nella sede, in cui erano stati trasferiti d’autorità o se essi potessero cambiare residenza a piacimento, salvo ad essere considerati come residenti nella sede, alla quale erano stati trasferiti d’autorità, al momento della loro eventuale riutilizzazione.
Il secondo punto riguardava il trattamento dell’ufficiale collocato in ARQ, che godeva di un alloggio di servizio, dovendo essere specificato se l’interessato fosse tenuto a rilasciare l’alloggio, oppure potesse continuare a goderne.
Dalle diverse note citate in epigrafe e dagli atti del fascicolo, risulta che l’Amministrazione – malgrado il sollecito ad essa pervenuto dalla Segreteria della Sezione – non ha ritenuto di procedere all’adempimento richiesto.
Il lungo tempo oramai trascorso dalla richiesta di parere ed il mancato adempimento all’interlocutoria ed al sollecito inviato dalla Sezione, inducono a ritenere che l’Amministrazione abbia perso ogni interesse all’espressione del parere.
P.Q.M.
Esprime il parere che non vi sia luogo a parere.
L'ESTENSORE IL PRESIDENTE
Damiano Nocilla Pietro Falcone
IL SEGRETARIO
Maria Grazia Nusca
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18/02/2014 200602399 Definitivo 2 Adunanza di Sezione 11/12/2013
Numero 00568/2014 e data 18/02/2014
REPUBBLICA ITALIANA
Consiglio di Stato
Sezione Seconda
Adunanza di Sezione del 11 dicembre 2013
NUMERO AFFARE 02399/2006
OGGETTO:
Ministero difesa direzione generale per il personale militare.
Quesito concernente la corresponsione dei ratei residui dell’indennità e del rimborso previsti rispettivamente dai commi 1 e 3 dell’art. 1 l. 29 marzo 2001, n. 86, al personale Ufficiale delle FF.AA. collocato in aspettativa per riduzione dei quadri.
LA SEZIONE
Vista la relazione senza numero e data, trasmessa con nota del 5 maggio 2006 n. M-D GMIL-05 IV 15 1 35506 e pervenuta in Segreteria il 18 successivo, con la quale il Ministero della Difesa (Direzione generale per il personale militare) chiede il parere del Consiglio di Stato sull’affare in oggetto;
Viste le note dell’Amministrazione del 27 febbraio 2007 e del 27 marzo 2007 risp. n. 114/3/331/4570.6 e n. M-D GMIL-05 IV 15 1 18914;
Vista la nota della Sezione n. 0012894 del 13 luglio 2012 inviata all’Amministrazione della Difesa;
Vista la nota di quest’ultima Amministrazione dell’8 agosto 2012 n. M-D GMIL 1 IV 960321972;
Esaminati gli atti ed udito il relatore ed estensore, Consigliere Damiano Nocilla;
PREMESSO
Con il quesito in oggetto, pervenuto alla Sezione III, il Ministero della Difesa si pone il problema se al personale Ufficiale, che beneficia dell’indennità di trasferimento, prevista dal comma 1 dell’art. 1 l. 29 marzo 2001, n. 86, e, in alternativa, del rimborso per spese di alloggio privato previsto dal comma 3 del medesimo articolo, si debba continuare ad erogare la suddetta indennità o il suddetto rimborso, anche se gli ufficiali stessi siano stati collocati in aspettativa per riduzione dei quadri, ai sensi della l. 10 dicembre 1973, n. 804.
La Sezione III esaminava il quesito nell’Adunanza del 13 giugno 2006 e concludeva con una pronuncia interlocutoria;
Infatti, poiché il trattamento previsto dall’art. 1, commi 1 e 3, l. 29 marzo 2001, n. 86, per il personale trasferito d’autorità, viene erogato non solo agli appartenenti alle Forze Armate, ma anche a quelli delle Forze di polizia ad ordinamento civile e della carriera prefettizia e poiché la situazione propria degli ufficiali collocati in aspettativa per riduzione dei quadri può, per le sue caratteristiche, rivelarsi analoga ad altre forme di aspettativa, sembrava opportuno alla Sezione III che sulla questione l’Amministrazione della Difesa acquisisse l’avviso del Dipartimento della Funzione pubblica, per i riflessi a cascata che la risposta al quesito poteva avere sul trattamento economico di tutto il settore del pubblico impiego, e del Ministero del Tesoro, per gli evidenti riflessi che la questione poteva avere sulla spesa pubblica.
Con l’occasione, la Sezione III riteneva opportuno che l’Amministrazione riferente fornisse opportuni chiarimenti su due punti. Il primo riguardava la normativa concernente gli ufficiali collocati in ARQ, se, cioè, esistesse una norma specifica che li obbligasse a fissare la propria residenza nella sede, in cui erano stati trasferiti d’autorità o se essi potessero cambiare residenza a piacimento, salvo ad essere considerati come residenti nella sede, alla quale erano stati trasferiti d’autorità, al momento della loro eventuale riutilizzazione.
Il secondo punto riguardava il trattamento dell’ufficiale collocato in ARQ, che godeva di un alloggio di servizio, dovendo essere specificato se l’interessato fosse tenuto a rilasciare l’alloggio, oppure potesse continuare a goderne.
Dalle diverse note citate in epigrafe e dagli atti del fascicolo, risulta che l’Amministrazione – malgrado il sollecito ad essa pervenuto dalla Segreteria della Sezione – non ha ritenuto di procedere all’adempimento richiesto.
Il lungo tempo oramai trascorso dalla richiesta di parere ed il mancato adempimento all’interlocutoria ed al sollecito inviato dalla Sezione, inducono a ritenere che l’Amministrazione abbia perso ogni interesse all’espressione del parere.
P.Q.M.
Esprime il parere che non vi sia luogo a parere.
L'ESTENSORE IL PRESIDENTE
Damiano Nocilla Pietro Falcone
IL SEGRETARIO
Maria Grazia Nusca
Re: Unificazione delle FF.PP.
Finalmente qualcosa di concreto si muove ma non è detta l'ultima parola.
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Re: Unificazione delle FF.PP.
scusate ma voi ci credete e 20.anni che se ne parla ...noi paesani e la ps. cittadini...... e la forestale nei cc... e di colpo perdono sindacati e vengono militarizzati....uno dei corpi piu "liberi" delle ff.pp........ unica cosa sensata polizia unica con varie specializzazioni ..
ma non lo faranno mai .............. spero di sbagliare................. ciao a tutti gli amici del forum
ma non lo faranno mai .............. spero di sbagliare................. ciao a tutti gli amici del forum
Per Aspera ad Astra!!!!
Re: Unificazione delle FF.PP.
da oggi è già legge di stato.lino ha scritto:scusate ma voi ci credete e 20.anni che se ne parla ...noi paesani e la ps. cittadini...... e la forestale nei cc... e di colpo perdono sindacati e vengono militarizzati....uno dei corpi piu "liberi" delle ff.pp........ unica cosa sensata polizia unica con varie specializzazioni ..
ma non lo faranno mai .............. spero di sbagliare................. ciao a tutti gli amici del forum
"ogni diamante ha molte sfaccettature, ognuna diversa dall'altra.......(cit.mia)"
La vera libertà è poter fare (anche) quello che fa la maggioranza del gregge (cit.mia)
La vera conoscenza è sapere che non ci sono limiti della nostra ignoranza.(cit.mia)
La vera libertà è poter fare (anche) quello che fa la maggioranza del gregge (cit.mia)
La vera conoscenza è sapere che non ci sono limiti della nostra ignoranza.(cit.mia)
Re: Unificazione delle FF.PP.
Addio alla forestale e numero per le emergenze
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Le forze dell’ordine resteranno 4 perché il corpo forestale dello Stato verrà assorbito in un altro (molto probabilmente in quello dei Carabinieri, ma sarà il decreto di attuazione a prevederlo), nell’ottica di un’omogeneità del passaggio delle diverse funzioni ma con la riserva di poter trasferire contingenti limitati anche altrove.
Per le funzioni anti-incendio invece è confermato il passaggio ai vigili del fuoco.
In generale, la delega contempla il riordino anche delle altre forze dell’ordine, all’insegna del merito per le progressioni in carriera e di un assetto organizzativo più funzionale.
Viene confermata, infine, l’introduzione del 112 quale numero unico per le emergenze a livello nazionale, che assorbirà tutti i numeri attualmente attivi (113, 115, 118).
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Le forze dell’ordine resteranno 4 perché il corpo forestale dello Stato verrà assorbito in un altro (molto probabilmente in quello dei Carabinieri, ma sarà il decreto di attuazione a prevederlo), nell’ottica di un’omogeneità del passaggio delle diverse funzioni ma con la riserva di poter trasferire contingenti limitati anche altrove.
Per le funzioni anti-incendio invece è confermato il passaggio ai vigili del fuoco.
In generale, la delega contempla il riordino anche delle altre forze dell’ordine, all’insegna del merito per le progressioni in carriera e di un assetto organizzativo più funzionale.
Viene confermata, infine, l’introduzione del 112 quale numero unico per le emergenze a livello nazionale, che assorbirà tutti i numeri attualmente attivi (113, 115, 118).
Re: Unificazione delle FF.PP.
E si pensa che la soluzione delle sovrapposizioni delle indagini o della mancanza di pattuglie x il mancato coordinamento di ps e cc...(tranne qualche rara eccezione) Si risolva inglobando la forestale nei cc... fa capire proprio che chi tratta la problematica non conosce ..... la materia.... far sparire poche migliaia di uomini "che fanno un lavoro egregio" aiutera' Le problematiche delle ff.pp. !!! si poteva iniziare Con Le centrali operative uniche con questo famoso 112 europeo e li sarebbe gia' fatto qualcosa di importante . Poi se non si vuole unificare la ps con i cc...almeno cercare di togliere nei piccolissimi centri Le caserme in particolare dove si pagano affitti molto esosi a privati e non solo... senza contare le spese globali con le quali si arriva a cifre allucinanti... mentre basterebbe potenziare x i cc i nuclei radiomobili...magari ubicati a pochi km. Ma il discorso e lungo e complesso e forse non ne vale neanche la pena Parlarne visto che Sembra non interessi molto..... nel nuovo parco macchine mi dicono ci siano i piaggio porter e panda spero che non vengano utilizzati x il controllo del territorio ma solo x trasporti logistici...
Per Aspera ad Astra!!!!
Re: Unificazione delle FF.PP.
Unificazione ma de che ma de cosa? non gli interessa niente e a nessuno. Tutte chiacchere che distolgono l'attenzione sui tanti problemi che non vogliono essere risolti. Speriam bene.
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