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Rispondo ad iosonoquì e condivido l'intervento di Henry.

Ribadisco che non voglio difendere il collega, anzi, se dovesse veramente risultare colpevole e avessi l'opportunità di farlo, sarei contento di arrestarlo personalmente, come già successo con un brig. comandante int. di stazione.....e non voglio andare oltre........, ma l'esperienza in tanti anni di servizio mi insegna a ragionare in tal senso ed a giudicare quando le carte sono ben scoperte sul tavolo. Quì non si tratta di avere coraggio a mettere nero su bianco, non è un verbale redatto al cds per il quale si può anche soprassedere, si parla di fatti gravissimi nocivi per l'infanzia dei nostri figli che ricorderanno a vita la faccia e le richieste orribili di questi animali pervettiti i quali, una volta stanati, è giusto e sacrosanto che debbano pagare. Non dimentichiamoci che la televisione, maxmedia ecc., ultimamente ci hanno fatto credere e condannare col propio pensiero persone accusate di delitti gravissimi che poi si sono rilevati innocenti o addirittura estranei ai fatti. Quindi in tal caso andare con i piedi di piombo mi pare sia la cosa giusta al momento, poi si vedrà.
Ritengo che i colleghi della PS non hanno agito per qualche ragione, altrimenti non c'è spiegazione, diversamente al posto della signora non mi fermerei davanti a nessuno al costo di farmi giustizia da solo.
Ciao ciao.

Questo tipo di denunce vanno presentate direttamente in Procura per mezzo della PG, non ci sono altri mezzi, proprio in virtu del condizionamento che potrebbe
riservare al collega.

Si posso capire la tua posizione, ricordo però in parallelo il caso del giovane Aldrovandi, che ho seguito leggendomi gli atti giudiziari, le sentenze. Nonostante la palese diciamo "omertà" iniziale e non vado oltre, quando ho cercato di parlarne con esponenti dei sindacati di PS per comprendere, hanno in sostanza detto di farmi gli affari miei, che non potevo comprendere e sapevano bemissimo che stava parlando o scrivendo un CC. Ripeto se leggete gli atti, non dai giornali capite che nonostanmte siamo pure noi o siamo stati CC o poliziotti, abbiamo smesso di credere alle favole di un mondo dove la verità ha sempre la meglio.

Ricordo inoltre che negli ultimi ani hano mosso più la giustizia trasmissioni come "Le iene" che i tribunali, vedasi caso prete pedofilo che poi si è suicidato, il caso Vanna Marchi e figlia e via dicendo. Sempre ribadisco fatto salvo prove contrarie a discapito incriminati, ma se veramente c'è un video con un atto di masturbazione via Web la posizione è davvero alla luce del sole.

Cavoli nella foga mi sono dimenticato uan N in anni.