aeronatica ha scritto: ↑gio mar 05, 2015 7:48 am Buon giorno a tutti.
Innanzi tutto preciso che è sempre possibile la revoca della propria istanza di riconoscimento di dipendenza da causa di servizio essendo, appunto, un'istanza di parte.
Preciso anche che, ovviamente, l'esercizio del diritto di revoca è attuabile solamente fino a quando il procedimento non è ancora stato concluso dall'Amministrazione, dopo che l'Amministrazione ha definito il procedimento attraverso una espressa determinazione la revoca non è possibile.
Nel merito, personalmente, ritengo sia un errore revocare in questo momento l'istanza.
Primo perchè sono un sostenitore del fatto che l'eventuale parere negativo del Comitato è sovvertibile in determinate condizioni, da valutare caso per caso, secondo perchè il timore di essere congedato senza diritto alla quiescenza è, in questo momento, certamente remoto se non infondato e terzo perchè la revoca produce effetti immediati alla ricezione da parte dell'Amministrazione dei quali ci si potrebbe pentire.
In questo momento ciò che conta è che si stà mantenedo il diritto al posto di lavoro tramite l'istituto dell'aspettativa con stipendio pieno e come noto se il parere dovesse giungere dopo i 24 mesi nessuna ripetizione delle poste stipendiali sarebbe possibile, se dovesse giungere nei termini la differenza dovuta sarebbe trattenuta dalla liquidazione o compensata con essa senza difficoltà per la parte ( che potrebbe anche dilazionare il rimborso), che però potrebbe a quel punto fare l'istanza di transito ritrovandosi nuovamente in aspettativa con emolumenti stipendiali.
Istanza di transito sempre revocabile come sopra detto.
In tutto possono passare anche 2 anni ed oltre maturando contribuzione e soprattutto spostando il momento di calcolo del trattamento di quiescenza, aumentando tutto il resto ma soprattutto mantenendo aperto il proprio diritto al posto di lavoro.
Se invece come dici l'interesse è quello della riforma ed intervenisse nei tempi sopra detti il riconoscimento di dipendenza si potrebbe valutare un aggravamento in modo da transitare dalla riserva ad assoluto dato che nel tempo è difficile pensare ad una regressione di patologie croniche.
Molto dipende da quanti anni di servizio effettivo ha l'interessato perchè a volte anche un semestre in più od in meno può creare differenze economiche di quiescenza.
Un saluto e buon lavoro.
Gentile collega ho bisogno del tuo parere...ci sei ancora?