Re: Il Comandante di Stazione si sposa!! Non trasferito!!
Inviato: sab giu 09, 2012 2:43 pm
Vorrei rispondere ad iosonoqui e contemporaneamente spezzare una lancia in favore dell'amico che a dire da iosonoqui "lancia il sasso e nasconde la mano". Con il senno di poi, se fossi stato più vigliacco forse non sarei finito in mezzo ai casini.
Purtroppo non si può fare nulla, e dico nulla, per arginare o meglio fermare certi malcostumi, non mi riferisco solo allo straordinario ma a tanti altri soprusi che nonostante le leggi siano cambiate si continuano a perpetrare ai danni del personale dipendente. Di provvedimenti sulla carta ne esistono a buttare, ma è solo teoria, in pratica non puoi fare nulla. Credo, anzi sono certo, che tutti quanti durante le 6-8 ore di servizio hanno tralasciato il lavoro per pensare ai fatti propri, ma se è una cosa occasionale per una sopraggiunta esigenza non credo che sia un delitto. La cosa grave è quando la cosa è sistematica.
Se qualcosa nel proprio reparto non va bene, ed il responsabile è il proprio comandante cosa si dovrebbe fare? Andare da lìcomandante di compagnia? Mi viene da ridere a crepa pelle al solo pensiero. Prendersi le proprie responsabilità avrebbe un senso quando i colleghi facciano anche loro la propria parte e il superiore gerarchio di riferimento (compagnia/provinciale) faccia le proprie verifiche e prenda eventualmente provvedimenti, allora si che sarebbe come dice lei iosonoqui.
Io non so a che livello gerarchico lei è però considerata la sua risosta le ipotesi non possono essere che due, o fa parte del ruolo comandanti oppure lavora in un'altra amministrazione e di riflesso no riesce a comprendere, giustamente, di che si sta parlando.
Anch'io ho sempre fatto della schiettezza un punto di forza, anche se poi vedendo in che condizioni mi hanno messo non si è rivelato poi cosi forte!!!
cordialmente
Purtroppo non si può fare nulla, e dico nulla, per arginare o meglio fermare certi malcostumi, non mi riferisco solo allo straordinario ma a tanti altri soprusi che nonostante le leggi siano cambiate si continuano a perpetrare ai danni del personale dipendente. Di provvedimenti sulla carta ne esistono a buttare, ma è solo teoria, in pratica non puoi fare nulla. Credo, anzi sono certo, che tutti quanti durante le 6-8 ore di servizio hanno tralasciato il lavoro per pensare ai fatti propri, ma se è una cosa occasionale per una sopraggiunta esigenza non credo che sia un delitto. La cosa grave è quando la cosa è sistematica.
Se qualcosa nel proprio reparto non va bene, ed il responsabile è il proprio comandante cosa si dovrebbe fare? Andare da lìcomandante di compagnia? Mi viene da ridere a crepa pelle al solo pensiero. Prendersi le proprie responsabilità avrebbe un senso quando i colleghi facciano anche loro la propria parte e il superiore gerarchio di riferimento (compagnia/provinciale) faccia le proprie verifiche e prenda eventualmente provvedimenti, allora si che sarebbe come dice lei iosonoqui.
Io non so a che livello gerarchico lei è però considerata la sua risosta le ipotesi non possono essere che due, o fa parte del ruolo comandanti oppure lavora in un'altra amministrazione e di riflesso no riesce a comprendere, giustamente, di che si sta parlando.
Anch'io ho sempre fatto della schiettezza un punto di forza, anche se poi vedendo in che condizioni mi hanno messo non si è rivelato poi cosi forte!!!
cordialmente