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Re: Mobbing conseguenze ansia depressione attacchi di panico

Inviato: ven lug 05, 2013 6:16 pm
da gazzella61
Carissimo Alessio72, ti scrivovo molto volentieri perchè anche a mia volta, soffrendo della stessa tua patologia, mi sono rivolto a questo forum trovato per puro caso, dopo di che ne ho data ampia divulgazione a tutti i miei colleghi. Ora, dopo svariato tempo di malattia, sono felicemente in pensione, però per mia fortuna vanto qualche anno più di te di servizio e quindi la mia pensione mi basta per un vivere abbastanza bene. Se guardi nel forum troverai i miei messaggi da quando ho iniziato a chiedere aiuto a tutti gli amici che mi hanno risposto ed aiutato in buona parte a superare i miei problemi. Inizialmente credevo di avere la forza di contrastare da solo i miei problemi, ma fortunatamente mi sono ricreduto e ho iniziato ad andare al centro di igene mentale (che può suonare male ma è molto utile), anzi ho trovato che le psicologhe alle quali ero in cura, avevano più problemi di me. Dammi retta, non parlarne con chiunque, ma con chi riesce a capire di cosa stai parlando. Anche mia moglie, i mie figli, i miei amici (e i miei colleghi ed in particolare i miei superiori.....), non capendo di cosa gli stavo rappresentando (e a dire la verità era imbarazzante anche per me riconoscere di cosa gli stavo dicendo) mi denigravano, trattato come un paraculo che vuole stare in malattia e cose del genere, finchè ho iniziato a trovare le persone giuste (USL, GrNet ecc.) che hanno saputo darmi il giusto aiuto. Aiutati che DIO ti aiuta. Un grosso "in bocca al lupo" collega. Ciao Gazzella61

Re: R: Mobbing conseguenze ansia depressione attacchi di pan

Inviato: ven lug 05, 2013 6:22 pm
da crimor
Gazzella61 ti ho scritto in privato per la legge pinto dei piantoni h24. Se potevi controllare in lista I'll mio nominativo.

crimor

Re: Mobbing conseguenze ansia depressione attacchi di panico

Inviato: sab lug 06, 2013 12:49 pm
da eldo62
gazzella61 ha scritto:Carissimo Alessio72, ti scrivovo molto volentieri perchè anche a mia volta, soffrendo della stessa tua patologia, mi sono rivolto a questo forum trovato per puro caso, dopo di che ne ho data ampia divulgazione a tutti i miei colleghi. Ora, dopo svariato tempo di malattia, sono felicemente in pensione, però per mia fortuna vanto qualche anno più di te di servizio e quindi la mia pensione mi basta per un vivere abbastanza bene. Se guardi nel forum troverai i miei messaggi da quando ho iniziato a chiedere aiuto a tutti gli amici che mi hanno risposto ed aiutato in buona parte a superare i miei problemi. Inizialmente credevo di avere la forza di contrastare da solo i miei problemi, ma fortunatamente mi sono ricreduto e ho iniziato ad andare al centro di igene mentale (che può suonare male ma è molto utile), anzi ho trovato che le psicologhe alle quali ero in cura, avevano più problemi di me. Dammi retta, non parlarne con chiunque, ma con chi riesce a capire di cosa stai parlando. Anche mia moglie, i mie figli, i miei amici (e i miei colleghi ed in particolare i miei superiori.....), non capendo di cosa gli stavo rappresentando (e a dire la verità era imbarazzante anche per me riconoscere di cosa gli stavo dicendo) mi denigravano, trattato come un paraculo che vuole stare in malattia e cose del genere, finchè ho iniziato a trovare le persone giuste (USL, GrNet ecc.) che hanno saputo darmi il giusto aiuto. Aiutati che DIO ti aiuta. Un grosso "in bocca al lupo" collega. Ciao Gazzella61
Bene gazella61...che dire..stavo per rispondere al collega...poi ho letto il tuo post.. e mi sono fermato, condividendo in toto i tuoi consigli. Complimenti e saluti.

Re: Mobbing conseguenze ansia depressione attacchi di panico

Inviato: sab lug 06, 2013 1:10 pm
da lino
Mi associo ad eldo62, confermo in toto lo scritto di gazzella61 e mi ci riconosco in pieno....
un saluto a tutti gli amici.

Re: Mobbing conseguenze ansia depressione attacchi di panico

Inviato: sab lug 06, 2013 7:47 pm
da natalind
Ciao Alessio, quello che ti ho suggerito col mio inziale post non e' ne' più' ne' meno quello che continua a suggerire il forum. Forza e affronta con coraggio il tuo problema. Siamo con te! Dai saluti Raf

Re: Mobbing conseguenze ansia depressione attacchi di panico

Inviato: gio lug 10, 2014 10:46 am
da panorama
Studio scientifico sul mobbing in uniforme: è una malattia dell’ambiente


http://massimodangeli.wordpress.com/psi ... lambiente/" onclick="window.open(this.href);return false;

Re: Mobbing conseguenze ansia depressione attacchi di panico

Inviato: lun feb 16, 2015 3:18 pm
da Joele
Alessio72, posso solo dirti: non arrenderti, reagisci. Grida al mondo la tua rabbia, non sopportare tutto, perchè a forza di sopportare nella vita ci ammaliamo e stiamo sempre male. Sfodera il tuo carattere e i tuoi denti e difenditi da questi vili che hanno bisogno di un grado sulle spalle per sentirsi uomini, ma fuori dalla caserma sono dei viscidi invertebrati! Non glie la dare vinta e sputtanali in tutte le sedi. La tua vita è sacra, difendila a tutti i costi! Ciao e stammi bene!!

Re: Mobbing conseguenze ansia depressione attacchi di panico

Inviato: lun feb 16, 2015 10:38 pm
da gianni62
Ciao, ho letto come tutti la tua situazione, da persona meno giovane rispetto a te, quindi con qualche esperienza di vita in piu', ti suggerisco di vivere giorno per giorno, non ti colpevolizzare per il tuo stato psicologico, cerca di ritrovare te stesso per raggiungere la pace interiore. Un saluto

Re: Mobbing conseguenze ansia depressione attacchi di panico

Inviato: mar feb 17, 2015 8:06 am
da polizia
Ciao Alessio72
sarebbe bello sapere come stai. E se la tua situazione sanitaria è migliorata. Fatti sentire.

Re: Mobbing conseguenze ansia depressione attacchi di panico

Inviato: sab mag 30, 2015 11:18 pm
da panorama
Corte Suprema di Cassazione – Ufficio del Massimario e del Ruolo - Servizio Penale

9. Il mobbing.
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Il termine mobbing (da to mob, letteralmente accalcarsi intorno a qualcuno) fu coniato nel 1971 dall’etologo Konrad per descrivere <<il comportamento di gruppi di uccelli di piccola taglia nell’atto di respingere un rapace loro predatore>>, ed è stato successivamente mutuato per designare quel fenomeno che si concretizza in una serie di atti o comportamenti vessatori, protratti nel tempo, posti in essere nei confronti di un lavoratore da parte dei componenti del gruppo di lavoro in cui è inserito (mobbing ambientale) o dal suo capo (mobbing gerarchico), e caratterizzati dall’intento di persecuzione ed emarginazione per escludere la vittima dal gruppo. Trattasi di comportamenti posti in essere generalmente in danno di lavoratori da parte dei superiori (mobbing verticale) per indurli all’auto-licenziamento, ma anche dai colleghi (mobbing orizzontale) con finalità discriminatorie, in reazione a condotte non approvate (ad es., la denuncia ai superiori ovvero alle Forze dell’Ordine del verificarsi di fatti illeciti nel luogo di lavoro), ovvero più in generale al rifiuto di accondiscendere a proposte o richieste immorali (ad es., di favori sessuali, di tenere condotte contrarie alla deontologia professionale o all’etica) o tout court illegali.

Il fenomeno non costituisce ancora oggetto di una disciplina ad hoc, nonostante l’esistenza di una delibera del Consiglio d’Europa del 2000, che vincolava tutti gli Stati membri a dotarsi di una normativa ad hoc.

Nelle precedenti edizioni di questa Rassegna era stato segnalato l’emergere di un orientamento giurisprudenziale che, per colmare la lacuna, aveva valutato la possibilità di ricondurre il mobbing alla fattispecie al reato di cui all’art. 572 c.p. (maltrattamenti in famiglia o verso fanciulli), il cui primo comma, nella parte conclusiva, incrimina anche le condotte poste in essere in danno di persone affidate al soggetto attivo <<per l’esercizio di una professione o di un’arte>>.

Nel corso dell’anno 2012 si è, in proposito osservato che <<le pratiche persecutorie realizzate ai danni del lavoratore dipendente e finalizzate alla sua emarginazione (cosiddetto mobbing) possono integrare il delitto di maltrattamenti in famiglia esclusivamente qualora il rapporto tra il datore di lavoro e il dipendente assuma natura para-familiare, in quanto caratterizzato da relazioni intense ed abituali, da consuetudini di vita tra i soggetti, dalla soggezione di una parte nei confronti dell'altra, dalla fiducia riposta dal soggetto più debole del rapporto in quello che ricopre la posizione di supremazia. (Fattispecie in cui è stata esclusa la configurabilità del reato in relazione alle condotte vessatorie poste in essere dal vice Presidente di un ATER nei confronti di una dipendente)>> (nota 67).

Si è, più in generale, osservato che <<il delitto di maltrattamenti previsto dall'art. 572 c.p. può trovare applicazione nei rapporti di tipo lavorativo a condizione che sussista il presupposto della parafamiliarità, intesa come sottoposizione di una persona all'autorità di altra in un contesto di prossimità permanente, di abitudini di vita proprie e comuni alle comunità familiari, nonché di affidamento e fiducia del sottoposto rispetto all'azione di chi ha ed esercita l'autorità con modalità, tipiche del rapporto familiare, caratterizzate da ampia discrezionalità ed informalità>> (nota 68).
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note:
- 67 Sez. 6, n. 16094 dell’11 aprile 2012, I., rv. 252609.

- 68 Sez. 6, n. 12517 del 28 marzo 2012, R. ed altro, rv. 252607.