GrNet.it

Mi intrometto solo per informarvi che sono in pensione dal 3 aprile 2017 ed ero interessato all'aggiornamento della pensione con i benefici derivanti dal contratto 2016 / 2018. Ebbene nonostante fosse stato espressamente precisato che l'aumento doveva essere corrisposto per intero sulla pensione e sino al collocamento in congedo sul TFS finalmente questo mese mi hanno fatto l'aggiornamento ma sono stati davvero solo due spiccioli ...
In pratica un paio di caffè al mese ...
Mah ...

Salve Angelo,
per chi era in servizio nel triennio del contratto economico e successivamente è andato in quiescenza, la rideterminazione del rateo pensionistico avviene in base a determinati criteri secondo la situazione contributiva:
- retribuzione alla cessazione moltiplicata per l'aliquota di rendimento realizzata al 31.12.1992 (quota A);
- retribuzione media dal 01.01.1993 al 31.12.1995 "misti", ossia dal 01.01.1993 alla cessazione "ex retributivi" (Quota B);
- montante contributivo del triennio in questione moltiplicato per il coefficiente di trasformazione... (quota C);
- retribuzione sei scatti moltiplicata per l'aliquota di rendimento realizzata al 1995 "misti" ovvero 2011 "ex retributivi" (calcolo sei scatti).

Ai fini del TFS si percepisce l’aumento contrattuale sulla parte di retribuzione utile al calcolo dello stesso, riferita allo scaglionamento dell’ultimo giorno di servizio.

Saluti

firefox ha scritto: ↑gio mar 10, 2022 8:55 pm @ Mauri, domanda sicuramente banale.....ma per queste tipologie di crediti vantati, NON esiste, spero, pericolo di prescrizione?

Salve firefox,
riporto il disposto normativo inerente la prescrizione quinquennale.

L’art. 38 del decreto legge 6 luglio 2011, n. 98:
con il comma 1, lett. d), numero 2), ha aggiunto all’articolo 47 del D.P.R. n. 639 del 1970 il seguente articolo:
“47-bis. Si prescrivono in cinque anni i ratei arretrati, ancorché non liquidati e dovuti a seguito di pronunzia giudiziale dichiarativa del relativo diritto, dei trattamenti pensionistici, nonché delle prestazioni della gestione di cui all’articolo 24 della legge 9 marzo 1989, n. 88, o delle relative differenze dovute a seguito di riliquidazioni”;
con il comma4 ha previsto che:
“Le disposizioni di cui al comma 1, lettera c) e d), si applicano anche ai giudizi pendenti in primo grado alla data di entrata in vigore del presente decreto”.

Presumo non si tenga conto della suddetta prescrizione, qualora la riliquidazione della pensione avvenga oltre i 5 anni per negligenza da parte dell'INPS.

Saluti

@ Mauri, grazie delle precisazioni....il problema è che anch'io presumo sarà così, però con INPS c'è da aspettarsi di tutto

E' vero...