Eventuale "demansionamento" dal ruolo operativo al ruolo civile
Forum dedicato agli operatori del comparto Sicurezza e Difesa in transito (o già transitati) all'impiego civile.
Re: Eventuale "demansionamento" dal ruolo operativo al ruolo civile
Cari colleghi, il discorso è molto semplice e lo sintetizzo con quanto successo ad un conoscente ex App.S. CC, laurea specialistica in scienze politiche, riformato per depressione grave. Persocvil lo ha contattato (presumo perchè davvero grave e già titolare di L. 104 art. 3 comma 3) e gli ha detto, in parole semplici: "Per la sua patologia non verrà impiegato più nell'Arma, la CMO ha stabilito che non può avere incarichi stressanti, per cui le proponiamo se fare l'addetto in un magazzino vestiario in una caserma EI a 60 km da casa, oppure l'imbianchino in una base AM a 20 km".
Optò per l'addetto al magazzino per orgoglio personale, ma poi all'ultimo non transitò a favore della pensione.
Optò per l'addetto al magazzino per orgoglio personale, ma poi all'ultimo non transitò a favore della pensione.
Re: Eventuale "demansionamento" dal ruolo operativo al ruolo civile
Il problema è che le aree di transito sono due: A II fino ai gradi apicali dei Marescialli e Ispettori compresi; A III a partire da Sottotenente e Vice Commissario. Così, un Sottotente RS con il diploma sarà A III, mentre un Ispettore Superiore Sostituto Commissario, magari con 3 lauree, sarà A II. Ma questo è capibile, visto che si tratta di un transito da gradi già stabiliti.skylord ha scritto: ↑mar dic 14, 2021 2:28 pm Un attimo, qui il punto è diverso: qualcuno di voi ha mai visto un assistente amministrativo fare il meccanico? Perché se è così vuol dire che non è stato tenuto conto del nuovo inquadramento professionale connesso alla contrattazione integrativa di comparto. Nel ruolo civile questa è un testo sacro, che poi ci possano essere realtà nelle quali il dipendente scelga di essere demansionato o fare lavori fuori dal proprio profilo contrattuale, che vi devo dire... Siamo in Italia e tutto può succedere.
Re: Eventuale "demansionamento" dal ruolo operativo al ruolo civile
Si infatti il problema é quello... Troppi pochi anni di servizioNavySeals ha scritto: ↑mar dic 14, 2021 12:54 pm Serena89
Buongiorno Navy, concordo col tuo collega però credo che nel mio caso avendo pochi anni di servizio (13) mi convenga, se dovessero riformarmi, transitare. Dopo aver fatto domanda nelle scuole ho ricevuto svariate convocazione come segretario ma ho sempre rifiutato essendo comunque un lavoro determinato... Se invece avessi avuto più anni di servizio, quindi una pensione più alta avrei fatto come il tuo collega.
Se i 13 anni sono effettivi la pensione ti spetta. Ma ci paghi le sigarette, se hai la sfortuna di fumare. Però il discorso scuola (o altro che ti offrono come categorie protette), se è vero che è a tempo determinato, è comunque sempre rinnovato. E se per un anno vuoi andare ai Caraibi, lo puoi fare, con la pensione. Per poi essere nuovamente richiamato quando ridarai la disponibilità. Sempre che tu non faccia rientro.![]()
Re: Eventuale "demansionamento" dal ruolo operativo al ruolo civile
Messaggio da Abraham »
Mi sembra tutto corretto tranne per il fatto che, in base alla "Tabella di corrispondenza per i transiti del personale militare nei ruoli del personale civile della Pubblica Amministrazione" allegata al presente thread anche il 1° Maresciallo e, addirittura, il Luogotenente va a svolgere le stesse ed identiche mansioni del Caporal Maggiore e tutto ciò, a quanto sembra, indipendentemente dal titolo di studio terza media, diploma di scuola secondaria superiore, laurea breve, laurea magistrale o dottorato di ricerca.Carminiello ha scritto: ↑mar dic 14, 2021 3:56 pm Skylord, tu sei già a valle, nei forum sopra invece si è a monte. Tutti coloro che NON sono sottufficiali o equiparati (quindi, ad esempio, Caporal Maggiore Capo Scelto EI, Assistente Capo PS, Appuntato Scelto CC, ecc), se transitato, vanno in Area II.
All'interno dell'Area II del comparto ministeri, si potrà poi distinguere tra i profili base e quelli ritenuti più avanzati ed evoluti. Nei primi, possiamo riportare i casi di tecnici a tutti gli effetti, come quelli che riparano guasti, danni, come quelli informatici anche, oppure che eseguono lavori pratici, anche di manutenzione o costruzione. Oppure tutti i dipendenti che svolgono regolare lavoro di segreteria, di catalogazione, raccolta, inserimento e duplicazione dei dati, così come di stesura di moduli, schedari, protocolli.
In quelli A II che vengono definiti come profili ‘evoluti’, rientrano ad esempio il personale tecnico e informatico che realizzano veri e propri programmi informatici e di lavoro, coi rispettivi manuali d’uso e sistemi operativi di funzionamento, verificandone l’effettiva validità e regolarità di attuazione ed attivazione. Oppure i lavoratori che dattiloscrivono, stenografano, fanno rendicontazione oppure archiviano materiale, dati e altre informazioni o pratiche.
Ora, se chi transita ha una laurea, probabilmente verrà messo a svolgere uno di questi ultimi lavori. Ma nulla vieta che gliene venga assegnato uno dei primi menzionati. L'importante, come dici tu, è che una volta assegnato l'inquadramento professionale, questo venga rispettato. Cioè, se l'App.S. lo fanno amministrativo, dovrà fare il passacarte da un ufficio all'altro o anche redigere lettere, se bravo. Ma potrebbero (e lo possono fare) anche inquadrarlo riparatore, muratore, meccanico o imbianchino.
Re: Eventuale "demansionamento" dal ruolo operativo al ruolo civile
Abraham purtroppo come già detto sopra è proprio così: sino a LGT si viene messi in Area 2, da Sottotenente in Area 3. Quindi, in teoria, il LGT con la terza media può fare l'imbianchino, il Caporale laureato l'amministrativo. O viceversa. Se poi il LGT è laureato molto probabilmente farà l'amministrativo, ma nulla vieta di metterlo a fare l'imbianchino.
Re: Eventuale "demansionamento" dal ruolo operativo al ruolo civile
Messaggio da Abraham »
In primo luogo, per tutti coloro che non fossero a conoscenza di questo istituto giuridico, il lavoro delle categorie protette è disciplinato dalla legge 68/99 “Norme per il diritto al lavoro dei disabili”. L’obiettivo della legge è la promozione dell’inserimento e della integrazione lavorativa delle persone disabili nel mondo del lavoro attraverso servizi di sostegno e di collocamento mirato.
Con la legge n. 68/1999 è stato introdotto il cosiddetto “collocamento mirato” ossia una serie di strumenti che tutelano i soggetti portatori di disabilità partendo dal presupposto che a minorazione fisica, psichica e/o sensoriale non corrisponde sempre e comunque una riduzione delle capacità lavorative.
I servizi di collocamento mirato in Italia sono erogati dai CPI – Centri Per l’Impiego (ex uffici di collocamento). Le persone appartenenti alle categorie protette possono rivolgersi ai CPI territoriali per richiedere l’iscrizione ai servizi di collocamento mirato e alla relativa lista.
A riguardo NavySeals, ti ringrazio per le delucidazioni che ci hai fornito e, trovandoci in argomento, vorrei porti un quesito sulle tempistiche indicative che sono alquanto dirimenti per noi dipendenti pubblici al fine di ponderare in maniera prudente una eventuale decisione, che tu sappia, dal momento in cui un cittadino si iscrive ai servizi di collocamento mirato ed alla relativa lista, quanto tempo passerebbe indicativamente da una offerta di lavoro?
Solitamente qualche mese, qualche anno o, addirittura, anche più di un lustro?
Grazie
Con la legge n. 68/1999 è stato introdotto il cosiddetto “collocamento mirato” ossia una serie di strumenti che tutelano i soggetti portatori di disabilità partendo dal presupposto che a minorazione fisica, psichica e/o sensoriale non corrisponde sempre e comunque una riduzione delle capacità lavorative.
I servizi di collocamento mirato in Italia sono erogati dai CPI – Centri Per l’Impiego (ex uffici di collocamento). Le persone appartenenti alle categorie protette possono rivolgersi ai CPI territoriali per richiedere l’iscrizione ai servizi di collocamento mirato e alla relativa lista.
A riguardo NavySeals, ti ringrazio per le delucidazioni che ci hai fornito e, trovandoci in argomento, vorrei porti un quesito sulle tempistiche indicative che sono alquanto dirimenti per noi dipendenti pubblici al fine di ponderare in maniera prudente una eventuale decisione, che tu sappia, dal momento in cui un cittadino si iscrive ai servizi di collocamento mirato ed alla relativa lista, quanto tempo passerebbe indicativamente da una offerta di lavoro?
Solitamente qualche mese, qualche anno o, addirittura, anche più di un lustro?
Grazie
Re: Eventuale "demansionamento" dal ruolo operativo al ruolo civile
Ca Abraham, ti rispondo volentieri: le tempistiche sono molto veloci, comunque dipendono anche dal periodo. Ti faccio un esempio reale: un collega che si è iscritto a fine maggio, a settembre ha iniziato nel comparto scuola. Probabilmente se ci si iscrive a gennaio, i posti nella scuola saranno già occupati, a meno di sostituzioni temporanee, ma certamente ve ne sono altri (comuni, prefetture, sanità, INPS). Ricordo che i posti per le categorie protette non sono solo pubblici, ma anche privati. Le aziende private, infatti, hanno obbligo di impiegare un tot di dipendenti svantaggiati che dipende dal numero dei dipendenti totali. Ad esempio, un collega ex GdF è stato messo in amministrazione in una nota catena di ipermercati, con stipendio ancora più interessante del pubblico.
Quindi, riassumendoti nella risposta, i posti per le categorie protette DEVONO sempre essere garantiti e disponibili, e si tratta comunque di tempi celeri, dell'ordine di qualche mese.
Sono scelte importanti, fino a poco tempo fa nemmeno si sapeva di questa possibilità, così come non si sapeva della possibilità del cumulo della ppo con altro stipendio. Certo che ogni situazione è a sè e va valutata nell'intimità personale e familiare. Posso però riportarti il caso del collega GdF che menzionavo sopra. Come civile transitato, era stato destinato ad una sede provinciale dell'Agenzia delle Entrate posta a 60 km da casa, diciamo non troppo scomodo, visto che poteva raggiungerla in 50 minuti di treno. Avrebbe percepito circa 1.950 euro netti.
Invece ha optato per l'altra via. E' andato in pensione a 1.550 netta. Chiamato dopo poco più di due mesi all'ipermercato dove va in bicicletta a 1.600 netti per 14 mensilità, ora somma stipendio e pensione (sebbene decurtata con la nota formula), e percepisce in tutto 2.700 netti. Ben più di quanto se fosse transitato. Con l'aggiunta che se oggi si stancasse di lavorare, da domani sarebbe ancora in pensione a 1.550. E se dopodomani volesse ancora lavorare, lo chiederà ed in pochi mesi sarà nuovamente impiegato.
Anche in questo caso, per chi ha la ppo, si può sommare perdendo gli anni maturati. Tanto per capirci, il collega ha una A8 che sarebbe all'incirca la pensione che percepisce. Ma se fosse stato giovane con pensione di 1.000 euro, probabilmente avrebbe chiesto il cumulo con il nuovo stipendio, ovvero avrebbe azzerato sì gli anni, ma avrebbe percepito la ppo (appunto, circa 1.500), oltre allo stipendio.
Quindi, riassumendoti nella risposta, i posti per le categorie protette DEVONO sempre essere garantiti e disponibili, e si tratta comunque di tempi celeri, dell'ordine di qualche mese.
Sono scelte importanti, fino a poco tempo fa nemmeno si sapeva di questa possibilità, così come non si sapeva della possibilità del cumulo della ppo con altro stipendio. Certo che ogni situazione è a sè e va valutata nell'intimità personale e familiare. Posso però riportarti il caso del collega GdF che menzionavo sopra. Come civile transitato, era stato destinato ad una sede provinciale dell'Agenzia delle Entrate posta a 60 km da casa, diciamo non troppo scomodo, visto che poteva raggiungerla in 50 minuti di treno. Avrebbe percepito circa 1.950 euro netti.
Invece ha optato per l'altra via. E' andato in pensione a 1.550 netta. Chiamato dopo poco più di due mesi all'ipermercato dove va in bicicletta a 1.600 netti per 14 mensilità, ora somma stipendio e pensione (sebbene decurtata con la nota formula), e percepisce in tutto 2.700 netti. Ben più di quanto se fosse transitato. Con l'aggiunta che se oggi si stancasse di lavorare, da domani sarebbe ancora in pensione a 1.550. E se dopodomani volesse ancora lavorare, lo chiederà ed in pochi mesi sarà nuovamente impiegato.
Anche in questo caso, per chi ha la ppo, si può sommare perdendo gli anni maturati. Tanto per capirci, il collega ha una A8 che sarebbe all'incirca la pensione che percepisce. Ma se fosse stato giovane con pensione di 1.000 euro, probabilmente avrebbe chiesto il cumulo con il nuovo stipendio, ovvero avrebbe azzerato sì gli anni, ma avrebbe percepito la ppo (appunto, circa 1.500), oltre allo stipendio.
Re: Eventuale "demansionamento" dal ruolo operativo al ruolo civile
@ NavySeals,
complimenti di rendere partecipi i componenti del forum raccontando le situazioni dei colleghi, ciò serve ad ampliare le nostre conoscenze (le mie di sicuro), per fatti che riguardano un settore così complesso come quello previdenziale.
Saluti
complimenti di rendere partecipi i componenti del forum raccontando le situazioni dei colleghi, ciò serve ad ampliare le nostre conoscenze (le mie di sicuro), per fatti che riguardano un settore così complesso come quello previdenziale.
Saluti
Re: Eventuale "demansionamento" dal ruolo operativo al ruolo civile
Grazie mauri. Ci siamo passati tutti, purtroppo la mancanza di informazioni in certi momenti può davvero creare danni irreparabili. Io non sono uno che scrive tanto di frequente, e soprattutto se non conosco la materia, sto me ne sto zitto. Ma quando invece conosco e/o ho prove concrete, mi piace condividere perchè di certo a qualcuno tornerà utile. Buon Natale 

Re: Eventuale "demansionamento" dal ruolo operativo al ruolo civile
Navyseals
scusami, solo un punto non mi e' chiaro:
se il collega smettesse di lavorare tornerebbe al trattamento di pensione precedente (nel caso in esempio 1550 mens.)
Ma per il periodo lavorato successivo al congedo, non avrebbe diritto alla riliquidazione della pensione in base agli ulteriori contributi versati?
scusami, solo un punto non mi e' chiaro:
se il collega smettesse di lavorare tornerebbe al trattamento di pensione precedente (nel caso in esempio 1550 mens.)
Ma per il periodo lavorato successivo al congedo, non avrebbe diritto alla riliquidazione della pensione in base agli ulteriori contributi versati?
Re: Eventuale "demansionamento" dal ruolo operativo al ruolo civile
Ciao, certo. Ma al raggiungimento dei requisiti previsti per i civili, ovvero a 67 anni di età. Esempio: tu oggi hai 50 anni, lavori un anno poi torni in pensione da riforma a 1550....poi lavori altri 2 anni e poi torni a pensione da riforma, sempre 1550...diciamo che a 60 anni hai lavorato 5 anni in tutto e decidi di non lavorare più. Vai in pensione a 1550. Quando arrivi a 67 anni, Inps ti aggiungerà la pensione dei 5 anni che hai lavorato post-riforma.
Re: Eventuale "demansionamento" dal ruolo operativo al ruolo civile
Navyseals
grazie per le info
ignoravo proprio questo punto (il fatto di dover attendere comunque i 67 anni per la riliquidazione)
grazie per le info
ignoravo proprio questo punto (il fatto di dover attendere comunque i 67 anni per la riliquidazione)
Re: Eventuale "demansionamento" dal ruolo operativo al ruolo civile
una domanda:
in caso di pensione + lavoro dipendente, al momento della compilazione del mod. 730 on-line dovrebbero comparire due sostituti di imposta (INPS e nuovo datore di lavoro)
si può scegliere indifferentemente l'uno o l'altro? (in caso di possibilità di scelta, forse sarebbe meglio indicare l'INPS perché la pensione è perenne, mentre il nuovo rapporto di lavoro si potrebbe anche interrompere?)
in caso di pensione + lavoro dipendente, al momento della compilazione del mod. 730 on-line dovrebbero comparire due sostituti di imposta (INPS e nuovo datore di lavoro)
si può scegliere indifferentemente l'uno o l'altro? (in caso di possibilità di scelta, forse sarebbe meglio indicare l'INPS perché la pensione è perenne, mentre il nuovo rapporto di lavoro si potrebbe anche interrompere?)
Re: Eventuale "demansionamento" dal ruolo operativo al ruolo civile
Ciao, nel 730 ci saranno i due redditi e verrà fatto il conguaglio. E' Inps che "dirige" i conti, visto che è Inps che ti decurta la pensione.
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