Quindi? L'INPS dovrà rifare i calcoli a favore di noi pensionati? Ho capito questo io
Perequazione Pensione 2022-23-24
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Re: Perequazione Pensione 2022-23-24
Messaggio da borelgrnet »
Re: Perequazione Pensione 2022-23-24
Buon pomeriggio, oggi il mio avvocato mi ha comunicato che il giudice ha disposto il rinvio dell'udienza del ricorso in essere per la trattazione al 15 Aprile pv, stante la rilevanza della questione di costituzionalità dedotta, e l'imminenza della pronuncia della Corte Costituzionale.
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Re: Perequazione Pensione 2022-23-24
Messaggio da borelgrnet »
Belli che fregati.
Sembra che abbiano deciso sulla perequazione
https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/0 ... e/7878117/
Sembra che abbiano deciso sulla perequazione
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Re: Perequazione Pensione 2022-23-24
Messaggio da borelgrnet »
Ecco servito pizza e fichi da corte Costituzionale, le famose toghe rosse.
https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/0 ... e/7878117/
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Re: Perequazione Pensione 2022-23-24
Messaggio da borelgrnet »
Fregati su tutta la linea:borelgrnet ha scritto: ↑ven feb 14, 2025 3:55 pm Ecco servito pizza e fichi da corte Costituzionale, le famose toghe rosse.
https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/0 ... e/7878117/
https://www.affaritaliani.it/economia/p ... 56521.html
Re: Perequazione Pensione 2022-23-24
SOLO PER INFO
Perequazione Affondata: Decisione Tecnica o Scelta Politica?
La Corte Costituzionale ha pubblicato la sentenza sulla perequazione pensionistica 2025, mettendo fine alle speculazioni delle ultime settimane. Dopo settimane di ipotesi, dichiarazioni e previsioni, possiamo ora esaminare il verdetto ufficiale.
Ma è davvero una decisione solo tecnica o c’è dell’altro? Il tempismo sospetto della pubblicazione – arrivata il giorno dopo l’elezione di quattro nuovi giudici costituzionali – fa sorgere più di un interrogativo.
La Sentenza: cosa ha Deciso la Corte Costituzionale sulla Perequazione pensionistica 2025?
La Corte con sentenza 19/2025 ha dichiarato non fondate le questioni di legittimità costituzionale sollevate in merito all’art. 1, comma 309, della legge 29 dicembre 2022, n. 197, confermando il meccanismo di perequazione decrescente previsto dalla Legge di Bilancio 2023.
Le principali conclusioni della Corte:
La riduzione della perequazione per fasce di reddito è legittima, poiché rientra nella discrezionalità del legislatore bilanciare sostenibilità del sistema previdenziale e tutela del potere d’acquisto.
Non c’è violazione del principio di uguaglianza (art. 3 Cost.) né del principio di proporzionalità e adeguatezza della pensione (art. 36 Cost.).
Il taglio alla rivalutazione non è considerato un prelievo forzoso, ma una misura economico-previdenziale.
Ma attenzione: la Corte ha analizzato solo alcuni aspetti della questione.
Seppure abbia respinto i profili sollevati, non ha trattato il nodo della progressività fiscale sancita dall’art. 53 Cost., tema su cui il nostro Studio ha ancora pendenti numerosi ricorsi dinanzi alla Corte dei Conti.
Cosa significa?
Esiste ancora la possibilità che il giudice delle pensioni possa valorizzare questo aspetto e rimettere la questione alla Corte Costituzionale, questa volta focalizzandosi esclusivamente sulla violazione del principio di progressività fiscale.
Tradotto in pratica: se il meccanismo di perequazione decrescente è stato dichiarato conforme alla Costituzione in generale, rimane aperta la possibilità di dimostrare che il sistema, nel suo complesso, vìola il principio di equità contributiva e fiscale.
Pensionati sacrificati per il bilanciamento dei poteri?
La vicenda della perequazione pensionistica è un tema tanto tecnico quanto politico. Non è un segreto che una sua eventuale approvazione avrebbe avuto un impatto significativo sui conti pubblici, mettendo in difficoltà il governo. Tuttavia, non può passare inosservata la tempistica della pubblicazione della sentenza, avvenuta proprio in un momento di forti tensioni istituzionali.
Da un lato, la riforma della giustizia annunciata dal governo e apertamente contestata dalla magistratura.
Dall’altro, la Corte Costituzionale che, dopo mesi di impasse e nomine mancate, si è finalmente ricomposta con l’elezione di quattro nuovi giudici proprio il giorno prima della pubblicazione della sentenza.
Tutto questo fa sorgere un dubbio: la decisione della Consulta è frutto di una scelta tecnica o di una scelta politica?
Negli ultimi giorni abbiamo assistito a una vera e propria guerra istituzionale tra magistratura e governo. E se sulla perequazione si fosse trovata una “quadra” politica per abbassare i toni e chiudere una partita scomoda?
Quel che è certo è che, con questa decisione, anche per il biennio 2023-2024 le pensioni non verranno rivalutate in maniera adeguata. Coincidenze? Forse. Ma, ancora una volta, sono i pensionati a pagare il prezzo più alto.
E Ora? I Nostri Ricorsi Non Si Fermano
Questa decisione avrà un impatto significativo sulla perequazione pensionistica 2025, lasciando migliaia di pensionati senza un adeguato adeguamento dei loro assegni
Questa sentenza chiude la questione? No.
Molti giudizi dinanzi alla Corte dei Conti sono stati rinviati proprio in attesa di questa decisione. Ora che la sentenza è stata pubblicata, possiamo e dobbiamo continuare la battaglia su altri fronti.
Ecco le nostre prossime mosse:
Insistere sulle questioni che la Corte non ha trattato a fondo, in particolare l’art. 53 Cost. e la violazione del principio di progressività fiscale.
Seguire attentamente i ricorsi pendenti e verificare le strategie difensive conclusive.
Studiare nuove iniziative legali per portare nuovamente la questione davanti alla Corte Costituzionale.
Finché ci sarà margine di discussione giuridica, non smetteremo di lottare per i nostri assistiti ed Associati Anfi che da anni ci danno fiducia.
Perequazione Affondata: Decisione Tecnica o Scelta Politica?
La Corte Costituzionale ha pubblicato la sentenza sulla perequazione pensionistica 2025, mettendo fine alle speculazioni delle ultime settimane. Dopo settimane di ipotesi, dichiarazioni e previsioni, possiamo ora esaminare il verdetto ufficiale.
Ma è davvero una decisione solo tecnica o c’è dell’altro? Il tempismo sospetto della pubblicazione – arrivata il giorno dopo l’elezione di quattro nuovi giudici costituzionali – fa sorgere più di un interrogativo.
La Sentenza: cosa ha Deciso la Corte Costituzionale sulla Perequazione pensionistica 2025?
La Corte con sentenza 19/2025 ha dichiarato non fondate le questioni di legittimità costituzionale sollevate in merito all’art. 1, comma 309, della legge 29 dicembre 2022, n. 197, confermando il meccanismo di perequazione decrescente previsto dalla Legge di Bilancio 2023.
Seppure abbia respinto i profili sollevati, non ha trattato il nodo della progressività fiscale sancita dall’art. 53 Cost., tema su cui il nostro Studio ha ancora pendenti numerosi ricorsi dinanzi alla Corte dei Conti.
Esiste ancora la possibilità che il giudice delle pensioni possa valorizzare questo aspetto e rimettere la questione alla Corte Costituzionale, questa volta focalizzandosi esclusivamente sulla violazione del principio di progressività fiscale.
Pensionati sacrificati per il bilanciamento dei poteri?
La vicenda della perequazione pensionistica è un tema tanto tecnico quanto politico. Non è un segreto che una sua eventuale approvazione avrebbe avuto un impatto significativo sui conti pubblici, mettendo in difficoltà il governo. Tuttavia, non può passare inosservata la tempistica della pubblicazione della sentenza, avvenuta proprio in un momento di forti tensioni istituzionali.
Tutto questo fa sorgere un dubbio: la decisione della Consulta è frutto di una scelta tecnica o di una scelta politica?
Negli ultimi giorni abbiamo assistito a una vera e propria guerra istituzionale tra magistratura e governo. E se sulla perequazione si fosse trovata una “quadra” politica per abbassare i toni e chiudere una partita scomoda?
Quel che è certo è che, con questa decisione, anche per il biennio 2023-2024 le pensioni non verranno rivalutate in maniera adeguata. Coincidenze? Forse. Ma, ancora una volta, sono i pensionati a pagare il prezzo più alto.
E Ora? I Nostri Ricorsi Non Si Fermano
Questa decisione avrà un impatto significativo sulla perequazione pensionistica 2025, lasciando migliaia di pensionati senza un adeguato adeguamento dei loro assegni
Questa sentenza chiude la questione? No.
Molti giudizi dinanzi alla Corte dei Conti sono stati rinviati proprio in attesa di questa decisione. Ora che la sentenza è stata pubblicata, possiamo e dobbiamo continuare la battaglia su altri fronti.
Finché ci sarà margine di discussione giuridica, non smetteremo di lottare per i nostri assistiti ed Associati Anfi che da anni ci danno fiducia.
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Re: Perequazione Pensione 2022-23-24
Messaggio da Aquila libera »
... concordo, questi burocrati lussuosamente strapagati, che vivono fuori...dal mondo reale, e, sono tanto permissivi sui Diritti dei clandestini che anche se entrano illegalmente e...rappresentano 1 pericoli, vanno tutelati, quanto sono...restrittivi sui diritti delle Forze di Polizia che rappresentano le...Istituzioni.
Mica mi sono dimenticato della sentenza del 2023, in cui negarono alla Polizia di Stato, gli arretrati dell'art.54, a decorrere dalla data del pensionamento, che invece furono concessionari ai CC e Gdi F, adducendo come scusa che noi...siamo "civili" e non militari come loro.
...mentre li scrivente replica, allora xchè quarzo facciamo servizio con armi da guerra in dotazione?
Hanno avuto il "coraggio" , di mettere nero su bianco che, con i nostri stipendi, che sono 1)10 dei...loro, noi abbiamo+ capacità di resistere..
all'inflazione .
Premesso quanto sopra...un motivo in più x essere lieto di essere in pensione e non doversi + rendere complici di 1..Società malata, che premia i parassiti e punisce coloro che tutelano le Leggi e rispettano le regole.![Immagine]()
La vergogna proibisce ciò che la legge non proibisce. (Quod non vetat lex, hoc vetat fieri pudor).
Seneca
Mica mi sono dimenticato della sentenza del 2023, in cui negarono alla Polizia di Stato, gli arretrati dell'art.54, a decorrere dalla data del pensionamento, che invece furono concessionari ai CC e Gdi F, adducendo come scusa che noi...siamo "civili" e non militari come loro.
...mentre li scrivente replica, allora xchè quarzo facciamo servizio con armi da guerra in dotazione?
Hanno avuto il "coraggio" , di mettere nero su bianco che, con i nostri stipendi, che sono 1)10 dei...loro, noi abbiamo+ capacità di resistere..
all'inflazione .
Premesso quanto sopra...un motivo in più x essere lieto di essere in pensione e non doversi + rendere complici di 1..Società malata, che premia i parassiti e punisce coloro che tutelano le Leggi e rispettano le regole.
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