Buona sera Avvocato, intendo ringraziarla anticipatamente per il disturbò che vorrà prendersi nel rispondere alla presente, vengo rapidamente ai fatti:
Sono un ufficiale AM, e dopo il corso applicativo ho ricevuto la destinazione di servizio nell'Ottobre del 2013, che trovandosi a 3 ore da casa mia mi costringe a fare il pendolare del fine settimana, mentre mia moglie (con la quale siamo sposati da prima che io ricevessi la destinazione di servizio) che è dipendente ospedaliera a tempo indeterminato lavora e vive nel nostro paese di origine, nonostante siamo a conoscenza del fatto che mia moglie potrebbe essere trasferita per comando o distacco vicino alla mia sede lavorativa, purtroppo non possiamo usufruire di questa possibilità poiché mia moglie e figlia unica e i miei suoceri versano in gravi situazioni di difficoltà, nella fattispecie mia suocera soffre di gravi disturbi mentali (non è però da legge 104) e nel 2005 ha tentato il suicidio con successivo ricovero in ospedale e da quel momento fino a tutt'ora è in cura presso la psichiatria dell'ospedale dove fu ricoverata 10 anni fà (tutto ciò è documentato); a questo si aggiunge che versano in gravi condizioni di disagio economico dopo il fallimento della loro azienda a metà anni 90, fallimento da cui non sono mai riusciti a risollevarsi, per un po' hanno resistito grazie a dei lavoretti di mio suocero, ma negli ultimi anni complice anche la situazione di crisi economica i magri introiti di mio suocero si sono ulteriormente ridotti, tanto che da circa un paio d'anni siamo riusciti a far ottenere loro dal nostro comune dei buoni pasto (anche questo è documentato); in ultimo due anni fa un nuovo tentativo di suicidio da parte di entrambi i miei suoceri che grazie al Cielo non sono riusciti ad attuare in pieno uscendone illesi (di questo evento non ho documentazione, fatto salva la possibilità di richiedere gli atti alla compagnia dei CC a cui mi rivolsi appena letto il biglietto di addio). Attualmente i miei suoceri vivono a casa del padre di mia suocera che è un ultra ottantenne con una pensione penso di poche centinaia di euro; per tutti questi motivi penso sia logico capire come la figlia ed io siamo diventati il loro unico punto di riferimento in tutti i sensi (economico in primis), per cui è quasi impossibile che mia moglie possa allontanarsi, quantomeno l'allontanamento di mia moglie avrebbe degli esiti infausti sullo stato di salute della madre.
Io di tutti questi problemi in questo anno non ho mai fatto menzione ai miei superiori, ora però sono venuto a conoscenza che in delle basi AM site vicine a casa mia si stanno liberando dei posti per la mia posizione organica e vista la specificità della mia posizione organica temo che se non venissi spostato ora poi dovrei aspettare tanto tempo, continuando a fare il pendolare del fine settimana con gravi disagi per me, mia moglie, nonché per i miei suoceri visto che la mia presenza si riduce al solo fine settimana.
La prossima settimana chiederò di mettermi a rapporto dal comandante della mia base per chiedergli di segnalarmi come disponibile in uscita, la mia domanda è la seguente: vista la mia situazione, che è documentata in pieno, quali possibilità ho? Posso solo sperare nel buon cuore dei miei superiori oppure vi è un percorso normativo in funzione del quale vista la mia situazione mi spetta di "diritto" di essere avvicinato alla mia famiglia?
Mi scuso per essermi dilungato, ma non vi era modo di spiegare la situazione senza riportare alcuni particolari.
In attesa di un suo riscontro, che spero giunga in tempo prima che io parli coi miei superiori, porgo distinti saluti.
Urgente:Ricongiungimento al nucleo familiare in difficoltà
Moderatore: Avv. Giorgio Carta
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