NavySeals ha scritto: ↑gio set 07, 2023 10:32 am
Caro Avraham, mi trovi assolutamente d'accordo. Ma siamo italiani, poeti, navigatori e spesso direi "benpensanti". Un tempo l'attesa del transito durava anche anni, a stipendio intero per chi era stato riformato entro i 12 mesi (e comunque a stipendio intero dopo 150 giorni per tutti) ed ovviamente andava bene a tutti e nessuno reclamava. Poi la corte dei conti nel 2015 si è svegliata e si è iniziato a rispettare i tempi. Secondo il mio modesto parere il problema di fondo è un altro e te lo riassumo. Almeno l'80% dei riformati è per la classica ansia depressiva. Non sta a me giudicare se vera o non vera, ma alle CMO. Io però posso dire quello che da umile "non dottore" ho visto, ovvero gente che mentre è in attesa della visita psichiatrica in CMO finge palesemente di stare così male come in realtà non è, perchè ti trovi palestrati, abbronzati e gente che hai visto 10 minuti prima nel parcheggio "felici e contenti" mentre ora in sala di attesa sembra che si debbano buttare sotto al treno. Una riforma non si nega a nessuno e questo è incontestabile. Vi è però il rovescio della medaglia (non ricordo se lo raccontai qui qualche anno fa o forse in qualche altro forum). Mi trovai in treno vicino ad un giudice della corte dei conti e si iniziò a chiacchierare. Erano gli anni dell'art 3 ai riformati e art 54 e il magistrato mi disse: "Spetterebbero entrambi, ma l'art. 3 manderebbe l'erario in fallimento e si eliminerà perchè è interpretabile, l'art. 54 verrà rimodulato perchè tale articolo non è interpretabile e "PURTROPPO" (si disse putroppo!) spetta". Cosa che a distanza di qualche mese si verificò. E poi aggiunse: "I militari sono ancora l'unica casta in ambito pensionsitico, perchè hanno la baby pensione semplicemente dicendo, dopo 12 anni di servizio, di avere l'ansia. Ci sono idee politiche di eliminare la pensione e di lasciare il transito ai civili obbligatorio, spero accada presto. Anche perchè già il transito è un grandissimo regalo". Gli chiesi: "Mi scusi, lei ha uno stipendio pubblico, posso sapere a quanto ammonta?". Risposta: "I giudici contabili sono i più pagati tra i magistrati, a termine carriera si arriva tutti a 15.000 euro netti". Guardi, anche a maresciallo arrivano tutti, ma sono poco pià di 2.000 euro, così come tutti gli ufficiali arrivano a ten.col. a poco più di 3.000". Risposta: " Sì, ma quanti marescialli e ten.col ci sono in Italia? Costano ben più di noi giudici". Che cavolo gli potevo più dire?
Siamo chi…?
Prima ancora di essere italiani siamo uomini ciascuno con un proprio retaggio familiare, un propria istruzione, principi morali o etici o cultura o assenza di questi.
Nessun uomo è perfetto giacché la perfezione non è dell’essere umano fatto di carne, tuttavia, da Adamo ed Eva fino ai giorni nostri ed anche per i posteri ci sono e ci saranno uomini giusti e uomini empi.
Non siamo dunque tutti uguali in quanto l’agire concreto dell’uomo è differente da un uomo ad un altro uomo, al contrario di chi a cercasse di stare a posto con la propria coscienza che scalpita, ingannare se stessi e gli altri giacché ogni uomo è di fatto diverso da un altro uomo.
Al contrario è la Legge che deve essere uguale per tutti.
Caino ed Abele erano addirittura fratelli oppure potrei citarti tanti casi anche di cronaca recente, sono entrambi uomini e fratelli ma di fatto non hanno condotte identiche giacché il primo è l’assassino di suo fratello innocente.
Non voglio fare freudismi spiccioli di cui non mi intendo (e di cui pochi se ne intendono) tuttavia personalmente ritengo che colui o colei che non distingue il torto dalla ragione, il bene dal male, che tende a mischiare l’assassino con l’innocente assassinato, che afferma che in fondo chi fa il male, chi opprime e chi commette ingiustizie e chi subisce questo male e/o questa ingiustizia e/o questa oppressione siano sullo stesso piano sia affetto da una “malattia morale dell’uomo” o pronunci un vezzo estetico tanto banale quanto generalizzante oppure mandi un sinistro segnale di complicità oppure è un negazionista, in buona o in mala fede, della verità.
Per andare al sodo:
• Non metto in dubbio che in passato i tempi dell'istruttoria possano essere stati più lunghi e, personalmente, ritengo che abbia fatto bene la Corte dei Conti ad intervenire, tuttavia, io ti pongo una domanda:
Ma la colpa dell’inerzia nel procedimento di transito nei ruoli civili di chi è?
Del dipendente che abbia notificato l’istanza di transito nei ruoli civili entro i termini previsti dalla Legge oppure dell’inerzia da parte di un terzo?
• Mi potresti citare la fonte documentale dalla quale si evinca la statistica che ben l’80% degli appartenenti alle ff.oo. Ed ff.aa. riformati abbiano avuto una diagnosi medico legale collegiale di ansia depressiva?
Perché io potrei chiedere a mio cugino o all’amico al Ministero e soprattutto a chi abbia fatto il militare a Cuneo i quali potrebbero rispondere diversamente.
Per quanto riguarda l’invio innanzi alla C.M.O. ci sono 2 casi normativi distinti:
1. Il caso ipotetico, ad esempio, di Rossi che è andato innanzi alla C.M.O. A DOMANDA ed allora in questo caso potrebbe (il condizionale è comunque d’obbligo) sorgere il beneficio del dubbio tra buona fede o mala fede dell’istante;
2. Oppure il caso ipotetico di Bianchi che è stato mandato innanzi alla C.M.O. D’UFFICIO, NON A DOMANDA, dopo aver fatto TANTISSIMO per permanere in servizio mentre al contrario è stato fatto TANTISSIMO per mandarlo alla C.M.O..
In quest’ultimo caso, e, andando naturalmente per esclusione, i casi possibili possono essere annoverati entro 2 distinte casistiche macroscopiche:
1. O eventualmente Bianchi è veramente affetto da una patologia medico psichiatrica ed allora è lecito oltre che giusto un invio presso la C.M.O. ai fini della idoneità al servizio;
2. Oppure eventualmente ed ipoteticamente , andando ovviamente per esclusione, ci potrebbe essere un utilizzo criminogeno e delinquenziale dell’invio alla C.M.O. come MEZZO gravemente viziato da illiceità solitamente da parte di un alcuni contro il singolo Bianchi;
Un utilizzo illecito come mezzo tacito di RICATTO (esempio: o fai così o diciamo che sei pazzo) o come mezzo tacito di RITORSIONE per una persona che già subisce condotte mobbizzanti fatte di soprusi, abusi, volgari ingiurie e diffamazioni alla propria dignità umana prima ancora che professionale e/o nei confronti di una persona che deve comunque tacere e dare comunque ragione anche quando le Leggi e il senso morale che è legge interna assegnano nettamente la ragione al primo e il torto al secondo;
A questo punto, ti pongo una domanda:
A fronte di un invio D’UFFICIO innanzi alla C.M.O. dopo che il dipendente abbia fatto tantissimo per continuare a lavorare: per quale buona ragione una volta che il medesimo sia stato mandato innanzi alla C.M.O. D’UFFICIO dovrebbe PER FORZA IMPUGNARE la diagnosi medico psichiatrica espressa dalla C.M.O. andando anche contro la diagnosi medico psichiatrica espressa dal Medico dell’Amministrazione?
Ciò che invece è gravemente illecito e delinquenziale qualora eventualmente si verificasse veramente questa ipotesi andando per esclusione, è la seconda tipologia perché in quest’ultimo caso sarebbe giusto e doveroso che l’Amministrazione irrogasse la giusta sanzione disciplinare nei confronti di alcuni malfattori oltre a trasmettere la c.n.r. alla Procura territorialmente competente in quanto reati procedibili D’UFFICIO e non a QUERELA DI PARTE affinché l’Autorità Giudiziaria commini la GIUSTA pena della reclusione ai sensi dell’art. 323 c.p. Abuso di ufficio ed ai sensi dell’art.613-bis. Tortura comma 1, 2 e 4 e del comma 5 “Se dai fatti di cui al primo comma deriva la morte quale conseguenza non voluta, la pena è della reclusione di anni trenta(…)” per cercare di contrastare concretamente con la Legge la gravissima piaga dei suicidi nelle FF.OO. E nelle FF.AA.
Non sono assolutamente nelle condizioni tali da poter essere sicuro che tu abbia veramente parlato con un Giudice della Corte dei Conti, tuttavia, prendendo per vero che tu abbia parlato con questo Magistrato, perché non gli hai ricordato che ha avuto un REFUSO in quanto la Legge assegna la pensione di inabilità NON SOLO AI MILITARI ma:
• A TUTTI I DIPENDENTI PUBBLICI ED A TUTTI I DIPENDENTI PRIVATI ED AUTONOMI.
https://www.pensionioggi.it/dizionario/ ... i-pubblici
https://www.inapa.it/servizi/previdenza ... manali)%3B
Chi prende 15.000 euro netti AL MESE avrebbe parlato addirittura di “casta” per un militare che “Dopo 12 anni di servizio” viene riformato e percepisce una pensione di inabilità?
Sai a quanto ammonterebbe una pensione di inabilità di un militare con 12 anni di servizio?
Suppongo circa 400 euro al mese il che tradotto significa che SI FA LA FAME.
Perciò, personalmente mi appare poco plausibile questo stridente ossimoro secondo il quale un essere umano che percepisce 15.000 euro AL MESE (180.000 euro all’anno) possa addirittura aver parlato di “casta” verso un altro essere umano che percepirebbe circa 400 euro AL MESE (ossia 4.800 euro all’anno)!
D’altronde, già che ti trovavi, quando ha menzionato i “costi”, ti dico cosa gli avresti potuto rispondere con cognizione di causa:
• Che qualora vivessimo in una società dove il denaro e e l’economia abbiano la preminenza e l’imperio sul Diritto, sulla Legge e sulla legge morale allora certamente vivremmo in una società dominata concretamente dalla “legge della giungla” che non distingue più la ragione dal torto, il bene dal male, nella quale discerniamo una legge barbara e feroce secondo la quale:
“a chi ha, sarà dato; a chi non ha, a quello sarà tolto”
Perché il modello di ordinamento giuridico tramandato dagli Antichi Romani che è quello basato sulla preminenza e sulla podestà della Legge e del Diritto, molto più che i sistemi giuridici anglosassoni di common law basati in primo luogo sulla giurisprudenza, esercitano sempre e comunque un’azione civilizzante ed etica di smorzamento tra un essere umano ricco e potente ed un essere umano povero e misero in quanto viene considerato tanto più civile e saggio un paese che abbia Leggi che impediscano al povero di essere troppo povero ed al ricco di essere troppo ricco.
• Inoltre, già che ti trovavi a disquisire in materia di “costi” economici e sociali, avresti potuto accennargli che si potrebbero ridurre enormemente i “costi” a beneficio di tutta l’Italia, dei cittadini italiani e delle future generazioni qualora si decidesse finalmente di fare pulizia dei corrotti, di chiunque delinqui in cambio di denaro e/o sesso e/o altra utilità e/o beni materiali a scapito della meritocrazia d'altronde, in caso contrario, con quale coraggio si potrebbe andare a parlare ai giovani o nelle scuole sulla grande importanza del rispetto della legalità?