trasferimento causa art.393

Diritto Militare e per le Forze di Polizia
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gianni80

trasferimento causa art.393

Messaggio da gianni80 »

Gentilissimo Avvocato, sono un appuntato dei carabinieri presto servizio presso una stazione capoluogo. Nel mese di maggio chiedevo verbalmente al mio comandante ed al comandante della compagnia se ci fossero stati problemi circa la mia permanenza nel mio reparto allorquando mia moglie dovesse aprire un negozio di abbigliamento nel paese dove si trova la mia stazione. Dopo circa un mese mi è stato risposto dal capitano che non ci dovrebbero essere problemi e che superiormente nessuno aveva saputo dargli una risposta precisa in quanto l'art. 393 del regolamento generale dell'arma è "molto interpretativo" a riguardo. Pertanto, nel mese di settembre mia moglie inaugurava la predetta attività ed io formalizzavo la comunicazione alla compagnia. Dopo circa 15 giorni venivo convocato dal capitano il quale mi riferiva che superiormente gli avevano comunicato che la mia posizione era incompatibile con l'attività di mia mogli e che quindi avrei dovuto presentare domanda di trasferimento a reparto a me gradito, in caso contrario avrebbero orovveduto loro a spostarmi d'ufficio. La mia domanda è: non avendomi mai comunicato quale incompatibilità oggettiva con un negozio di abbigliamento possa avere il mio lavoro, è possibile tutto ciò pur non trattandosi di esercizio pubblico ( bar, ristorante. ...), ma di esercizio commerciale? Se sì, quali sono le incompatibilita'? Nel caso sia vittama di un abuso come dovrei comportarmi? Certo di ricevere risposta esauriente porgo distinti saluti ed anticipatamente ringrazio!


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Avv. Giorgio Carta
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Re: trasferimento causa art.393

Messaggio da Avv. Giorgio Carta »

In linea di massima ogni esercizio pubblico è sottoposto al controllo delle forze dell'ordine e, quindi, in astrattao, potrebbe ravvisarsi una situaizone di incompatibilità.
Il problema, però, è che probabilmente il via libera gli era stato dato solo a voce. Diversamente, potendo dimostrare di essere stato autorizzato, potrebbe forse ipotizzarsi un ricorso al TAR.
Le sugegrisco di rivolgersi ad un avvocato che conosca al materia militare.
In bocca al lupo,
Avv. Giorgio Carta
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