legge 104/92

Diritto Militare e per le Forze di Polizia
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Moderatore: Avv. Giorgio Carta

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darkheart
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legge 104/92

Messaggio da darkheart »

Salve Avv. Carta, sono un Militare effettivo in servizio in Veneto da 12 anni; le volevo porre un quesito:
da qualche mese alla nonna di mia moglie cioè a mia nonna acquisita hanno riconosciuto la 104/92 PORTATORE DI HANDICAP IN SITUAZIONE DI GRAVITA' (ART.3 COMM 3).Premetto che mia nonna è residente in Calabria, è siccome anche io sono residente in Calabria ma lavoro in Veneto sto chiedendo il trasferimento "l'assegnazione temporanea per l'assistenza all' ammalato",e di poter fruire dei permessi previsti dall'art.33 comma 3 della legge 104/92.
Dopo aver compilato tutti i format come previsto dalla direttiva sull' assistenza ,oggi sono stato contattato dal responsabile dell' ufficio personale graduati dove, mi veniva riferito, che secondo quanto previsto dal Dipartimento della Pubblica Funzione ,e secondo quanto da lui interpretato sul rapporto di parentela, io non avrei i benefici previsti dalla direttiva.
Le comunico quanto:Per comodità,si rammenta che il rapporto di parentela e quello di affinità sono definiti dal codice civile (art.74 c.c.:"La parentela è il vincolo tra le persone che discendono da uno stesso stipite";art.78 c.c.:"L'affinità è il vincolo tra un coniuge e i parenti dell'altro coniuge".In base alla legge,sono parenti di primo grado:genitori,figli;sono parenti di secondo grado:nonni,fratelli,sorelle,nipoti(figli dei figli);sono parenti di terzo grado:bisnonni,zii,nipoti (figli di fratelli e/o sorelle),pronipoti in linea retta.Sono affini di primo grado:suocero/suocera;nuora,genero;sono affini di secondo grado:cognati;sono affini di terzo grado: zii acquisiti,nipoti acquisiti.
La mia domanda è la seguente:
La nonna di mia moglie cioè mia nonna acquisita non entra nel rapporto di parentela diretto con me?
Premetto che di tutti i nostri parenti nessuno di questi a chiesto ne ottenuto i benefici previsti della legge, pertanto io penso propio di avere tutti i benefici previsti per ottenere l'assegnazione temporanea per l'assistenza all'ammalato in quanto nipote acquisito/affine,visto che viene meno la "continuità/esclusività pertanto, se non ricordo male tutti i parenti che rientrano nel terzo grado di parentela possono prestare assistenza all' ammalato senza specificati vincoli.
Resto in attesa di una vostra cortese e celere risposta in quanto devo presentare la domanda allo SME prima possibile,con l'occasione le porgo i miei più cordiali saluti.


giovimatta
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Re: legge 104/92

Messaggio da giovimatta »

La puoi fare, vai tranquillo. Io ho fatto la stessa domanda con la nonna di mia moglie presentandola al mio comando senza problemi. Sono ancora in attesa di ris
posta da SME ma conosco gente a cui l'hanno accettata. Di' all'ufficio personale del tuo reparto che si sveglino. Ciao e in bocca al lupo!
cosimo333
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Re: legge 104/92

Messaggio da cosimo333 »

La domanda di assegnazione temporanea la puoi fare benissimo, in quanto la nonna di tua moglie e una tua affine di 2° grado.
Ti consiglio di ritornare presso l'Ufficio preposto e richiedere di fare la domanda, in caso negativo fai una lettera chiedendo i motivi ostativi alla tua richiesta. Saranno costretti a risponderti per iscritto e in quel caso si informeranno veramente!!!!!
sick

Re: legge 104/92

Messaggio da sick »

Non volendo entrare nello specifico delle tematiche trattate in questo topic e non volendo necessariamente fare la morale a nessuno, volevo esclusivamente entrare nella discussione per esprimere una mia personalissima opinione.
Premetto che causa gravi problemi di salute sono beneficiario di Legge 104.
Volevo ricordare che la legge 104 approvata dal Parlamento Italiano nel lontano 92, che rispondeva a una precisa previsione normativa riportata in costituzione, Diritto alla salute per tutti i cittadini, è una legge di civiltà che ha riconosciuto importanti diritti a chi si trova suo malgrado a lottare contro malattie invalidanti, cercando di stemperare le sofferenze dando assistenza a chi probabilmente avrebbe avuto difficolta a ottenerne.
Detto ciò, usare la legge 104 come fosse un bancomat da cui ritirare giorni o ore di permesso, oppure usarla come ariete per poter accampare infondate pretese di trasferimento è sicuramente umiliante e offensivo nei confronti di chi si è battuto per ottenere tutto ciò.
Spero che nessuno si senta chiamato in causa.
Saluti.
darkheart
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Iscritto il: ven feb 14, 2014 2:56 pm

Re: legge 104/92

Messaggio da darkheart »

Grazie mille Giovimatta e Cosimo 333 , domattina presento tutto speriamo che al più presto arriverà la risposta dallo SME buona serata vi farò sapere se ci sono novità a presto Darkheart...
arcy
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Iscritto il: mer gen 05, 2011 12:59 pm

Re: legge 104/92

Messaggio da arcy »

sick ha scritto:Non volendo entrare nello specifico delle tematiche trattate in questo topic e non volendo necessariamente fare la morale a nessuno, volevo esclusivamente entrare nella discussione per esprimere una mia personalissima opinione.
Premetto che causa gravi problemi di salute sono beneficiario di Legge 104.
Volevo ricordare che la legge 104 approvata dal Parlamento Italiano nel lontano 92, che rispondeva a una precisa previsione normativa riportata in costituzione, Diritto alla salute per tutti i cittadini, è una legge di civiltà che ha riconosciuto importanti diritti a chi si trova suo malgrado a lottare contro malattie invalidanti, cercando di stemperare le sofferenze dando assistenza a chi probabilmente avrebbe avuto difficolta a ottenerne.
Detto ciò, usare la legge 104 come fosse un bancomat da cui ritirare giorni o ore di permesso, oppure usarla come ariete per poter accampare infondate pretese di trasferimento è sicuramente umiliante e offensivo nei confronti di chi si è battuto per ottenere tutto ciò.
Spero che nessuno si senta chiamato in causa.
Saluti.
Ciao
condivido pienamente il tuo pensiero, premetto che sono un beneficiario di l. 104 e che purtroppo, devo constatare che è diventata un abitudine consolidata tra il personale di tutti i ruoli e gradi, avvalersi dei benefici l. 104 per il conseguimento di altri fini e non per necessità, non per le finalità che la legge si prefigge di conseguire per la tutela del malato.
E' squallido ma è così, pur di ottenere un trasferimento si è disposti a tutto anche a vendersi l'anima.
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